mercoledì 16 gennaio 2013

Non credete a quello che vi dice Grillo, ma informatevi! (Le collaborazioni e le simpatie fasciste di Grillo)

lunedì 27 agosto 2012

Il fascismo di Grillo

Mi sono occupato già di Grillo marginalmente riguardo le sue vaccate sull'Islanda. Di vaccate ne ha dette altre, soprattutto scientifiche, ma rimando ad un post ben fatto di Valentina Arcovio su Wired per chi fosse interessato.

Lungi da me affibbiare pubblicamente un'etichetta di «fascista» a Grillo (anche se questa è proprio la mia opinione, ed ognuno ha il diritto ad avere e manifestare le proprie opinioni), però sarebbe utile conoscere un po' sia la genealogia politica del comico-politico sia qualche suo trascorso così ognuno potrà farsi un'idea in base ai fatti e non in base alle chiacchiere.
«non credete a tutto quello che vi viene detto, ma informatevi!»
(Beppe Grillo)
Ed io mi sto informando.

Omicidio ed evasione fiscale

Grillo è stato condannato per omicidio colposo plurimo. Nel 1981 ha perso il controllo del suo SUV uccidendo un'intera famiglia che portava con sé: padre, madre e figlio di otto anni. Può capitare, è una sventura e può demolirti la vita, e non c'entra con la politica. Ma immaginate cosa avrebbe detto Grillo se fosse successo ad un altro? Per esempio a Bersani? O a Fini? Oppure a Berlusconi?

Grillo ha dichiarato che, in quanto pregiudicato, non è candidabile nel suo stesso movimento. Ma continua a guidarlo. Un po' come se qualcuno, condannato per resistenza ad un pubblico ufficiale per aver morso il polpaccio di un poliziotto, diventasse Ministro degli Interni e quindi della Polizia. Il che è già successo con Maroni. Che per questo è stato criticato da Grillo che lo ha chiamato «Zanna Bianca». Il mondo è piccolo.

A proposito di ladri, Grillo nel 2003 ha usufruito di un condono fiscale (governo Berlusconi). Lui ha ammesso la cosa, ma dice che il condono era di soli 500 euro, ma i documenti non sono stati pubblicati né mostrati. Se era di soli 500 euro perché non far vedere le carte? Mah!

Alcuni parlano di due condoni, ma non ho trovato fonti affidabili sull'argomento per cui, per me, rimane un condono.

Un fascista come consulente

Ho dedicato una intera playlist su YouTube sull'argomento del «complotto del signoraggio bancario». Sono tesi oggettivamente ed universalmente riconosciute come false.

Giacinto Auriti, professore di giurisprudenza, era un noto fascista che sfruttava il tema della «sovranità monetaria» e del «signoraggio» a fini di propaganda fascista dal lontano 1966.

Infatti in un articolo (vedi fonte 1 in calce) de «La Stampa» del 24 Maggio 1973 si parla di un documento di un'associazione fascista, «Raggruppamento Italico», che nel 1966 contava proprio Auriti tra i suoi reggenti, e che accoglieva personaggi del calibro di Alberto de Stefani (Ministro delle Finanze e del Tesoro per Mussolini) e Giuseppe Gonella (fondatore dei GUF - Gruppi Universitari Fascisti).

Questo documento del 1966 parla di «intangibilità della sovranità nazionale, vulnerata dalla cessazione della sovranità monetaria». I suoi discepoli poi dateranno la cessazione della sovranità monetaria di volta in volta nel 1974, nel 1981, e nel 2002 ma non si può pretendere coerenza da una bufala.

L'ex Presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, in occasione di un incontro pubblico, lo ricorda e lo definisce pubblicamente così:
«Auriti era un uomo di estrema destra... ma proprio estrema... Allora eravamo dei giovani impegnati ad occupare la Facoltà, siamo nel '68. Siccome c'era tutta questa grande cosa dei giovani che dovevano riformare il mondo e fare delle grandi cose, Auriti pur essendo di estremissima destra, venne da noi - perché lui era stato assistente alla Sapienza [...] - a dirci le sue tesi...» (intervento a a 0:44:50 - audio disponibile nel sito del Comune di Soveria Mannelli  e nel sito di Radio Radicale)
Questo non sembrava essere un problema per lo stesso Auriti, che si definì da solo e pubblicamente «più che fascista», e si candidò per le Europee del 2004 nella lista di Alessandra Mussolini.

Auriti fu consulente di Grillo nello spettacolo «Apocalisse Morbida» del 1998, dove venivano presentate le sue tesi sul signoraggio bancario (insieme ad un mucchio di altre tesi complottiste).

Dopo qualche anno gli hanno chiesto qualcosa sul «signoraggio bancario», e Beppe Grillo ha risposto così:
«Il signoraggio è un buco nero nel senso che è fondato... La proprietà della moneta da Auriti in poi ha un buco giuridico. Non si sa bene di chi sia la proprietà [...]»
Purtroppo per Grillo il tema della «proprietà della moneta» è stato sviscerato anche in interrogazioni alla Commissione Europea: la moneta prima dell'emissione è dell'Eurosistema, e dopo l'emissione è di chi ce l'ha nel conto. O in tasca. Semplice.

(aggiunto il 14/01/2013)
Alcuni seguaci di Grillo sostengono che nel frattempo abbia cambiato idea sugli argomenti più complottisti. Ecco invece le sue parole il 10 gennaio 2013.



[Beppe Grillo ancora si vanta di aver lavorato con il truffatore fascista Auriti, già ne avevamo trattato qui].

Promozione ad un uomo di Forza Nuova

Eugenio Benetazzo è un giulivo e sedicente economista che si diletta a diffondere le sue perle di saggezza su YouTube ed in varie trasmissioni televisive.

Questi video vengono ospitati sia nel blog che nel canale YouTube di Beppe Grillo, aiutandolo così ad avere una bella visibilità. I suoi video hanno totalizzato milioni di visualizzazioni. Ha anche un canale YouTube personale per i video con le sue comparsate televisive vecchie e recenti. Anche lì milioni di visualizzazioni. Niente male, ragazzo.

Anche i suoi libri vengono pubblicizzati sul blog di Beppe Grillo (ed io, che conosco il commercio elettronico, so quanto guadagni per ogni singolo click verso Amazon su quei libri, caro Beppe).

Coincidenza, anche Benetazzo è un fedelissimo del complotto del «signoraggio bancario», crede anche alle «scie chimiche» (dice), sostiene in un libro che le operazioni delle «scie chimiche» vengono finanziate dal «signoraggio» e così via. Non spiega però dove caspita sarebbero tutti questi soldi e non spiega come mai se ci sono tutti questi soldi in circolazione non c'è la conseguenza: l'inflazione.

Ho provato a chiederglielo su YouTube. Il mio commento è stato cancellato e mi ha bloccato. Pazienza, non avremo mai la sua risposta (se ne ha una).

Il signor Eugenio Benetazzo è un simpatizzante di Forza Nuova, formazione politica così definita da Wikipedia:
«movimento politico italiano di estrema destra (o ultradestra), talora definito destra antagonista, o neofascista, fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello»
Lo si può ammirare in una splendida performance video (invecchiato in stile Istituto Luce o semplicemente di pessima qualità?) durante una conferenza organizzata da Forza Nuova di Perugia. E bravo Eugenio.

È stato gradito ospite addirittura al II Congresso Nazionale di Forza Nuova. Questo è il programma dell'evento: l'intervento di Benetazzo seguiva quello dell'avvocato Antonio Pimpini, Presidente dell'Associazione «Giacinto Auriti» (ma che strana coincidenza). Bravissimo Eugenio!

Forza Grillo
Foto Orazio Esposito con licenza CC BY-NC-SA 2.0 ed elaborazione personale: non solo Grillo sa fare ironia.

