venerdì 22 giugno 2012
Sonia Alfano. 40 anni, l’esplosiva eurodeputata eletta con l’Idv è da
poco diventata Presidente della Commissione Antimafia europea, arrivando
al culmine di una carriera accidentata (prima la rottura con Grillo,
adesso con l’Idv) iniziata nel 2008.
La sua storia, dall’appoggio incondizionato ricevuto all’allontamento
improvviso, è il simbolo del rapporto tra l’Italia dei
Valori e Beppe Grillo. Il partito dell’ex pm è da sempre quello
più vicino per contenuti al Movimento. Il sodalizio è iniziato con la
nascita del blog ed è continuato almeno fino agli scorsi mesi. Grillo ha
sempre sostenuto l’ex pm, definito una «persona perbene» e
soprannominato «Kryptonite», per essere rimasto «l’unico a fare
veramente opposizione al Governo Berlusconi».
Negli ultimi mesi però i rapporti tra i due si sono
raffreddati. Alla vigilia delle Amministrative 2012, il leader dell’Idv
ha accusato il comico di «voler sfasciare tutto e basta», senza voler
costruire un’alternativa. Una ricerca dell’Istituto Cattaneo ha mostrato
che gran parte dei voti ai 5 Stelle arrivano proprio da ex elettori
della Lega e dell’Idv. «Ma i due leader si sentono ancora», assicura
Sonia Alfano.
Figlia del giornalista Beppe assassinato dalla mafia, l’eurodeputata è
stata la prima ad aver creato una lista civica regionale certificata da
Grillo, nel 2008. Già attiva da tempo nel Meetup di Palermo, si presentò
in Sicilia ignorata
dai media tradizionali e aiutata dal comico prese il 3% e 70 mila
preferenze. «Alla vigilia delle elezioni europee del 2009, Grillo e Di
Pietro vennero da me e mi chiesero di candidarmi a Strasburgo.
Io non sapevo neanche di che si occupava l’Europarlamento», racconta
oggi.
Come la
convinsero?
«Grillo mi disse che dovevamo dimostrare gli attivisti dei Meetup che potevamo farcela. Che era arrivata l’ora di dar vita a un progetto propositivo, quello che poi sarebbe diventato il Movimento 5 Stelle».
«Grillo mi disse che dovevamo dimostrare gli attivisti dei Meetup che potevamo farcela. Che era arrivata l’ora di dar vita a un progetto propositivo, quello che poi sarebbe diventato il Movimento 5 Stelle».
Con il
sostegno pubblico di Grillo, che vi lanciò come «due persone oneste in
Europa», lei e Luigi De Magistris, l’ex pm ora sindaco di Napoli,
veniste eletti con l’Idv con preferenze da record. Che cosa ha fatto una
volta arrivata a Strasburgo?
«Ho portato all’attenzione dell’Europa i problemi dell’Italia. Con interrogazioni sul lodo Alfano, sulla libertà di stampa italiana, sul caso dei respingimenti degli immigrati e sull’inquinamento».
«Ho portato all’attenzione dell’Europa i problemi dell’Italia. Con interrogazioni sul lodo Alfano, sulla libertà di stampa italiana, sul caso dei respingimenti degli immigrati e sull’inquinamento».
Si
lamentò con Grillo perché non pubblicizzava il suo lavoro.
«Gli chiesi al telefono perché non informava i lettori del blog, quindi i nostri elettori, su quello che stavamo facendo».
«Gli chiesi al telefono perché non informava i lettori del blog, quindi i nostri elettori, su quello che stavamo facendo».
Che
cosa le rispose?
«Mi diede ragione. Disse: “Devo dire a Casaleggio di creare sul blog una finestra con gli aggiornamenti sulle attività europee”».
«Mi diede ragione. Disse: “Devo dire a Casaleggio di creare sul blog una finestra con gli aggiornamenti sulle attività europee”».
E
invece?
«Niente. A gennaio 2010 sono tornata a lamentarmi. Grillo disse di nuovo che avevo ragione e che presto mi avrebbe telefonato Gianroberto Casaleggio».
«Niente. A gennaio 2010 sono tornata a lamentarmi. Grillo disse di nuovo che avevo ragione e che presto mi avrebbe telefonato Gianroberto Casaleggio».
L’ha
mai chiamata?
«Sì, ma vidi che la tirava per le lunghe. Diceva: “Dobbiamo organizzarci, così vieni a Milano, giriamo alcuni filmati e li mettiamo sul blog. Poi vediamo anche di spingere il tuo blog”. Mi sembrò strano, visto che il mio blog non è paragonabile a quello di Grillo».
«Sì, ma vidi che la tirava per le lunghe. Diceva: “Dobbiamo organizzarci, così vieni a Milano, giriamo alcuni filmati e li mettiamo sul blog. Poi vediamo anche di spingere il tuo blog”. Mi sembrò strano, visto che il mio blog non è paragonabile a quello di Grillo».
Nella primavera 2010 i rapporti tra Grillo, o chi per lui, e i due
eurodeputati si sfaldano. Dal blog partono attacchi a
De Magistris e Sonia Alfano. In un post dedicato alla Casta dei
politici viene pubblicato il link di un servizio de L’Espresso che
prendeva di mira Alfano e De Magistris, colpevoli di usare un «charter»
per fare la spola tra Strasburgo e Roma. E’ una scomunica in piena
regola. Ad aprile l’ex pm viene diffidato dal parlare a nome del
Movimento 5 Stelle. A giugno la Alfano venne attaccata in seguito a una
votazione su alcune norme che riguardavano la Nutella.
«Pensi che il giorno prima che il post di scomunica con l’articolo deL’Espresso venisse
pubblicato, mi sentii telefonicamente con Grillo. Mi chiese come
andava, come stava la mia famiglia. E non citò neanche quell’articolo.
Secondo me non ne sapeva nulla».
Che
cosa ha fatto quando ha letto i post?
«Gliene ho chiesto conto tramite sms, non mi ha mai risposto. Gli ho inviato una lettera aperta, l’ho invitato a un incontro pubblico, niente. Da allora non ho più parlato con Grillo. Si vede che ha dovuto cedere a una strategia che neanche condivideva…».
«Gliene ho chiesto conto tramite sms, non mi ha mai risposto. Gli ho inviato una lettera aperta, l’ho invitato a un incontro pubblico, niente. Da allora non ho più parlato con Grillo. Si vede che ha dovuto cedere a una strategia che neanche condivideva…».
Si
riferisce a Casaleggio?
«Lui sovrintende tutta la struttura di comunicazione. Ha una strategia, la condivide con Beppe, ma il grosso lo fa lui. Sono sicura che le nostre scomuniche non siano arrivate da Beppe, ma da lui».
«Lui sovrintende tutta la struttura di comunicazione. Ha una strategia, la condivide con Beppe, ma il grosso lo fa lui. Sono sicura che le nostre scomuniche non siano arrivate da Beppe, ma da lui».
Perché
Casaleggio avrebbe dovuto allontanare due europarlamentari popolari come
voi?
«La mia sensazione è che quando i vertici del Movimento annusano una figura “carismatica” che può offuscare, o quantomeno affiancare, la leadership mediatica di Grillo, diano inizio all’epurazione».
«La mia sensazione è che quando i vertici del Movimento annusano una figura “carismatica” che può offuscare, o quantomeno affiancare, la leadership mediatica di Grillo, diano inizio all’epurazione».
Fonte: I segreti della casta