Gatto Nero, esaustivo come sempre, fa il punto sulla
grottesca situazione dei cazzari, quando passano dai palchetti alle
responsabilità di governo
Taf, torno brevemente sugli argomenti
parmigiani.
a) Una giunta intera non c'è. Gli assessorati all'Urbanistica, ai
Servizi Sociali e alla Cultura sono ancora sostanzialmente acefali. In
particolare ai primi due fanno capo le maggiori funzioni del Comune. Si
commenta da sè.
b) Sull'inceneritore, Grillo afferma che se vi sarà una penale si
pagherà. Ovvero, la pagheranno i cittadini parmigiani (circa 1000 euro
procapite) non lui. E, consequenzialmente, sempre i medesimi dovranno
pagare l'alternativa a quell'impianto.
Sull'argomento, ieri il sindaco ha spiegato che punta a un accordo
condiviso anche con Iren sul termovalorizzatore: "...non
vogliamo far partire l’inceneritore senza rischi per i posti di lavori e
nuovi debiti da contrarre” http://uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it/2012/06/14/gaffe-e-polemiche-ecco-lesordio-grillino/
Fatico un po' a capire come si possa ottenere una simile quadratura.
Ma tant'è.
c) Più in generale, nell'intervista Grillo afferma: "Nessuno
in Europa progetta nuovi inceneritori: entro il 2020 saranno proibiti.
Ma possibile che a San Francisco e in tutta la California queste cose
sono normali e da noi sembrano follie?" Ebbene uno visita
il sito istituzionale: http://www.energy.ca.gov/biomass/ e scopre facilmente
che i termovalorizzatori in California ci sono eccome (per una potenza
installata di 2000 MW) e bruciano sia MSW (muncipal solid waste, cioè
rifiuti solidi urbani, cioè rifiuti indifferenziati) e RDF (ossia
combustibile derivato da rifiuti, ossia quanto resta - plastica e
cellulosa - dopo i trattamenti TMB). Non intendono costruirne altri per
la buona ragione che ne hanno abbastanza e, perseguendo l'obbiettivo
di ridurre nel tempo sempre più - mediante riciclo e riuso - il volume
dei rifiuti FRATTANTO seguitano ad usare inceneritori e discariche, con
una strategia di dismissione degli impianti via via giunti a fine
vita.
N.B. Parma i suoi rifiuti li brucia a Pavia e a Reggio Emilia.
In quest'ultimo caso, occorre declinare al passato in quanto a Reggio
l'inceneritore, dopo 44 anni di attività, è stato dismesso.
Sempre Grillo afferma che in Germania si bruciano pochissimi rifiuti.
Sarà, ma secondo le statistiche IEA (2009) la Germania ha prodotto
9600 GigaWh di elettricità e oltre 50000 TeraJoule di calore dalla
combustione di rifiuti ( http://www.iea.org/stats/electricitydata.asp?COUNTRY_CODE=DE )
L'Italia ha prodotto 3300 GWh e 4800 TJ, che corrispondono a 1/3 e a
meno di un decimo della Germania, che è più popolata di noi, ma non 3
volte tanto ma solo 1,3 volte. Anche nel caso tedesco vale quanto detto
per la California: non costruiscono altri inceneritori in quanto li
hanno, li dismetteranno a fine vita (quando si saranno ripagati gli
investimenti) e FRATTANTO, con la necessaria gradualità, implementano
una gestione rifiuti che richieda un ricorso minimo a discariche e
inceneritori. Non il contrario, secondo la vulgata grillesca.
Quella è
la normalità. La follia è continuare a vendere illusioni condite da
grossolane frottole, alla napoletana maniera.
Gatto Nero
Caro Gatto,
di seguito al tuo punto sulla
situazione di Parma, riaprirò un post del Tafanus del novembre 2008, che
a sua volta riapriva una durissima polemica svoltasi sul Tafanus
nell'autunno 2007 (epoca del fatal Vaffanculo Day), sulle mitiche
politiche (o sogni?) "zero waste" di San Francisco. Purtroppo la gente
dimentica, e periodicamente è in caso di rinfrescare la memoria ai cazzari-capi e ai cazzarini
da riporto.
Tafanus
15/06/2012
Fonte: Tafanus