Il primo espulso dal Movimento 5 Stelle, il ferrarese Valentino Tavolazzi, replica con una lettera all’intervista di oggi di Beppe Grillo sul Fatto e alle dichiarazioni che lo riguardano in prima persona. «Beppe dice falsità», “taglia corto Tavolazzi. E aggiunge: «Beppe si è accorto di aver sbagliato e potrebbe bastare un “ho sbagliato, mi dispiace”, sbagliare è umano, ma, mi ha confermato sempre al telefono, non lo farà mai per evitare una “figura di merda”».

Beppe Grillo e Valentino Tavolazzi quando tra di loro andava tutto bene
13 giugno 2012 - 19:15
Tratto da: Progetto per Ferrara
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara
Leggi anche:
La nostra intervista a Tavolazzi nel giorno dell’espulsione
Chi è Valentino Tavolazzi
Fonte: Linkiesta
Tra i commenti su Progetto per Ferrara:
Tratto da: Progetto per Ferrara
Nell’intervista di Marco
Travaglio a Beppe Grillo
pubblicata su Il Fatto Quotidiano e su ilfattoquotidiano.it
del 13.06.12, vengo chiamato in causa.
Anche io non voglio parlare male di Beppe, siamo amici da tanti anni
(aiutò molto le battaglie ambientaliste nella mia città, contro
inceneritore e turbogas, cui ho contribuito quale
esponente di Medicina Democratica)
e gli sono riconoscente per il cambiamento che sta producendo nel
nostro paese, tuttavia vi chiedo cortesemente di pubblicare questa mia
replica ad alcune non – verità da lui dette sulla mia persona.
E’ vero: nel 2009, quando Progetto per Ferrara decise di
farsi certificare dal Blog di Grillo come lista civica
a Cinque Stelle, il MoVimento non era ancora nato. Ma questo vale per
molte altre liste che ancora oggi fanno parte del movimento. Inoltre
Beppe avrà sicuramente dimenticato di aver concesso l’uso del simbolo alla lista MoVimento 5
Stelle Emilia Romagna per le elezioni del 2010, alle
quali io ed altri tre appartenenti a Progetto per Ferrara eravamo
candidati. Glielo ricordo volentieri.
Cosa vuol dire aver la “testa a forma di partito”? Beppe afferma che
faccio politica da troppo tempo. In realtà è facile constatare dal mio curriculum vitae, da sempre pubblicato sul
nostro sito, che ho iniziato a fare politica alla fine del 2008, proprio
fondando la lista civica poi
certificata da Beppe, a parte una parentesi di pochi
mesi negli anni ‘70 come consigliere di circoscrizione per il PCI. Con
questi parametri di espulsione quanti rimarrebbero dentro il Movimento?
Non ho mai fatto riunioni in cui io abbia parlato di “organismi
interni, cariche e strutture verticali”. Al contrario ho promosso giornate sulla Democrazia Diretta,
che proprio Beppe ha contrastato, con me al telefono, mai
pubblicamente. Quella Democrazia Diretta che ora lui promuove
tutti i giorni sui media.
La mia non-iscrizione al MoVimento 5 Stelle è certamente la sua
amnesia più grande. Basta intervistare gli eletti ed attivisti
dell’Emilia Romagna. Emergerebbero decine di riunioni cui ho partecipato
per la campagna
elettorale regionale del 2010 (candidato del movimento
5 Stelle Giovanni
Favia); centinaia di mail con lo staff di Grillo come
eletto del movimento 5 Stelle; partecipazioni
alle riunioni nazionali per gli eletti,
convocate da Casaleggio a Milano. A due di esse mi è stato chiesto di
relazionare sul ruolo del
consigliere comunale, sui bilanci e sull’acqua
pubblica.
Se qualcuno ha diviso il Movimento non sono stato io, bensì chi ha
scritto i post della nostra espulsione. Noi di PpF, come molti altri,
abbiamo sempre cercato di dare attuazione al Non Statuto,
con particolare attenzione alla democrazia interna. Ma Beppe non ha
voluto seguirci, al contrario ci ha sempre osteggiato. Non so perché.
Forse non gli interessa dare l’esempio.
Anche sul rapporto con Pizzarotti non dice la verità: con lui e non
solo hanno parlato sia Beppe che Casaleggio, minacciando che si
sarebbero tirati indietro dal MoVimento, qualora Federico avesse
nominato me Direttore Generale a Parma.
Ora faccio io una domanda a Beppe.
Anche se fosse vero quello che dice di me, perché ha espulso tutti
i ragazzi della lista PpF e tutti quelli della Lista di
Cento?
Beppe ha chiaramente preso un abbaglio, non so chi lo abbia
consigliato. Potrebbe bastare un “ho sbagliato, mi dispiace”, sbagliare è
umano, ma, mi ha confermato sempre al telefono, non lo farà mai per
evitare una “figura di merda” [cit.].
Colgo l’occasione per rilanciare la disponibilità delle liste di Ferrara
e Cento, da sempre
offerta, ad un confronto con Grillo e Casaleggio in un’assemblea del
Movimento 5 Stelle.
In ogni caso, con o senza il suo simbolo, noi continueremo a lavorare
per il Movimento.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara
Leggi anche:
La nostra intervista a Tavolazzi nel giorno dell’espulsione
Chi è Valentino Tavolazzi
Fonte: Linkiesta
Tra i commenti su Progetto per Ferrara:
- Paolo
- Matteo Marchetto
- ValerioTavolazzi
- Andrea
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi
-
ValerioTavolazzi