lunedì 31 dicembre 2012

Il M5S vota contro il Giorno della Memoria

Toh, ma che strano! Non sarà che il M5S odia gli ebrei e crede al complotto pluto-giudaico-massonico?

Ah no già, è solo che il nazismo forse era persino più soft del sionismo (cioè, dico! era nazional più socialismo, molto molto meglio, che vuoi mettere?) perchè allora mettere in cattiva luce il nazismo con una Giornata della Memoria che ne ricordi i crimini?
E' uno spreco di denaro pubblico ricordare ciò che di male fece il nazismo! (E poi il nazismo era finanziato da grandi industriali e banchieri, vogliamo mica metterci contro di loro? Non sia mai!)

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Milano, M5S vota contro celebrazioni Giorno della Memoria

Milano, Consiglio di Zona 3. All’ordine del giorno, ieri, la votazione sul Giorno della Memoria 2013, ovvero sulle iniziative (incluso un incontro con un testimone dell’Olocausto) per il 27 gennaio, data nella quale in tutto il mondo si commemorano le vittime del nazismo e del fascismo, della Shoah e tutti coloro che rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

La segnalazione arriva da Mosaicco-cem.it: in commissione, si legge, era stato deciso all’unanimità di investire sulle iniziative per il 27 gennaio un budget di circa 3mila euro del Bilancio locale. Si era detta quindi d’accordo anche la consigliera del Movimento 5 stelle Patrizia Bedori. Per la decisione in consiglio, la rappresentante M5S sottopone come da prassi del movimento la decisione al dibattito sul gruppo facebook di sostegno al M5S Zona3. Qui l’accoglienza, si legge sul sito, vede commenti come: «Perché dare soldi solo agli ebrei?”, «Sono soldi pubblici, non è giusto sprecarli così» eccetera.

Monti il grillino - 2

Monti c'aveva già deliziato col solito mantra grillino, da fine della Prima Repubblica, e un pò berlusconiano, del "rinnovamento della politica".

Ecco che adesso parte il mantra "nè destra nè sinistra", tanto caro a vecchi e nuovi fascisti.
E evidentemente anche a grassi banchieri e grossi industriali (come Montezemolo, Marchionne, Lapo Elkann).

Ah ovviamente, lui è un vero progressista, mica come quei vecchi tromboni del PD o più in generale della sinistra! 
Lui vuole distruggere tutti i vostri diritti sul lavoro, vuole fare in modo che possiate essere licenziati in qualsiasi momento e senza preavviso, vuole fare in modo che non riceviate mai una pensione nel malaugurato (ma non inusuale) caso che abbiate sempre avuto solo lavori precari (e se avete lavorato: buona minima! se ci sarà), vuole che paghiate gli studi all'università pubblica (ma anche al liceo perchè no?) quanto se non più che a una privata, vuole che paghiate ogni volta che finite all'ospedale o anche solo al Pronto Soccorso, vuole che non siate mai in grado di avere una casa vostra, e - incredibile a dirsi! - ci sono ancora dei conservatori a sinistra che vorrebbero impedire tutto questo meraviglioso avanzare verso il "progresso"!

Ah, non vi era chiaro? Monti è contro la sinistra, sarà che è di destra?
Ah no, giusto! Lui è nè destra nè sinistra, proprio come un novello Mussolini in possesso di un "nuova" terza via (che in realtà è sempre una delle due uniche possibili, ed è la via dei potenti che sfruttano tutti gli altri).

Scordatevi quindi che Grillo sia alternativo a Monti (come vorrebbe far credere La Repubblica cercando così di far crescere il consenso per il dimissionario presidente del Consiglio. - "Ti piace vincere facile?" Verrebbe da dirlo..- ).
Tutti e due perseguono lo stesso disegno: distruggere i partiti e la politica (lo chiamano "rinnovare"), a favore di chi non te lo dicono (ovviamente) e, guarda caso, quando il messaggio si deve fare più semplice finiscono per parlare uguale.

Se la differenza è solo nell'uso delle parolacce, e se le politiche di Monti si sono dimostrate negative per la stragrande maggioranza degli italiani (ve lo dice anche il Sole 24 Ore), cosa ci avranno mai da guadagnare i lavoratori e gli studenti di tutta Italia da tutti questi bei discorsi da parolai che i due leader non ci fanno mai mancare?

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Monti presenta con un tweet la sua lista.
"Non saremo né moderati né di centro"

Il presidente del Consiglio in un articolo pubblicato sul suo sito chiarisce la natura della formazione politica che si presenterà alle elezioni sotto la sua guida. E sottolinea la volontà di mantenere la giusta distanza sia dalla destra che dalla sinistra. Le critiche di Grillo: "Napolitano vuole Monti al governo e Monti sarà"

ROMA - "Un movimento civico, popolare, responsabile è la nostra proposta per cambiare l'italia e riformare l'europa". Mario Monti annuncia su Twitter il programma di governo della sua coalizione e lo presenta in un nuovo articolo pubblicato oggi sul sito internet inaugurato per il lancio dell'agenda Monti lo scorso 23 dicembre (www.agenda-monti.it).

Nell'articolo viene chiarita meglio la natura della formazione politica che si presenterà alle prossime elezioni sotto la sua guida. Monti specifica che si tratterà di un movimento aperto alla società civile, non di un partito, e sottolinea la volontà di mantenersi equidistante sia dalla destra che dalla sinistra "tradizionali". Un soggetto nuovo, di segno marcatamente europeista, che non vuole però rappresentare un "nuovo centro". La definizione di "moderati", infatti, si può applicare ai toni ma non ai programmi, improntati a un incisivo riformismo.

"Le elezioni parlamentari del 2013 - si legge nell'articolo - decideranno se l'Italia continuerà ad essere una grande nazione al centro della politica europea e internazionale, o se invece il nostro paese scivolerà verso uno scenario di marginalità e isolamento sulla spinta dei populismi di destra e di sinistra. Per questo abbiamo deciso di offrire alle italiane e agli italiani la possibilità di dare il proprio voto ad una formazione politica diversa da quelle che hanno animato il ventennio della seconda repubblica, i cui risultati sono oggi di fronte agli occhi di tutti. Un movimento che nasca dall'unione tra l'associazionismo civico, che testimonia della vitalità della società civile, e la politica più responsabile".

