venerdì 22 giugno 2012

Mattia Calise e il pericolo dietro al movimento 5 stelle

sabato, 07 maggio 2011

  Calise+casaleggio

A Milano c'è un giovane candidato sindaco, appena ventenne, che raccoglie consensi tra le persone che, a ragione, sono stanche di questa politica. Una politica che spesso ci fa sentire presi in giro. E' comprensibile. Basta vedere cosa succede ogni giorno: il parlamento impegnato a risolvere i problemi di Berlusconi, la polizia che carica giovani indifesi, la Minetti alla Regione e forse presto in parlamento, gli appalti venduti alla 'ndrangheta in cambio di voti... ce n'è per tutti i gusti e siamo stufi.

Succede poi che un comico molto apprezzato cominci ad usare queste cose per suscitare la nostra indignazione e farci ridere allo stesso tempo. E' terapeutico prendere collettivamente in giro i politici, per terminare con un liberatorio “vaffa.” Ci allontana da quella sensazione di impotenza che ci accompagna ogni giorno ma è solo un'illusione se poi le parole non si tramutano in azione. Sembra quasi che sia tutto frutto di un attento studio.

E infatti scopriamo che Beppe Grillo non è che la facciata di un movimento che nasce nella mente di Gianroberto Casaleggio, sembra che sia sua anche l'idea dei Vday, ma chi è costui?

Un giorno, quando collaboravo alla campagna elettorale delle regionali in Lombardia per le 5 stelle, piena anch'io di tante speranze, ebbi l'onore di conoscerlo. Erano solo due mesi che partecipavo nel meetup e Vito Crimi (candidato alla presidenza della Regione per il movimento 5 stelle) mi mandò dallo staff di Beppe Grillo insieme ad altre due persone, le mie idee su cosa fosse questo staff non erano ancora chiare. Beppe Grillo aveva sempre parlato di 5 ragazzi... Ci rechiamo negli uffici della Casaleggio Associati a Milano, Gianroberto, dopo averci dato indicazioni sui temi che avrebbero dovuto affrontare i candidati nell'evento di piazza Duomo, si alza, si gira e se ne va senza neanche un grazie arrivederci. Quel giorno dissero anche una frase che mi colpì molto. Dissero che al tabellone luminoso in piazza Duomo avrebbero pensato loro, sapete quanto costa l'affitto di quel coso? La cosa mi colpì ma volevo ancora aggrapparmi alla speranza che con il movimento ci saremmo liberati della casta. Altre vicissitudini poi mi spinsero a cercare ulteriori informazioni e così un collegamento dopo l'altro è emersa la triste, amara verità.

La Casaleggio Associati è una società di strategie di Rete e marketing, gestisce il blog di Grillo, ne possiede i credits ed è anche la casa editrice dei suoi libri e video.

Ecco chi sono i “5 ragazzi” che il 22 gennaio 2004 fondano la Casaleggio Associati:

    Gianroberto Casaleggio, già Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg (gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende in Rete, controllata per il 59,8 % da I.T. Telecom Spa (controllata a sua volta al 100% da Telecom Italia) )

    Luca Eleuteri, tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg.

    Mario Bucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg.

    Enrico Sassoon, già Direttore Responsabile della rivista Affari Internazionali e membro dell’American Chamber of Commerce in Italia, entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg.
             Davide Casaleggio

C'è poi anche Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e organizzatore dei Meetup di Grillo a Milano.

Gianroberto Casaleggio inizia la sua carriera nell’Olivetti di Roberto Colaninno, poi diventa amministratore delegato di Webegg, joint venture tra Olivetti e Finsiel, a fine giugno 2002 Olivetti cede la propria quota (50% del capitale) in Webegg Spa a I.T. Telecom Spa, che nel 2000 ha dato vita a Netikos Spa dove Casaleggio fa parte del CdA con Michele Colaninno (secondogenito di Roberto e presente nel CdA Piaggio), poi nel 2004 chiude e passa con altri dirigenti Webegg a fondare nel 2004 la Casaleggio Associati.

Nel Gennaio 2005 parte il blog di Beppe Grillo.

