Ma che bel teatrino ci ha fatto Berlusconi ieri a Servizio Pubblico!!! Che bello show, quante risate!
Tutti a parlare del dito e nessuno che vede la luna!
Noi invece vorremo porre l'accento su due dati:
1° dato -
Berlusconi (dal minuto 0:35:35 al minuto 0:38:32, dal minuto 0:41:22 al minuto 0:43:04, dal minuto 0:43:38 al 0:44:15 e dal minuto 0:46:46 al 0:47:32) continua a ripetere che la costituzione va modificata: bisogna garantire più poteri al presidente del consiglio e il governo deve avere il potere di emettere leggi che possano entrare immediatamente in corso.
Ogni governo futuro dovrebbe avere i poteri di cui di fatto ha potuto godere il governo Monti nell'ultimo anno (e abbiamo visto tutti quali sono stati i pessimi risultati dell'avere a disposizione tali poteri, basterebbe solo questo a cassare l'idea di Berlusconi).
Si sa già come va a finire in questi casi: Hitler inizialmente era solo un capo di governo ma seppe usare molto bene gli strumenti democratici a sua disposizione.
Berlusconi ci vuole far credere che sia possibile eseguire una dittatura a tempo con scadenza fissa ogni 5 anni, poi magari si cambia schieramento al governo, si cancellano tutte le leggi precedenti e se ne fanno di nuove, e così via ogni 5 anni.
Ma che bella idea! Chissà come verrà utilizzata?
Non è un caso che Berlusconi prima dica (dal minuto 0:35:35 al minuto 0:38:32) che la Costituzione e la divisione dei poteri attuale nacquero, all'indomani della caduta della dittatura fascista, col proposito di rendere impossibile l'instaurarsi di una nuova dittatura, per poi arrivare alla conclusione (dal minuto 0:43:38 al 0:44:15) che modificare quella stessa Costituzione renderebbe l'Italia un paese normale.
Quindi logica berlusconiana vuole che il rendere più concreto il pericolo di una nuova dittatura fascista farebbe del nostro paese un paese più "normale".
Ma vediamo meglio l'assunto di base: cambiare la Costituzione (e anche un bipolarismo assoluto con solo due partiti).
Ricorda molto da vicino quello che voleva fare Licio Gelli e la sua loggia P2 come descritto nel "Piano di Rinascita Democratica", un piano già ampiamente attuato.
Manca quindi poco per distruggere completamente la repubblica nata dalla lotta contro il fascismo, e Berlusconi, che era affiliato alla P2, sembrerebbe ancora portare avanti i propositi di quel piano.
Certo, forse si sperava in qualcosa di più concreto tra il 1992 e il 1994 e invece si è dovuto aspettare e dare il passo a un lento lavoro di logorio della cultura e delle istituzioni nate da quella lotta (già ampiamente colpite, indebolite e vilipese fin dal 1947 e dall'occupazione americana post-guerra avvenuta in collaborazione con gli ex-gerarchi fascisti).
Ma a quanto pare è arrivato finalmente il momento di dare una seconda botta.
I becchini della Repubblica sono più di uno e questa volta, date le loro azioni, sembrerebbero essere i seguenti: Monti, Casini, Montezemolo, Berlusconi, e anche Grillo.
Infatti, guarda caso, anche lui è d'accordo con il fatto che la Costituzione va "perfezionata" come dichiarato ai microfoni del Tg1 (qui, dal minuto 04:18 al 04:28).
E fa questa dichiarazione lo stesso giorno in cui dichiara che l'antifascismo è una cosa a lui estranea (« non mi compete » testuali parole) e contemporaneamente dichiara aperte le porte del M5S ai fascisti di Casapound: non è infatti importante se questi picchiatori vanno in giro a bastonare chiunque abbia idee politiche diverse dalle loro o perchè neri, migranti, omosessuali o ebrei; l'importante per Grillo è che questi violenti non si facciano acchiappare mentre lo fanno, o che non si facciano condannare, così da rimanere incensurati e poter essere candidabili nel suo M5S!
