martedì 5 giugno 2012
Devo dire che il neo sindaco di Parma Federico Pizzarotti mi è
simpatico, e spero sinceramente che riesca a fare un buon lavoro. Certo,
c'ha messo 15 giorni per sfornare la prima nomina, e nonostante il "qui comando io" sguainato in apertura di mandato, ha già dovuto fare dietrofront s'una designazione a lui gradita ma invisa alla coppia
Grillo/Casaleggio. Infine - come primo atto da nuovo sindaco di Parma, e come rappresentante della "dirompente novità" a 5 Stelle - ecco, magari io avrei
evitato quella mega intervista patinato-fotografica a "Chi", il settimanale diretto da Alfonso Signorini.
Il parmigiano grillino è scaduto
06/06/2012

A Parma la rivoluzione russa. La città parmigiana è diventata il
simbolo dell’ascesa irresistibile del Movimento 5 Stelle. La formazione
politica che fa riferimento a Grillo e alla Casaleggio ha conquistato
nella città emiliana il suo successo più clamoroso alle recenti, e
trionfali per l’M5S, elezioni amministrative. A più di due settimane dal
voto però i risultati sono completamente assenti.
La nomina di un solo assessore è un segno di un’enorme difficoltà
politica, e l’annuncio su Youtube è una patetica vernice di nuovo su un
quadro ampiamente indoddisfacente. La mancata creazione di una giunta,
l’organo di un governo di municipio, non è l’unico problema per Federico
Pizzarotti. La sua prostrazione al diktat di Grillo e Casaleggio contro
un esponente espulso dal MoVimento ha subito fatto capire che il suo
grado di autonomia sarà limitato. Troppo importante la vetrina di Parma
per permettere un governo attento solo ai bisogni dei suoi cittadini.
Finora Federico Pizzarotti si è distinto solo per una
sovraesposizione mediatica da campione di presenzialismo delle agenzie e
dei pastoni dei Tg, culminata con l’imbarazzante ciliegina sulla torta
del servizio fotografico su Chi. La patente di normalità fornita dal
settimanale più berlusconiano d’Italia è l’ennesima prova di quanto il
nuovo, nella politica italiana, sappia sempre di vecchio avanzato. Dalla
capitale del grillismo finora non è arrivata nessuna innovazione
positiva, rimane solo la speranza di un governo municipale dignitoso per
Parma. I segnali arrivati finora però non lasciano ben sperare neanche
per questo.