Roberto Colaninno nel 1996 viene nominato amministratore delegato di Olivetti.

In quegli anni trasforma l’azienda da una società di computer in una holding di telecomunicazioni creando Infostrada e Omnitel.

Nel 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto (OPA) su Telecom Italia, fino ad oggi la più grande operazione di acquisizione mai operata in Italia. Come soci dell’operazione ha un gruppo di imprenditori bresciani guidati da Emilio Gnutti.

L’operazione riesce, però crea un grosso debito in Telecom che non riesce a risanare, facendo sprofondare la società di telecomunicazione.

Nel 2001 vende la Telecom a Pirelli (Marco Tronchetti Provera) e Benetton (famiglia Benetton).

Gianroberto Casaleggio, l’uomo dietro Grillo, ha avuto rapporti con i Colaninno. E prima di lavorare in proprio è stato in una società controllata da Telecom Italia, la Webegg.
Nondimeno Grillo attacca Gnutti-Colaninno (Mr. 19.000 licenziamenti) e soprattutto Provera (prode skipper con l’hobby delle scatole cinesi…).
La share action che scopo ha? Beppe Grillo scrive al neo a.d. Bernabè che nel 2008 sarà pronto con la share action, ma a far che??? Non è un po’ strano che il suo editore sia così attaccato all’argomento Telecom?
La Casaleggio Associati ha numerosi partners tra cui la Bivings Group, nota per i clienti importanti, tra cui JP Morgan e Monsanto. La Monsanto dopo clamorosi fallimenti nel tentativo di spianare la strada all’ingresso degli OGM nel mercato si è affidata a Bivings Group con eccellenti risultati. La Bivings si è avvalsa di personaggi fasulli (fake persuaders), dipendenti della Bivings (smascherati!) che andavano nei forum e scrivevano messaggi ‘disinteressati’ a favore della Monsanto e contro ricercatori che avevano scritto un articolo su Nature in cui affermavano che il mais messicano di produzione locale era stato contaminato, da una distanza molto grande, da polline geneticamente modificato. Un macigno per i colossi del bio-tech che stavano cercando di convincere Messico, Brasile e Unione Europea ad abolire l’embargo sulle sementi OGM. I commenti di questi fake fecero RITRATTARE Nature (prima volta in 133 anni!), la quale scrisse che l’articolo non doveva essere pubblicato. Possibile??? Sì, questa è una tecnica di ‘marketing virale’: si inventano fake che scrivono cose volutamente tendenziose per influenzare la gente indecisa che si schiera dalla loro parte pensando che <<se più di una persona la pensa così allora sarà vero!>>. E così via in maniera esponenziale come una vera infezione di massa!
Fonte http://oriefeiro.wordpress.com/2008/01/27/dossier-beppe-g-parte-1/

Nel sito della Casaleggio Associati troviamo un video in cui lo stesso Gianroberto teorizza sul potere degli 'influencer'. Ogni azienda che si rispetti ne ha bisogno per piazzare i suoi prodotti sul mercato. Gli influencer altro non sono che i fake persuaders. Dobbiamo pensare che il blog di Beppe Grillo ed i meetup ne siano pieni? La mission della Casaleggio Associati è quella di creare correnti di pensiero ed orientamento.

In una riunione per la lista civica Milano a 5 stelle, Filippo Pittarello (che lavora per la Casaleggio Associati e segue Beppe nei suoi tour, nonché i contatti con i meetup) ha dichiarato che il candidato ideale avrebbe dovuto avere più soft skills che hard skills, cioè più attitudini che competenze. Una volta eletto, doveva essere bravo con internet per mandare tutto ad una 'squadra di esperti' che gli avrebbero detto cosa dire. Capite ora perché è stato scelto un ragazzino di 20 anni inesperto ma con tanta voglia di emergere? vedi video su youtube

E cosa dice Mattia Calise? Quello che dice Beppe, il grande influencer, ripetendolo come un mantra ipnotico (vedi teorie di Programmazione Neuro Linguistica).