Con i parametri scelti da Grillo persino un assassino come il militante di Casapound Gianluca Casseri, sarebbe potuto entrare nel M5S, infatti questo assassino fascista era incensurato prima di quei fatti.
(Gianluca Casseri era il fanatico che nel dicembre 2011 a Firenze uccise due persone
colpevoli di avere la pelle nera e ne ferì altre tre, prima di
suicidarsi.
Casapound tentò inutilmente di non far passare la notizia che Casseri era uno dei suoi ideologi di punta che scriveva regolarmente nei loro siti di "approfondimento culturale" e partecipava attivamente e continuativamente alle loro iniziative.
All'indomani della strage cancellarono tutti i suoi articoli dai loro siti fascisti ma nonostante questo se ne trovano ancora tracce in alcuni
forum di opposta fede politica come qui e qui, e in blog come questo).
Casseri! Se solo si fosse potuto trattenere! Sarebbe potuto entrare in parlamento come grillino e proporre qualche legge fascistissima per creare camere a gas riservate agli immigrati e ai sinistri che tanto odiava per poter così ucciderli senza violare la legge!
Fu un tipo poco lungimirante non c'è che dire! Invece Grillo si, che sa come si fa!
E' sempre bello vedere una persona finalmente ammettere quello che pensa! Ora tutti sanno come Grillo la pensa sull'antifascismo!
(« E ora cosa diranno i contestualizzatori? »
Frase retorica: chi sta con Grillo dopo queste dichiarazioni è sempre più probabile che sia solo un fascista malamente travestito, altrimenti Grillo e Casaleggio sarebbero stati espulsi dal M5S da lunghissimo tempo.
Frase retorica: chi sta con Grillo dopo queste dichiarazioni è sempre più probabile che sia solo un fascista malamente travestito, altrimenti Grillo e Casaleggio sarebbero stati espulsi dal M5S da lunghissimo tempo.
Teniamolo a mente!)
Monti, Casini, Montezemolo, Berlusconi e Grillo.
Eccovi quindi svelati per l'ennesima volta gli attuali becchini della democrazia italiana, desiderosi di prender i vostri voti in questa tornata elettorale per poter riuscire nel loro intento.
Ci riusciranno?
- Stacchetto musicale -
("Ritardato! E' così che ti vogliamo!"
E' così che ci vogliono Berlusconi, Grillo, Monti, Montezemolo e i loro amichetti super ricchi aiutati dai loro schiavetti fascisti nelle strade!
Non pensiamo mai con la nostra testa! Anzi diamo retta a Grillo, pensiamo con la sua testa mentre lui ci dice "Pensate con la vostra testa!" così penseremo di avere un pensiero indipendente e invece sarà solo un pensiero già preconfenzionato, manipolato e datoci da Grillo).
Passiamo al 2° dato -
Travaglio (dal minuto 1:56:46 al minuto 1:58:18) rinfaccia a Berlusconi questo:
«lei è entrato in politica per rinnovare la classe dirigente, per fare la rivoluzione liberale, per essere diverso, per essere migliore dei politicanti, per portare la gente competente della trincea del lavoro».
Berlusconi nel 1994 «faceva firmare agli aspiranti candidati di Forza Italia questa dichiarazione giurata:
"Dichiaro:
1- Di non avere carichi pendenti.
2- Di non aver ricevuto avvisi di garanzia.
3- Di non esssere stato e di non essere sottoposto a misure di prevenzione e di non avere a mio carico precedenti provvedimenti in corso".
E quando vinse l'elezioni tentò subito di avere come ministro dell'interno il simbolo di Mani Pulite Di Pietro».
«lei è entrato in politica per rinnovare la classe dirigente, per fare la rivoluzione liberale, per essere diverso, per essere migliore dei politicanti, per portare la gente competente della trincea del lavoro».
Berlusconi nel 1994 «faceva firmare agli aspiranti candidati di Forza Italia questa dichiarazione giurata:
"Dichiaro:
1- Di non avere carichi pendenti.
2- Di non aver ricevuto avvisi di garanzia.
3- Di non esssere stato e di non essere sottoposto a misure di prevenzione e di non avere a mio carico precedenti provvedimenti in corso".