Democrazia diretta

Un cavallo di battaglia del grillismo è il tema della democrazia diretta. Sono innumerevoli i progetti annunciati per virare verso forme più populiste di democrazia: dai referendum anche propositivi e senza quorum, a forme di interazione più strette con governi locali e nazionali. Insomma: basta con questa democrazia indiretta rappresentativa che non ci rappresenta più!

Tutto questo può sembrare all'apparenza molto bello e positivo. Peccato che la democrazia indiretta rappresentativa sia un congegno scelto e messo a punto dai costituzionalisti dopo il fascismo proprio per evitare il ritorno di una dittatura (reale o de facto).

Insomma: quando hanno deciso di organizzare i poteri in un certo modo hanno scelto di correre il rischio di avere dei politici inetti ma non hanno voluto correre il rischio di riavere una dittatura.

Qualcuno preferisce il contrario.

Stati Uniti, Israele, Iran & Iraq

In un'intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth (qui riporto la notizia del Corriere.it) Grillo ha dipinto Israele come il male assoluto, e la Siria e l'Iran come nazioni tranquille paragonabili a quelle occidentali come gli Stati Uniti. Perché? Gliel'hanno detto il cugino (immancabile), i parenti, la moglie iraniana, e poi in fondo sia l'Iran che gli Stati Uniti hanno la pena di morte. Quindi è uguale.

Non è esattamente così. Negli USA una ventina di Stati non applicano la pena di morte, il tasso di esecuzioni rispetto alla popolazione è sedici volte inferiore dell'Iran, e non si impicca qualcuno per apostasia. Tanto per fare un esempio, se la moglie iraniana di Grillo diventasse cristiana e rimettesse piede in Iran, verrebbe impiccata. È uguale? Ok, riguarda la moglie che in fondo è solo una femmina (ironia), ma davvero è la stessa cosa?

Affidereste nelle mani di quest'uomo la politica estera dell'Italia? O le pari opportunità?

«Grillo? Uno di noi!» dicono i neonazisti

Qualcuno potrebbe pensare che i miei giudizi siano di parte (anche se non ho riportato giudizi ma solo dati di fatto), e che neofascismo e Grillo siano due pianeti lontanissimi.

I simpatici neonazisti di Stormfront (un gruppo che si identifica con la croce celtica e la scritta «white power world wide» - potere bianco in tutto il mondo) approvano linguaggio e tesi di Grillo. Questa nota di Facebook riporta alcuni apprezzamenti espliciti con numerosi link alla fonte. Qui ne riporto un paio:
Beppe grillo? non è così male!
Non tappiamoci occhi e orecchie, grillo ha detto quelle cose, e nemmeno molto tempo fa, e sono le stesse che diciamo noi. cittadinanza italiana e dominio sionista degli usa, signoraggio... io penso che questa cosa sia degna di nota.
voi che ne pensate? al di là del giudizio globale su Grillo... cosa pensate relativamente a queste citazioni così affini a quello che sosteniamo anche qui?
E poi ancora:
Beppe Grillo, Uno di noi.
Ho sempre pensato che grillo fosse un nostalgico del fascismo (quella volta che affacciatosi da un balcone disse , la camicia nera ostentata, la dichiarazione che dal 1943 questa classe politica fa disastri, ecc,ecc)
Adesso ne abbiamo la prova: vuole distruggere la democrazia, vuole distruggere i partiti
Che dire? è un grande!
Gli esperti del ramo riconoscono la vicinanza di Grillo. Non lo dico io, lo dicono loro.

Linguaggio fascista

Eh no, non ci casco.

Poco importa se nel linguaggio del Dio* Grillo ci siano vaghi accenni al linguaggio violento del ventennio fascista. Non importa se inneggia allo «sputo virtuale» o se dice che «Camera e Senato sono ormai ridotti peggio dell’ “aula sorda e grigia” evocata da Mussolini» (con tanto di faccione mentone del Dux).

Lo fa apposta, così si parla di quello. lui risponde che i fascisti sono altri, che è un comico e scappa come al solito.

* non è segretario né presidente ma tutto accade per mezzo di Lui nel suo creato beppegrillo.it come da statuto del movimento

Conclusioni

«Io non vorrei mai appartenere a nessun club che contasse tra i suoi membri uno come me» (Groucho Marx)
Insomma, sembra che per qualcuno non sia un problema avere tra i membri del club dei fascisti o delle persone che frequentano disinvoltamente ambienti fascisti.

Per me sarebbe un problema. E forse è un problema anche per chi, un giorno, dovrà scegliere tra chi promuove tesi e personaggi fascisti e neofascisti, e chi invece ne sta alla larga.

Adesso lo sanno (ma potevano immaginarlo), e siccome anche per Grillo è importantissimo informarsi, adesso sono tutti più informati.


Fonte 1
  • andare nel sito www.archiviolastampa.it
  • andare su «ricerche»
  • cercare la frase «in un giornale i progetti per un governo fascista»

P.S.

Lo sapete, i commenti sono moderati. Come è norma di questo blog, qualunque contestazione sul merito sarà ben accetta, pubblicata e considerata. A differenza di Grillo che spara le sue vaccate scientifiche ed economiche e poi evita ogni confronto, sono ben disposto a modificare il post ed a rivedere le mie posizioni, ma solo davanti a dati e fatti ben precisi.
Al contrario, gli interventi fuorvianti tipo le solite lagne «avete paura di noi» e «piddielle piddimenoelle» saranno mandati affanculo© (copyright Grillo).

Si ringrazia Econoliberal per la notizia su «La Stampa» del 1973. Il paragrafo sul neonazismo è tratto da una nota di Gianna Bianca.

Il post è continuamente aggiornato in base alle segnalazioni che mi vengono fatte. Oltre ad alcune correzioni, ecco cosa è cambiato rispetto alla versione iniziale.
  • Completato il riferimento su Benetazzo ed il II Congresso Nazionale di Forza Nuova con l'inserimento del Presidente dell'associazione «Giacinto Auriti».
  • Aggiunto il paragrafo sulle opinioni di Grillo su USA, Israele, Iran e Siria.
  • Aggiunto il paragrafo sulla vicinanza dei neonazisti alle tesi di Grillo
  • Modificata la descrizione dell'incidente del 1981
  • Aggiunto il video http://www.youtube.com/watch?v=srxcacbeB4s

(LeFou!)
Fonte:  Le Fou Reloaded

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A proposito di Benetazzo (da un commento su Giornalettismo):

Budde scrive:
Salve amici grillini!
Oggi sono andato sul blog spazzatura di grillo e ho trovato un post di tale benetazzo, economista che , mi pare , scriva spesso sul blog e che vede i suoi libri sponsorizzati sul sito del comico.
Trattenendo a stento i conati di vomito mi sono andato a leggere le idee di tale prode economista qui:
http://www.eugeniobenetazzo.com/risanamento-italiano.htm
In estrema sintesi: sospensione della democrazia, licenziamenti di massa (usa proprio queste parole) dei dipendenti pubblici, dogane medievali, istituzione di un no tax area dove le multinazionali possano insediarsi senza rappresentanza sindacale.
Il moderato economista conclude con queste simpatiche parole:
“Capite anche Voi che con una frammentazione politica e partitica che ci contraddistingue, solo con un regime autoritario sarebbe possibile implementare quanto fin qui rappresentato. Mi auguro che il futuro primo ministro italiano abbia un consenso tale da poter agire tempestivamente al pari di un dittatore totalitario e nell’interesse di quasi tutti. In caso contrario, preparatevi a vedere in Italia le scene di guerriglia civile che avete visto sino ad oggi in Grecia e a perdere gran parte dei risparmi che avete sino ad oggi accantonato.”

[Fantastico! Avete capito bene! 

