lunedì 25 giugno 2012

Come funziona davvero il MoVimento 5 Stelle

21/06/2012 - Il non-statuto spiegato articolo per articolo. Una cambiale in bianco con la quale Grillo s'assicura il pieno controllo sull'impresa, ma al contempo sfugge qualsiasi responsabilità politica. L'orizzontalità che non esiste. I meet-up aperti che non lo sono. Persino Il nome viene abbinato a un contrassegno registrato a nome del comico genovese

Il patto con Grillo e l’orizzontalità segreta

Pubblicato il 21 giugno 2012

AGN - ELEZIONI
 AMMINISTRATIVE 2012: BOOM DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Osservando il non-statuto e confrontandolo con la realtà del movimento, l’idea di firmare il contratto con Grillo aderendo al suo movimento o votandolo, sembra un salto nel vuoto.
Quando apparve tre anni fa devo dire che non mi fece molto impressione, mi parve anzi la conferma dei limiti del progetto di Grillo, almeno se osservati dalla parte del cittadino-elettore e magari anche volontario, attivista o comunque disposto a spendersi per le sue idee o per la collettività, quello che dovrebbe essere il partner ideale di un progetto che rifiuta i vecchi modi di fare politica.

Era tuttavia un testo che poteva sembrare una specie di sberleffo, di una parodia di partito in cerca d’autore che ancora non è interessato a definirsi, una maniera come un’altra per rimandare la definizione di questioni che non potrebbero essere definite con lo stesso vantaggio per gli estensori del manifesto. Una sciocchezza che in fondo riguardava ancora un partito marginale e abbastanza malmesso in tutti i sensi. Ora che questo genere di proposta paga, raccogliendo macerie, la sciocchezza perde ogni dimensione ludica e deve essere presa sul serio come DNA del progetto M5S.

L’evidenza del non-statuto è quella di una cambiale in bianco con la quale Grillo s’assicura il pieno controllo e i pieni poteri sull’impresa, ma al contempo sfugge qualsiasi responsabilità politica, dalla scelta dei candidati all’indirizzo del movimento, tutto è accentrato intorno alla sua persona e al suo blog, unica fonte normativa, e verrebbe da dire di verità, autorizzata ad esprimere il pensiero del movimento. Ma c’è altro e conviene ripercorrere alcuni articoli di quella che è stata definita la “pietra angolare del MoVimento 5 Stelle” da uno dei suoi due autori e che si può dare per tacitamente approvato dagli aderenti al movimento, visto che non lo contesta (quasi) nessuno:

ARTICOLO 1 – NATURA E SEDE
Il “MoVimento 5 Stelle” è una “non Associazione”. Rappresenta una piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it. La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l’indirizzo web www.beppegrillo.it.  I contatti con il MoVimento sono assicurati esclusivamente attraverso posta elettronica all’indirizzo MoVimento5stelle@beppegrillo.it.


Il primo articolo serve principalmente a negare la natura associativa del movimento e a rifiutare lo status di Associazione, che costringerebbe a dotarsi di una struttura deliberativa, cariche sociali e a fornire alcune garanzie che la legge chiede alle associazioni. L’unico canale di comunicazione con la leadership e la voce ufficiale della non-cosa è un indirizzo mail che fa capo a Grillo. L’assenza di una sede fisica gioca decisamente a favore dell’occultamento dell’esistenza di un’organizzazione che mantiene “lo strumento” e che invece esiste ed è determinante per quello che riguarda la pubblicazione sul blog. Non molto trasparente

ARTICOLO 3 – CONTRASSEGNO
Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso.


Dopo il secondo articolo dedicato alla durata e che non pone problemi, il terzo stabilisce che la proprietà del marchio è di Beppe Grillo e solo sua. Il che significa che ci può fare quel che vuole, dall’offrirlo ai candidati che preferisce al venderlo al miglior offerente o regalarlo a un amico. E che se domani muore Grillo va ai suoi eredi, salvo disposizioni testamentarie diverse.

