lunedì 25 giugno 2012

Quattro manne dal cielo per il Premier, e lunga vita a Beppe Grillo

[Quante volte negli ultimi anni Berlusconi avrà ringraziato Beppe Grillo?]

di Stefano Capponi

E’ stata una settimana fortunata per Silvio Berlusconi.

Dopo mesi di disastri in campo politico e giudiziario, che hanno portato un tracollo nei sondaggi- ad oggi vincerebbe il CSX, in media di 7 punti sopra ai partiti dell’odierna maggioranza-, in questa settimana le cose si sono messe meglio per il premier.

In realtà, non è successo nulla di realmente risolutivo, e soprattutto, nulla per merito dell’azione del Governo o di Berlusconi stesso. La maggioranza continua a restare divisa, con un Tremonti taccagno avversato da molti, e un decreto sviluppo a costo zero.

Due delle fortune del Presidente si sono verificate per eventi sopravvenuti, altre due anche per colpa di qualcuno.


La prima è qualcosa di cui bisognerebbe tutti essere soddisfatti. Berlusconi è stato prosciolto nel Caso Mediatrade “per non avere commesso il fatto”. Almeno questo procedimento si è concluso senza leggi ad personam, come per tutti i cittadini. Inoltre, almeno in questo, il premier è sicuramente innocente: si può dunque tirare un sospiro di sollievo. Per Confalonieri e il leader di Mediaset, il figlio Piersilvio Berlusconi, le verifiche continuano. E’ certo che questo fatto però va fortemente a limare le favole riguardanti la magistratura rossa e nemica del Presidente del Consiglio: tant’è che a prosciogliere è stato un GUP del Tribunale di Milano, che Silvio voleva distruggere al telefono con Lavitola.

La seconda è stata la maggioranza flebile sulla fiducia parlamentare, ma che c’è stata, e ha dimostrato la mancanza di coraggio, l’ipocrisia e l’avidità di tanti.

E’ interessante invece soffermarsi sulle altre due fortune, che si sono verificate a causa, o anche a causa, dei comportamenti di qualcuno che a Silvio Berlusconi si dovrebbe opporre.


Uno dei giovani black block coinvolti nelle violenze a Roma, detto "Er Pelliccia"

Innanzitutto la manifestazione di Roma: è evidente che i manifestanti, violenti e non, volevano combattere sia i malfattori della finanza mondiale, sia l’incapacità dei Governi, primo tra tutti il nostro.Chiunque, con almeno la strategia politica di uno scolaro di nove anni, studiando la storia (Biennio Rosso-Fascismo, e molti altri casi) avrebbe capito che le rivolte non risolutive contro il potere non portano altro che a un rafforzamento del potere stesso. Soprattutto quando ad essere feriti sono innocenti, e a essere distrutti sono strade e piazze e luoghi che concernono l’intera comunità.

Roberto Maroni ha ripristinato ora tutta la sua energia, venuta meno dopo la fiducia a Saverio Romano e il rientro nei ranghi bossiani, e propone e ripropone leggi di cui certi tratti sono “realmente” illiberali.

Poi, un piccolo pensierino elettorale: la vittoria alle Elezioni Regionali in Molise. Si dirà: ma il Molise ha quattro case in croce e meno abitanti di un’unica sola città del Nord. Questo è certamente vero, come è vero che in un luogo piccolo le dinamiche locali sono sempre forti, come i clientelismi per una regione del Sud- in certi luoghi vi è stato uno strano record di preferenze-, però è interessante vedere come sia stato possibile per il Centro-Destra vincere in questi giorni di passione.

Innanzitutto i molisani amici del Governatore ormai decennale, pluririnviato a giudizio e responsabile di vari disastri nella sanità locale, Michele Iorio, hanno compreso che le elezioni ora si vincono senza Berlusconi: egli infatti non si è presentato, o non è stato “fatto presentare”, nemmeno una volta in campagna elettorale. E proprio per l’assenza di questa figura ingombrante, l’UdC, e una parte di FLI, che non ha portato comunque una sua lista, si sono rialleati col Presidente della Regione.