Il Benetazzo di Forza Nuova (fatto già segnalato da Wu Ming), amico e ospite di Beppe Grillo, non solo è d'accordo con le idee che Berlusconi ha proposto a Servizio Pubblico (idee in accordo con i vecchi progetti della P2) ma vuole anche licenziamenti di massa e aree speciali per le multinazionali, dove queste (e solo queste) paghino zero tasse!

Attenzione! Qui viene il bello, perchè - udite, udite - tutto ciò ricalca esattamente le parole del settimanale tedesco Der Spiegel (25 maggio 2012):

[...] il prestigioso settimanale tedesco Der Spiegel, ci ha svelato il piano del governo tedesco per salvare l'euro e, aggiungo, trasformare radicalmente l'Europa. 
Un piano in sei punti che prevede la creazione di «zone economiche speciali» negli Stati periferici colpiti dalla crisi «in modo da attrarre gli investitori stranieri con agevolazioni fiscali e regole meno stringenti». 

Spagna, Italia, Irlanda, Grecia, Portogallo, secondo il piano, dovrebbero creare «fondi speciali per avviare la privatizzazione delle numerose imprese controllate dallo Stato» e dovrebbero riformare il mercato del lavoro secondo l'esempio tedesco dell'apprendistato «duale» che prevede la frequentazione di scuole professionali (Berufsschulen) e, contemporaneamente, l'apprendistato all'interno delle imprese. 
In questo modo, afferma Der Spiegel, «si potrebbero alleggerire le norme sui licenziamenti e aprire la strada a contratti di lavoro gravati da meno tasse e contributi». 

L'espressione «zone economche speciali»  ricorda, tristemente, la Cina, e il piano di privatizzazioni allude a un processo che, marxianamente, possiamo definire di nuova «accumulazione originaria».

Più che un Impero frutto di «una serie di errori», sembra un progetto neocoloniale molto accorto, fondato sulla forza del denaro, sul vincolo del debito e non sulla violenza degli eserciti.

(Tratto da: "Rivolta o Barbarie" di Francesco Raparelli, Salani Editore, 2012)

Scopriamo così che l'amico dei fascistissimi ultranazionalisti di Forza Nuova, che tanto hanno a cuore le sorti della superiore patria italica, altro non sta facendo che gli interessi di multinazionali e investitori stranieri in accordo con le idee del governo tedesco (o di una parte di esso) per salvare l'euro!

Ma come???? Grillo, Benetazzo e Forza Nuova non erano contro l'euro???
Forza Nuova non era per l'Italia e gl'italiani prima di ogni altra cosa???
Grillo non è il leader dei poveri e dei diseredati???

Secondo voi chi s'avvantaggierà mai con la bella idea di Benetazzo, il collaboratore dei fascisti di Forza Nuova e amico di Beppe Grillo? 
I lavoratori e le piccole imprese che soffrono la crisi oppure qualcun altro?]


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Un altro amichetto di Grillo "vagamente" destroide: Massimo Fini, spesso ospite del suo blog

(Commenti da Movimento Caproni






Marco Demmini..  

Non so se avete letto il deliririo di Massimo Fini sul blog dello "statista Beppe" (il quale, ricordiamolo, è dato dai sondaggi dal 14 al 20% dei consensi).
http://www.beppegrillo.it/2013...

Viene il sospetto che Fini, oltre a essere l'ideologo del movimento di Beppe, sia pure uno dei ghost writer di una forza politica che ogni giorno di più ci svela il proprio ghigno eversivo e violento.

Massimo Fini sostiene che la democrazia rappresentativa sia finita, e che i partiti democratici non avrebbero più diritto di esistere. Serve un radicale "cambio di sistema".
La formazione di partiti - che sono associazioni non riconosciute - dovrebbe dunque essere vietata, in quanto secondo Fini è proprio la forma-partito a essere sbagliata in sè.
Bene, prendiamo per buono l'assunto di Fini, cioè che i partiti dovrebbero essere sciolti e a loro dovrebbe essere impedito l'accesso alle istituzioni.

La prima prima domanda che viene in mente è: abolendo la democrazia rappresentativa, come farebbero i cittadini a selezionare la classe politica chiamata a governare e legiferare?

E questo ci porta alla seconda domanda: le elezioni allora verrebbero abolite?

Un'ipotesi è che le elezioni si terrebbero comunque, ma senza i partiti.
Ovvero alle elezioni si presenterebbero singole persone: ad esempio Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, e chi vince va a comandare senza alcuna mediazione parlamentare.
Ma va da sè che questa soluzione porterebbe gli stessi svantaggi dei partiti, e anzi li aggraverebbe, poiché è di tutta evidenza che vincerebbe il più forte economicamente e mediaticamente.
Il singolo cittadino non avrebbe in quel contesto alcuna possibilità di vincere e governare.

La seconda ipotesi invece è che alle elezioni si potrebbe presentare un'unica forza politica (ovviamente quella di cui Grillo è padrone assoluto e proprietario giuridico), e i cittadini voterebbero i loro rappresentanti all'interno di un movimento unico scegliendo tra questo e quello.
Ma a parte il fatto che il partito unico governato da una sola persona suona alquanto sinistro, torneremmo in sostanza a una forma di "democrazia rappresentativa" poiché i votanti sceglierebbero comunque i loro rappresentanti, sia pure all'interno di un unico movimento.

La terza ipotesi è invece quella più logica: non ci sarebbero più le elezioni.
Ci sarebbe al loro posto un leader inamovibile (Grillo, naturalmente) che prende le decisioni dall'alto della sua saggezza e della sua infallibilità.
Un dittatore a tutti gli effetti: e non a caso Massimo Fini ha sempre sostenuto come esempio da seguire - o comunque da non stigmatizzare - il regime dei Talebani.

Ma a questo punto ci si chiede: senza la possibilità di votare liberamente, come è possibile per i cittadini mandare a casa una classe dirigente?
Massimo Fini lo fa capire benissimo: con una rivolta violenta.
Ogni volta che "il Popolo" è scontento dei propri politici, insomma, organizza una bella rivolta e costringe il dittatore ad andarsene con la violenza, per poi sostituirlo con un altro ditattore, che sarà presumibilmente colui che ha avuto la forza di organizzare la rivoluzione.
Ad avvalorare la sua tesi, Fini prende l'esempio della rivolta in Tunisia.

Ora: aldilà del fatto che se Massimo Fini puo' scrivere articoli semplicemente eversivi del tutto liberamente e senza conseguenze è perché viviamo in un regime democratico (quello che lui disprezza) mentre i Talebani non lo avrebbero tollerato, viene da chiedersi se una guerra civile permanente, con bande in guerra tra di loro, sarebbe davvero la migliore soluzione per selezionare la classe politica.

Io dico di no.
Preferisco la cara vecchia democrazia, quella che permette ai Grillo e ai Fini di minacciare nemmeno tanto velatamente l'uso della violenza ("per me sarebbe da prendere delle mazze da baseball e cacciare questi con la forza") al fine di sovvertire il sistema costituzionale, e che consente a costoro di
partecipare alle elezioni e perfino di vincerle e prendere il potere.

Il grande critico del giudizio Montaigne combatteva con tutte le sue forze i fanatismi perché - sosteneva - i fanatismi portano sempre con sè "il loro carico di morte".
Ecco perché i Grillo e i Fini mi spaventano: nelle loro parole si respira un'aria di morte, di violenza, di guerra.
E non caso è proprio Grillo ad evocare il fatto che "Siamo in guerra".
A mio parere tutto questo è agghiacciante.

Antonio Inoki 

Agghiacciante, concordo.
Mi avrebbero veramente fatto paura dichiarazioni simili se le avesse fatte un Berlusconi al culmine della sua forza politico-economica.
Per fortuna è solo il delirio di una manica di squinternati che avranno una rappresentanza parlamentare (sì, proprio quel parlamento che gli fa tanto schifo), ma nulla concluderanno.
Tra l'altro i partiti sono costituzionalmente previsti.
Per favore però cambino fornitore di fiducia di sostanze psicoattive per i loro ghost writer (o writer ghost) prima di fargli scrivere questi deliri.