ARTICOLO 4 – OGGETTO E FINALITÀ
Il “MoVimento 5 Stelle” intende raccogliere l’esperienza maturata nell’ambito del blog  www.beppegrillo.it, dei “meetup”, delle manifestazioni ed altre iniziative popolari e delle  “Liste Civiche Certificate” e va a costituire, nell’ambito del blog stesso, lo strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagne di  sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, in occasione delle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica o per i Consigli Regionali e Comunali, organizzandosi e strutturandosi attraverso la rete Internet cui viene riconosciuto un ruolo centrale nella fase di adesione al MoVimento, consultazione, deliberazione, decisione ed elezione.
Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli  utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.


Questo articolo è sicuramente molto significativo perché stabilisce che il blog di Grillo è il centro vibrante del movimento, che lì si discute e ci si organizza, che si analizzano “le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog” e che si discutono e decidono le candidature. Nella rete, qui identificata con il sito di Grillo, i non-associati parteciperanno ai processi di “consultazione, deliberazione, decisione ed elezione”.

Però l’articolo in fondo spiega bene anche un’altra cosa, che: “Il “MoVimento 5 Stelle” (serve)… a promuovere le campagne di  sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog www.beppegrillo.it.

Il movimento è quindi il megafono delle iniziative che Grillo promuove attraverso il suo blog e non viceversa. Chiarissimo. E infatti non esiste nemmeno l’ipotesi che Grillo possa essere sfiduciato o estromesso dal M5S, gli utenti di una non-associazione non possono liberarsi del socio al quale sono riservati tutti i poteri e nessuna rsponsabilità. Resta il problema delle consultazioni, deliberazioni etc. che da quel dicembre del 2009 sul blog di Grillo non ha visto nessuno e resta ovvio anche che non ci si riferisca nemmeno commenti sullo stesso blog quando si parla di uno spazio di discussione nel quale esercitare la propria partecipazione al movimento.

Oggi come oggi, posto che i Meetup non sono indicati come luoghi ufficiali di discussione e decisione del movimento, chi aderisce al movimento di Grillo può utilmente partecipare solo presentandosi di persona dove ci siano dei gruppi che si riuniscono fisicamente, senza avere la possibilità di votare o di esprimersi online su nulla di rilevante o quasi, anche altri siti targati M5S sono poco più che bacheche poco utilizzate e frequentate. Gli stessi Meetup poi non sono per nulla trasparenti e orizzontali, visto che alla loro non-ufficialità e alla grande diversità dei gruppi che li animano, va aggiunta la creazione e frequentazione di forum segreti riservati ai più presenti e di altre pratiche che con la trasparenza (e la lealtà) hanno ben poco a che fare. 


Segreti perché non sono forum ad accesso riservato la cui esistenza non è che non sia pubblicizzata, ma proprio forum l’esistenza dei quali non è nota nemmeno a buona parte di quanti in bona fede partecipano, pensando di contare come tutti gli altri. Un’idea ingenua e giustificata con motivazioni ridicole (non farsi strumentalizzare dai cattivi giornalisti e altri classici del genere), perché è ingenuo anche solo pensare che l’esistenza di forum del genere possa rimanere davvero segreta senza scatenare polemiche. Oltre all’ingenuità tattica, c’è poi l’evidente  e violento contrasto con la legge del non-statuto, che stabilisce che tutto si discute sul blog in maniera orizzontale.

ARTICOLO 5 – ADESIONE AL MOVIMENTO
L’adesione al MoVimento non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione ad un normale sito Internet. Il MoVimento è aperto ai cittadini italiani maggiorenni che non facciano parte, all’atto della richiesta di adesione, di partiti politici o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli sopra descritti. La richiesta di adesione al MoVimento verrà inoltrata tramite Internet; attraverso di essa, l’aspirante Socio provvederà a certificare di essere in possesso dei requisiti previsti al paragrafo precedente. Nella misura in cui ciò sia concesso, sulla scorta delle vigenti disposizioni di legge, sempre attraverso la Rete verrà portato a compimento l’iter di identificazione del richiedente, l’eventuale accettazione della sua richiesta e l’effettuazione delle relative comunicazioni.
La partecipazione al MoVimento è individuale e personale e dura fino alla cancellazione dell’utente che potrà intervenire per volontà dello stesso o per mancanza o perdita dei requisiti di ammissione.