Monti specifica che "non intende collocarsi al centro tra una destra e una sinistra ormai superate, bensì costituirsi come elemento di spinta per la trasformazione dell'Italia,

domenica 30 dicembre 2012

Movimento dollaroni

[Come al solito, è solo una questione di soldi. 
Ma i grillini quando lo capiranno che Grillo e Casaleggio sono entrati in politica solo per denaro, denaro che vogliono prendere dagli altri italiani, e già che ci sono, prima di tutto, vogliono quello dei loro ciechi seguaci? 
(Non sia mai che siano loro a pagare le spese, sono notoriamente dei poveracci che lavorano in nero o CoCoPro - quando c'è - con un reddito da 600 euro al mese).]


Postato da Tharon il 29 dicembre 2012

Ci avevate creduto davvero ?

La democrazia dal basso, uno vale uno, la politica a costo zero. In questi ultimi mesi i dogmi grullini sono caduti uno ad uno, assieme ai sondaggi trionfanti che vedevano il Mò Vi Mento di Grillo addirittura sopra il 20%.

Adesso è palese anche per i meno abili nell’utilizzo di quella grossa appendice che ogni uomo porta sulla spalle che le utopiche premesse su cui si regge il M5S sono soltanto delle chimere, balle studiate a tavolino per raccogliere consenso tra i gonzi e i delusi della politica.

Uno vale uno si diceva, ma come si è visto tra le cinque stelle ce ne sono due che valgono più di tutti, comandano con il pugno di ferro e non accettano voci contrarie.

Si parlava anche della democrazia dal basso, salvo scoprire che le varie proposte e votazioni all’interno del forum del movimento vengono totalmente ignorate, ed il programma è sempre il medesimo “calato” dall’alto.

Cosa rimane quindi ? Ma la politica a costo zero ovviamente. Il grande miraggio che permetterà a chiunque di fare politica senza pesare sulle tasche dei contribuenti.

Peccato però che poi si vada ad inciampare su piccolezze di questo calibro : http://www.beppegrillo.it/movimento/donazioni/

Sembrerebbe che Grillo abbia capito che per fare politica i soldi siano necessari, e pure in grosse quantità visto che richiede ai propri accoliti ben un milione di euro (quasi due miliardi delle vecchie lire).

Ci sarebbe da chiedersi se l’ammontare richiesto verrà effettivamente raggiunto, ma in fondo la cosa non è realmente importante. Ciò che sarà interessante sapere è per quanto i militanti a 5 stelle vorranno foraggiare un partito “virtuale” e basato interamente sul web. I partiti tradizionali hanno necessità di pagare l’affitto delle sedi fisiche, di acquistare la cancelleria, pagare bollette e talvolta servirsi di professioni per dei lavori troppo delicati da mettere in mano a semplici militanti.

Ma un partito che non ha sedi cosa se ne fa di un milione di euro ? A chi vanno e per quale motivo un partito che professava il costo zero della politica ha improvvisamente ha necessità di un tale apporto di denaro. E chi è il tesoriere (o meglio il non-tesoriere) che lo gestirà e a nome di chi ?

Domande che non hanno delle risposte nette, come è di consueto nell’universo a 5 stelle, ma basta pensare un attimo ai trascorsi interni al movimento per trarre da soli le giuste conclusioni : Sono sempre Grillo e Casaleggio che decidono, fanno, disfano ed impongono, mentre agli attivisti è riservato il ruolo di semplici pedine inconsapevoli e in certi casi sacrificabili.

Quando Beppe Grillo e Storace insultavano Rita Levi Montalcini

[Anche noi vogliamo ricordare Rita Levi Montalcini, ma non solo lei ma anche due infimi personaggi che la insultarono i quali, è ormai sempre più chiaro a tutti, hanno tra loro anche una certa continuità politica e ideologica.]

30/12/2012 - La scienziata, il suo ruolo politico e gli insulti degli haters




Quando Beppe Grillo e Storace insultavano Rita Levi Montalcini
La morte di Rita Levi Montalcini non può che riportare alla mente il periodo in cui la scienziata, da senatrice a vita, votò la fiducia al governo Prodi.

QUELLA VOLTA DI STORACE – Per questo motivo, come ricorda l’agenzia Agp, l’ex ministro Francesco Storace la contestò ironizzando sull’età e suggerendo di fornirla di un paio di stampelle; ricevendo risposta con una lettera pubblicata dal quotidiano La Repubblica. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano censurò il giorno successivo l’intervento di Storace, scatenando un acceso dibattito sfociato in una denuncia per offesa all’onore e prestigio del Presidente della Repubblica (articolo 278 del Codice Penale) a carico di Storace.All’epoca, la Montalcini rispose con questa lettera aperta (presa da Twitter):



La vicenda giudiziaria, come racconta il Corriere, si concluse così:
Francesco Storace non sarà processato per l’ accusa di offesa all’ onore e al prestigio di Giorgio Napolitano. Il giudice Albina Fiordalisi ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti del segretario de «La destra». Storace, nell’ ottobre 2007, contrario all’ operato di Napolitano sul caso Montalcini, definì il Capo dello Stato «indegno di una carica usurpata a maggioranza».
E Storace si scusò con Napolitano. Nel frattempo sui forum della Destra erano comparsi commenti come questo:
«Rita Levi Montalcini è vecchia, ha i miliardi da parte e rompe pure i cosiddetti. E’ irritante. Di profilo è anche più odiosa. Che ci fa in Senato? Le darei un incarico nel ghetto»
LA VOLTA DI BEPPE GRILLO – Beppe Grillo invece chiamò “vecchia puttana” Rita Levi Montalcini nel 2001 durante uno spettacolo a Fossano nel cuneese.

giovedì 27 dicembre 2012

Siamo la gente, il potere ci temono (Raccolta di fotomontaggi)

Un arguto (e sottolineiamo ironico) commento sulle ultime vicende italiane da Siamo la gente, il potere ci temono.

PEPPECRILLO E SILVIO ABBERLUSCONE ASSIEME PER LAGGENTE, LO STESSO PROGRAMMA E LE STESSE PAROLE PER IL N'UOVO MIRAKOLO ITAGLIANO !!!11 SENZA DIMENTIKARE I BRAVI RACAZZI DELLADDESTRA KE PIACE ALLAGGENTE

Per capire come ragiona un elettore tipico di Berlusconi o Grillo (in una modalità divertente, non noiosa e alla portata di tutti, e per prevenirsi da un possibile lavaggio del cervello da parte di questi due individui) andate e visitate la loro pagina FB. Merita!

