mercoledì 27 giugno 2012

Uno vale uno? Siamo tutti uguali? Decidono i cittadini e non esistono vertici? Questo il mantra del Cinque Stelle. Ma ora basta cazzate, per piacere...

Comincia il pentitismo nel "Fatto Quotidiano?

(dal Fatto Quotidiano di Oggi) Sarà anche così, ma nel movimento c’è almeno una eccezione. Riguarda Valentino Tavolazzi, consigliere comunale a Ferrara. Come abbiamo già scritto su questo blog (“Epurazioni a cinque stelle”) Tavolazzi, a detta di molti 5S è il “più bravo” dei consiglieri comunali eletti dal movimento (Grillo appoggiò la sua lista civica), il più competente: fino ad poco tempo fa sempre a fianco di Grillo in numerose occasioni pubbliche a ricoprire il ruolo del “tecnico competente”.

Poi è successo, a marzo, che alcuni simpatizzanti Cinque Stelle abbiamo organizzato a Rimini un incontro per interrogarsi su come rafforzate la democrazia nel movimento. Tavolazzi vi partecipò, e per lui e gli altri partì all’istante una bella scomunica grillesca con la quale vennero espulsi dal movimento.

Veniamo ad oggi. Dopo l’incredibile successo di Federico Pizzarotti a Parma, Tavolazzi si è candidato a direttore generale del comune della città (lui smentisce, ma non è escluso che a volergli dare questo ruolo ci stia pensando lo stesso Pizzarotti). Tavolazzi avrebbe tutte le carte in regola per svolgere quel ruolo: sia la competenza che la stessa visione “politica” del neo-sindaco. Però, secondo Grillo, il sindaco Pizzarotti non può decidere da solo i destini della sua Parma. Questa mattina è partita un’altra scomunica, sempre dal blog di Grillo: “A Tavolazzi – scrive il blogger – è stato inibito l’uso congiunto del suo simbolo con quello del MoVimento 5 Stelle qualche mese fa”. La sua nomina “è una scelta impossibile, incompatibile e ingestibile politicamente. Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti ancora sulla scena per spaccare il MoVimento 5 Stelle e che trovi pure il consenso di un consigliere dell’Emilia Romagna” (il bravo – a questo punto forse troppo – Giovanni Favia? chiediamo noi).

Non finisce qui. Grillo invita “chiunque fosse interessato alla posizione invii il suo curriculum a questa mail”. Il link porta ad un form per segnalazioni su BeppeGrillo.it. Vi sembra normale? Vi sarebbe sembrato normale se, appena eletto Luigi De Magistris sindaco di Napoli, Antonio Di Pietro avesse chiesto a chi volesse diventare assessore nel comune partenopeo, di mandare un curriculum alla sua mail personale?

La situazione, per ora è di stallo: quando bisogna confrontarsi sui fatti, d’altronde, gli insulti e le epurazioni servono a poco. Sarà interessante però vedere cosa sceglierà Pizzarotti, e vedere anche come si comporterà Grillo se i suoi cittadini, ora amministratori, sceglieranno di testa loro come trasformare in realtà, la “nuova politica”.

Cari amici del "Fatto"... lo so anch'io, solo gli imbecilli non cambiano mai idea. Ma voi, a quanto pare, soffrite di un surplus di intelligenza. Le vostre idee cambiano ad ogni "sfogliar di pagina". Avete una specie di tavolata self-service delle idee, modello Valtur. Ognuno può trovare nel vostro buffet qualcosa di suo gradimento: l'apologia del grillismo, o la sua demolizione in 72 ore. 

Che dire? Benvenuti fra noi umani, che ci mettiamo tanto a capire la grandezza (o la insignidicanza) di certi personaggi), ma una volta che ci siamo formati un'idea, riusciamo a tenerla ferma per almeno una settimana!. Non vorremmo che la ggente dimenticasse troppo in fretta la vostra trionfale accoglienza alla vittoria epocale  del PdL a 5 Stelle a Parma (per non parlare dell'inizio della Terza Repubblica con la vittoria di Sarego). Quindi...

Parmacotti-fatto               Parmacotti-libero
...così... solo per non dare prematura sepoltura al vostro affrettato entusiasmo...

 

Fonte: Tafanus