DemocraticoNonDiretto 

Agghiacciante è solo il fatto che li si stia pigliando sul serio, compreso il fieramente reazionario Massimo Fini.
Ma tu li hai visti i casagrillologyani? Voglio dire, quelli veri, a partire da Grillo e Casaleggio, ma anche i principali eletti, tipo Pizzarotti, Bono, Favia, Cancelleri. Secondo te, con il loro seguito di conigli da tastiera - la Viviana di Bologna, l'Oreste di La Spezia, l'Alessio di Vernio, il Rindi di Prato, il Paolo di Livorno, la Mariuccia, la Silvanetta, la Daniela di Parigi -, vanno in piazza, contro decine di migliaia di celerini armati e addestrati a menare? 
Sono un bluff, credimi, Grillo e Casaleggio sono degli abili uomini d'affari; la base di pubblico alla quale vendere i loro prodotti, a partire da quelli editoriali, l'hanno già creata; adesso hanno tutto l'interesse a far sgonfiare tutto, 80 su cento nemmeno si presentano alle prossime elezioni (restituendo i voti a Lega e PDL, rimettendo in pari la sfida tra centrodestra e ODIATO centrosinistra...).

ConteZero76 

Storicamente le rivolte sono sempre partite dalle campagne e dai ceti popolari, mai dai borghesi... i borghesi non fanno la rivoluzione, passano il tempo a parlare di rovesciamenti di regime coi piedi al caldo (vedasi Mazzini).
Il M5S è un movimento borghese (prova sovrana : è totalmente basato su internet, mezzo che ancora oggi è prevalentemente borghese) pseudointellettualoide (a partire dai simbolismi presi da un film... roba che ti vede un villico e ti dice "ma che cazzo ti sei messo in faccia", altro che maschera di Guy Fawkes) che ha molte attinenze col Risiko.

Detestor 

Mah, il duce era un borghese, e la sua rivolta era patrocinata dai ricchi.
E il M5S non mi sembra affatto un movimento borghese, anzi, punta alla pancia della gente (di qualsiasi ceto, ma meglio povero, i poveri hanno più da lamentarsi). Mi dovrai poi spiegare in che senso Internet è borghese: su Internet c'è di tutto, e se parli dell'accesso, dove è disponibile ce l'hanno tutti. Figurati, proprio qui, dove anche chi non arriva a fine mese ha l'abbonamento a Sky!

Giovanni Venturelli 

Anche la rivoluzione francese fu una rivoluzione borghese, e pure i capi della Rivoluzione di Ottobre, borghesi.
Effettivamente le vere 'Rivoluzioni' partono dalle classi agiate(magari non ai vertici del potere) e informate( da 'cittadini' più che dai 'contadini')...invece i movimenti reazionari/restauratori fanno perno proprio sui 'contadini' o cmq 'classi basse' (vedi in Romania Ceausescu chiamò i minatori e i contadini delle province sperdute a difenderlo contro le elite intellettuali/politiche e urbane che lo stavano 'detronizzando').Stessa cosa in Cile....al golpe di Pinochet si arrivò(anche) per lo sciopero dei Camioneros cileni(con l'assistenza dei dollari e delle 'imprese' U.s.a.per l'interesse alle miniere di rame e altro) contro l'elezione democratica e progressista di Allende voluta dalle classi urbane,informate e relativamente benestanti.Nel passato ancor di più sono state le classi informate(e dunque mediamente più benestanti/borghesi) ad aver fatto da spina dorsale ai rivolgimenti verso società più egualitarie,progressiste e laiche.
(Nel nostro piccolo e in maniera assai più triste e larvata, le controriforme dei governi Forza-Leghisti hanno avuto nelle fascie popolari meno informate, più anziane, più teledipendenti, più retrive culturalmente e civicamente il loro 'zoccolo duro' su cui costruire la loro restaurazione clerico-destrorsa con venature xenofobe-antieuropee-demagogiche e populiste.... insomma le massaie ed i vecchietti ignoranti e impauriti contro il moderno, il laico, il vero sviluppo che è quello culturale).

Pallacorda 

Fini è completamente andato di testa. Ed è completamente scemo chi gli dà retta seriamente.
Lo si può tranquillamente lasciar perdere...

Giuseppe Di Lorenzo

L'idea di democrazia diretta nelle vesti volute da Grillo non è semplicemente utopica ( come in fondo la democrazia diretta è in sostanza ) è addirittura distopica.
[...]

fcoraz 

La democrazia diretta è utopica nelle società complesse, il pennivendolo Fini non comprende la differenza tra il municipio svizzero, dove quando devono prendere delle decisioni importanti convocano un'assemblea nella piazza principale del paese, e gli oltre 40 milioni di elettori della Camera.

Antonio Inoki

Se non lo capisce Fini che è un -ahahahahah- intellettuale lo potranno mai capire i grullini?

fcoraz 

L'attivista a 5 stelle medio punta a poter votare con questo sistema elettorale http://storia.camera.it/legisl...


[Già leggendo questi commenti iniziamo ad avere un bel quadro del personaggio: adora i talebani (non a caso ha scritto un libro per elogiare il Mullah Omar, suo mito personale) e sogna una dittatura, con successivo spargimento di sangue per abbatterla, seguita da un'altra dittatura e così via (d'altronde, di nuovo non è un caso che un suo vecchio libro s'intitoli "Elogio della guerra", tanto che gl'importa! Mica la fa lui!).

Altresì sono note le sue teorie che descrivono la schiavitù come bellissima perchè il padrone era responsabile della vita e del mantenimento dello schiavo e quindi il padrone era sempre buono (ah davvero?) e che il progresso tecnologico ha rovinato questo idillio: non solo non ci sono più gli schiavi, ma neanche la servitù della gleba, e non si può fare più la guerra come una volta, che prima era bellissima, non come adesso, sporcata dalla tecnologia!
Per questo Massimo Fini si è sempre schierato contro le idee illuministe e a favore di un ritorno indietro all'epoca medievale (non è uno scherzo!), ignorando così le semplici leggi della storia, o anche del solo progresso provocato dagli scambi commerciali.
Rifiutandosi di prendere atto del cammino dell'umanità e dell'essere umano come essere sociale, ma soprattutto disprezzando il percorso storico della presa di coscienza dell'uomo comune come essere sociale, in grado di raggiungere la consapevolezza della propria posizione nella società e quindi di cambiarla.
(Queste sue posizioni sono ben descritte nel suo libro "La ragione aveva Torto?")

Appunto: un ritorno indietro della storia. 
Proprio quello che hanno sempre desiderato le classi piccolo-borghesi e i ceti medi allorquando, in  tempi di crisi, vedevano i propri beni sfumare, e che invece di unirsi a tutti coloro che stavano patendo quella stessa crisi, ai lavoratori e i proletari, decisero di schierarsi contro di essi, perchè mai si sarebbe dovuto avere tutti le stesse possibilità, mai si sarebbe dovuti partire tutti dallo stesso livello. 
No, i piccoli borghesi volevano il privilegio del sentirsi superiori, di continuare a vedere come inferiori coloro che avevano sempre visto e trattato come tali, volevano continuare a sfruttare il lavoro altrui come un datore di lavoro dei giorni nostri sfrutta il lavoro dei suoi dipendenti precari o in nero.
Per questo desiderarono che la ruota della storia tornasse indietro, desiderarono il ritorno alle mitiche corporazioni medievali, credettero che potesse esistere un capitalismo buono e che il capitalismo fosse riformabile. 
E così negli anni '20 e '30 trovarono Hitler e Mussolini a promettere loro questo "ritorno all'indietro" e li acclamarono. 