Oltre alla  questione della partecipazione al movimento riservata ai cittadini italiani, già sottolineata da molti e che sicuramente non è frutto di una svista, perché non è mai stato corretta e che non era venuta in mente nemmeno alla Lega, questo articolo offre alcune definizioni con le quali l’aderente al non-statuto dovrebbe capire il suo ruolo nell’impresa.
Al movimento, quello che è definito “aspirante socio”, si registra e aderisce. Dopo che la sua iscrizione è approvata potrà andarsene quando vorrà o potrà essere “cancellato”, perché a questo punto “l’aspirante socio” si è trasformato in “utente”, termine che sembra indicare il fruitore di un servizio online dotato di un account personale, che può essere eliminato solo caso di perdita dei requisiti d’ammissione.

Messa così si legge come se nessuno potesse buttare fuori nessuno, poi invece di “utenti” del movimento “cancellati” motu proprio da Grillo se ne sono visti molti, senza che avessero perso la cittadinanza o si fossero iscritti ad altri partiti. Peccato che non essendo un’associazione o un partito non ci sia modo di far ricorso, di opporsi o d’invocare il confronto, quando lo Zeus genovese lancia i suoi strali è finita. E si è già visto che molti s’adeguano e delegano volentieri al fondatore del movimento che dice di rifiutare la delega. Penseranno che si sacrifica per loro?

ARTICOLO 7 – PROCEDURE DI DESIGNAZIONE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI
In occasione ed in preparazione di consultazioni elettorali su base nazionale, regionale o comunale, il MoVimento 5 Stelle costituirà il centro di raccolta delle candidature ed il veicolo di selezione e scelta dei soggetti che saranno, di volta in volta e per iscritto, autorizzati all’uso del nome e del marchio “MoVimento 5 Stelle” nell’ambito della propria partecipazione a ciascuna consultazione elettorale.
Tali candidati saranno scelti fra i cittadini italiani, la cui età minima corrisponda a quella stabilita dalla legge per la candidatura a determinate cariche elettive, che siano incensurati e che non abbiano in corso alcun procedimento penale a proprio carico, qualunque sia la natura del reato ad essi contestato.
L’identità dei candidati a ciascuna carica elettiva sarà resa pubblica attraverso il sito internet appositamente allestito nell’ambito del blog; altrettanto pubbliche, trasparenti e non mediate saranno le discussioni inerenti tali candidature.
Le regole relative al procedimento di candidatura e designazione a consultazioni elettorali nazionali o locali potranno essere meglio determinate in funzione della tipologia di consultazione ed in ragione dell’esperienza che verrà maturata nel tempo.


L’articolo 6 parla di finanziamenti derogando la questione alla volontarietà dei contributi e si può sorvolare per analizzare l’ultimo. Anche il 7 parla di un movimento che non c’è. Scrivere che le decisioni sulle candidature saranno pubbliche, trasparenti e non mediate vuol dire parlare di fantasie, perché fino a oggi nessuna delle candidature ha seguito questo iter e nessuna è stata mai discussa sul blog di Grillo prima di essere annunciata. Così come non c’è mai stata nessuna discussione diversa dall’ukaze di Grillo quando alcuni tra i più attivi sono emersi a discutere dell’organizzazione di un dibattito che a livello di M5S  nazionale semplicemente non esiste. In realtà sul blog di Grillo non si è mai discusso di nulla collettivamente.

Nessuna orizzontalità è  in vista nemmeno per quel che riguarda le prossime candidature, che non saranno discusse nel blog e nemmeno altrove. Le deciderà tutte lui comunque, anche se sparisse il Porcellum che affida la scelta dei candidati alle segreterie di partito, perché il suo non è un partito, ma soprattutto perché è suo e suo è il marchio, una proprietà che gli consegna lo stesso potere la sparizione della legge-porcata potrebbe togliere agli altri segretari-padroni di altri partiti, ma a lui no, che in quel caso rimarrebbe l’unico non-segretario porcello.

