domenica 6 settembre 2009
Capita
che Beppe Grillo (o chi per lui) prelevi contenuti da
Youtube per ricaricarseli (in violazione dei Termini d’uso, articolo 6) sul suo
canale, ovviamente al fianco dell’immancabile link a Grillorama
(il negozietto virtuale di dvd , libri e ammennicoli vari che frutta al
"comico" guadagni che tanto virtuali non sono).
Capita che qualche utente, stufo del continuo scippo, decida di premunirsi, e si metta ad inserire (fastidiosi) banner gialli sui propri video: vuoi mica che quei pigroni della Casaleggio Associati si mettano lì a toglierli?
Capita che un blogger (che le notizie sa andare a cercarsele) incappi nell’inedita esibizione (esibizione di sé e di sfacciataggine) di un capo di governo, e prenda a divulgare le imbarazzanti immagini sulla Rete italiana.
Capita che l’Unità rilanci il tutto (citando la fonte); capita che l’Espresso rilanci il tutto (citando la fonte); capita che Il Secolo XIX rilanci il tutto (citando la fonte); capita che Rainews 24 rilanci il tutto (citando la fonte)… Beppe Grillo no: nonostante quel bannerone giallo, il guru della democrazia dal basso, della meritocrazia e della trasparenza anche al cesso, riesce ad appropriarsi della notizia.
E capita che il Corriere della Sera (che sulla vicenda arriva per ultimo) gli faccia da sponda, riconoscendogli un merito che non ha e corredando la genuflessa ruffianeria con uno screenshot che è tutto un dire su quanta autorevolezza rimanga dalle parti di via Solferino.
Daniele Sensi
Ps: se ne discute anche qui, qui, e, ovviamente, pure qui.
Update 2: ottimo Ladri di Marmellate: "Daniele Sensi s'è un po' scocciato perché il comico ha usato un suo video senza citarne la fonte. Però le pubblicità dei suoi dvd non se l'è dimenticate".
Update 3: anche Eric Valmir (Radio France) nonostante il suo blog si rivolga al pubblico francese (avrebbe potuto utilizzare il materiale originario, non sottotitolato), sceglie i miei video, esplicitandone la paternità. Sciocco lui, assieme all'Unità, all'Espresso, a Rainews, al Secolo XIX e a El Paìs, oppure furbi e scorretti Beppe Grillo e il Corsera? E guardate che qui non si tratta di me: si tratta della salute della blogosfera, si tratta dei diritti (santa parola) di tutti coloro che gestiscono un blog, si tratta di onestà e di morale, si tratta di non transigere sulle questioni di principio. Se accettiamo che anche la -presunta- democrazia della Rete possa piegarsi ad accomodamenti o deroghe (come paiono suggerire alcuni commenti qui sotto), allora davvero significa che quel mondo là fuori ce lo meritiamo tutto così com'è, e che il problema dell'Italia sono gli italiani.
Update 4: se ne parla anche qui e qui.
Capita che qualche utente, stufo del continuo scippo, decida di premunirsi, e si metta ad inserire (fastidiosi) banner gialli sui propri video: vuoi mica che quei pigroni della Casaleggio Associati si mettano lì a toglierli?
Capita che un blogger (che le notizie sa andare a cercarsele) incappi nell’inedita esibizione (esibizione di sé e di sfacciataggine) di un capo di governo, e prenda a divulgare le imbarazzanti immagini sulla Rete italiana.
Capita che l’Unità rilanci il tutto (citando la fonte); capita che l’Espresso rilanci il tutto (citando la fonte); capita che Il Secolo XIX rilanci il tutto (citando la fonte); capita che Rainews 24 rilanci il tutto (citando la fonte)… Beppe Grillo no: nonostante quel bannerone giallo, il guru della democrazia dal basso, della meritocrazia e della trasparenza anche al cesso, riesce ad appropriarsi della notizia.
E capita che il Corriere della Sera (che sulla vicenda arriva per ultimo) gli faccia da sponda, riconoscendogli un merito che non ha e corredando la genuflessa ruffianeria con uno screenshot che è tutto un dire su quanta autorevolezza rimanga dalle parti di via Solferino.
Daniele Sensi
Ps: se ne discute anche qui, qui, e, ovviamente, pure qui.
Update 2: ottimo Ladri di Marmellate: "Daniele Sensi s'è un po' scocciato perché il comico ha usato un suo video senza citarne la fonte. Però le pubblicità dei suoi dvd non se l'è dimenticate".
Update 3: anche Eric Valmir (Radio France) nonostante il suo blog si rivolga al pubblico francese (avrebbe potuto utilizzare il materiale originario, non sottotitolato), sceglie i miei video, esplicitandone la paternità. Sciocco lui, assieme all'Unità, all'Espresso, a Rainews, al Secolo XIX e a El Paìs, oppure furbi e scorretti Beppe Grillo e il Corsera? E guardate che qui non si tratta di me: si tratta della salute della blogosfera, si tratta dei diritti (santa parola) di tutti coloro che gestiscono un blog, si tratta di onestà e di morale, si tratta di non transigere sulle questioni di principio. Se accettiamo che anche la -presunta- democrazia della Rete possa piegarsi ad accomodamenti o deroghe (come paiono suggerire alcuni commenti qui sotto), allora davvero significa che quel mondo là fuori ce lo meritiamo tutto così com'è, e che il problema dell'Italia sono gli italiani.
Update 4: se ne parla anche qui e qui.
Fonte: Daniele Sensi