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Siamo la Gente, il Potere ci temono

Siamo stanchi della gente che rubba e i soldi non basteno per i privilegi che sono tanti. Rivoluzione! Fuori la casta dal Parlamendo! Sesso libbero!

Ecco come si presenta una delle pagine più esilaranti e geniali su Facebook. “Siamo la Gente, il Potere ci temono” ha assorbito l’esperanto degli indivanados della Rete (spesso di stampo grillino) e lo ha codificato attribuendo ad esso una dignità letteraria: dai punti esclamativi ripetuti fino alla nausea all’abuso di parole come kasta, ggente, democrazzia, scie kimike, pdmenoelle, passando per la storpiatura dei nomi dei personaggi al centro della cronaca politica italiana (Peppe Crillo ne è un esempio). Non è difficile imbattersi in uno dei tantissimi fotomontaggi creati dagli autori della pagina. Ecco qui una selezione dei nostri preferiti.

mercoledì 26 dicembre 2012

Remember remember

Postato da Pecora Elettrica (kromeboy) il 5 novembre 2012

Oggi è il 5 Novembre e la memoria vola subito alla filastrocca britannica “Remember remember the fifth of november gunpowder, treason and plot” e a Guy Fawkes che in questo giorno ha cercato senza successo di far saltare il parlamento con re e lord inclusi.

Alan Moore trarrà da questo episodio uno dei personaggi più famosi: V di V for Vendetta.

Ecco, quello che proprio non riesco a sopportare è come Grillo si sia appropriato di questa V e di tutta l’iconografia correlata per lanciare il suo movimento dove la V magicamente diventa il famoso Vaffanculo.

Questa V è ancora presente nel logo del MoVmento nonostante il suo significato sia stato preso e stravolto dalla propaganda di Grillo.

Per non lasciare che questo 5 di Novembre  passi in silenzio ho deciso di condividere il messaggio originale di V – no non quello edulcorato e compiacente della versione cinematografica, quello originale duro e anarchico del fumetto.

Grillo e Malindi

Postato da Pallacorda il 18 novembre 2012

[ E' così confortante sapere che Beppe e famiglia, quando le cose volgeranno al peggio in Italia (anche per il loro conto in banca), avranno sempre una seconda casa a Malindi pronta ad aspettarli, dove potranno stare in compagnia di persone come Briatore e Berlusconi. 
Una elite di cui evidentemente fanno parte. ]

Dal Vangelo secondo Beppe:

I figli e gli eredi della prima Repubblica si scaldano, come lucertole al sole, nelle spiagge di Malindi. Bobo Craxi e la Melandri pasteggiano a champagne e aragoste. Forse li salverà la nostra aeronautica militare. All’interno del Kenia la situazione è più grave. Molti kenioti contestano le ultime elezioni vinte da Mwai Kibaki contro il favorito Raila Odinga. Kibaki è di etnia Kikuyu e Odinga di etnia Luo. Le due etnie si stanno massacrando sotto gli occhi del mondo. Il blog ha raggiunto telefonicamente il premio Nobel per la Pace, la keniota Wangari Maathai, che chiede l’intervento di tutti, anche nostro, per ristabilire la pace nel suo Paese. Il politico Colajanni non può sottrarsi all’appello. La sua dichiarazione dopo gli stupri e gli omicidi ne rivela la statura internazionale: «Francamente….ce ne siamo fregati. Eravamo io con mia moglie, Chicco Testa e famiglia, Giovanni Minoli e la moglie Matilde Bernabei, Pietro Calabrese e pochi altri. Cena a casa mia sulla spiaggia a lume di candela».

Quindi diciamolo tutti in coro: maledetti i politici che vanno in Kenya, specialmente a Malindi!

E ora a questo bel gruppetto si è aggiunto il capo politico Beppe Grillo. Chissà che si inventeranno ora i contestualizzatori.



Beppe e Annarella

Postato da Caprone il 4 dicembre 2012

Con un post sul blog di Beppe Grillo gli attivisti del m5s di Roma fanno intendere che la ormai famosa Annarella sia una supporter di Grillo e del Movimento 5 Stelle. Nello stesso giorno però Annarella si reca alle votazioni delle primarie del centro sinistra per votare Bersani.

Qui il video che riassume la vicenda dal canale youtube poultrykid



Beppe Grillo venditore: dallo Yomo al Cinque Stelle

Scrive oggi su Facebook, Federica Salsi, consigliere comunale bolognese prima degli eletti della lista “Movimento Cinque Stelle” nella tornata elettorale del 15 e 16 maggio 2011 con 795 voti di preferenza a fronte dei 282 del “miracolato” Marco Piazza arrivato secondo.

Mi ero illusa che il M5S fosse un movimento costruito dai cittadini ma è chiaro che sono stata ingenua. La mia espulsione non è importante come vicenda personale. Diventa però un fatto pubblico perché è l’indice di un Movimento che nell’ultimo anno ha cambiato aspetto e sostanza, tradendo tutti noi. Me ne sono resa conto solo quando le conseguenze della mia presenza a Ballarò mi sono cadute addosso. I cambi di statuto, dei regolamenti e delle procedure che intendevano colpire questa o quella persona si sono allargati a macchia d’olio diventando la somma di qualcosa che adesso ha un’altra natura rispetto a quando eravamo partiti.

Fino a che il Movimento è stato locale questi aspetti non esistevano.
Sono Grillo e Casaleggio ad aver pianifico un disegno fin dall’inizio. E mi rendo conto che è un sistema in cui i cittadini sono usati come pedine e servono al loro disegno non ad altro: a convincere la gente schifata dalla politica dei partiti a comprare un nuovo prodotto, il marchio Grillo. Violando anche il cosiddetto “Non Statuto” del Movimento scritto da Grillo e Casaleggio stessi.

ARTICOLO 4 del Non-statuto: “Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.”