Il tutto tenendo presente che il blog di Grillo non è affatto uno spazio libero, ma un ambiente fortemente controllato da operatori professionali fin nei commenti e che la pubblicazione sul blog è totalmente affidata a un processo redazionale per niente partecipato e ancor meno trasparente.  Il non-statuto resta quindi nulla di più di un semplice specchietto per le allodole, come la promessa da tempo annunciata del varo di una piattaforma dedicata nella quale sarà possibile agli aderenti al M5S esercitarsi nella democrazia interna benedetta dall’elettronica, il sogno di una democrazia egalitaria nella quale davvero il voto di ciascuno valga uno grazie al potere taumaturgico della rete.
La piattaforma resta un sogno, anche se ne esistono già diverse in  uso in giro per il mondo e le decisioni importanti restano tutte nelle mani di Grillo & co. he decidono nella totale opacità e che non sono andati oltre all’enunciare l’avvento del fantastico sistema in un futuro mai precisato. Nessun annuncio di test su sistemi del genere, nessun invito ai tanti aderenti a impegnarsi per l’individuazione e la messa a punto di qualche esperimento o di qualche versione beta, l’ennesimo promessa evidentemente non mantenuta tra quelle con le quali Grillo ha affrontato i suoi clienti, utenti e aspiranti soci.

Sono curiose contraddizioni tra le parole e le azioni che dovrebbero inquietare più di un aderente al movimento, ma discuterne non è ammesso e appena qualcuno ci prova è simpaticamente accusato di avere smodate ambizioni personali e “politiche” se interno al movimento o al soldo del nemico (“Siamo in guerra”, no?) qualora si tratti invece di un osservatore esterno. Eppure sono questioni abbastanza evidenti, che possono essere rimossi solo in presenza di un atteggiamento fideistico o dell’incapacità di capire che l’offerta politica di Grillo si fonda su basi che nulla hanno a che fare con la democrazia e l’orizzontalità e molto con una delega in bianco a una specie di moderno imprenditore della politica che vuole regnare come un sovrano assoluto sul suo giocattolo. La “democrazia diretta senza leader intermediari” tanto propagandata, semplicemente non esiste all’interno del M5S e Grillo ha dimostrato con i fatti di non avere alcun interesse a vederla nascere. Quasi un deja vu, nonostante l’autoproclamarsi una novità.

Fonte: Mazzetta 

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I forum segreti del M5S, altro che trasparenza

Pubblicato il 21 giugno 2012

Merita di essere segnalata a parte la notizia secondo la quale eletti ed élite del M5S, movimento che proclama orizzontalità e trasparenza nel suo agire e deliberare, si sono organizzati con un doppio livello di comunicazione. 


Uno pubblico, che usa i Meetup (pubblici) per intrattenere i gonzi e uno segreto, nel senso che fino all’altro ieri non se ne conosceva l’esistenza, rivelata solamente dalla ribellione di un aderente al gruppo di Bologna al quale la cosa non è piaciuta:



P.s. Questo post è un dettaglio che fa parte di un discorso più ampio sviluppato nel post precedente sul Non-statuto e il M5S in generale, andrebbero idealmente letti insieme per capire il senso della critica e la situazione nella gestione del M5S

P.p.s.
Si invitano i signori commentatori ad evitare esibizioni del genere per sembrare una folla anche quando sono uno. Uno vale uno anche quando usa 6 nick diversi (c’è anche Giorgina, che non ci stava). Ridicoli



Fonte: Mazzetta

[Qua poi ce ne sono delle belle. Indovinate un pò a chi appartiene l'IP 193.200.150.125 ?
Basta vedere qui:

http://webdetail.org/ip/193.200.150.125
http://www.trovaip.it/ip/193.200.150.125
http://www.ip-adress.com/reverse_ip/193.200.150.125
http://whatismyipaddress.com/ip/193.200.150.125

Ebbene si! E' proprio il proxy Anonymouse gestito da Anonymous! Quanta paraculaggine pur di nascondere il proprio vero Ip alla vittima di questo attacco degli influencer di Casaleggio!

Il bello è che si prova a usare lo stesso proxy per loggarsi o iscriversi sul blog di Grillo o sul Fatto Quotidiano si viene subito bloccati da diversi messaggi d'errore: evidentemente questo ip è ben conosciuto dai gestori della Casaleggio, e mentre viene bloccato sui propri siti, lo si usa assiduamente per molestare chi ha dei dubbi su Casaleggio o Grillo. Complimenti!