Secondo, sono contate moltissimo le colpe delle opposizioni. La prima, a occhi inesperti, potrebbe sembrare la candidatura del CSX di Paolo di Laura Frattura, ex Forza Italia. Però, le cose vanno alla pari, perché anche Iorio un tempo militava nel Centro-sinistra. Secondo punto, e più importante, Frattura non è stato imposto dal Partito Democratico, bensì ha vinto delle primarie. E i detrattori di questa candidatura, che non è stata una candidatura del Partito ma dei votanti alle primarie, sono di solito i più avversi alle scelte venute dall’alto e i più favorevoli alle primarie. Ma non si può volere uno strumento solo quando ciò che esce fuori piace. Si dimostrano così l’ignoranza e le critiche di molti.


il Governatore Michele Iorio dopo la risicata vittoria

Allo stesso modo, bisognerebbe fare propria una dichiarazione post-elettorale del Capogruppo alla Camera PD Dario Franceschini: ”Grazie a Grillo vince il candidato di destra inquisito”. Queste parole hanno suscitato reazioni contrarie e forti, sia dai soliti gruppi di potere antiPD, ma certamente non solo- i Veltroniani sono sempre pronti a dare battaglia- , e più estremi del CSX: i commenti del Popolo Viola, gli editoriali del Fatto Quotidiano, e altri accusano i Democratici di non saper perdere, e di dare sempre la colpa agli altri proprio come fa Berlusconi. Però, essi dovrebbero distinguere le opinioni dai fatti. E la matematica non è un’opinione

Il Movimento Cinque Stelle, infatti, è stato assolutamente e ingiustamente sottovalutato non solo dai politici, ma anche dai sondaggisti. Questi lo indicano ad un 3% di media nazionale: ciò ritenendo sia possibile, in caso di nuove elezioni, un forte risultato al Nord ma un debole risultato al Sud, dove conterebbero più altri fattori. In Regioni del Sud come il Molise, ad esempio. Dove però, il candidato Federico ha portato a casa un quasi 6% che ha stupito tutti. Di conseguenza, su base nazionale, i Grillini potrebbero anche prendere un 7-8% alle prossime elezioni. Il 6% di Federico ha fatto ciò che aveva fatto Davide Bono in Piemonte: ha favorito il CDX facendolo vincere, di pochissimo. 

E’ inutile negare i fatti, dicendo che il M5S non è né di destra né di sinistra: chi è minimamente esperto di sondaggi e flussi elettorali capisce che i suoi voti vengono al 95% da astensione o centro-sinistra, non certo dalla destra, che i suoi falsi supereroi ce li ha già. Inoltre, è inutile negare che molte idee del Movimento sono di sinistra, e un agnello bianco che dice di essere nero non cessa di essere bianco.

Il Molise si è dunque rivelato  ulteriore testimone di quanto, in possibili elezioni nazionali, i Grillini da una parte e la ripetizione nel CSX di candidature d’apparato e deboli dall’altra, possono portare il CDX a vincere, perfino ora.

Se non bastassero le parole di Franceschini, che potrebbe essere considerato di parte, basta analizzare le più semplici parole di stamane, avvenute prima della notizia della morte di Gheddafi, di Silvio Berlusconi stesso: “Il 95% dei voti di Grillo vengono dalla sinistra, quindi lunga vita a Beppe Grillo”.

Quattro vittorie per il premier, di cui due, chi voleva farlo, poteva benissimo permettere di evitare. Perché divisi non si va da nessuna parte.

[E se invece si stesse apposta divisi per fare in modo che si vada sempre dalla stessa parte
Sia che il M5S vinca in alternativa alla destra (prendendone i voti e copiandone la propaganda e quindi le politiche), sia che il M5S non vinca ma danneggiando comunque il centro-sinistra e facendo così vincere la destra?

A oggi non si conoscono altre funzioni del M5S nelle tornate elettorali: o da soli per vincere contro il centro-sinistra (vedi Parma),  o da soli per far vincere il centro-destra (come in Molise e Piemonte). Basta guardare ai risultati delle scelte del M5S, a quello che succede quando i voti al M5S diventano decisivi: sono dati di fatto.

Il futuro dimostrerà che non sempre è così? Ne dubitiamo...semplicemente è più sensato pensare che il M5S di Grillo e Casaleggio ogni tanto faccia finta di essere di sinistra infiltrandosi in lotte che non gli appartengono per scopi puramente di campagna elettorale e di aiuto alle destre.]

Fonte: Giornale il referendum