Pubblicato il giugno 13, 2012 da cubicamente
Dall’intervista di Marco Travaglio a Beppe Grillo, pubblicata
stamane su Il Fatto Q, emerge che:
1) Grillo ha il terrore che il M5S diventi partito di maggioranza
relativa, poiché con il Porcellum avrebbe la maggioranza parlamentare,
quindi dovrebbe far eleggere circa 500 deputati e senatori (e dove li
trova, visto che il Movimento non ha alcuna struttura e che mobilita in
maniera attiva soltanto poche migliaia di persone?);
2) Grillo non vuol neppure “sentir parlare di strutture”, ergo il
Movimento è scalabile, può essere infiltrato da qualsiasi gruppo
politico e poi distrutto dall’interno una volta entrato nelle
istituzioni; è effettivamente a rischio di “balcanizzazione”,
nelle
forme già esperite dal PdL dopo l’uscita di scena parziale di
Berlusconi. Grillo afferma di non volersi mai candidare. Di non voler
entrare nelle istituzioni (“sono un franco tiratore”). Ma forse, a causa
di quella vecchia condanna per l’incidente stradale, non potrebbe
nemmeno candidarsi. Di fatto, però, senza una leadership carismatica e
operativa all’interno delle istituzioni, e senza una struttura
organizzativa che selezioni e ben definisca le responsabilità, il futuro
del Movimento è quello di dividersi:
3) E poi, soprattutto, il M5S farà le alleanze…
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Fonte: Yes political