Ma è solo questo o dobbiamo sospettare anche qualche entratura della  Casaleggio Associati dentro Anonymous? Dopo quello che è successo i sospetti sono più che legittimi.]

 Tra i commenti:

mazzetta
Informaci tu che ne sai tantissimo, anche se non mi pare ci sia molto da informarsi, per il pubblico e il grosso dei militanti c’è un forum pubblico nel quale si parla di niente e in quello privato invece si discute di cose serie. E, alla faccia del non-statuto e di tutte le balle sulla trasparenze e orizzontalità, l’esistenza del secondo è tenuta segreta. Comunque provaci, forniscimi le informazioni che secondo te mi mancano, se mi sbaglio rettifico sempre volentieri

Il forum non è privato, è semplicemente chiuso per metà in alcune sezioni prettamente organizzative per evitare che giornalisti arrivino, facciano copia e incolla e scrivano articoli.
Per entrare in questo forum basta partecipare a tre incontri del movimento a bologna e si ha l’accesso senza nessun problema.
Consiglierei di leggerlo tutto il thread, inoltre il regolamento che specifica questo forum è ben visibile e pubblico, basta leggerlo.

mazzetta
21 giugno 2012
Evidentemente non era così prima che l’autore del messaggio scrivesse: “ho aperto questo 3d perchè voglio che tutti gli iscritti a questo blog sappiano che esiste un blog parallelo a questo”
“Parallelo”ed evidentemente non pubblicizzato, altra cosa da quello che hai appena descritto. Poi se quell’utente del Meetup ha raccontato balle, perché nessuno gli ha risposto sbugiardandolo?

  1. mazzetta
    21 giugno 2012
    p.s. il problema è ovviamente quello della trasparenza e quello del rispetto del non-statuto, perché se il forum “segreto” è riservato agli attivi, gli altri a cosa partecipano via internet? come partecipa “tutta la rete” e a cosa partecipa?
    Replica
    • vedo proprio che non ti vuoi informare
      sul meetup e sul sito ci sono tutte le informazioni pubbliche
      le attività del movimento sono tutte libere, senza aver lo status di attivi, vengono organizzati gruppi di lavoro aperti alla cittadinanza, quindi si parla di tematiche comunali e di quartieri con chiunque
      lo status di attivi e il forum invece sono questioni puramente organizzative che non c’entrano con il contenuto del lavoro fatto dal movimento
      Replica

      • mazzetta
        21 giugno 2012
        sul quel forum riservato si sono prese decisioni, mi pare che nessuno lo abbia negato, no? in quello pubblico si parla, in quello privato si decide, così almeno è riconosciuto anche da altri in quella discussione
  1. mazzetta
    21 giugno 2012
    Prima di delirare:
    Qualcuno mi sa dire dove Beppe Grillo ha scritto che per contare uno bisogna essere dei cittadini “attivi” ? Qualcuno mi sa dire dove ha scritto che si fanno le discussioni e si prendono le decisioni su forum non aperti e pubblici?
    Replica
  2. Da nessuna parte, Grillo lascia completa libertà ad ogni lista del movimento di organizzarsi. Quindi il movimento a Bologna ha deciso (in assemblea democratica) di avere un forum chiuso (NON segreto, che è ben diverso visto che è pubblico su qualsiasi piattaforma) per evitare che chiunque iniziasse a votare senza informarsi (non so arrivo con 100 persone una sera e voto quello che mi va perché sono in maggioranza assoluta).
    Replica

    • mazzetta
      21 giugno 2012
      quindi Grillo lascia libertà di organizzarsi come si vuole, ma quando si arriva a voler cacciare Tavolazzi lo si fa accusandolo di aver organizzato incontri al di fuori del blog di Grillo ?
      curioso…
      e il non statuto allora?

mazzetta
la coerenza con lo statuto fondativo non è un dettaglio, è il succo di tutta la faccenda

mazzetta
21 giugno 2012
e quindi si conferma in pieno la sostanza della mia (e di altri) critica e la pretestuosità degli interventi di chi dice che non ho capito, che non è vero o di chi insulta chi ha aperto quella discussione
il M5S non funziona affatto seguendo trasparenza e orizzontalità, ma è strutturato su più livelli, più o meno autorizzati da chi decide al livello superiore, a seconda di come gli va
c’è Grillo, ci sono quelli più vicini a lui che parlano con la sua organizzazione, poi ci sono gli “attivi” e infine gli “utenti” o quelli che pur iscritti contano zero
altro che uno uguale uno, sarebbe ora di rendersi conto di quanto ridicolo sia continuare in questa farsa

