mercoledì 7 novembre 2012

Quanto prenderà un deputato M5S?

Quanto prenderà un deputato M5S? Grillo gli taglia solo l'indennità: 2.500 euro.Tagliava di più il Pci

L'Huffington Post  |  Di Pubblicato:
Grillo

A quanto ammonterà lo stipendio netto di un parlamentare del Movimento Cinque Stelle? A conti fatti, secondo il codice di comportamento stilato da Beppe Grillo, i grillini eletti alla Camera o al Senato alle politiche 2013 dovranno rinunciare solo a 2.500 euro al mese. E la questione è già diventata un caso in rete.
Si legge dal codice di comportamento per gli eletti del M5S in Parlamento: "L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo". 

Guardando il trattamento economico dei parlamentari disponibile sul sito della Camera dei Deputati, i conti son presto fatti. Ogni parlamentare prende una diaria mensile di 3.503,11 euro mensili netti. Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato: 3.690 euro mensili netti. Spese di trasporto e spese di viaggio: 3.323,70 euro trimestrali netti. Spese telefoniche: 3.098,74 euro annui netti per le spese telefoniche. Assegno vitalizio: i deputati conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età. Indennità parlamentare: 5.246,54 euro netti mensili (importo lordo 10.435,00 euro). Il codice di comportamento di Grillo prevede il taglio solo su quest'ultima voce, un taglio di circa 2500 euro netti. Appunto.


E' sempre qualcosina in più rispetto a quello che fanno altri partiti, si potrebbe obiettare. Però la storia dice il contrario. Nel senso che nel passato del Parlamento italiano ci sono esempi che fanno impallidire la proposta di Grillo. Il Pci di un tempo, ma anche Rifondazione Comunista quando era ancora in Parlamento, prevedeva il taglio del 60% di tutte le voci di entrata per i deputati e senatori, per impedire l'arricchimento personale attraverso la politica. Tagliando invece solo l'indennità, si intacca praticamente una minima parte dei grassi stipendi parlamentari. Conti che girano in rete. Per dire quanto certe volte la novità sia così poco nuova.


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sabato 3 novembre 2012

Che bluff! Grillo concede ai deputati 5 stelle stipendio, rimborsi e vitalizi! PROTESTIAMO!!


Il "Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento" stilato da Beppe Grillo è una vera porcata: PRATICAMENTE I DEPUTATI ELETTI NELLE LISTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE POTRANNO USUFRUIRE DI TUTTI I PRIVILEGI DI CUI GODONO I DEPUTATI DELLA CASTA: STIPENDI, RIMBORSI, VITALIZI....
Cosa cambia rispetto al trattamento economico dei parlamentari attualmente in carica (che potete consultare qui: http://www.camera.it/383?conoscerelacamera=4)?  NULLA, DOVRANNO SEMPLICEMENTE RINUNCIARE A 2500 EURO AL MESE.  


Infatti, il codice di comportamento prevede (il testo integrale è sul blog di Beppe Grillo: http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php)
L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.


QUINDI, RICAPITOLANDO:
Diaria mensile: 3.503,11 euro mensili netti.
Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato: 3.690 euro mensili netti. 
Spese di trasporto e spese di viaggio: 3.323,70 euro trimestrali netti
Spese telefoniche: 3.098,74 euro annui netti per le spese telefoniche. 
Assegno vitalizio: i deputati conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età.
Indennità parlamentare: 5.246,54 euro netti mensili (importo lordo 10.435,00 euro)
                                       [Grillo prevede dunque il taglio solo su questa voce, di circa 2500 euro netti]
E QUESTA SAREBBE LA GRANDE NOVITA' ??? 
E QUESTA SAREBBE LA RIVOLUZIONE?? 
Il PCI di un tempo, ma anche Rifondazione Comunista quando era ancora in parlamento, prevedeva il taglio del 60% di TUTTE le voci di entrata per i deputati e senatori, per impedire l'arricchimento personale attraverso la politica. Tagliando invece solo l'indennità, si intacca praticamente una minima parte dei grassi stipendi parlamentari.
Per chi ancora crede nella buona fede - io inizio purtroppo a dubitarne - non può fare che una cosa: fate circolare questo messaggio, mandate mail di protesta, cercate di fare tutto il possibile per emendare questo schifo di codice di comportamento. Purtroppo non conosco altro modo per "influenzare", far cambiare idea e modificare tali decisioni. E poi il comunicato 53 di Grillo finisce proprio con questa esortazione "dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro.Grazie.Beppe Grillo".
Il mio consiglio è semplice. Speriamo venga ascoltato...

s.t.