Grillo e Casaleggio non vogliono che altre persone finiscano in tv perché vogliono controllare questo prodotto. La rabbia con la quale il Movimento ha cambiato volto mi preoccupa come cittadina italiana. In questo modo Grillo e Casaleggio aggregano persone con la promessa che le cambieranno le cose. Ma questo Movimento sarà in grado di farlo con la gestione padronale negli ultimi mesi?

M5S? L'ennesimo prodotto commerciale

Più chiaro di così!
Il M5S è solo un altro prodotto commerciale, proprio come uno yogurt Yomo.
E Grillo lo tratta e ci si rapporta come tale.
Ecco il perchè di questa pubblicità! 

Certo paragonare un movimento di persone vere a uno yogurt non è proprio il massimo. 
Forse qualche grillino dovrebbe chiedere il perchè di questa scelta a Grillo. 
La scarsa fantasia di creare nuovi slogan e non solo remakes di cose vecchie da curriculum (ma il rinnovamento tanto decantato dove sta?) non è una buona scusante.

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I due spot pressoché identici YouTube - CorriereTv

Dall' Italia |
Fonte: Corriere

Monti il grillino

Anche Monti diventa un grillino e sceglie di mettersi in gioco scendendo in campo (da quando c'è Berlusconi la solita metafora irritante) per cambiare la politica!

Ovviamente non per migliorare la vita degli italiani o per dare più lavoro o per tassare di più i (pochi) ricchi, per esempio un Montezemolo, per dare di più ai (molti) meno ricchi. 
Ovviamente il problema non è avere servizi statali più efficienti e gratuiti. Il problema per gli italiani non è avere una casa, un lavoro e un'istruzione assicurati. No, il problema è il rinnovamento della politica.

Se la nostra vita va male, per l'approvazione di nuove leggi e nuove finanziarie, perchè ce lo dice l'Europa, perchè c'è la crisi, perchè abbiamo scialacquato nei decenni passati (ma quando mai? La stragrande maggior parte dei pensionati prendono meno di 1000 euro al mese!) e con ogni altra scusa possibile, se la situazione è questa che ce ne faremmo mai di nuove facce? Un bel niente!
Non ci servono nuove facce da odiare mentre quelle vecchie si godono la propria "meritata" vacanza. Ci serve una vita migliore.
E forse lor signori è ora che aprano i portafogli. Perchè quello che davvero conta è il denaro e dove va a finire.

Ma cosa ci potremmo mai aspettare dall'ennesimo neo-grillino che copia la solita trita e ritrita solfa dell'anti-politica per infimi scopi di propaganda elettorale acchiappavoti?
Cambiare tutto per non cambiare niente. Tutto già visto.

E il PD ancora dialoga con questi esponenti dell'elites sfruttatrici della gente comune pronti a distruggere la vita del loro popolo per qualche punto percentuale di profitto in più.

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Elezioni 2013, Mario Monti non si dimentica della campagna elettorale e su Twitter ribadisce: "Saliamo in politica"

L'Huffington Post  |  Pubblicato:

Ha scelto la sera di Natale per rilanciare la sua agenda politica, con un "cinguettio" mandato in rete poco prima della mezzanotte. Mario Monti, sbarcato su Twitter lo scorso 16 dicembre, conferma, ai suoi quasi 13mila follower, la sua volontà di scendere in politica.
Nel primo tweet della serata (il suo primissimo cinguettio, invece, è del 23 dicembre e contiene un link al sito nel quale è illustrata la sua agenda), il premier dimissionario scrive:


Mario Monti
Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi si. "Saliamo" in politica!

Due minuti dopo, il professore lancia la sua discesa in campo, riproponendo il link al sito dove è esposta la sua Agenda politica (e viene subito ripreso dalla Rete per aver scritto "sì" senza accento):


Mario Monti
Insieme ..."Saliamo" in politica! agenda-monti.it

mercoledì 12 dicembre 2012

Contro i vecchi partiti vota M5S, basta con i soliti politicanti e abbatti il muro dei partiti!

Suvvia, gli spot qui sotto non vi ricordano niente del presente?

Adesso se siete pronti a prendere la solita fregatura, accomodatevi pure a votare per Grillo e Casaleggio, così poi li vedremo in parlamento, sarà un (dis)piacere!

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Forza Italia, Un nuovo miracolo italiano I




Committente: Forza Italia

Anno: 1994

Descrizione:
Spot realizzato da Forza Italia in occasione delle elezioni politiche del 1994. Appello agli elettori di Silvio Berlusconi, ripreso nel suo studio, nel quale descrive l'Italia che "scende in campo" con Forza Italia. Berlusconi: "Forza Italia, scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera, l'Italia che produce contro quella che spreca, l'Italia che risparmia contro quella che ruba, l'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme un nuovo miracolo italiano".

Storia:
Lo spot riprende la scenografia e l'ambiente del lungo spot realizzato in occasione della "discesa in campo" di Silvio Berlusconi nel febbraio del 1994.

Fonte: Archivi Spot Politici

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Msi, Fini - Ogni voto una picconata



Committente: Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale

Anno: 1992

Descrizione:
Spot elettorale realizzato dal Movimento sociale italiano - Destra nazionale in occasione delle elezioni politiche del 1992. Gianfranco Fini in piedi davanti a un maxischermo sul quale scorrono immagini di droga, degrado, corruzione. Fini: "Ogni anno in Italia 3.000 morti per droga, mafia, criminalità. 33 mila miliardi di tangenti ai partiti, milioni di giovani senza casa e disoccupati. Il 60% del tuo guadagno in tasse." Sullo schermo appare l'immagine di un muro. Fini: "Anche in Italia c'è un muro da abbattere, è il muro dei partiti. Abbattiamolo insieme, per costruire la nuova repubblica." Voce off femminile: "Per innovare ogni voto una picconata".


Fonte: Archivi Spot Politici

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Forza Italia, Uno come lui




Committente: Forza Italia

Anno: 1999

Durata: 0.32

Descrizione:
Spot biografico di Silvio Berlusconi per elezioni europee del 1999. Dopo aver sottolineato l'importanza delle decisioni che saranno prese dal Parlamento Europeo, lo spot ripercorre, su immagini di repertorio, la carriera e i successi imprenditoriali di Silvio Berlusconi nel campo dell'urbanistica, dell'editoria, della televisione, dello sport, della vita pubblica. In conclusione voce off maschile: "Ti farai rappresentare in Europa da uno dei soliti politicanti o da uno come lui?" La colonna sonora non è l'inno ufficiale di Forza Italia ma una musica più solenne e celebrativa.