Mattia Calise continua a ripetere che i partiti hanno fallito e che è il momento dei cittadini. Ma i partiti non sono degli strumenti costituzionali che servono ai cittadini? Addirittura Grillo è arrivato ad ipotizzare di cambiare la costituzione...
Perché tutto questo? 

E' chiaro si vuole distruggere un sistema per instaurarne un altro ben più pericoloso. Viene presentato come 'democrazia diretta' ma attenzione. I cittadini, senza più organi rappresentativi saranno tanti singoli (dividi et impera) magari tutti connessi (Wi Fi libero e gratuito) che voteranno in rete (?). Ed una società che si occupa di creare correnti di pensiero ed orientamento potrebbe fare affari d'oro con quelli che farebbero la coda per promuovere le leggi a loro più gradite!

Quindi, altro che risveglio delle coscienze! Questa è un'ipnosi collettiva che rievoca scenari da Grande Fratello.

Una cosa è chiara: a Casaleggio, dei nostri problemi non gliene importa un fico secco. Che considerazione può avere del prossimo una persona che nemmeno si degna di salutare prima di accomiatarsi?

Marketing, marketing e ancora marketing, anche in questo, la faccia giovane di Calise ne è un esempio.

P.S.
Calise è stato eletto democraticamente con il metodo Condorcet, che  non è stato applicato correttamente perché sono state considerate valide anche le schede in cui comparivano solo i nomi dei primi due, o di uno solo (bisognava mettere gli 8 candidati in ordine di preferenza...) in questo modo viene sballato il calcolo delle preferenze. Il metodo Condorcet è anche noto perché offre la possibilità, all'occorrenza, di ciurlare nel manico. Ma non solo sono state chiamate all'appello tutte le truppe cammellate il giorno prima, debitamente orientate. Inoltre stranamente, proprio in quei giorni, la mail del blog per la lista civica di Milano aveva problemi e così molti non sono stati avvisati....  

di Cinzia Bascetta

Fonte: Anticasta 

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domenica, 30 gennaio 2011

Mattia Calise candidato sindaco del Movimento 5 stelle: e chi è?


Il movimento 5 stelle a Milano candida un ventenne che dice di impegnarsi nei meetup da anni, ma è proprio così? Sul meetup di Milano nessuno lo ha mai visto ed a Segrate, dove è residente, precisamente a Milano 2, non mi risulta ci siano meetup. Ci faccia sapere lui in quale meetup locale, come dice lui è attivo da anni perché io me lo sono perso e comunque credo che per uno che si candida a sindaco per Milano, un po' di attività precedente su Milano non guasti. 

Non basta avere il papà Maurizio Calise nel meetup di Milano, amico del gruppo storico della dirigenza del meetup, che di giovane non ha proprio nulla... Il meetup di Milano, da cui parte la lista civica 5stelleMilano, si e' spesso distinto per NON condividere le informazioni in maniera fruibile su Internet, per raggiungere l'apice con i Gruppi di Quartiere; ma torniamo a Mattia. 

Ha 20 anni, studia scienze politiche, si è candidato l'anno scorso nella lista civica di Paola Monti di Segrate ed ora ci prova a Milano dove non è nemmeno residente, vi sembra uno che NON abbia interesse a fare della politica un mestiere? Inoltre parla come uno che è appena uscito da un corso per parlare in pubblico, ma quel che è peggio spara a raffica gli slogan di Beppe Grillo sui giovani e vorrebbe farci credere di essere un giovane consapevole e impegnato che pensa con la propria testa. 

Non c'è il minimo accenno di spontaneità quando apre bocca, persino la foto con cui si presenta sul blog di Beppe Grillo sembra la  copertina di Cioè (nota rivista di gossip per ragazzini). Che cos'è questa se non un'operazione di marketing? Mattia dice che si sta impegnando per coinvolgere i giovani. Con le jam sessions in piazza? Se voleva fare la rock star poteva dirlo... ed io che pensavo che  volesse consapevolizzare i giovani con dei contenuti di attualità e alto livello culturale... Si potrà dire che Mattia è stato votato, sì ma da chi? Dai gruppi di quartiere e dalla cricca del meetup di Milano, e qualcuno potrà dire che noi non siamo andati a votare... Risponderei che comunque tra il marcio e la muffa non si poteva scegliere, perché le persone veramente valide, quelle consapevoli, quelle disinteressate alla poltrona si sono allontanate da tempo disgustate. 

