lunedì 31 dicembre 2012

Il M5S vota contro il Giorno della Memoria

Toh, ma che strano! Non sarà che il M5S odia gli ebrei e crede al complotto pluto-giudaico-massonico?

Ah no già, è solo che il nazismo forse era persino più soft del sionismo (cioè, dico! era nazional più socialismo, molto molto meglio, che vuoi mettere?) perchè allora mettere in cattiva luce il nazismo con una Giornata della Memoria che ne ricordi i crimini?
E' uno spreco di denaro pubblico ricordare ciò che di male fece il nazismo! (E poi il nazismo era finanziato da grandi industriali e banchieri, vogliamo mica metterci contro di loro? Non sia mai!)

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Milano, M5S vota contro celebrazioni Giorno della Memoria

Milano, Consiglio di Zona 3. All’ordine del giorno, ieri, la votazione sul Giorno della Memoria 2013, ovvero sulle iniziative (incluso un incontro con un testimone dell’Olocausto) per il 27 gennaio, data nella quale in tutto il mondo si commemorano le vittime del nazismo e del fascismo, della Shoah e tutti coloro che rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

La segnalazione arriva da Mosaicco-cem.it: in commissione, si legge, era stato deciso all’unanimità di investire sulle iniziative per il 27 gennaio un budget di circa 3mila euro del Bilancio locale. Si era detta quindi d’accordo anche la consigliera del Movimento 5 stelle Patrizia Bedori. Per la decisione in consiglio, la rappresentante M5S sottopone come da prassi del movimento la decisione al dibattito sul gruppo facebook di sostegno al M5S Zona3. Qui l’accoglienza, si legge sul sito, vede commenti come: «Perché dare soldi solo agli ebrei?”, «Sono soldi pubblici, non è giusto sprecarli così» eccetera.


Si passa quindi al voto su Facebook: approvare o meno la delibera consiliare. La risposta è no. E la consigliera Bedori, in Consiglio, vota contro le iniziative di cui sopra. L’attivista dichiara a titolo personale di essere favorevole alle Celebrazioni, ma – essendo lì come “portavoce” del M5S – di votare contro come deciso dalla maggioranza dei sostenitori online.
Fonte: Pubblico

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Per alcuni dei "grillini" milanesi  le iniziative per il 27 gennaio sono uno spreco di soldi pubblici. La rappresentante del Movimento al Consiglio di Zona 3 a Milano, Patrizia Bedori, pur favorevole alle iniziative in memoria delle vittime della Shoah, ha dovuto accettare il verdetto contrario della Rete.

Il M5S vota contro il Giorno della Memoria

Di:

Ester Moscati

21/12/2012 Milano 

Il tema è il Giorno della Memoria 2013. Giovedì 20 dicembre, in Consiglio di Zona 3, all’ordine del giorno c’era la votazione sulle iniziative da intraprendere il 27 gennaio per ricordare lo sterminio del popolo ebraico. Iniziative per le quali già in commissione si era stabilito di dedicare circa 3.000 euro del Bilancio locale.

Tutti a favore? In commissione, sì. Anche la consigliera del Movimento 5 stelle, Patrizia Bedori, è d’accordo con le iniziative, che prevedono tra l’altro un incontro con un testimone della Shoah, nell’auditorium di via Valvassori Peroni.

Ma la prassi del Movimento è quella di sottoporre alla Rete, o meglio al gruppo facebook di sostegno al M5S Zona3, tutte le delibere di commissione prima della votazione in Consiglio, in modo che il voto definitivo sia condiviso. E lì si scatena un dibattito che ha del paradossale. “Perché dare soldi solo agli ebrei?”, si chiede qualcuno. “Il Consiglio di Zona dovrebbe dare i soldi per iniziative a favore di altri popoli oppressi, come i palestinesi”, dimostrando di non sapere che il Giorno della Memoria è una legge dello Stato, con una finalità ben precisa. “Sono soldi pubblici, non è giusto sprecarli così” dice in buona sostanza la maggioranza dei grillini. E on line si vota: approvare o no la delibera consiliare? La risposta è: no.

Ed ecco allora che il Movimento 5 Stelle, nella persona del suo unico rappresentante in Consiglio di Zona 3 Patrizia Bedori, ha votato contro le Celebrazioni per il Giorno della Memoria. Bedori ha voluto sottolineare di essere personalmente favorevole alle iniziative deliberate, ma secondo la regola del Movimento, in applicazione del principio della democrazia diretta, lei si considera non un consigliere, eletto senza vincolo di mandato come prescrive la Costituzione della Repubblica Italiana, ma un semplice “portavoce” incaricato quindi di votare come la maggioranza dei sostenitori decide.