Storia:
Lo spot biografico è dedicato a ripercorrere la storia del candidato, molto diffuso in paesi dove è accentuato il processo di personalizzazione della politica quali gli Stati Uniti, è invece poco utilizzato in Italia. Questo spot rappresenta uno dei pochi casi di questo tipo nel nostro paese. Lo spot è chiaramente ispirato nella costruzione e nella sua domanda finale ad uno realizzato, solo qualche mese prima, dal Comitato per Emma Bonino Presidente, anch'esso presente nell'archivio.


Fonte: Archivi Spot Politici

sabato 1 dicembre 2012

Renzi il grillino e le primarie

Di Renzi avevamo già parlato qui.
Come diceva giustamente il blog Diciotto Brumaio:

"È vero e non è immaginabile che la borghesia possa lasciare in mano a Renzi una qualsiasi effettiva leva di potere (ammesso che oltre a rottamare e spaccare il partito riesca ad imporsi), tantomeno a Grillo, ma l’operazione è ancora in corso e non è detto – tutt’altro – che ne conosciamo i contorni, nazionali e internazionali. Renzi e Grillo (questi, suo malgrado) – lo si vede dallo spazio mediatico che occupano – fanno parte di un progetto, quello appunto di rottamazione di una classe dirigente per sostituirla con un'altra o comunque ridurne il peso e l'egemonia. 
 
Nel 2013 questa operazione di stampo populista porterà alla nascita della cosiddetta terza repubblica."

Ne avevamo parlato anche qui, dove scrivevamo:


Attualmente le cose sembrano essere leggermente cambiate: non solo Bersani se ne è uscito con la classica "cazzata o stronzata?" tirando fuori a cazzo di cane Lenin (icona e figura storica che dovrebbe essere cara a chiunque si consideri un minimo di sinistra, contro i privilegi, per l'uguaglianza, per i diritti e contro i poteri forti) paragonandolo in senso spregiativo all'infimo Grillo,  ma ha anche incassato l'appoggio, fino a poco tempo fa inaspettato di Carlo De Benedetti, e questo mentre persino il giornale di Confindustria, il Sole 24 Ore, espimeva il suo abbandono nei confronti di Renzi.
Nel frattempo l'Unità, dopo il 14 novembre, si è schierata contro gli studenti e per la repressione delle proteste anti-Monti portando avanti la solita favoletta dei violenti. 

Evidentemente Bersani, e con lui il PD, hanno acquisito sottobanco (ma anche alla luce del sole) vari crediti e sembrano essere diventati (o ritornati) garanzia di continuità con il governo Monti e quindi il ruolo di Renzi, che ormai continua a ricevere appoggi importanti solo dalla stampa berlusconiana, vedi il Giornale, sembrerebbe essere finito.
Il PD sembrerebbe essere attualmente l'unico referente di valore a cui la classe dirigente economica e gran-imprenditoriale italiana possa affidarsi. Un tandem UDC-PD sarebbe comunque preferito, ma se il PD dà garanzie di spostarsi a destra non ci sono problemi (e si sta vedendo!).

Renzino comunque non si è dato per vinto e vuole continuare a battagliare fino all'ultimo. 
Ovviamente è ben consapevole che i voti per farlo vincere come candidato premier del centro-sinistra possono venire solo dalla destra e dal PDL, e quindi si è dato ben da fare fino all'ultimo giorno per far saltare le regole delle primarie.

Vedremo questa domenica se il suo intento sarà riuscito. Al momento l'unica cosa che sembra di riuscirgli è creare una possibile futura spaccatura nel partito, incasinando così ulteriormente il quadro politico e dando ulteriori garanzie d'ingovernabilità che si risolveranno inevitabilmente in un nuovo governo tecnico, forse anche un Monti-bis (ma guarda un pò! E chi se lo sarebbe aspettato! Nel caso, non potremo che ringraziare Renzi!).

A quanto pare la situazione per gl'Italiani sembra essere priva di vie d'uscita: vada come vada, con o senza Monti, sembra che non si possa proprio sfuggire alla condanna di essere governati da un governo che non agirà in altro modo che come un Monti bis.

Questi gli scenari possibili:

1 - PD e SEL vincono le elezioni con una buona maggioranza, dopodichè più volenti che nolenti, con la scusante BCE o la scusa crisi, continuano a seguire l'operato del governo Monti (difatti, il PD fino ad ora  non l'ha mai fatto cadere, anzi si è persino guadagnato l'appoggio di tutta l'elite italiana pro-Monti, cosa che sta continuando adesso, e quindi i fatti fino ad ora provano che il PD non cambierà linea).

2 - Situazione di stallo come in Sicilia: forte astensione, crollo del PDL e Lega, leggera crescita dei partiti alla destra del PDL, stabile UDC, M5S secondo partito, PD primo partito ma impossibilità di governare con SEL.
Cosa succede a questo punto? Il M5S si isola, il PD è costretto a fare il governo con l'UDC. A questo punto la prosecuzione delle politiche del governo Monti è assicurata.

Questi due scenari sono plausibili sia che il candidato premier sia Renzi, sia che sia Bersani: dal Monti-bis senza Monti non si scappa!
Altri scenari non sembrano plausibili al momento.

3 - Altra possibilità, per ora lontana, è la vittoria del M5S. 

Incommentabile, perchè questa vittoria significherebbe nei fatti la distruzione di ogni fiducia residua dei cittadini italiani nell'uso della politica, ossia nelle idee e negli ideali politici, come un'arma che possa volgere a loro favore, il che aprirebbe la strada definitivamente alla schiavizzazione e allo sfruttamento senza limiti sul lavoro che non incontrerebbe più alcuna barriera (dico definitivamente poichè il processo già in corso da due decenni).
Una vittoria del genere non potrebbe fare che da apri pista alla tanto agognata, dalle classi dirigenti, nascita della Terza Repubblica. 
(Quella che chiamiamo Seconda Repubblica è in realtà un aborto, una creazione incompleta. Chi a quei tempi sostenne Tangentopoli si aspettava altri esiti piuttosto che la continuazione del Craxismo nella nuova forma, ancora più rapace, berlusconiana. Quello che si aspettavano era la completa resa del paese Italia e dei suoi abitanti al Dio Mercato, non certo la sua caduta nelle mani di un singolo capitalista dagli atteggiamenti mafiosi. La Terza Repubblica dovrebbe essere il compimento di questo disegno).

