giovedì 28 giugno 2012

Il punto debole del Movimento 5 Stelle: il Programma

lunedì 30 aprile 2012

Negli ultimi giorni, complici alcuni sondaggi elettorali che ne certificano un discreto successo presso l’elettorato, sono aumentate le critiche nei confronti di Beppe Grillo. Sottovaluta la mafia, prende residenza a Lugano, fugge le interviste, litiga con gli altri protagonisti dell’antipolitica, non è trasparente sugli introiti del blog... Tutto vero, per carità. Ma a me questo fiume di critiche ricorda troppo un certo approccio che per anni abbiamo avuto nei confronti di Silvio Berlusconi: la mafia, le ville, il conflitto d’interessi, le videocassette ai telegiornali, il partito azienda... I risultati son sempre stati pari a zero, perché quello era il terreno di scontro preferito dal soggetto avversato. E secondo me spostando il terreno polemico verso Grillo sugli aspetti sopra citati si finirà per ottenere il medesimo risultato: “gli altri politici fanno anche di peggio”.

Sono convinto che bisognerebbe piuttosto puntare sui programmi del Movimento 5 Stelle smascherandone le tante incoerenze, così come la vacuità e le modalità di fuga dalle questioni più controverse o (se ci limitiamo alle elezioni amministrative) caratteristiche di un territorio: un buon 75% del programma del candidato sindaco di Como avrebbe potuto tranquillamente scriverlo un lucchese e, viceversa, un comasco avrebbe potuto scrivere il 75% del programma della candidata lucchese. Il punto debole del M5S non è il suo fondatore, con i suoi pregi e i suoi difetti. Il punto debole è il programma. Vogliono cambiare l’Italia, ma per adesso stanno cambiando solamente il modo di comunicare con gli elettori.

Fonte: Non una cosa seria

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Grillo, sotto gli slogan niente

25/06/2012

Grillo, sotto gli slogan niente


Che noia, che barba, che noia. Che barba che noia che barba. Ma oltre che sbraitare – spesso a sproposito – ed a squadernare quest’idea mistica della “rete” come panacea dei guai del mondo, l’ex comico genovese ha un’idea, dico una, per il futuro dell’Italia? Se ce l’ha sarebbe ora di tirarla fuori.


Di uomini politici – o pseudo tali – solo “chiacchiere e distintivo” ne abbiamo avuti tanti, troppi, in Italia. E a dire che i “politici sono tutti ladri”, i “giornalisti tutti pennivendoli” e via sloganando non è mica difficile. Lo dicono anche Renzi, Di Pietro, un sacco di giornalisti che per decenni hanno leccato il culo prima a Craxi, poi a Berlusconi e adesso già s’accodano in fila verso Sant’Ilario, Genova.

Un’idea che non siano le solite litanie. Che non sia il solito gridare ai complotti, altro vizio che da Mussolini in poi non manca mai nei demagoghi che s’affollano sul palcoscenico della politica nazionale. Un’idea, anche banale. Un progetto per l’Italia.

Nel programma del movimento, purtroppo, non c’è. Ci sono diversi slogan su cui è difficile non essere d’accordo; qualche proposta condivisibile, ma non facilmente realizzabile (passare dalle parole ai fatti, come insegna l’inizio faticoso della non Giunta Pizzarotti, non è facile). Ma non c’è un’idea di Paese. Non c’è un programma di governo.

Per un “movimento” che potrebbe vincere le elezioni non è una lacuna da poco. Anche perché l’Italia è ridotta male, e di questo Grillo e i suoi non hanno nessuna colpa, anzi. Ma, come insegna la parabola di altri movimenti senza idee ma gonfi di slogan (Lega e Pdl, per non far nomi), con gli slogan si vincono le elezioni.

Ma non si governa, neanche a Parma.

