lunedì 18 giugno 2012

Il punto di Gatto Nero su Parma e le minchiate a 5 Stelle

Gatto Nero, esaustivo come sempre, fa il punto sulla grottesca situazione dei cazzari, quando passano dai palchetti alle responsabilità di governo

Gatto-nero

Taf, torno brevemente sugli argomenti parmigiani.

a) Una giunta intera non c'è. Gli assessorati all'Urbanistica, ai Servizi Sociali e alla Cultura sono ancora sostanzialmente acefali. In particolare ai primi due fanno capo le maggiori funzioni del Comune. Si commenta da sè.

b) Sull'inceneritore, Grillo afferma che se vi sarà una penale si pagherà. Ovvero, la pagheranno i cittadini parmigiani (circa 1000 euro procapite) non lui. E, consequenzialmente, sempre i medesimi dovranno pagare l'alternativa a quell'impianto.


Sull'argomento, ieri il sindaco ha spiegato che  punta a un accordo condiviso anche con Iren sul termovalorizzatore: "...non vogliamo far partire l’inceneritore senza rischi per i posti di lavori e nuovi debiti da contrarre”  http://uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it/2012/06/14/gaffe-e-polemiche-ecco-lesordio-grillino/

Fatico un po' a capire come si possa ottenere una simile quadratura. Ma tant'è.

c) Più in generale, nell'intervista Grillo afferma: "Nessuno in Europa progetta nuovi inceneritori: entro il 2020 saranno proibiti. Ma possibile che a San Francisco e in tutta la California queste cose sono normali e da noi sembrano follie?" Ebbene uno visita il sito istituzionale: http://www.energy.ca.gov/biomass/ e scopre facilmente che i termovalorizzatori in California ci sono eccome (per una potenza installata di 2000 MW) e bruciano sia MSW (muncipal solid waste, cioè rifiuti solidi urbani, cioè rifiuti indifferenziati) e RDF (ossia combustibile derivato da rifiuti, ossia quanto resta - plastica e cellulosa - dopo i trattamenti TMB). Non intendono costruirne altri per la buona ragione che ne hanno abbastanza e, perseguendo l'obbiettivo di ridurre nel tempo sempre più - mediante riciclo e riuso - il volume dei rifiuti FRATTANTO seguitano ad usare inceneritori e discariche, con una strategia di dismissione degli impianti via via giunti a fine vita.

N.B. Parma i suoi rifiuti li brucia a Pavia e a Reggio Emilia. In quest'ultimo caso, occorre declinare al passato in quanto a Reggio l'inceneritore, dopo 44 anni di attività, è stato dismesso.

Sempre Grillo afferma che in Germania si bruciano pochissimi rifiuti. Sarà, ma secondo le statistiche IEA (2009) la Germania ha prodotto 9600 GigaWh di elettricità e oltre 50000 TeraJoule di calore dalla combustione di rifiuti ( http://www.iea.org/stats/electricitydata.asp?COUNTRY_CODE=DE )

L'Italia ha prodotto 3300 GWh e 4800 TJ, che corrispondono a 1/3 e a meno di un decimo della Germania, che è più popolata di noi, ma non 3 volte tanto ma solo 1,3 volte. Anche nel caso tedesco vale quanto detto per la California: non costruiscono altri inceneritori in quanto li hanno, li dismetteranno a fine vita (quando si saranno ripagati gli investimenti) e FRATTANTO, con la necessaria gradualità, implementano una gestione rifiuti che richieda un ricorso minimo a discariche e inceneritori. Non il contrario, secondo la vulgata grillesca. 

Quella è la normalità. La follia è continuare a vendere illusioni condite da grossolane frottole, alla napoletana maniera.

Gatto Nero

Caro Gatto,
di seguito al tuo punto sulla situazione di Parma, riaprirò un post del Tafanus del novembre 2008, che a sua volta riapriva una durissima polemica svoltasi sul Tafanus nell'autunno 2007 (epoca del fatal Vaffanculo Day), sulle mitiche politiche (o sogni?) "zero waste" di San Francisco. Purtroppo la gente dimentica, e periodicamente è in caso di rinfrescare la memoria ai cazzari-capi e ai cazzarini da riporto.

Tafanus

15/06/2012
Fonte: Tafanus