L'unica cosa che sembra essere sicura in ogni caso è la fine dell'IDV e la continuazione della diaspora dei piccoli partiti comunisti fuori dal parlamento. 
Peccato, per un momento si era anche sperato nella sparizione dell'UDC e perchè no anche di Lega e PDL, ma quest'ultimi due anche se ridimensionati sembra che comunque riusciranno a riciclarsi in qualche modo.

Anche i vari movimenti per la Terza Repubblica che sembravano pullulare fino a poco tempo fa (tra cui quello di Oscar Giannino e Boldrin, quello di Tremonti e il ben più importante di Montezemolo) sembrano ora ridimensionarsi fin quasi a sparire. 
Evidentemente l'Italia non è ancora pronto per la discesa in campo del salvatore del popolo, grande re borghese, riccone onnipotente, onnipresente e onnisciente LCD Montezemolo. E comunque si può ancora  fare a meno di lui, purchè si faccia un governo che sia in pratica un Monti bis!

Siamo comunque sicuri che dopo un'eventuale vittoria del M5S con annesso successivo magnamagna di Grillo, Casaleggio & Associati e conseguente vero default dell'Italia, nessuno potrà più negare a Montezemolo il dominio tanto bramato.
Il piano Z non può mai mancare! 

Ma per tornare al punto, qui di seguito godiamoci le tante fantastiche piroette funamboliche compiute negli ultimi mesi dall'uomo infiltrato da PDL e da Berlusconi nel PD per indebolire i concorrenti della cosidetta sinistra.

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13 novembre 2012

Renzi, il "Bischero di Rignano", teleguidato come Ambra Angiolini?

Vendola: Renzi inautentico retrò - Puppato: «Teleguidato con sms»

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Matteo Renzi come Ambra Angiolini?



«Proporrei la rottamazione del modello sociale e culturale che cavalca Matteo Renzi. Mi colpisce davvero la sua inautenticità retrò e la capacità nel calcare il palcoscenico. D'altra parte, dietro di lui c'è un ottimo professionista della tv come Giorgio Gori. Ma Renzi mi fa pensare che se gli seghi la calotta cranica, dentro ci trovi dei chip, come se fosse costruito in laboratorio». Lo afferma Nichi Vendola, in un'intervista a Chi in edicola domani. "Bersani invece", continua, "è un uomo d'apparato con un retroterra di sapienza contadina e un grande orgoglio riformista. Ma se io riuscirò a far parte della maggioranza, lavorerò almeno per il riconoscimento delle coppie di fatto. Mi pare dovuto".

Anche Laura Puppato, sfidante di Bersani alle primarie del centrosinistra, va all'attacco del sindaco di Firenze: e critica Renzi - suo "vicino di Podio" - perché «riceveva costantemente messaggi nel telefonino: è un po' teleguidato, questo ragazzo. Nessun altro di noi si era portato il telefono...».

renzi deluso bersani reggi primarie 480

Il Programma grillino-berlusconiano di Renzi

29 novembre 2012

Renzi? Meglio di Cetto Laqualunque! "100 euro netti al mese a tutti quelli che guadagnano meno di 2.000 €" - E più figa per tutti 



Come direbbero a Napoli... "...e che ce vò...". Ha solo dimenticato il milione di posti di lavoro, l'aboliziobe dell'IMU e dell'IRAP, "più gnocca per tutti", dentiera gratis,  una villetta col mestolo in dotazione a tutti i terremotati, e un prosciutto Rovagnati in omaggio...

Ma queste minchiate se le scrive da solo, o gliele scrivono Reggi & Gori? Ecco come Il Geniale riporta la notizia (prendiamo il Geniale, così i renziani non potranno sospettare che siamo noi komunisti a voler denigrare il bischero, inventandoci false notizie):
Primarie, duello tv Renzi-Bersani - Al via il faccia a faccia tra i due sfidanti delle primarie del centrosinistra. Il sindaco di Firenze: "Daremo 100 euro netti al mese in più a chi guadagna meno di 2mila euro al mese".
Non è fantastico??? Poichè in Italia (dati Bankitalia sulla distribuzione del reddito fra i 23 milioni di occupati) meno del 10% dichiara redditi superiori ai 2000 euri al mese, il conto è presto fatto: il bischero, appena sarà premier, darà 100 euri netti (cioè 150 euri lordi) al mese, cioè 1800 euri all'anno, a 20.700.000 persone. Uno scherzo pari a 37,260 miliardi di euro all'anno. Cioè a 72.000 miliardi di lire all'anno (la finanziaria monstre di Giuliano Amato...).
Insomma, con un paio di punti abbondanti di PIL ce la caviamo... Già l'altro giorno aveva sparato la minchiata che in tre ore si potevano scannerizzare e mettere online 200.000 pagine fra verbali degli spogli, e elenchi dei votanti.
Ma a questo bischero nessuno ha pensato di regalare una di quelle piccole calcolatrici da taschino che ormai si trovano persino nei fustini del Dixan?

Anche se noi non voteremo... FUORI! ADESSO!

Ne abbiamo piene le palle di queste fregature all'italiana, non ne possiamo più di questi furbetti manipolatori che vogliono solo prenderci per il culo!
Che si presentano come il "nuovo" quando in realtà pensano solo ai propri interessi o a salvare le chiappette ai soliti privilegiati intoccabili pieni di denaro (gente che di solito non scende in politica, a meno che non serva di fare un governo "tecnico" ovvero senza intermediari).
FUORI! ADESSO! 

Grillo come Renzi, con tutti gli altri cazzari che parlano di Terza Repubblica o fine delle ideologie, "è l'euro che ce lo chiede" e "sono i mercati che ce lo impongono" per arrivare all'accusatorio "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità". 
Come no, diteglielo a chi s'è fatto 15 anni di precariato. 
Teste di c*****, il vostro obbiettivo è portarci a scannare tra di noi, che mai abbiamo guadagnato come voi, per pagamenti (saltuari e mai fissi) da 2 euro l'ora!