(Anche se poi questo mitico ritorno all'indietro altro non fu che una mistificazione, un inganno, una manipolazione, un'arma che fu brandita sia contro le classi medie e piccolo-borghesi sia contro la classe operaia. Lo scopo era rafforzare il potere dei grandi borghesi, che finanziarono il fascismo e il nazismo, e sottomettere i lavoratori mettendo fine alle loro lotte che avevano lo scopo di migliorare le loro condizioni lavorative ma minacciavano i profitti).

Non è un caso se Karl Marx scriveva:

Di tutte le classi che oggi stanno di fronte alla borghesia, solo il proletariato è una classe veramente rivoluzionaria. [...]
I ceti medi, il piccolo industriale, il piccolo negoziante, l'artigiano, il contadino [...] Non sono dunque rivoluzionari, ma conservatori. Ancora più, essi sono reazionari, essi tentano di far girare all'indietro la ruota della storia.

Si capisce quindi al volo quanto il pensiero di Massimo Fini sia all'opposto del pensiero di sinistra.

Ma per ribadire il concetto citiamo un  brano tratto da "Fascismo e Gran Capitale" di Daniel Guerin.

Un giovane studente nazista descrive questo «socialismo» retrogrado [propagandato dal nazismo] in termini particolarmente avvincenti:
«II nazionalsocialismo vuole arrestare il moto meccanico della ruota capitalistica, fermarla e poi farla girare indietro sino al suo punto di partenza e a questo punto arrestarla.»
(pag.63)

E Massimo Fini ha ancora il coraggio di dichiararsi non fascista? Forse lui no, ma le sue idee si!

Andando in giro su internet troviamo varie chicche.

Alcuni suoi articoli recenti difendono a spada tratta il diritto di Casapound (oh, ma che coincidenza! Chi sa se Grillo lo sapeva?) di manifestare liberamente, peccato che Casapound voglia la dittatura fascista e quindi uno dei suoi sogni sia quello di eliminare il diritto a manifestare liberamente, ma questo per Fini non conta (qui).
Massimo Fini invece ci fa notare che i ragazzi di Casapound sono bravi e puliti e lo ospitano sempre quando si tratta di fare conferenze per pubblicizzare i suoi libri. Ahpperò!

In questi ultimi giorni ha anche difeso il diritto di fischiare i giocatori di pelle nera agli stadi altrimenti non si potrebbe sfogare la propria aggressività in maniera "inoffensiva" e "non violenta".
Inoltre fa capire che avendo già distrutto l'Africa non ha senso farsi scrupoli con i giocatori africani che vengono in Europa. 
Conclusione: tanto vale distruggere (psicologicamente) e inferiorizzare anche loro! (qui)

Nel 1994 parlava di fascismo degli antifascisti, contemporaneamente si metteva a difendere le manifestazioni dei naziskin, affermava che chi negava l'esistenza degli stermini compiuti dai nazisti non doveva essere punito, che a coloro che avevano combattuto come repubblichini e non si erano mai pentiti ma erano rimasto fascisti doveva essere consentito di diventare ministro della nostra repubblica antifascista, affermava che i sessantottini erano "fascisti" e squadristi (invece, nell'assalto dell'MSI alla Facoltà di Lettere della Sapienza nel 1968, i militanti fascisti di Almirante secondo Fini cos'erano in realtà? "Comunisti" e "hippie"?). 
Massimo Fini concludeva dicendo: "Per questo io mi dichiaro qui, pubblicamente, nazista, fascista, seguace di Mussolini e adoratore di Adolf Hitler". (Qui)
Come se non si fosse capito! (Poi andasse pure avanti con la balla che lui in realtà non è fascista! Ma chi ci crede più?)

Il quadro si completa ulteriormente se si pensa che nella sua rivista "La voce del ribelle" n.13 del 2009, rivista molto amata e molto letta nelle associazioni e nei circoli neofascisti, Massimo Fini ha ospitato un reportage direttamente dal cuore della guerriglia Karen, in collaborazione con la finta Associazione Onlus "Popoli", collaboratrice di Casapound, a firma Franco Nerozzi.


In realtà (come già accennato nell'articolo "Grillo a Casapound: «Sembrate grillini!»" riportato qui) non è per vero umanitarismo che i fascisti si sono legati alla guerriglia Karen:


 Wednesday, 07 November 2012 10:31


Casapound e la sua onlus “umanitaria” La Salamandra sono finite nel mirino di una indagine sulle strane missioni "umanitarie" in Birmania.

Fra le varie attività dell'associazione La Salamandra legata a Casa Pound, da tempo si segnala quella a favore della popolazione Karen in Birmania, una minoranza etnica che dal 1948 conduce la lotta armata contro il governo centrale gestito da una giunta militare. Una causa, quella del Knla (Karen Nation Liberation Army) che incontra "aiuti" stranieri, non sempre disinteressati visto che la zona del conflitto è anche al centro della produzione di anfetamine e del traffico  di eroina. 
[Inoltre i Karen contrabbandano al confine thailandese anche gemme preziose e antichi pezzi rari che vendono in cambio di oggetti di consumo introvabili in Birmania.
(Fonte: "Guerriglieri" di Jon Lee Anderson, Fandango Libri 2011)]
 
Negli ultimi anni diversi gruppi neofascisti italiani hanno fatto della lotta dei Karen una loro bandiera nella rappresentazione dell'autodeterminazione dei popoli. Anche Casapound ha promosso iniziative con raccolte fondi, in collaborazione con l'associazione Popoli, fondata dal fascista veronese Franco Nerozzi. Questa 'comunità solidarista', come si definisce, ha fondato un ospedale da campo in un villaggio Karen e distribuito medicinali alla popolazione, due attività chiaramente solidali e benefiche.
Ma la Procura di Verona sembra aver scoperto che queste attività non si limitassero all'ambito umanitario.
Secondo le risultanze processuali la Birmania è stato infatti il luogo di addestramento per un gruppo di volontari reclutati dallo stesso Nerozzi per realizzare un golpe nelle Isole Comore, vicino al Madagascar. Nel computer di Nerozzi i magistrati hanno trovato foto che lo ritraevano assieme ad alcuni “avventurieri” accanto a mitragliatori, granate, mortai, bombe e grazie anche alle intercettazioni telefoniche i magistrati si sono convinti che le missioni di Popoli siano anche una copertura per un campo d'addestramento.
Nerozzi, è stato arrestato con l'accusa di terrorismo internazionale ma si è sempre proclamato vittima di un equivoco, ma alla fine ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. Una volta scontata la pena, ha ripreso l'attività in Birmania e da qualche anno anche col supporto di Casapound. Dal 2008 a oggi – secondo quanto ha ricostruito il settimanale 'l'Espresso' - sono almeno quattro le missioni svolte da Casapound in Birmania fra i guerriglieri karen.
In un paio di occasioni della delegazione di Casa Pound in Birmania ha fatto parte anche Alberto Palladino detto Zippo, arrestato a fine 2011 per un'aggressione ad alcuni militanti del Pd proprio di rientro dalla Birmania e poi condannato a due anni e otto mesi.
Nel 2010 anche Gianluca Iannone, presidente di Casapound è entrato clandestinamente in Birmania dalla Thailandia insieme ad altri fascisti. Per una settimana ha girato per i villaggi Karen insieme a Nerozzi, al colonnello Nerdah Mya e alle sue Black Special Forces (vedi foto).

Fonte: Contropiano


Nella redazione della rivista "La voce del ribelle" figura tra gli altri Federico Zamboni, che nel 2010 non mancò di apporre la sua firma a un appello (qui) in favore di una manifestazione del fascista Blocco Studentesco, parte di Casapound, insieme a, fra gli altri, Mario Borghezio (Lega Nord) e i consiglieri comunali Ugo Cassone e Luca Gramazio (PDL) che da anni fiancheggiano i fascisti di Casapound a Roma .

