
“Alleati? Possibile” – Fiore,
dopo le parole di elogio per Grillo, spiega dove stia la differenza tra
un “rivoluzionario” (lui) e un “populista” (il comico). “Non possiamo
sperare in lui come portavoce di un’istanza radicale, perché ci sono
delle tematiche su cui non interviene, come il discorso sulle banche.
Questo è quello che distingue un populista da un rivoluzionario, che è
chi vuole cambiare la situazione e sa come cambiarla”. In un contesto
del genere, secondo Fiore, sarebbe possibile un’alleanza col Movimento 5
Stelle: “La risposta – spiega – è complessa. Non ci credo, ma non va
esclusa la possibilità.
Perché effettivamente Grillo non si è mischiato
con il potere. Ad esempio se prendesse in modo più energetico la
posizione sulla sovranità monetaria, potrebbe essere, perché su altri
punti come lo ‘ius sanguinis’ ha espresso posizioni che sono
esclusivamente nostre. Però la chiave è la sovranità monetaria e ho
timore che lui, per qualche motivo, non si voglia esprimere su questo”.
“Non avverseremmo un’intesa” – Parole
e musica di Roberto Fiore, ma sono concetti che vengono sposati in toto
anche dalla più celebre rete neofascista italiana, quella di CasaPound.
“Ad oggi non ci sono contatti, ma non avverseremmo un’alleanza che
rappresentasse una formula nuova, se il programma fosse in molte parti
combaciante”, spiega Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound. Che
aggiunge: “La politica degli steccati non è più tollerata dalla gente.
Semmai – continua – mi lasciano perplesso alcuni discorsi di suoi
amministratori sulla gestione della città, in cui sembra che tutto sia
impostato su percorsi di partecipazione popolare civica, ma non è
affatto chiaro il loro piano di sviluppo”.
(liberoquotidiano.it)
Fonte: Questo punto esclamativo