Marcello
Scusate a questo punto, per fare un riassunto (così vedo di capire quali sono i fatti corrispondenti al vero e quali no):
1) Nel M5S è “Uno vale uno”. Quindi chiunque ne faccia parte deve poter partecipare con il proprio voto alle decisioni che vengono prese. E’ esatto?
2) A Bologna esiste un gruppo di “attivi” la cui assemblea è “sovrana” ovvero prende tutte le decisioni, tranne che in casi eccezionali, in cui gli “uditori” vengono coinvolti nella decisione da prendere. E’ esatto?
3) gli “attivi” non corrispondono agli “uditori”: sono due categorie diverse, pur essendo si ai primi che i secondi iscritti al M5S.Esatto?
Siccome il punto 1) e il punto 2) sono mutualmente esclusivi (se gli attivi votano e gli uditori no, un uditore non vale un attivo) vorrei sapere quali tra la 1), la 2) e la 3) sono affermazioni esatte e quali no.

mazzetta
il problema di fondo è che alla fine non c’è nessuna differenza sostanziale con altri partiti, se non nel senso che l M5S mancando del tutto di organi “sociali” è demandato il potere assoluto a Grillo
il problema è che si “vende” una cosa (la partecipazione della rete) e poi se ne consegna n’altra, la partecipazione degli “attivi” e che il processo di formazione del consenso all’interno del M5S non è per niente trasparente come si predica, a questo punto mentendo agli elettori e agli aspiranti “utenti” come li definisce il non-statuto
in pratica il m5s vende un’organizzazione che non c’è e propaganda principi che non rispetta, una truffa a casa mia
altro che “si pretende d’infangare”, se la sono già infangata da soli secondo me
  • a dire il vero quello che resta principalmente è che il titolo che hai dato a questo articolo è completamente falso e fazioso.
    Replica

    • mazzetta
      21 giugno 2012
      ma nemmeno un po’, il titolo cita un thread molto discusso nel Meetup, di falso non ha proprio niente
      che io sia fazioso poi può essere, ma mentre penso a che fazione iscrivermi non posso fare a meno di notare una valanga d’interventi faziosamente offesi su questo post e nessuno sull’altro
      tu che non sei fazioso sai spiegare questo strano fenomeno?

Marcello
Vero; il punto dirimente però rimane che se “Uno vale uno”, deve valere sempre. Se anche in un solo caso si demanda la decisione ad un gruppo di “delegati” (o come li si vuole chiamare) uno non vale più uno. Insomma, 1) e 3) insieme non possono stare, e se il M5S fa dell’ “uno vale uno” un principio fondante e imprescindibile, non può non garantire a tutti i suoi iscritti il diritto di voto per ogni decisione presa. O in alternativa, deleghi a rappresentanti e si abolisca l’ “Uno vale uno”. E lo si dica.

Fabio
Letto tutto, non vedo niente di nuovo.
Definire segreto un forum che:
1) è ben documentato nel regolamento pubblico
2) ci si accede con delle regole ben precise e facili da soddisfare
è tendenzioso.
Altro discorso è discutere dell’opportunità di questo tipo di organizzazione. Ma non chiamarlo segreto perchè è palesemente falso.
Segreto: Fatto o informazione conosciuta da pochi e che non deve essere divulgata.
A me pare che ‘sto forum segreto, tanto segreto non sia, visto che è documentato nel regolamento.
Poi, per inciso, secondo me fanno bene ad averlo. In qualunque contesto, in qualsiasi organizzazione umana di qualsiasi tipo e scopo, è normale che ci sia una parte di informazioni/discussioni pubbliche e una parte riservata.

