|
|||||||||||||||||
Fonte: Meetup Bologna |
-----------------------------------------
Cobas alfaromeo, 25-5-99
La "nuova" telecom : Romiti, D'Alema, evasori fiscali, speculatori di borsa.
La più grossa società italiana quotata in borsa è finita nelle mani di una banda di evasori fiscali e di speculatori di borsa in combutta con D'Alema e Mediobanca (Cuccia e Romiti). I capi "banda" sono Roberto Colaninno (ex-fiduciario di De Benedetti) ed Emilio Gnutti (finanziere d'assalto di Brescia) che "controllano Fingruppo (1.200 miliardi di mezzi propri) - che controlla Bell (300 miliardi di mezzi propri) - che con altri controlla Olivetti (col 14%) - che controlla Tecnost - che controllerà Telecom Italia".La Telecom, valutata 116.000 miliardi, è ora di proprietà della Tecnost, "una piccola controllata del gruppo Olivetti che nel '97 ha avuto un giro d'affari di poco più di 127 miliardi".
Come è stato possibile tutto ciò ? Semplice : "L'Olivetti si indebita, compra la Telecom, si fonde con essa per interposta persona (Tecnost) e mette in carico alla Telecom i debiti che ha fatto" (IlSole24ore,6-4-99). Per difendersi, la Telecom di Bernabè(Fiat e soci) ha cercato di fare la stessa cosa: "far debiti per acquistare il 40 % di una società -la Tim- di cui possiede già il 60 %"; questo per "rendere meno appetibile Telecom Italia, caricandola di debiti". Ma l'arbitro della partita era la Consob di Spaventa, uomo di D'Alema e fino a 6 mesi fa a capo del Monte dei Paschi di Siena, banca controllata dai DS e alleata degli scalatori : Spaventa ha dato il via libera a Colaninno e a Mediobanca, mettendo invece i bastoni fra le ruote a Bernabè.
E gli importanti pacchetti azionari, ancora in mano non solo alla Banca d'Italia ma anche al Ministero del Tesoro, hanno favorito Colaninno: Ciampi , pur essendo dell'altra cordata e pur avendo il potere di veto, ha dovuto "badare" alla sua elezione a Presidente della Repubblica.
Fonte: cobasalfaromeo
Altre info da Econosua:
Telecom
- 11-2-2000 Telecom: Fondi pensione Usa gestiti dai dirigenti della Barings di Londra, fallita 5 anni fa
- 10-2-2000 Telecom: "entrano" i Fondi pensione Usa, "escono" 13.500 lavoratori
- -12-1999 Colaninno: 13.500 licenziamenti e patto con D'Alema (MpS) e gli Usa (Cisco)
- 1-10-99 Colaninno : "i soldi ci sono".
- 10-6-99 Telecom : IL PADRONE D'ALEMA
- 25-5-99 La "nuova" telecom : Romiti, D'Alema, evasori fiscali, speculatori di borsa.
- 25-5-99 Ultim'ora Telecom : Pagata "tangente" a D'Alema
----------------------------------------------------
Telecom: Telefonica e gli italiani
27 aprile, 2007A quanto pare la telenovela di Telecom Italia sta per chiudersi, almeno provvisoriamente.
Telefonica, Mediobanca, Intesa, Generali e Benetton dovrebbero controllare Olimpia dopo aver comprato le azioni di Tronchetti Provera a 2,80 euro al pezzo.
Volete le mie riflessioni mentre io aspetto le vostre?
Hanno vinto Prodi e Berlusconi, che probabilmente entrera’ nel pool in un secondo tempo con apposito aumento di capitale insieme a Colaninno che e’ gia’ del ramo, ha vinto l’asse con Zapatero che ha avuto gia’ una prova generale nell’operazione Enel per Endesa, Tronchetti ha salvato il grosso ed esce senza altri danni da una vicenda che poteva costargli davvero tanto, ha perso il partito degli americani, ma anche quello degli estremisti alla Grillo e anche un po’ alla Di Pietro che volevano lo scontro durissimo con Pirelli e l’emarginazione di Berlusconi. Hanno perso anche i piccoli azionisti che speravano di vendere le proprie azioni al miglior offerente.
E c’e’ anche aria di grandi intese politiche dopo queste economiche. Vedremo.
www.adnkronos.it
La trattativa è “in una fase avanzata, mancano solo alcuni dettagli”. Secondo quanto riferiscono all’Adnkronos fonti vicine al dossier, si starebbe per chiudere l’accordo che porterebbe Mediobanca, Intesa, Generali, Benetton e Telefonica a controllare Telecom, attraverso una quota complessiva pari a circa il 25% del capitale. Alla quota del 18% detenuta da Olimpia si sommeranno infatti anche le quote rispettivamente detenute da Mediobanca, 1,54%, e Generali, 4,1%.
Telefonica rileverebbe una quota pari al 40% di Olimpia e ne diventerebbe il primo azionista, con Mediobanca e Generali che entrerebbero apportando anche le quote dirette possedute in Telecom. A Intesa Sanpaolo spetterebbe una partecipazione piu’ piccola. All’interno di quella che sarebbe una sorta di Newco rimarrebbe anche Benetton con una quota quasi dimezzata rispetto all’attuale 20%.
Il disimpegno di Pirelli, che controlla l’80% di Olimpia, avverrebbe ad un prezzo pari a 2,80 euro, frutto della media di quanto metteranno sul piatto da una parte Telefonica e dall’altra i soci bancari. Un successivo aumento di capitale garantirebbe l’ingresso dei soci italiani.
Al momento, nessuna offerta sarebbe stata ancora formalizzata al vertice di Pirelli e il cda della Bicocca, chiamato a dare il via libera all’operazione, non sarebbe stato ancora convocato. Secondo quanto trapela, però, le trattative hanno subito una accelerazione tale da ipotizzarne una chiusura definitiva già nel weekend. In questo momento prosegue infatti freneticamente il lavoro delle banche coinvolte, Intesa e Mediobanca, che stanno limando gli ultimi dettagli con tutti i protagonisti di una partita che sembra ormai vicina al fischio finale.
Telefonica, riferiscono all’ADNKRONOS fonti vicine al dossier, ha vinto la corsa a due con France Telecom, su cui si era ristretta la ricerca del partner industriali e concentrata l’attenzione di Mediobanca e Intesa negli ultimi giorni. Ragioni di opportunità e l’esigenza di stringere i tempi avrebbero consigliato di rinviare l’ingresso di altri soci industriali italiani, Fininvest e Colaninno su tutti, a una seconda fase dell’operazione.
Fonte: Finanza World