Qualcuno ha descritto molto bene cosa avviene in molti meetup, che sono presidi di gruppetti, più che meetup, in testa a tutti quello di Milano: "l'atteggiamento prevalente e' quello di dire: chi critica fa polemica, noi abbiamo ragione e basta. Esiste ancora la liberta' di opnione o bisogna solo applaudire?" Eh sì, chi dissente viene tacciato come uno che rema contro, gli altri invece sono tutti bravi. Ma la cosa che ritengo veramente preoccupante è la risposta di un grillino alle critiche di una libera cittadina e non posso tacere su questo per un senso di responsabilità civile. 

Le è stato risposto: "Ti voglio bene anche se ciò che hai postato è penoso e verrà copiato incollato e mandato allo staff buona fortuna" Questa risposta è agghiacciante. Ora mi chiedo ma chi sono i grillini? Cittadini consapevoli e liberi o sudditi senza speranza? E chi sarebbe lo staff? La santa inquisizione? Il movimento 5 stelle è un movimento libero, è dei cittadini o è dello Staff? 

Per chi non lo sapesse, o per chi come me si fidava di Beppe e pensava che il suo Staff fosse composto da persone che lo affiancavano nella lotta, mossi dai suoi stessi ideali, lo Staff di Beppe Grillo invece, la Casaleggio associati, è composta da esperti di strategie di rete che gestiscono il blog di Beppe Grillo e naturalmente il portale del Movimento 5 stelle ad esso collegato. Attenzione, i signori non sono esperti di informatica ma di e-commerce e questo merita se non altro una riflessione. 

Ad ogni modo è chiaro che chi dissente finisce nel libro nero del Sacro Staff e che non potrà mai più avvicinare Beppe Grillo se non per sbaglio. 

Concordo anch'io che candidare giovanissimi solo perché sono giovani e' fare come BERLUSCONI che mette le veline per le quote rosa. E non solo giovane anche inesperto e quindi meglio orientabile da chi gli sta dietro, d'altronde Mattia frequenta l'università e deve avere anche il tempo di studiare...

Chi lo voterà? Purtroppo le persone scontente della politica che seguono Beppe Grillo sulla fiducia, senza pensare poi che Mattia Calise non è nemmeno residente a Milano e questo non sarebbe coerente con il movimento 5 stelle ma si sa, la coerenza va e viene nel movimento ed alla fine i grillini dovranno votare uno che si puo' candidare MA non puo' votare, una cosa ridicola. Mattia si è impegnato a chiedere, prima di votare in consiglio comunale, il parere dei coordinatori dei gruppi di lavoro. Di lavoro o di quartiere? 

E dire che tempo fa avevamo cercato di parlare con lui del grosso problema di coerenza dei GdQ all'interno del movimento ma era stato molto evasivo ed ora si capisce perché. Ma alla fine questa è la lista dei cittadini? Dei giovani? O dei sudditi e del missionario Sem Prandoni che piace tanto allo Staff Casaleggio? In conclusione Mattia Calise, altro non è che uno che vuole vincere facile come tutta la corte che gli sta attorno.

di Cinzia Bascetta

per chiarimenti su Casaleggio Associati vedi anche Mattia Calise e il pericolo del Movimento 5 stelle

http://www.meetup.com/AltomilaneseMeetupGroup/messages/boards/thread/10346253
http://www.anticasta.org/2010/10/a-domanda-si-risponde.html
La spontaneità di Mattia frutto di ore e ore di prove ma se voleva fare l'attore poteva dirlo.
L'altro ragazzo è più preparato