Abbiamo parlato con Patrizia Bedori per avere la sua versione dei fatti. Si è detta molto amareggiata e convinta che la maggioranza dei sostenitori di Beppe Grillo che hanno votato contro le manifestazioni per il Giorno della Memoria, lo abbiano fatto per questioni di bilancio e di priorità di spesa in questo difficilissimo momento di crisi e non per antisemitismo.  “Faccio parte del Movimento 5 stelle dal 2009 da quando Beppe Grillo al teatro Esmerlado lo ha presentato e mi creda il  M5S  è contro ogni forma di violenza fisica, contro ogni forma di razzismo e ogni forma di xenofobia. Non una parola è stata udita dalle mie orecchie contro gli ebrei. Noi del movimento pensiamo che i massacri e le persecuzioni razziali, religiose, di genere, politiche, siano tutte da ricordare e da condannare, crediamo  che ancora più importante sia ricordare degnamente quegli episodi della storia contemporanea che hanno toccato proprio il nostro Paese. Perché quello che è accaduto in passato può accadere di nuovo e la storia non ha molta fantasia, ma la crudeltà umana sì. E’ solo che in un momento di gravissima crisi economica i consigli di zona che hanno pochi soldi si dovrebbero occupare con priorità assoluta dei meno fortunati fra i nostri cittadini indirizzando l’aiuto ai più deboli con tutte le risorse a disposizione, dando prova di sensibilità sociale sia in sede di proposte che  di ascolto.

Nel 2011, il 28,4% delle persone residenti in Italia era a rischio di povertà o esclusione sociale. I Consigli di Zona sono nati per ascoltare le istanze della popolazione milanese e i loro problemi ed opinioni per poi ricondurli all’interno del consiglio Comunale e non certo per fare concorsi per il presepe più bello o per il calendario di zona3.

La giornata della memoria è inserita nel contesto storico/educativo all’interno del nostro sistema scolastico di ogni ordine e grado, nonché di quello  istituzionale, con contributi finanziari sia di derivazione statale che europea quindi crediamo semplicemente che in questo momento storico sia importante aiutare i nostri concittadini con più risorse possibili.

Le vorrei ricordare che laddove lo stato e le istituzioni  non sono stati  in grado di aiutare la popolazione nei momenti di crisi, sono intervenute organizzazioni o partiti che sono di pericolosità estrema per il sistema democratico e per i principi di convivenza pacifica, faccio riferimento ad Alba Dorata in Grecia o ai Fratelli Musulmani in Egitto, Libia, Siria.

Il paese è stato depredato e impoverito oltremisura, molte famiglie non sanno più come sopravvivere,  i ragazzi non trovano lavoro, tutte le strutture pubbliche cadono a pezzi dalle scuole agli ospedali e molti devono svendere le case per poter pagare le tasse”.

Daniele Nahum, assessore ai rapporti istituzionali della comunità ebraica milanese, commenta: “Spero che Grillo intervenga personalmente e con parole chiare. Questa non è la prima uscita infelice del Movimento 5 Stelle. Spesso i commenti in rete degli attivisti grillini sfociano nella xenofobia. La Shoah ha una sua specificità e non riconoscerlo è grave e pericoloso anche per la memoria nazionale: le deportazioni sono avvenute anche in Italia. Le stesse comunità ebraiche nel giorno della Memoria hanno spesso ricordato altri genocidi”.

Che dire? Quanche settimana fa Pierluigi Battista sul Corriere della Sera riportava i commenti dei sostenitori di Beppe Grillo a proposito degli ebrei. Un profluvio di stereotipi antisemiti, complottardi, negazionisti. E se fossero la maggioranza? Se nella “democrazia diretta” esportata a Roma, nel prossimo parlamento, dovessero essere loro a dire l’ultima parola in politica estera, o in tema di tutela della minoranza ebraica in Italia? Finirebbe come in Consiglio di Zona 3 a Milano?

Battista chiudeva la sua nota con la domanda “C’è da preoccuparsi?”.  ”Sì, c’è da preoccuparsi” scriveva e non si può che concordare.
Fonte: Mosaico

Tra i commenti:

  1. paolo dice:
    Vergognosi…

  2. alessandro dice:
    il corriere della sera che afferma che la gente del movimento è antisemita è ridicolo e poco onesto. Non c’è nessuna traccia di antisemitismo da nessuna parte qui.
    Il punto è che oltretutto il corriere della sera lo teniamo in piedi con i soldi delle nostre tasse, e loro non fanno altro che vomitarci merda addosso per delegittimarci.
    L’Italia attualmente secondo l’onu è 61ma nell alibertà di stampa, appena sopra il mozambico.
    E’ un posizionamento da regime fascista, e difatti il corriere evidentemente attacca violentemente chiunque cerchi di opporsi alla partitocrazia che ha affondato l’italia, attaccandosi a qualunque cosa pur di vonitare insulti addosso a noi. Di questa classifica non ne parlano vero? Eppure è stilata dall’onu. Sono degli organi di propaganda. Devono chiudere.

  3. dario dice:
    Alessandro, fammi capire, dici che “L’Italia attualmente secondo l’onu è 61ma nella libertà di stampa, appena sopra il mozambico” e poi la soluzione geniale che ti viene in mente è quella di chiudere i giornali?
 maurizio angelini dice: 
Comunque la mettiate,amici del 5 stelle, è una cosa gravissima. In tutta Italia neanche i consiglieri di Forza Nuova, posto che ci siano, votano contro le celebrazioni del Giorno della Memoria. E smettetela con questa lagna di Alba Dorata. Contro il fascismo finora non vi ho visti, purtroppo, mai.

Teddice:
C.V.D. gratta gratta i grillini si stanno rivelando, mi auguro che al più presto un bel terremoto li inghiotta per sempre, loro e chi la pensa come loro!!! N.B. Se a qualcuno, per pura combinazione, dovesse passare per l’anticamera del cervello un dubbio, badi bene che non scherzo affatto: inghiottiti dal terremotooooooo!!! Che vogliamo farci… lo so d’essere infinitamente buono…