(La cosa divertente, o triste se preferite, è che fu fatto anche un appello da sinistra a favore del Blocco Studentesco. 
Tra i firmatari ci furono anche Rita Bernardini e Paola Concia del PD.
La Concia, tra l'altro, era già stata ospite nella sede centrale di Casapound nel 2009 e accusava d'intolleranza chiunque la criticasse per quella scelta, nonostante fosse ben chiaro che i fascisti avevano sempre perseguitato e malmenato i gay e le lesbiche come lei, continuando anche in quegli anni, e quindi risultasse palese una certa connivenza con i propri aguzzini.
Un anno e mezzo dopo, con l'aggressione ai danni di un gruppo di ragazzi del PD da parte di una banda guidata da uno dei capetti di Casapound, Alberto "Zippo" Palladino, Concia ebbe a pentirsi amaramente della collaborazione e solidarietà data a questi picchiatori e manipolatori che la usarono unicamente per i loro scopi propagandistici.)

Se poi volete farvi un'altra amara risata sappiate che anche Marco Travaglio era spesso ospite sulla stessa rivista.

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Ma come se non bastasse Fini è anche un'inguaribile maschilista misogino.
Ce lo ricorda Paolo Barnard con questi due vecchi articoli.

Le donne... Massimo Fini, sei un fesso.


di Paolo Barnard

Non è un insulto, è essere misericordiosi Massimo.

Ho sorvolato sul tuo “Io sto col Mullah” perché di Guerra al Terrorismo non ne capisci nulla, ma vuoi parlar di tutto.

Pazienza, sei un intellettuale italiano e tant’è. Si passa con una scrollata di spalle sul salto del ‘ribelle’ sul carro dei sanfedisti mascherati del Fatto Quotidiano. Ok. Ma sono a metà della lettura di Half the Sky: How to Change the World di Nicholas D. Kristof and Sheryl WuDunn, pubblicato da Virago negli USA, ho lo stomaco insaccato dalla nausea e mi sono ricordato di queste tue righe:

“La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.”

I due autori, premi Pulitzer del New York Times, scrivono fra le altre cose, che oggi da 60 a 100 milioni di donne scompaiono nel mondo per essere destinate alla schiavitù. Chenel 1780, all’apice della tratta dei neri, erano circa 80,000 gli africani in catene.

Confrontate i numeri.

Che le donnesono soggette a delitti d’onore, stupro come tattica di guerra, e all’esclusione sociale in quasi tre quarti del pianeta. Un numero equivalente a cinque Jumbo Jet carichi di donne muore ogni giorno sul lavoro, un numero che fa impallidire l’equivalente maschile. Ogni 10 secondi una ragazza nel mondo viene legata al suolo e mutilata nei genitali senza anestesia. Questo oggi e per secoli, piùogni altra sorta di orrore, in quello che i due americani chiamano “un genocidio”.

Ma per te Massimo, tutto ciò è “irreggimentarle, circoscriverle, limitarle”, ed è stato un atto dovuto, perché esse sono “baccanti, orgiastiche, dionisiache, caotiche… totalmente inaffidabili”.

Prendi un fesso e piazzalo al bar per una vita a parlar di fesserie: rimane un fesso.

Prendi un fesso e fagli leggere duemila libri e scrivere ancor più articoli: rimane un fesso.

La tua cultura non ti salva, sei un povero fesso.

Per i lettori: piantiamola di sentirci intimiditi da chi ha letto o sa più di noi, e di assolverli per questo. Usate la vostra testa, sempre.

Fonte: Mente reale

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Paolo Barnard:”Donne, leggete se ce la fate, poi ‘lapidate’ Massimo Fini.”

di PAOLO BARNARD

Donne, ritrovate il coraggio, la dignità, prendete il vostro destino nelle mani. E fate questo:

Trovatevi sotto casa di Massimo Fini, fate un picchetto di 24 ore su 24 per una settimana, e ogni volta che lo incontrate, con garbo e senza uso di violenza, ficcategli nelle tasche della giacca, se ce la fate nella patta dei pantaloni, nella buchetta delle lettere fino a intasarla, spargetegli sul pianerottolo del suo appartamento, mettetegli sotto i tergi dell’auto, insomma ‘lapidate’ Massimo Fini con fotocopie di quanto segue:

Massimo Fini ha scritto: “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.(da qui)

Da The crimewave that shames the world, di Robert Fisk, The Independent, Gran Bretagna, 7 settembre 2010:

“E’ una tragedia, un orrore, un crimine contro l’umanità. Si chiamano ‘omicidi d’onore’, sono una pratica islamica, cristiana  e hindu…
Lo scorso Febbraio Medine Mehmi, 16 anni, fu sepolta viva dal padre e dal nonno nel pollaio di casa, nella provincia di Adiyaman in Turchia, perché si accompagnava con gli amici maschi. Il suo corpo fu trovato 40 giorni più tardi, in posizione fetale e con le mani legate dietro la schiena – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

Aisha Ibrahim Duhulow, di 13 anni somala, trascinata nel 2008 di fronte a mille uomini mentre urlava “No! Non uccidetemi!”, e sepolta in un buco fino al collo. Viene lapidata da 50 uomini per adulterio. Dopo 10 minuti la tirano fuori, è ancora viva, la rimettono nel buco e la lapidano ancora. Il suo crimine? Era stata violentata da tre uomini, e li aveva denunciati – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

Nell’agosto del 2008 cinque donne furono sepolte vive per crimini d’onore in Baluchistan, da membri di una tribù armata; tre di loro, Hameeda, Raheema e Fauzia, erano adolescenti. Dopo essere state picchiate e fucilate furono gettate ancora vive in un fosso, poi coperte di sassi e terra. Quando le due rimanenti donne protestarono, furono ugualmente massacrate. Il crimine commesso dalle tre ragazzine era stato di aver voluto scegliere il proprio marito. Nel parlamento pakistano, il deputato Israrullah Zehri definì la strage come “una tradizione secolare che continuerò a difendere” – irreggimentate, circoscritte, limitate, vero Massimo?

Nel 2002, nel villaggio di Meerwala nel Punjab, una giuria tribale sentenziò che un ragazzino di 11 anni della tribù di Gujar, di nome Abdul Shakoor, aveva camminato illegalmente con una donna di 30 anni della tribù Mastoi, e questo aveva disonorato i Mastoi. Fu deciso che per riabilitare l’onore dei Gujar, la sorella di 18 anni del ragazzo, Mukhtaran Bibi, doveva essere stuprata dal ‘branco’. Al padre della giovane fu detto che se non la portava al supplizio tutte le donne della famiglia sarebbero state violentate. Lo fece, e la ragazza fu trascinata sotto una tenda e fu stuprata da 4 uomini, mentre un centinaio rideva e tifava dal di fuori. Poi fu costretta a ritornare a casa nuda attraverso il villaggio – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

La giovane donna trovata in uno fosso vicino a Daharki in Pakistan, uccisa ‘per onore’ dalla sua famiglia mentre partoriva il suo secondo bambino; le mozzarono il naso, le orecchie e la lingua, poi la ammazzarono ad accettate. Il suo primo pargolo fu trovato morto sul suo grembo, il neonato col torso ancora nella sua vagina, la testa appena fuori. Fu scoperta decomposta, la polizia la seppellì – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

***

Esiste una barbarie superiore a quelle che avete appena letto. E’ quella di chi scrive “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.

Donne, se non vi muovete per questo, se la barbarie per voce di uno di noi diventa non solo tollerata, ma addirittura fa ‘controversia intellettuale’, non oso immaginare cosa vi aspetterà, cosa ci aspetterà. Perché voi siete noi e noi siamo voi.

Fonte: Lucia Palmerini

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[A proposito, come Travaglio scrive sulla rivista di Fini, così Fini scrive sul quotidiano di Travaglio.
Il maschilismo e la misoginia, però, rimangono gli stessi.]

