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SETTEMBRE 2010
Avete visto Anno Zero ieri sera? Non importa, ne potete leggere sui
giornali di oggi. Ad un certo punto la trasmissione regala a un leader
politico un quarto d'ora fuori studio, a casa sua, registrato, in cui
anche le domande fanno fatica a farsi strada in un monologo che il
leader stesso usa per presentare il suo partito, il suo programma, la
sua manifestazione, e per attaccare chiunque senza possibilità di
contraddittorio: quel leader è Beppe Grillo, e per quanto sia un
interessante momento di televisione, dal punto di vista giornalistico è
ingiustificabile.
C'è dell'altro. Al minuto 7:40 avviene il seguente scambio:
Intervistatore:
Per esempio lei si potrebbe candidare…
Grillo: Aspetta aspetta, guarda che ti denuncio, stai attento eh…
Intervistatore: … alle primarie del Pd…
Grillo: Ti denuncio…
Intervistatore: Lo ha fatto, non gliel'hanno fatto fare l'altra volta, ma se no…
Grillo: Ti denuncio, era una provocazione per portargli il nostro programma (etc)…
Grillo: Aspetta aspetta, guarda che ti denuncio, stai attento eh…
Intervistatore: … alle primarie del Pd…
Grillo: Ti denuncio…
Intervistatore: Lo ha fatto, non gliel'hanno fatto fare l'altra volta, ma se no…
Grillo: Ti denuncio, era una provocazione per portargli il nostro programma (etc)…
Bene. Io non ho capito, e voi? Grillo non sopporta che qualcuno gli
dica che il suo fine ultimo è candidarsi, e vabbè, è una cosa risaputa
(penalmente non rilevante, però). Ma ho alcune domande.
Prima: esattamente, cosa ha pensato Grillo nell'attimo che è intercorso tra quando l'intervistatore ha detto "lei si potrebbe candidare" e quello immediatamente successivo in cui ha terminato con "alle primarie del Pd", cosa ha pensato da fargli scattare una reazione come "stai attento, ti denuncio"?
Seconda: è normale che di fronte a una domanda di un giornalista – bella o brutta – un leader politico minacci immediatamente la denuncia, salvo poi accorgersi che aveva capito chissà cosa e metterci una pezza improbabile? E poi, che pezza: "ti denuncio, era una provocazione per portargli il nostro programma". Non vuol dire niente, non ha senso: "ti denuncio perchè la mia candidatura alle primarie era una provocazione"? Suvvia, chissà cosa aveva in testa in quel momento.
Terza: ma è normale, tutto ciò? Questo tanghero isterico non era il difensore della democrazia?
Qualcuno gli spieghi che la democrazia, come diceva qualcuno, è la libertà di fare domande.