mercoledì 27 giugno 2012

A tutto spot

Il magazine on line del leader di uno dei principali partiti politici italiani - insomma, il blog di Beppe Grillo - ha intervistato l’esperto di terremoti, Giampaolo Giuliani (qui il link). Giuliani, balzato all’onore delle cronache perché sosteneva di aver “previsto” il terremoto de L’Aquila, se l’è presa con tutti i geologi e sismologi del Belpaese: potevano e dovevano, secondo Giuliani, prevedere la scossa che ieri ha ucciso 17 persone in Emilia. Ma non l’hanno fatto.
Tutti incapaci, tutti ottusi i sismologi e i geologi italiani. Tutti, tranne lui. Che, però, sismologo e geologo non è. Anzi: non ha nemmeno una laurea. E’ un ex tecnico dei laboratori del Gran Sasso, ora in pensione. Ma poco importa: in fin dei conti, i pezzi di carta - lauree comprese - contano fino a un certo punto. Quel che conta, invece, è che la stragrande maggioranza degli scienziati del globo terraqueo - non solo quelli italiani - non condivide metodi e teorie di Giuliani e no, non crede che le scosse di terremoto si possano prevedere. Non in Italia, non altrove.
Ergo: dal blog dell’ex comico - ora, ripeto, leader, secondo gli ultimi sondaggi, del secondo o terzo partito in Italia - ci si sarebbe aspettato almeno che, oltre a Giuliani si fosse sentita un’altra campana. Magari - per esempio - si poteva intervistare anche uno di quei noiosissimi professori universitari che, appunto, sostengono che purtroppo l’umana scienza qualche limite ce l’ha e che non si può prevedere tutto quello che madre natura ha intenzione di fare. Certo: aggiungere questo secondo punto di vista avrebbe tolto un po’ di sale al tutto, ma avrebbe giovato a quella che, tecnicamente, si chiama completezza di informazione. Che magari fa poca audience; sicuramente si sposa male con il sensazionalismo; ma aiuta le persone a capire meglio.
Dirà qualcuno: ma l’informazione ognuno la fa come meglio crede, e il comico genovese sul suo sito fa quel che vuole. Verissimo, per carità. Quel che però proprio stonava era la parte finale del post-intervista a Giampaolo Giuliani: un enorme bannerone pubblicitario dedicato a “L’Aquila 2009. La mia verità sul terremoto”, libro firmato ovviamente da Giampaolo Giuliani. Cliccandoci sopra si finiva su Amazon che lo vendeva, in coincidenza col terremoto, al prezzo speciale di 10,20 euro al posto di 12.
Un tempo l’ex comico ora politico sosteneva la pubblicità era un male da combattere e che si fondava sull’infelicità delle persone. Evidentemente ha deciso di passare dalle parole ai fatti. E ha deciso di applicare la lezione. Dei pubblicitari.

Wednesday, May 30th, 2012

Fonte: Bamboccioni alla riscossa

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Questa settimana ci è toccato di vedere anche questo. Beppe Grillo - primo comico e blogger d’Italia - ha dedicato un post - davvero toccante - all’omicidio Pasolini e relativo libello (“Profondo Nero”, edito da Chiarelettere). E già che c’era ci ha aggiunto una pubblicità incorporata, dedicata - coincidenza - al libro che - sempre per coincidenza - verrà venduto assieme al suo vecchio dvd sul “V2-day”.  Libro più divuddì, a euro 14,60. Praticamente: il “2 per 1″ dell’indignazione.

E allora? E allora, niente. Va bene così. Anzi, ci uniamo anche noi all’appello: venghino, signori venghino, che c’è da salvare l’Italia. E mica lo si può fare aggratis. Che ne dici Beppe, può andare come slogan?

Fonte: Bamboccioni alla riscossa