Fonte: Anticasta

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martedì, 01 febbraio 2011

I migliori commenti all'articolo del Fatto Quotidiano su Mattia Calise ed il M5S


TONY3
Questo povero ragazzo è il frutto del berlusconismo, se volete sapere il perché rileggetevi il mio commento precedente. Ora analizziamo il movimento e ciò che questo astrattamente propone. Le 5 stelle sono: acqua pubblica, ambiente, trasporti, rifiuti zero e connettività. Cinque ottime tematiche, peccato che proprio per la natura del movimento composto da persone incompetenti (nel senso neutro del termine) rimarranno utopie. Affermare che il ragazzo possa fare da semplice portavoce significa: non avere fiducia in lui come persona, deresponsabilizzare la persona e il ruolo istituzionale, incentivare l’opportunismo degli arrampicatori sociali eletti e dei consiglieri antagonisti, creare una classe dirigente in mano a poteri non controllabili ed occulti, disincentivare la formazione professionale dei dirigenti, smontare il concetto di meritocrazia. Risultato? un aggravio della situazione esistente, una classe di amministratori-software che rispondono agli istinti della massa che rimane nell’ombra della rete. Altro punto esilarante (purtroppo!)è quella di rottamare gli amministratori dopo due mandati. L’idea ha qualche fondamento razionale, tuttavia è lapalissiano che i grillini non distinguono tra rappresentanti, politici ed amministratori, facendo di tutta l’erba un fascio. Tragicomica è l’idea di candidare un incompetente qualunque, spendere risorse per aiutarlo e gettare al vento l’esperienza maturata dopo due mandati. Risultato? Classe dirigente azzerata ogni due mandati e Paese che avanza a singhiozzo! Terribile che poi si parli di lavoro, economia e tematiche sociali come fossero il contorno, cose da work in progress! Che senso ha candidare questo pischello se non si tiene in considerazione minimamente l’ambiente (inteso come contesto!) in cui viviamo? Cioè, nel mezzo di una crisi economica mondiale mi venite a parlare di biciclette? Siamo seri, questa campagna di marketing darà il via al rapido declino di questo partito demagogico e populista. 
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ETTORE
invece tanta gente tra il male (oligarchia gerontocratica) edi il “meno peggio” (un ventenne senza esperienza lavorativa e con un corsi di studi ancora da terminare ed, oltretutto, nemmeno in ambito scientifico) sceglierà scheda nulla!
E si sarà sprecata un’altra occasione di cambiamento (ma non di fatturato per la casaleggio il cui scopo nell’immediato sembra essere solo quello di tenere vivo l’accesso al sito di ecommerce spacciato per sito del m5s..e di conseguenza di fatturare i suoi prodotti)
Invece se al “male” fosse stato opposto il “bene” (diciamo uno con le qualità morali di un giovane “politicamente illibato”, con una solida preparazione alle spalle, anche autodidatta, e con almeno 5 anni di esperienza nel mondo del lavoro, che gli avesse reso possibile capire molte dnamiche del mondo reale) avreste avuto molti più voti
Bastava un giovane tra i 25-30 anni ed ottenevate il candidato perfetto!
Invece mattia è perfetto solo per essere teleguidato via cavo (o wifi) dalla casaleggio… Un robottino decerebrato non per colpa sua, ma della mancanza di esperienza dovuta alla sua età (che, se è in gamba come dicono, sicuramente colmerà rapidamente con le esperienze del prossimo quinquennio)  