Massimo Fini, il Fatto Quotidiano e il maschilismo becero

Ho sempre considerato Massimo Fini un provocatore reazionario. Un autore dalle idee così di destra e così retrograde che davvero ci si dovrebbe preoccupare se anche per una sola volta la si pensa come lui su qualcosa. Poco fa ho letto che alcuni giorni fa ha chiuso un suo pezzo sul Fatto (dove parlava di violenza sulle donne) con delle frasi che fanno rabbrividire:

troppo spesso le ragazze di oggi si comportano da ‘vispe terese’. Citerò, per tutti, il caso, di qualche anno fa, di tre donzelle che, sulle montagne di Abruzzo, passarono tutte sculettanti davanti a un pastore di pecore macedone che, non sapendo né leggere né scrivere, ma riconoscendo solo i propri istinti, le inchiappettò. Girare al largo dei ‘pastori macedoni’, pieni di alcol e coca, con i freni inibitori abbassati come le loro brache, che circolano nelle zone d’ombra intorno alle discoteche, non è pruderie moralistica, ma elementare prudenza. Altrimenti si finisce come quei due idioti che sono andati a provocare in Orissa.

Oggi giustamente Lorella Zanardo (sullo stesso giornale) si interroga sul senso dell’esistenza dell’ Ordine dei giornalisti, in Italia, se si possono scrivere tranquillamente delle cose così. E ricorda a Fini che due di quelle ragazze poi, furono uccise. Il che rende l’uscita di Fini ancora più terribile, ovviamente, perché ha fatto scempio della memoria delle vittime. Lo stesso Fini poi, prova a scusarsi sul Fatto, ma gli riesce abbastanza male, perché insiste nel sostenere che la sua intenzione era solo quella di “invitare donne e uomini (per questo l’accenno ai turisti del folklore in Orissa) a una elementare prudenza”.

Io credo che il suo modo di pensare sia in realtà intriso di maschilismo e misoginia. Che l’appello alla prudenza non fosse che una versione appena (pochissimo, in realtà) edulcorata del più schifoso “se l’è cercata” che spesso qualche benpensante reazionario lascia cadere con noncuranza quando succedono cose orribili (che fa davvero schifo nei casi di violenza sessuale, ma anche definire “idioti” i due italiani ostaggi in India, uno è stato per fortuna già liberato, non è una cosa da poco).

In questi giorni in cui si torna a parlare della violenza sulle donne cercando di creare un po’ di consapevolezza sul tema (perché non ce n’è molta, in giro) uno come Massimo Fini, che considera giusto prendersela con le vittime usando un linguaggio becero (quello “sculettanti” fa davvero schifo, non c’è altro modo di dirlo) merita di essere additato come esempio di un modo di pensare retrogrado (e piuttosto fascista) che dovremmo sforzarci di combattere culturalmente.

Poi mi piacerebbe chiedere una cosa al direttore del Fatto. Ma è normale che un quotidiano che dice di avere come missione la creazione di un’opinione pubblica più consapevole poi dia spazio ad opinioni così oscurantiste? Non è che per la voglia di avere una pluralità di voci “contro” (come Massimo Fini) si passa uno straccio su tutto e si finisce per ospitare anche chi ha idee così becere da arrivare ad uno scempio come questo? Spero che il Fatto decida di non ospitare più i pezzi di Massimo Fini. Lo spero per loro, in realtà. E’ un giornale che non mi è mai piaciuto, ma se continueranno su questa strada temo che molti loro lettori capiranno che avere nella stessa pagina Massimo Fini e Lorella Zanardo forse è un po’ una presa in giro.



[Nel frattempo Grillo, dopo aver ripetutamente ospitato questo misogino di Fini che vorrebbe la donna irregimentata, circoscritta, limitata "perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile" e aver usato in senso spregiativo contro le donne termini come "Punto G" (in Tv) e "orgasmo" (in parlamento), come può convenire solamente a maschi affetti da turbe psichiche da repressi sessuali, se ne è persino uscito con articoletti di questa foggia:


Certo che ce ne vuole di coraggio!
Magari sarebbe molto utile smetterla di espandere una certa cultura anti-donna tanto per iniziare!]


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Intercettazione tra neonazisti: "Beppe Grillo, Uno di noi"

pubblicata da Gianna Bianca il giorno Sabato 12 maggio 2012 alle ore 10.54

Leggete gli agghiaccianti apprezzamenti dei messaggi di Grillo fatti da alcuni neonazisti nel più grande sito d'odio mondiale presente in internet: Stormfront http://it.wikipedia.org/wiki/Stormfront.


http://www.stormfront.org

Oltre all'inquietante filo che unisce le dichiarazioni, che non potrebbe essere diverso visti i soggetti, viene da pensare che se così è, il periodo che l'Italia sta attraversando non è solo buio per la crisi politica ed economica che la attanaglia, ma anche per i suoi risvolti di pensiero diffuso.
Se i messaggi che piacciono ai neonazisti fanatici della supremazia della razza bianca non hanno destato una ribellione nella base degli attivisti grillini, ad eccezione della consigliera 5 stelle rumena eletta a Bologna che, ricordiamolo, se ne è apertamente dissociata dimettendosi immediatamente dalla sua carica istituzionale, ma al contrario forse hanno perfino contribuito ad attrarre una parte dei consensi ricevuti dal Movimento 5 stelle alle scorse amministrative, un motivo ci sarà.
Se l'appoggio a Grillo da parte di migliaia di persone nasce dal superamento della soglia di sopportazione dei misfatti dell'attuale classe politica italiana, ciò che non convince è come invece la gente sia disposta ad accettare, tra i tanti lanciati da Grillo in buona parte anche condivisibili, quella quota di messaggi antisociali (xenofobi e omofobi). E ciò, dopo un primo momento di incredulità generale ma un veloce rientro del dissenso nell'opinione pubblica.
In questo caso, infatti, la soglia di accettazione nelle coscienze dei seguaci ed elettori sembra corrispondere ad un'asticella ben più alta.
Scotto da pagare in cambio dell'illusione del cambiamento o brutto segnale dei nostri tempi? E se mai la prima ipotesi fosse accreditata, quale modello di democrazia potrebbe impersonare un Movimento-partito appoggiato dai neonazisti in Parlamento?

Premessa
Chi sono le persone che discutono (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Stormfront):
Stormfront è un internet forum caratterizzato da nazionalismo bianco, supremazia bianca e neonazismo indicato anche come il più grande sito d'odio presente in internet.
Il sito va on line nei primi anni '90 e nel 1995 diviene il sito web di riferimento del leader del Ku Klux Klan Don Black. Riceve l'attenzione dei media americani nel 2000 dopo essere diventato il soggetto principale di un documentario denominato Hate.com
In Italia viene alla ribalta per avere pubblicato una blacklist di ebrei italiani del mondo della cultura, della politica, dell'informazione e della TV.



http://www.stormfront.org/forum/t885617/
“Beppe grillo? non è così male!

Non tappiamoci occhi e orecchie, grillo ha detto quelle cose, e nemmeno molto tempo fa, e sono le stesse che diciamo noi. cittadinanza italiana e dominio sionista degli usa, signoraggio... io penso che questa cosa sia degna di nota.
voi che ne pensate? al di là del giudizio globale su Grillo... cosa pensate relativamente a queste citazioni così affini a quello che sosteniamo anche qui?”

http://www.stormfront.org/forum/t418834/
Beppe Grillo, Uno di noi.