mazzetta
21 giugno 2012
ho fatto un post e poi ho pubblicato questo per attirare l’attenzione sui problemi che ho indicato in quello
non per vantarmi o annunciare la scoperta di un segreto che tale non è
la parola segreto la usa l’autore del post e la uso anche io per contrapporla a quel “pubblico” che rimbomba ossessivamente nella comunicazione del M5S e di Grillo, che invece non fa nulla in pubblico, se non le sue esibizioni monologanti

  1. Proviamo a ripartire dall’inizio.
    Qui sul tuo blog hai creato una pagina dal titolo “I forum segreti del M5S, altro che trasparenza”. Parlando di, appunto, FORUM SEGRETI.
    Non c’è niente di segreto, non c’è niente di non trasparente. Come abbondantemente discusso sopra da me, da Daniele, da altri. Questa è la tipica disinformazione italiana che prende tutto quanto e lo mette in un unico calderone marrone in cui non si capisce più niente e votare berlusconi o bossi o bersani è uguale.
    E tu continui a non rispondere a questo, continui a girarci intorno. Chi se ne frega dei 7 livelli, della struttura interna del m5s, ecc. Ovvio che un gruppo di persone si deve dare una regola per funzionare, altrimenti facciamo l’orda mongola, a che serve?
    Replica

  2. mazzetta
    21 giugno 2012
    “Chi se ne frega dei 7 livelli, della struttura interna del m5s”
    Grazie, proprio la dimostrazione di quel che dicevo
    Replica
    • E questa è la dimostrazione che sei totalmente tendenzioso. Prendere una frase ed estrapolarla dal suo contesto è la tipica tecnica del giornalista da quattro soldi che vuol fare la notizia a tutti i costi.
      Quella mia frase che tu hai estratto col bisturi era riferita alla critica che sto facendo qui: cosa c’entra la discussione sulla struttura interna del m5s con la pretesa dell’esistenza di un forum segreto? Nulla.
      Replica

      • mazzetta
        21 giugno 2012
        mah…. visto che il forum segreto fa parte dei di quella struttura, mi pare che c’entri. Come mi pare che il tuo cercare di affermare il contrario senza poterlo dimostrare sia invece una tesi tendenziosa
        tu dici “Ovvio che un gruppo di persone si deve dare una regola per funzionare, ” e io ti faccio notare che queste regole sono in contrasto con la loro propaganda di movimento, che quindi risulta platealmente falsa come peraltro si rivela anche il non-statuto, come mi pare di aver spiegato in abbondanza nel post precedente, che chissà perché schivano tutti

li odio i nazisiti di telaviv
il punto è che il M5S propagandava una sorta di anarchismo reale…e invece è gerarchico e piramidale come qualsiasi altra struttura partitica del 900, se vogliamo dirla tutta anche piu del PC…
poi se per i grillini questa normale constatazione senza accezzione negativa diventa un’infamia vuol dire solo che hanno la coda di paglia
e cmq joe passerina a bologna è conosciuto e non certo per essersi spaccato la schiena lavorando…

mazzetta
21 giugno 2012
again, il punto non è il “segreto”, ma capisco che a qualcuno faccia comodo puntare lì il dito, perché sul resto non sa che dire, come te che hai fatto una mitragliata di 4 commenti per darmi del Belpietro
crescete e studiate, abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza (semicit.), queste robe qui non servono a nessuno

007
invece il punto è proprio il definire “segreto” un forum che “segreto” non lo è affatto.
questo per due principali motivi:
il primo è che si tratta di una evidente falsità, di una bugia, di una menzogna
il secondo, che tale spudorata menzogna si rende necessaria solo nell’ottica di denigrazione di chi ha la sola colpa di non pensarla come te.
Non fosse così, perchè abbassarsi a falsare la verità pur di sostenere una tua personale visione delle cose (condita pure di gratiti insulti ,”i gonzi”, a chi si riconosce in un movimento nel quale tu invece no??)
resta quidni solo un termine per definire un simile comportamento. lascio a te la capacità di individuarlo

mazzetta
21 giugno 2012
resta quindi la tua incapacità d’accettare il fatto che citare una cosa non equivale a scrivere una falsità, al contrario
la “spudorata menzogna” la stanno discutendo a quel link senza chiamarla così

Deliziato
Ma non lo avete ancora capito che questo post è uno specchietto per le allodole? Ve lo ha anche scritto che ha fatto questo per attirare la vostra attenzione sull’altro, ma voi niente. Pieno di commenti qui, vuoto di là, la dimostrazione plastica che tutto il M5S non è in grado di rispondere a una sola critica argomentata, mentre sono tutti pronti a saltare alla gola del “nemico” senza nemmeno rendersi conto che così fanno il suo gioco. Ha ragione a darvi dei gonzi.