E quando vinse l'elezioni tentò subito di avere come ministro dell'interno il simbolo di Mani Pulite Di Pietro».
Dopo 20 anni Travaglio accusa Berlusconi di: "non aver fatto" e di aver tradito quei propositi.
Si sapeva come era avvenuta la "discesa in campo": tutto documentato e già presente in rete.
Ne avevamo già parlato qui.
Ne avevamo già parlato qui.
Non è affatto un caso che i messaggi di Berlusconi (e di destra e Lega) del 1992-1994 siano stati ripresi e ricopiati da Grillo e Casaleggio dal 2006 in poi, perchè in realtà questi messaggi anticasta e antipolitica, hanno lo stesso intento manipolatorio acchiappavoti e vanno esattamente nella stessa direzione: cioè la distruzione della possibilità della democrazia dal basso e l'istituzione di una dittatura dei mercati mascherata da cui sia sempre più difficile uscire e che si giochi sempre di più sulla passività dei cittadini, sul loro consenso ottenuto con l'inganno e soprattutto su un falso attivismo che risulti sempre e solo in un nulla di fatto e che non possa mai arrivare a mettere in pericolo lo strapotere delle classi dirigenti e i centri decisionali delle leve economiche.
Va da sè che questi messaggi sono tutte false promesse, specchietti per le allodole oltre che problemi minori rispetto a quelli veri, insiti e propri del sistema capitalista.
Va da sè che questi messaggi sono tutte false promesse, specchietti per le allodole oltre che problemi minori rispetto a quelli veri, insiti e propri del sistema capitalista.
Il dato di fatto è questo: Travaglio ha, specialmente negli ultimi due anni, appoggiato senza alcuna remora Grillo e il suo programma (che a ben vedere è lo stesso del Berlusconi del 1994).
Ieri Travaglio ha rinfacciato a Berlusconi di non aver attuato quel programma che tanto ammira e che ha ritrovato in Grillo, e che evidentemente ammirava anche allora.
Travaglio (che non è mai stato un uomo di sinistra) molti anni dopo ha semplicemente riscoperto il "rinnovamento della politica" così tanto millantato da Berlusconi nel 1994 in Grillo, nuovo pifferaio magico del popolo.
Evidentemente non fu a causa di quelle false promesse opportunistiche di rinnovamento che decise di seguire Montanelli.
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Il momento più basso di Servizio Pubblico
InPolitica, Televisione su 11 gennaio 2013 a 14:04
Ieri sera Silvio Berlusconi
ha vinto su tutti i fronti. E’ riuscito a dire cose abbastanza sensate
sul debito, sul fiscal compact e sul ruolo della BCE; ha fatto infuriare
Santoro; ha depotenziato le accuse che gli sono state
rivolte, non smentendole, ma affrontando tutto con il cabaret, con le
battute, con gag più adatte ad un circo che ad una trasmissione
televisiva. Della puntata di ieri, se ci pensate, non resterà impresso
l’ottimo editoriale di Travaglio (mi riferisco al secondo), né le accuse, né le contraddizioni. Della puntata di ieri si ci si ricorderà della “sua” lettera al vice-direttore del Fatto Quotidiano, che agli occhi dell’italiano medio risulterà un diffamatore di professione, delle sue frecciate con Santoro, della sua posa nel momento in cui è stato definito «latin lover», delle «scuole serali», del «non sapete nemmeno scherzare», della pulizia della sedia.
Ma la più grande vittoria di Berlusconi è stata quella di far
ammettere a Santoro che vi era stato un accordo tra le due parti
affinché non si parlasse dei processi. «Lei non ha rispettato le regole che ci siamo dati», ha sbottato il conduttore di Servizio Pubblico e il leader del Pdl ha colto la palla al balzo: «Quali regole?», ha domandato retoricamente la prima volta e dopo non aver ricevuto risposta ha ripetuto: «Che regole?». Al che Santoro ha ammesso: «Di non entrare nel merito dei processi». Sì, il momento più basso di Servizio Pubblico
di ieri non è stata la performance da cabaret di quello che è stato il
presidente del Consiglio, bensì l’ammissione del conduttore di essere
sceso a “patti con il diavolo”, concordando che non si sarebbe
affrontato il tema più spinoso in assoluto per il Cavaliere: i problemi
giudiziari.