Assistiamo ad un fantastico scontro tra tifosi ed una persona raziocinante che dimostra come grillismo e berlusconismo corrano sugli stessi binari.
ANTONIO Mi pare di capire che c’e’ qualcosa che fa paura ai detrattori di Mattia ma cosa? Paura della novita’?
Voi (mi riferisco ai detrattori) siete abituati a pensare alla vecchia maniera, quello che non entra nella vostra testolina e’ che il M5S non non e’ un partito, ma qualcuno vi paga per dire queste cavolate? O forse a parlare e’ qualcuno che al quale il MOVIMENTO ha tagliato le gambe (e ha fatto bene!) perche’ pensava di farne parte seguendo la logica dei partiti ovvero far carriera? Questo qualcuno ha sbagliato indirizzo, doveva iscriversi al partito dell’amore, si dell’AMORE A PAGAMENTO!!!
Queste persone non possono far parte di questo movimento perche’il M5S e’ contro i professionisti della politica,contro i cosiddetti arrivisti, qualcuno che scrive qui mi sembra di averlo individuato…non sara’ che vuole “vendicarsi” scrivendo cattiverie? Mah…a pensar male, come si suol dire, a volte ci si azzecca.
Smettetela di polemizzare, siete liberi di votare le solite mummie, politici di professione designate dai partiti ma non rompete le pa…!!!
  • ETTORE 
    grillismo=berlusconismo si attacca il ragionatore calunniandolo ma senza poter smentire nemmeno in un singolo punto le sue tesi!
    Cosa c’è di nuovo in tutto ciò?
    p.s. il partito per cui voto io è nato dopo il vostro….ed è anche più povero…e nemmeno ho alcun tipo di incarico…semplicemente lo voterò perchè mi piacciono le battaglie che fanno, quindi se volevo far carriera non sarei andato certo lì…sempre che tu ti riferisca a me…perchè le tue illazioni sono piuttosto generiche e sembrano voler abbracciare tutti quelli che hanno da ridire qualcosa su questa ridicola candidatura…compresi alcuni grillini storici sul vostro stesso sito…ops sul sito di ecommerce della casaleggio che voi erroneamente ritenete vostro…

  • CERCOQUELLOONESTO Ci vuole questa ventata d’ARIA pulita!!!!!
    Forza Mattia!!!

    •    ETTORE 
      fase due del grillismo=berlusconismo dopo la calunnia contro l’avversario di cui non si riescono a smontare le tesi semplicemente perchè fondate (ammesso che si abbia l’intelligenza di capirle cosa che mi sembra non valga per tutti i grillini)
      si passa ai mantra (Ci vuole questa ventata d’ARIA pulita)
      ed al tifo da stadio (Forza Mattia!!!)
      Vi manca solo di mettervi a cantare “meno male che grillo c’è” e l’identificazione è perfetta…(ma forse a cesena non eravate troppo distanti da questa divinizzazione dello psicoguru che pure vi prendeva in giro dicendovi che il promesso portale che non c’era invece c’era salvo poi tornare a non esserci per votare mattia con i fogiettini di carta nel meetup diffidato a farlo online con propri mezzi!
      E per finire nessuno di voi che è stato in grado di dirmi quanto la casaleggio/grillo rigirano al M5S in percentuale degli incassi del blog!
      Dai ve lo dico io
      0% tondo tondo/tondo

Fonte: Anticasta

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martedì 8 febbraio 2011


Il giovane sindaco e Condorcet

Come molti non sapranno, il movimento 5 stelle ha candidato un ragazzo di 20 anni come sindaco di Milano.
[...]

Il metodo di votazione utilizzato è quello di Condorcet: su una schiera di 9 candidati bisogna scegliere in ordine di preferenza.

La tesi di questo metodo è semplice ... non sempre la maggioranza è la piu' rappresentativa.

Esempio : 100 votanti e 10 candidati; il candidato 1 vince con il 40% dei voti (tramite voto unico, ovvero esprimendo una sola preferenza).
Con il metodo delle preferenze in ordine si sarebbe potuto verificare che in realtà il candidato 2 è stato votato come seconda preferenza dal 90% dei votanti e che il candidato 1 è stato votato sì come primo dal 40% ma come ultimo dall'altro 60% .
Il più rappresentativo è evidentemente il candidato 2.

Ed è secondo questo metodo che è stato candidato un giovanissimo come sindaco di Milano.
Il caso poi ha voluto che il giovane avesse solo uno o due voti [in più] di un altro candidato, un po' piu' maturo, che avrebbe consentito magari molta piu' apparente credibilità.

[...]
Il profondo desiderio dei votanti di vedere veramente un cambiamento, si è spinta tanto in la' da preferire come seconda scelta nella maggior parte dei casi, il piu' giovane.

La votazione forse non era totalmente consapevole, perchè nonostante i votanti siano stati informati del metodo, io credo che la nostra mente sia abituata a dare molta piu' importanza al voto in cima alla lista, non al secondo o al terzo.
Quindi diciamo che l'irrazionale è passato inosservato, ed ha vinto.
[...]
 Fonte: Davide Scalisi