E avete anche il coraggio di darci come alternativa Renzi, Grillo o peggio Montezemolo??
Guardate che non tutti hanno le fette di prosciutto davanti gli occhi! (Potevate almeno lasciarcele e non mangiarvi anche quelle!)
Presto a molti non basterà neanche un PD, se non saprà fare altro che un governo Monti-bis senza Monti!

Sparite! Voi e anche le vostre false soluzioni!
Andatevene a Malindi, fate come vi pare, ma...

FUORI! ADESSO!

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25 novembre 2012

Off Topics del 25 Novembre - TUTTI a votare per Matteo Renzi FUORI!

Matteo, siamo tutti d'accordo!

Renzi-fuori
 
 FUORI!

Renzi-betori
FUORI!
Renzidemita
FUORI!
Renzi-prossima-arcore 
F U O R I !

giovedì 29 novembre 2012

Renzi il grillino, figlio del berlusconismo

29 ago 2012

Renzi e il grillismo

Si vuole sgonfiare il consenso di Grillo? Allora il Pd si schieri per dimezzamento dei parlamentari, abolizione del finanziamento pubblico e dei vitalizi per gli onorevoli.

Così Matteo Renzi, presentando la sua corsa alle primarie.

Tutto giusto. Ma se Grillo domani chiede di andare in giro in mutande facendo perepepè con le trombette e saltellando su un piede solo che facciamo? Gli andiamo dietro in attesa che poi pretenda di saltellare a piedi uniti battendo le manine?

Sarà impopolare dirlo, ma il problema della credibilità dei partiti ha poco a che fare con il numero dei parlamentari o con i loro stipendi. Se i partiti hanno perso autorevolezza è soprattutto perché vent’anni fa hanno dato una risposta formale, e non di contenuto, alla crisi di sistema. Perché non hanno saputo rinnovare un patto sociale compromesso dai radicali mutamenti economici e tecnologici in atto.

Le rivoluzioni – di destra o di sinistra che siano – non nascono mai per i privilegi o le ruberie delle classi dirigenti. Quelli sono gli epifenomeni – condannabili, per carità – che la propaganda rivoluzionaria usa strumentalmente per agitare le folle e tenere alta la tensione. Le rivoluzioni, invece, nascono dall’incapacità delle classi dirigenti di garantire la tenuta sociale e la coesione culturale di un popolo.

Per questo il grillismo non si combatte inseguendo la logica formale dell’anticasta. Né invocando un ricambio generazionale di principio e povero di contenuti.  Del resto il progetto del capo politico dei Cinque Stelle non è la riforma del sistema, ma l’annientamento del sistema. [Bisognerebbe chiedersi: quale sistema? Cos'è che verrà davvero distrutto?] E non si fermerà – per sua stessa ammissione – fino alla soppressione definitiva degli avversari.

Così Renzi, da bravo formalista light, sta perseverando nell’errore. 
 [E se lo facesse apposta? E se ciò che Bracconi chiama "errore" fosse invece l'obbiettivo realmente perseguito?] 
Quello di chi non capisce che il solo modo di sgonfiare Grillo è riempire il vuoto di contenuti 
[Quali contenuti? Riempire il vuoto che c'è adesso in Italia significherebbe spiegare le vere cause della nostra situazione. Questo non farebbe per nulla piacere alle attuali classi dirigenti e privilegiate italiane che in questo vuoto trovano il loro humus ideale e la loro ricchezza, e che perseverando in questa mancanza di contenuti trovano e continueranno a trovare la loro sicurezza e certezza di continuità del loro dominio]  
 nel quale – complice la più brutta politica degli ultimi vent’anni – il grillismo ha sguazzato senza nessun vero e consapevole avversario.  
[Magari a qualcuno questo vuoto fa comodo. Sarebbe ora d'iniziare prendere in considerazione questa ipotesi.]

 Fonte: Marco Bracconi

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lunedì 17 settembre 2012

Il sindaco che la destra ci invidia


Matteo Renzi vuole diventare il candidato premier del centro-sinistra. L'apparente contraddizione può essere spiegata sapendo che l'ex bambino prodigio toscano ha scritto questo libro.  
Ha pertanto pianificato il suo tour elettorale per tutte le province italiane durante il suo mandato di sindaco di Firenze e ha scelto il camper quale mezzo di trasporto.

Gli anni come presidente sono registrati nel suo libro “Tra De Gaspari e gli U2. I trentenni e il futuro”, che raccoglie tra le righe anche il suo pensiero politico, molto influenzato dalla figura del grande fondatore della Democrazia Cristiana.



Matteo Renzi alla Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno nel 1994. Guarda l'attuale sindaco di Firenze che gioca (e vince anche parecchio) a uno dei quiz più famosi della Tv. Riconoscibile per la parlata e anche per il volto (che non è cambiato granché), il «rottamatore» del Pd ha anche portato a casa un bel gruzzoletto...

Fonte: Fcoraz

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Il sonno dell’oligarchia genera Renzi

Ho diversi amici e conoscenti piddini che sono passati con Renzi. Alcuni hanno idee politiche simili alle mie. La loro tesi – legittima – è che Renzi è l’unico grimaldello per mandare a casa l’oligarchia del partito, D’Alema & Company.
Credo che in alcuni di loro ci sia una forte componente psicologica. E’ gente abbastanza giovane- sui 30 o sui 40 – che però da anni sbatte la testa contro la roccaforte chiusa dell’establishment Pd. E ora non gli pare vero che qualcuno abbia smesso di chiedere la cooptazione e sia invece entrato a gamba tesa per abbatterla, quella roccaforte.
Alla fine, ho l’impressione che a quasi tutti questi miei amici e conoscenti non importi davvero più di tanto quello che c’è dentro il contenitore Renzi. Anzi alcuni ritengono che sia un contenitore ancora abbastanza vuoto, quindi potenzialmente da riempire.
Credo che questo sia l’errore fondamentale. A me sembra invece che l’impostazione culturale e politica di Renzi sia già molto chiara. Sarà che, per età, ho visto passare i Craxi e i Berlusconi. E ho visto ottima gente buttarcisi pensando di usarli come tram, invece è stato il contrario.

mercoledì 28 novembre 2012

Endorsement politici di un certo peso - 2


Tanto per ricordarci ancora per l'ennesima volta della continuità esistente tra la cultura diffusa dalle Tv di Berlusconi e quella diffusa da Grillo (e con lui da Antonio Ricci, autore di Striscia la Notizia, che gli scriveva i copioni negli anni '80), ora arrivano in sostegno del Grillo anche i primi casi umani, i già eletti portavoce di quella cultura, che furono protagonisti del Grande Fratello televisivo.
Pronti a candidarsi per servire la causa dei profitti perduti della Casaleggio Associati e del conto in banca dell'ex-comico Grillo.
Convinti di ripulirsi e di poter ripristinare l'onore perduto nel vecchio partito-azienda Fininvest-ForzaItalia-Mediaset passando al nuovo partito-azienda Casaleggio Associati-M5S-Grillo.