Ritengo il tutto particolarmente grave. Un giornalista non può e non
deve mai perdere la sua autonomia, non può e non deve porre limiti alle
domande, non può e non deve scendere a compromessi di alcun tipo con il
suo interlocutore. Se “Tizio” non accetta che determinate questioni gli
vengano poste, non lo si ospita. Semplice. Magari non si otterrà il 33%
di share, ma la propria professionalità e la propria dignità resteranno
intatte.
Fonte: Il Piantagrane
Il confronto del secolo che vedeva da una parte Santoro e Travaglio e dall’altra Berlusconi doveva essere una graticola giornalistica senza precedenti, invece si è trasformato in un insieme di prediche contrapposte e litigi da osteria.
Berlusconi è riuscito benissimo a portare i due egomaniaci giornalisti sul proprio piano ed è riuscito a far svaccare la trasmissione. Certamente Silvio ha detto cose aberranti come appunto che voleva una maggioranza tale per riscrivere la costituzione in modo autoritario sul modello “chi vince governa e chi perde zitto” ma è riuscito a farlo con tanta serenità che a mio parere ha cominciato a riconquistare voti.
Questo è successo per una serie di motivi
La scelta del format televisivo era di per se sbagliata, pubblico, arena, buio… se vuoi mettere in difficoltà Berlusconi mettilo in un ambiente casalingo senza pubblico e solo con i giornalisti: sono quelle le situazioni dalle quali si è alzato e se ne è andato.
Santoro, Travaglio: siete giornalisti. Quanto intervistate qualcuno dovete fare delle domande, ieri avete fatto degli editoriali a cui Berlusconi ha risposto con argomenti a piacere. Domande precise: se l’intervistato svicola rifate la domanda, se svicola di nuovo chiedete un chiarimento e se prova ancora a scappare dite ad alta voce che sta mentendo.
Bisogna fare come alle elementari: se il bullo ti prende in giro tu prova ad ignorarlo. Berlusconi ha accusato Santoro “alle serali”. Un buon giornalista avrebbe fatto notare quanto questa frase fosse offensiva non tanto verso di lui ma verso tutte le buone persone che hanno studiato di sera per lavorare di giorno e che meritano come tutti rispetto a prescindere dal proprio livello culturale. Questo è un atteggiamento serio, non l’andare a vanti a scherzare, stuzzicarsi e insultarsi per tutta la sera.Berlusconi gioca e vince a questo tavolo: bisogna avere parecchio autocontrollo per disinnescarlo, ma una volta che non gli si va dietro non ha più nulla da dire.
Se Berlusconi afferma di aver detto che i ristoranti erano pieni nel 2008 dopo che tu gli hai fatto vedere il video che ti eri preparato non può farla franca. “I ristoranti sono pieni” è una frase del 2011 (e ve lo dice pure Libero) a crisi inoltrata e molto vicino alla crisi di governo. Santoro e Travaglio: studiate alla perfezione il materiale che portate in trasmissione. Stesso discorso per “io non ho un cellulare” detto pochi minuti dopo che hai mostrato il video in cui parlava al cellulare facendo attendere la Merkel. O ancora quali erano i “partitini” con cui governava l’ultima volta che hanno impedito le riforme, risposta: “la lega” replica: “E allora perché ti sei ancora alleato con la lega?”
Santoro e Travaglio avrebbero dovuto studiare David Frost: ne sarebbe uscito un programma forse meno avvincente, ma quello di ieri non doveva essere X-Factor, era una intervista ad un politico che ne avrebbe veramente tante cose da spiegare. Travaglio e Santoro avrebbero dovuto essere trasparenti dispensatori di domande e arbitri del gioco e invece hanno voluto fare i gladiatori nell’arena e ne hanno prese tante.
(questa naturalmente è la mia opinione che potrebbe non essere condivisa da tutti i “caproni”: possiamo discuterne)
Fonte: Movimento caproni
Francesco Beato http://www.paolobarnard.info/i...
istruita da barnard, bravo!