Salus
http://www.meetup.com/grillibologna/boards/thread/24334322/110/
Ha ragione Mazzetta, si stanno scannando perché c’è gente che fa cose in segreto e perché il Meetup non lo usa nessuno e quindi non serve a niente. Mi sembra ridicolo questo flood di trollate per sostenere che ha scritto il falso quando il gioco è scopertissimo e si capisce subito che “la rete” non decide niente, che tutto si decide al riparo da occhi e orecchie indiscrete in riunioni identiche a quelle di tutti gli altri partiti.
Fanno schifo e lo sanno, per questo s’incazzano.

Altri commenti (lapidari) da Giornalettismo:

momin scrive:
Come fecero 20 anni fa gli italiani con Berlusconi – percepito come nuovo mentre era quanto di più vecchio e marcio esistesse già a loro – l’elettorato italiano corre ora il rischio di buttarsi su Grillo solo per contrastare l’inefficienza e la disonestà della attuale classe politica.
Ma Grillo è, se possibile, ancor peggio di Berlusconi: la concezione della democrazia è la stessa, uno vale uno (cioè niente) e lui vale tutto, ma il padre padrone in questo caso si direbbe anche persona in sé di scarsa intelligenza, a giudicare dalla lunga serie di bufale a cui ha datto credito. Probabilmente l’attuale successo è merito non suo ma della sua “eminenza grigia” di recente venuta alla luce, questa sì una mente di grande – anche se forse non lucida, a me sembra un esaltato – intelligenza.
All’elettorato italiano – è noto storicamente dai successi elettorali di Mussolini, dell’Uomo qualunque o di Forza Italia vent’anni fa – l’attrazione del vuoto piace. Personalmente no, non mi piace per nulla e non perché abbia paura del nuovo, ma perché detesto gli autocrati, tanto più se sotto mentite spoglie. 

 D-FENS scrive:
E’ troppo tardi per analisi del genere.
Andavano esposte già nel 2007, al tempo del primo Vday a Bologna.
A differenza dei soliti troll e influencer grilloidi che infestano i commenti, io ammetto che sì, voterò M5S alle prossime votazioni (qualunque siano), pienamente consapevole che l’azienda PRIVATA M5S di Grillo&Casaleggio sia null’altro che un bubbone di pus neonazista e paraculo, come ogni altra azienda privata di questo mondo.
I ragionamenti lucidi di utenti come Hyksos e Budde arrivano fuori tempo massimo.
I tedeschi, accecati dal livore e dalla frustrazione,
votarono in massa Hitler,
nonostante tutti gli ammonimenti e i cattivi presagi fossero evidenti; bastava notarli; era tutto già scritto e previsto nel Mein Kampf, così come TUTTO il male che verrà è già scritto e previsto nei deliranti video virali del fanatico Gianroberto Casaleggio.
La SUA ditta non sta facendo altro che offrire un servizio richiesto dagli italiani, e gli italiani giustamente dovranno soccombere pesantemente fino in fondo per capire il proprio personale marciume, come a suo tempo toccò agli ottusi tedeschi.
E allora perchè tentare di fermare la Storia, piuttosto diamole una mano a compiersi; prima o poi arriverà un nuovo Tribunale di Norimberga per scremare questi cialtroni arroganti dopo tutte le tragedie che saranno in grado di procurare.
Nel frattempo diamogli un Nemico [provvisorio]; vogliono sbranare la Casta?
Che se la prendano, e ne facciano quello che vogliono; tanto non basterà e non servirà a molto.
A quel punto basterà creare un Nuovo Nemico e così via.
Quando i Nemici cominceranno a mancare si scanneranno tra di loro oppure i soliti anglosassoni verranno a suonare la campanella di fine ricreazione.
Intanto si salvi chi può.