Troppo difficile per il Rocco GF1 fare una riflessione più ampia e notare così le troppe analogie presenti tra Berlusconismo e Grillismo (e Renzismo). (O forse si vuole far finta di non vedere?)

Agli Italiani piace così e ci piace anche cascarci con tutte le scarpe, ripetutamente. 

Rocco mi raccomando, se mai Grillo ti facesse candidato ricordati di fare sempre l'Emilio Fede Fido fedele e vedrai che se sarai eletto nessuno ti toglierà le tue 5000 euro mensili più tutti i benefit che potrai gonfiare quanto più ti aggrada, tanto quelli non contano (così disse il capo Grillo).

Rocco Casalino del Grande Fratello in campo per il M5S


Da gieffino a grillino da YouTube - CorriereTv

Dall' Italia |

Fonte: Corriere.it

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Ma purtroppo per Rocchetto la strada per il parlamento si annuncia un poco erta almeno a giudicare da questo articolo e dai relativi commenti...

[...] Lui sembra crederci, tanto da pubblicare il suo appello su YouTube (con goffa personalizzazione del video, poco curato per una persona con un trascorso in tv) ed affrontare le feroci critiche dei suoi detrattori anonimi rispondendo ad ogni commento negativo arrivatogli. 
Tutte le volte integralmente in maiuscolo, dimostrando di conoscere poco la netiquette della rete che dovrebbe essere cara ai simpatizzanti del M5S. [...]


Tra i commenti:

ipad2forme

15 nov 2012 - 07:00 - #1

D’altronde da un comico guitto cosa ci si può aspettare?
Che candidi un èx gieffino.
Grillo, pensa a quella cocainomane di tua figlia.

Codroipo

15 nov 2012 - 10:38 - #3

M5S
ex berluschini in astinenza di demagogia
falliti
paladini dell’allucinogena democrazia della rete
amanti dei complotti

ex lion

15 nov 2012 - 11:50 - #5

e questo sarebbe l’alternativa alla Minetti ???
un ex GF ???
neanche èl’berlusca avrebbe osato tanto..

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Nel frattempo Grillo e Casaleggio sembrano essersi accorti che l'endorsement di Flavia Vento non è che fosse una grande acquisto a livello di marketing.
Povera Flavietta, lei pensava di aver trovato finalmente il partito ideale nel quale tutte le persone come lei potessero rispecchiarsi e invece...

Invece possono farlo! Ma solo ripetendo tutti in coro quello che dice il grande capo, senza fare critiche, e solo se non si è personaggi famosi già considerati universalmente mediocri (o peggio) come Flavia Vento.

L'unico problema era che Flavia Vento è Flavia Vento. Fosse stata un'altra persona non ci sarebbero stati problemi: i (poveri) ragionamenti che porta avanti sarebbero andati benissimo per i due capi Grillo e Casaleggio.
Flavia Vento se ne facesse una ragione: il problema non è quello che ha fatto o quello che ha detto. E' che l'ha fatto lei. 
Certo che può continuare a sostenere i due guru e il suo partito M5S! Ma senza dare nell'occhio, pleeease.

L'urlo accorato di Flavia Vento :
«Beppe Grillo, perché mi hai bannato?»

La showgirl è stata bloccata dal comico su Twitter:
«Perche? Ti faccio perdere voti? Sono una drogata?»

Vento versus GrilloVento versus Grillo
 
Si era tanto spesa per lui, quanti tweet lanciati nell'etere per difendere il movimento, contro tutto, contro tutti. Ma, lui, non ha gradito e l'ha «bannata», come dicono i giovani d'oggi. Ovvero omicidio virtuale, tu non sei più mia amica ( o meglio seguace).

VIA - Sì, Beppe Grillo ha bloccato su Twitter Flavia Vento: tanto tempo fa una showgirl, oggi non si sa bene cosa, di sicuro però ancora celebrity, con foltissimo seguito sul social (22.000 followers). Bandita, basta, non potrà più vedere i suoi tweet: forse il comico non ha gradito il suo endorsement secondario a Renzi (« se non votassi Grillo, voterei il sindaco» aveva detto Flavia); forse era una sostenitrice un po'ingombrante. Chi lo sa.

mercoledì 7 novembre 2012

Quanto prenderà un deputato M5S?

Quanto prenderà un deputato M5S? Grillo gli taglia solo l'indennità: 2.500 euro.Tagliava di più il Pci

L'Huffington Post  |  Di Pubblicato:
Grillo

A quanto ammonterà lo stipendio netto di un parlamentare del Movimento Cinque Stelle? A conti fatti, secondo il codice di comportamento stilato da Beppe Grillo, i grillini eletti alla Camera o al Senato alle politiche 2013 dovranno rinunciare solo a 2.500 euro al mese. E la questione è già diventata un caso in rete.
Si legge dal codice di comportamento per gli eletti del M5S in Parlamento: "L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo". 

Guardando il trattamento economico dei parlamentari disponibile sul sito della Camera dei Deputati, i conti son presto fatti. Ogni parlamentare prende una diaria mensile di 3.503,11 euro mensili netti. Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato: 3.690 euro mensili netti. Spese di trasporto e spese di viaggio: 3.323,70 euro trimestrali netti. Spese telefoniche: 3.098,74 euro annui netti per le spese telefoniche. Assegno vitalizio: i deputati conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età. Indennità parlamentare: 5.246,54 euro netti mensili (importo lordo 10.435,00 euro). Il codice di comportamento di Grillo prevede il taglio solo su quest'ultima voce, un taglio di circa 2500 euro netti. Appunto.