Fonte: Giornalettismo

Tra i commenti:

Comicomix scrive:
25 giugno 2012 alle 13:21
Si può, ovviamente.
Solo una cortesia: visto che io non riesco a vedere nel programma di Grillo e nele sue dichiarazioni un “programma” per l’Italia(che non è scrivere “abbassare la spesa pubblica inmproduttiva” o “ridurre il carico fiscale”, che a dirlo siam capaci tutti), e visto che sono interessato alle idee e proposte concrete di un movimento/partito/leader che è accreditato del 20% dei consensi su base nazionale, dunque non può solo permettersi di dire “i politici sono ladri” “Pisapippa”, “Zombie”, “complotti di fango contro di noi” ecc…, c’è qualcuno che oltre che indignarsi per la lesa maestà a Grillo mi sa dare cortesemente qualche utile indicazione?
Grazie, e un caro saluto
C.

ale scrive:
Potresti far tu una cortesia:
leggi il programma del movimento
http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
entra nel merito e spiega quali delle proposte non sono attuabili o non concrete a tuo avviso e perchè.
Un bel po’ di proposte ci sono mi pare, poi è chiaro che non sono la soluzione a tutti i problemi però mi pare un buon inizio:
[...] non mi pare che siano proposte poco concrete
Certo comunque di gran lunga meglio dei soliti programmi elettorali prolissi contenenti miriadi di proposte mai mantenute.
Io capisco la diffidenza, sono diffidente anch’io quando si tratta di credere a promesse o programmi politici nonostante ciò penso che una possibilità si debba darla a chi non è ancora stato messo alla prova, anche viste e considerate le alternative…
  • Comicomix scrive:
    Guarda, hai proprio centrato il punto. HO letto il programma del mov5stelle, e in particolare il capitolo economia. Ecco, diverse di queste proposte che elenchi sono – dal mio punto di vista – condivisibili in linea di principio (perché poi vorrei vedere nel concreto, eh..). Ma non sono una “proposta economica”, un idea dell’Italia di domani. Sono schizzi, abbozzi, su questioni a volte importanti a volte meno ma comunque “marginali” rispetto al governo della politica economica di un Paese di 60 milioni di abitanti.
    E’ STUPEFACENTE – dal mio punto di vista, ovvio – che nel “capitolo economia” del programma del Movimento 5 stelle (probabimente, il secondo o il primo partito per consensi elettorali in questo momento) non ci sia una riga su:
    - politica fiscale (quante quali tasse, quale atteggiamento contro l’evasione, sgravi fiscali a chi e aggravi fiscali a chi, ecc…)
    - politica della spesa (se si, se no, e se si dove). C’è solo – e vorrei ben vedere che non ci sia – il richiamo alla lotta agli sprechi, che però, ed è ora di dirlo, da sola non serve a risolvere il problema del nostro debito pubblico, mentre a molti viene fatto credere che basterebbe a risolvere il problema)
    - politica industriale (quali settori “favorire”, quali non sostenere, con quali mezzi, con quali strumenti, ecc…, puntare sulla crescita dimensionale delle imprese ovvero sulla creazione di nuove iniziative, favorire innovazione e internazionalizzazone e con quali strumenti, ecc….)
    - atteggiamento e idee rispetto all’Europa, all’Unione europea
    - concorrenza e regolamentazione delle professioni, del commercio, ecc…
    - rapporto e ruolo dell’economia pubblica rispetto al privato, e non solo riferendosi alla questione – pur rilevante dell’”Acqua pubblica”
    Guarda che dico questo proprio perché, deluso – come tutti – da buona parte dei partiti “tradizionali” (che comunque “non sono tutti uguali” nella distribuzione delle responsabilità di questo sfascio, altra cosa che sarebbe il caso di dire) e favorevole al ricambio in politica, sono interessato a capire meglio la novità del M5stelle.
    Ma non mi basta vedere facce “nuove” per pensare che siano “buone”. Berlusconi e Bossi erano nuovi rispetto a Ciampi. Ma erano molto molto peggio. :-)