Ho sempre pensato che grillo fosse un nostalgico del fascismo (quella volta che affacciatosi da un balcone disse , la camicia nera ostentata, la dichiarazione che dal 1943 questa classe politica fa disastri, ecc,ecc)
Adesso ne abbiamo la prova: vuole distruggere la democrazia, vuole distruggere i partiti
Che dire? è un grande!”

leggete anche:
https://www.facebook.com/note.php?note_id=164530613675182
https://www.facebook.com/note.php?note_id=136008779860699
https://www.facebook.com/note.php?note_id=136002956527948
https://www.facebook.com/note.php?note_id=135634353231475
https://www.facebook.com/note.php?note_id=120314791430098
https://www.facebook.com/note.php?note_id=119348918193352
https://www.facebook.com/note.php?note_id=119344181527159





Fonte: Gianna Bianca
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Ennesimo caso di "trasparenza" grillina:
Loro possono criticare ed offendere chi li critica ma censurano le critiche, documentate, verso di loro!

Ma accadeva anche nel periodo fascista...

Angelo Storari
"Hey, questo commento non mi piace. Per piacere rimuovilo.
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Il commento:
Gianna Bianca (14 maggio 2012): anche il M5S si sta adornando di pezzi da 90. https://www.facebook.com/note.php?note_id=170604366401140
URL del contenuto: https://www.facebook.com/angelo.storari/posts/353050914750377"

Gianna Bianca

"cosa ti disturba? che abbiate simpatizzanti neonazisti?? puoi criticare Facci sulla denuncia di frange estremiste del M5S e non accetti che esistano davvero estremisti violenti che si ritrovano in voi?"

Fonte: Gianna Bianca

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25/gen/2012


Beppe Grillo: plausi da Stormfront su ius soli

Beppegrillo in un "minipost" del 23 Gennaio intitolato "La liberalizzazione delle nascite", che come per altre sue dichiarazioni sta ricevendo numerosi plausi dal forum di estrema destra "Stormfront" scriveva:

La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. 
O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. 
Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della "liberalizzazione" delle nascite.

 e allegava un video del PD.




Per chi vi scrive il delirio di Grillo non è condivisibile, invece è banalmente e demagogicamente condivisibile una sorta di vago e confuso (la maniera in cui emerge dal post perché il mio personale risentimento è ben più forte di quello di Grillo) risentimento contro il PD che strumentalizza ogni cosa e che non si rassegna alla sua inutilità politica.


[Era così bella la scuola di Gentile! Fatta da un fascista, eh! 
Bisogna rimarcarlo no? Da bravi fascisti!

Però poi non ricordiamoci che sono proprio i loro eredi che la stanno sfasciando da più di 25 anni!
Eh, mi raccomando Grillo!]

Comunque la si pensi riporto una riflessione da un articolo sottolinkato sui "compagni" alla Grillo e la loro retorica "cripto-fascista" di pochi giorni fa  insieme a dei commenti apparsi su Stormfront.

http://www.goleminformazione.it/opinioni/la-realta-non-e-mai-come-sembra.html

Capita di avere frequenti scambi di opinione con sedicenti compagni, i quali sono convinti che la crisi economica sarebbe stata causata intenzionalmente dai padroni delle grandi banche e dai signori dell’alta finanza, esponenti di comitati d’affari e di potere: si tratta di mostruose società bancarie e finanziarie come la famigerata Goldman Sachs, il turpe Club Bilderberg, l’abominevole Commissione Trilaterale e così via. 

Sono teorie che suggestionano un particolare tipo di utenti del web e un’ampia percentuale dell’opinione pubblica, forse perché quel genere di tesi sembra corrispondere alla realtà delle cose. 

Sembra, ma la realtà non è mai come risulta dalle circostanze apparenti. 




[Si noti nell'immagine sopra l'apprezzamento per il post di Grillo "Adolf Gibson", in cui Grillo giustificava i deliri anti-ebrei di un Gibson ubriaco (deliri che sono molto distanti e cosa ben diversa dalle giuste critiche che si possono rivolgere alle politiche d'Israele)].

Di norma, le insinuazioni dietrologiche attingono a fonti di natura fascista o cripto-fascista.



Infatti, sono promosse soprattutto da parte di formazioni politiche che si richiamano apertamente all’ideologia fascio-leghista. Tuttavia, nell’attuale fase storica, la confusione ideologica è tale che simili deduzioni riscuotono simpatie anche a sinistra, in ambienti politici che si ispirano alla storia e alla cultura della “sinistra antagonista”.
  Probabilmente, il motivo che spiega il successo di tali illazioni risiede nell’immediatezza e facilità di comprensione che derivano dal loro carattere semplicistico. Non a caso tali asserzioni si limitano a cogliere solo i dati esterni dei fenomeni, ma non riescono a penetrare in profondità, non vanno a ricercare le cause e scoprire l’origine dei processi.

Al contrario, la visione dialettica del materialismo storico consente di investigare al di là delle manifestazioni esteriori, oltre la fenomenologia più superficiale, cioè l’insieme degli aspetti epifenomenici, per desumere le contraddizioni nascoste sotto un cumulo di orpelli e forme artificiali e che costituiscono le cause reali di un determinato fenomeno. [....]

IL VECCHIO POST SU BEPPE GRILLO E VELTRONI: UNO SCORRETTO CON I LETTORI L'ALTRO CON GLI ELETTORI


Pubblicato da


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Forza Nuova: "Grillo ha comportamenti duceschi"



Pubblicato in data 15/dic/2012
www.ilfattoquotidiano.it/emilia-romagna/ 
- Una trentina di militanti del movimento di destra sfilano a Bologna. "Il Movimento 5 stelle è pompato ad hoc dai media". 
Oltre 200 giovani hanno sfilato contro la loro presenza in città. 
Di David Marceddu

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Fascisti a Predappio per i 90 anni della marcia su Roma



Raduno di nostalgici nella città natale di Benito Mussolini, oggi, in occasione del novantesimo anniversario della marcia su Roma. Tra camicie nere, fez e gonfaloni degli arditi, la protesta contro l'attuale classe politica e contro l'"invasione" degli immigrati.
E alle prossime elezioni? Chi non andrà alle urne, chi voterà per Forza Nuova, e un fan di Beppe Grillo
(video di Rosario Di Raimondo)

Fonte: Repubblica



D'altronde lo stesso leader di Forza Nuova, Fiore, aveva già espresso il suo apprezzamento per Grillo, ricordandone l'amicizia con Giacinto Auriti (qui), mentre Casapound già da vari mesi sta copiando gli slogan antipolitici del M5S e ha incassato  in questi ultimi giorni l'apertura di Beppe Grillo a tutti i membri di Casapound che fossero incensurati e non ancora tesserati nel neonato partito fascista (qui).



[Da notare la scritta: "I politici falli piangere". 
E' Grillo che copia i fascisti o sono i fascisti che copiano Grillo?
Fatto sta che il loro linguaggio è lo stesso (lo stesso falso linguaggio)].

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Arrivati a questo punto, potremmo mai dimenticarci del Grillo cinematografico che si dilettò a fare il fascista con grande fierezza?
Certo che no!

Quando Beppe Grillo era fascista

Chissà se Bersani, quando gli die­de del "fascista del web", aveva in mente questa foto


L’abito non fa il monaco, ma la divisa fa il camerata. E chissà se Bersani, quando gli die­de del «fascista del web», aveva in mente proprio questa foto di sce­na. 

Beppe Grillo mentre fa il saluto romano

Beppe Grillo ha lo sguardo ar­dito e fiero, il braccio teso in un saluto né genovese come i suoi na­tali, né parmense come Pizzarot­ti, ma proprio romano. Le Cin­que stelle lasciano posto alle stel­lette sul bavero, la rete all’Istitu­to Luce, le magliette del V-Day all’orbace da Afrikakorps: pan­ni perfetti per epurare collabo­ratori al primo sgarro. Davan­ti a questa icona di autarchi­co vigore, cari partigiani ber­saniani e squadracce grilli­ne, affrontatevi senza paura! Urne colme di olio di rici­no e manganelli spianati. Perché è il leader che trac­cia la linea politica, ma so­no le vostre beghe incro­ciate che la demoliscono.


Fonte: Il Giornale


E che dire? Sono bei ricordi!