[In realtà Barnard si dichiara offeso in quanto conosce la signora ma essa è andata da Santoro a sua insaputa e non ha citato nè il suo nome nè la ME-MMT]
quoto comunque
Caprone
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Quello di giovedì sera doveva essere lo scontro del secolo, l’evento politico televisivo più rilevanti dai tempi di Nixon e invece si è trasformato in Bambi contro Godzilla.Frost Nixon
Postato dail
Il confronto del secolo che vedeva da una parte Santoro e Travaglio e dall’altra Berlusconi doveva essere una graticola giornalistica senza precedenti, invece si è trasformato in un insieme di prediche contrapposte e litigi da osteria.
Berlusconi è riuscito benissimo a portare i due egomaniaci giornalisti sul proprio piano ed è riuscito a far svaccare la trasmissione. Certamente Silvio ha detto cose aberranti come appunto che voleva una maggioranza tale per riscrivere la costituzione in modo autoritario sul modello “chi vince governa e chi perde zitto” ma è riuscito a farlo con tanta serenità che a mio parere ha cominciato a riconquistare voti.
Questo è successo per una serie di motivi
L’arena
La scelta del format televisivo era di per se sbagliata, pubblico, arena, buio… se vuoi mettere in difficoltà Berlusconi mettilo in un ambiente casalingo senza pubblico e solo con i giornalisti: sono quelle le situazioni dalle quali si è alzato e se ne è andato.
Le domande
Santoro, Travaglio: siete giornalisti. Quanto intervistate qualcuno dovete fare delle domande, ieri avete fatto degli editoriali a cui Berlusconi ha risposto con argomenti a piacere. Domande precise: se l’intervistato svicola rifate la domanda, se svicola di nuovo chiedete un chiarimento e se prova ancora a scappare dite ad alta voce che sta mentendo.
Le provocazioni
Bisogna fare come alle elementari: se il bullo ti prende in giro tu prova ad ignorarlo. Berlusconi ha accusato Santoro “alle serali”. Un buon giornalista avrebbe fatto notare quanto questa frase fosse offensiva non tanto verso di lui ma verso tutte le buone persone che hanno studiato di sera per lavorare di giorno e che meritano come tutti rispetto a prescindere dal proprio livello culturale. Questo è un atteggiamento serio, non l’andare a vanti a scherzare, stuzzicarsi e insultarsi per tutta la sera.Berlusconi gioca e vince a questo tavolo: bisogna avere parecchio autocontrollo per disinnescarlo, ma una volta che non gli si va dietro non ha più nulla da dire.
Fact Checking
Se Berlusconi afferma di aver detto che i ristoranti erano pieni nel 2008 dopo che tu gli hai fatto vedere il video che ti eri preparato non può farla franca. “I ristoranti sono pieni” è una frase del 2011 (e ve lo dice pure Libero) a crisi inoltrata e molto vicino alla crisi di governo. Santoro e Travaglio: studiate alla perfezione il materiale che portate in trasmissione. Stesso discorso per “io non ho un cellulare” detto pochi minuti dopo che hai mostrato il video in cui parlava al cellulare facendo attendere la Merkel. O ancora quali erano i “partitini” con cui governava l’ultima volta che hanno impedito le riforme, risposta: “la lega” replica: “E allora perché ti sei ancora alleato con la lega?”
Santoro e Travaglio avrebbero dovuto studiare David Frost: ne sarebbe uscito un programma forse meno avvincente, ma quello di ieri non doveva essere X-Factor, era una intervista ad un politico che ne avrebbe veramente tante cose da spiegare. Travaglio e Santoro avrebbero dovuto essere trasparenti dispensatori di domande e arbitri del gioco e invece hanno voluto fare i gladiatori nell’arena e ne hanno prese tante.
(questa naturalmente è la mia opinione che potrebbe non essere condivisa da tutti i “caproni”: possiamo discuterne)
Fonte: Movimento caproni
Tra i commenti:
istruita da barnard, bravo!
[In realtà Barnard si dichiara offeso in quanto conosce la signora ma essa è andata da Santoro a sua insaputa e non ha citato nè il suo nome nè la ME-MMT]
quoto comunque