ale scrive:
Questi sono i programmi di PDL e PD DEL 2008
http://www.partitodellaliberta.it/programma.html
http://www.partitodemocratico.it/doc/45315/
Quello del PDL molto stringato e meno dettagliato di quello del movimento (il PDL in quel periodo era il primo partito)
Quello del PD molto prolisso e piu’ dettagliato.
Cosa hanno in comune? nulla di cio’ che c’è scritto e stato mantenuto e portato avanti e cosi’ è sempre stato: Meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali ecc ecc. Tante parole e pochi fatti.
Tanti propositi poco pratici e concreti (e comunque nulla di dettagliato come vorresti), specchietti per le allodole.
Che senso ha conoscere le linee guida di un partito se poi nulla di ciò che viene detto viene attuato?
Meglio poche proposte concrete e condivise e per cominciare vediamo se vengono mantenute. (ho notato che viene messa una spunta sugli obbiettivi raggiunti e qualche spunta sul programma del mov. già c’è)
Il titolo del tuo pezzo è “Grillo, sotto gli slogan niente” a me non sembra proprio.
  • Ciao, ale,
    ma perché linki i programmi di Pd e PdL in un articolo in cui si parla di quello di Grillo? A casa mia questo si chiama “cambiare discorso per buttarla in caciara”. E non è mica la prima volta che lo fai, nel sito ci sono un sacco di tuoi commenti in cui, mentre si parla di X, te ne esci con Y per tentare di non far discutere di X. Il che è un comportamento piuttosto strano per uno vuole discutere. E’ più il comportamento di un agit-prop.
  • Comicomix scrive:
    Il programma del Pdl era più stringato? Bene, non è certo un bel viatico, visto quello che il Pdl ha combinato al governo (e che chi scrive ha sempre criticato, ANCHE in quest’articolo, come esempio di demagogia e cattiva capacità di governo)
    Il programma del Pd non è stato attuato? Beh, è abbastanza ovvio (buono o cattivo che fosse), visto che il Pd non ha governato negli ultimi 11 anni, salvo la parentesi 2006-2007. Pur se il Pd è molto criticabile non si può certo imputar loro di non avere attuato il loro programma.
    Dire che quei programmi erano “sbagliati” non significa giustificare i programmi sbagliati dei movimenti di oggi…visto in che casino siamo finit :-)
    Dire poi che nel programma di M5 stelle ci sono la spunta di “obiettivi raggiunti” è un’altro cattivo esempio: l’abolizione del “lodo alfano”, ad esempio, non è certo un merito del mov5stelle…fare questo tipo di conclusioni significa, appunto, avere una singolare idea di politica, democrazia, check and balance, rapporti tra istituzioni, ecc… che non fa ben sperare. Ed un inclinazione nmolto spiccata per la demagogia.
    Sul punto poi, della “concretezza” futura, cosa potrebbe fare il mov5 stelle non lo sa ancora nessuno (prima dovrà vincere le elzioni e formare un governo…come a Parma, no?) me compreso.
    Il fatto che NESSUNO mi sappia dire qual’è la sua idea di politica econimica, cose tipo come uscire dalla crisi, come afforntare la questione “europa”, la questione lavoro e altro a me fa preoccupare.Come faceva preoccupoare l’insipienza di Lega nord e Pdl, che era abbastanza percepibile anche nel 2001, nel 2005, nel 2008. Purtroppo, allora avevo ragione. Ma mi accadeva di incrociare un sacco di gente che se la prendeva con me, dandomi del disfattista, del comunista, del bastian contrario, del “dentro l’articolo niente” e via dicendo.
    Ognuno è libero di bere le bevande che preferisce. Se dopo l’olio di ricino e la coca cola ora vogliamo assaggiare un po’ di Red Bull (che ti mette le ali), facciamolo pure.
    Ma senza dimenticare che il buon vino è tutt’altra cosa.
    Vedremo come andrà a finire…


    scapinos scrive:
    Le frustate di grillo ben vengano per smuovere un sistema marcio. purtroppo per un paese con le problematiche dell’Italia ci vuole altro