Come reazione al tripudio del primo V-day di Beppe
Grillo, feci circolare questo “Considerazioni sul V-day”, di
cui si è poi molto discusso in Rete e nei forum di ogni sorta, meetup
ecc., con una diffusione davvero impressionante dovuta probabilmente
alla mia critica a Beppe Grillo. In esso sviluppo per intero i temi per
me più centrali e drammatici della paralisi della Società Civile
italiana e della sua deriva al seguito dei
nuovi Guru antagonisti, temi come la Cultura della Visibilità nel
Sistema e nell'Antisistema; l’Industria della Denuncia e
dell’Indignazione; la Struttura Orizzontale:
solo Fonti, non Star; l‘Annullamento degli attivisti e dei
cittadini; e poi I sonni tranquilli del Potere e altro.
Sono temi già presenti in altri scritti in questo sito, ma qui sono
forse meglio spiegati. Il pezzo contiene, nel finale, indicazioni
precise su cosa poter fare per realmente incidere nella lotta ai poteri
forti mediatici e politici.
Cari amici,
sono Paolo Barnard,
giornalista
ex inviato di Report e scrittore (Perché ci Odiano ecc.), impegnato da
molti
anni nei temi che ci stanno a cuore. Queste righe sono un appello molto
più che
accorato, sono piuttosto un grido per ostacolare la rovinosa deriva
nella quale
la Società Civile Organizzata italiana* è franata, e di cui il terribile
V-day
di Beppe Grillo è solo l’espressione più visibile.
Sta accadendo che noi,
la Società
Civile Organizzata di questo Paese, ci stiamo facendo annullare
dai metodi
e dalle strutture di rapporto di alcune personalità divenute
nostri
leader, e dal fumo negli occhi che costoro sono riusciti a soffiarci.
Siamo
ridotti oggi a poca cosa, ci stiamo auto consegnando all’irrilevanza,
nonostante l’apparenza sulla superficie sembri dimostrare l’esatto
contrario.
Eravamo invece l’unica speranza rimasta a fronteggiare il trionfo
internazionale del Sistema massmediatico e neoliberista, davvero
l’ultima
spiaggia. L’annullamento di quella speranza è per me una tragedia
enorme, ma è
indicibilmente più tragico che questa rovina si stia consumando per mano
dei
nostri stessi leader alternativi e con il nostro pieno ed euforico
consenso.
Questo, mentre il Sistema se ne sta tranquillo a guardare in
piacevole
stupore (il Sistema, amici, quello vero, quello che non sta a Palazzo
Chigi).
E’ accaduto che noi,
gli
antagonisti, abbiamo riprodotto al nostro interno le medesime strutture
del
Sistema che volevamo contrastare.
*
per Società Civile Organizzata si intendono
sia i pochi attivisti che i tanti simpatizzanti raccoltisi attorno ai
Movimenti
e ai gruppi di protesta italiani.
L’annullamento
verticale
Anche fra noi dilaga
oggi la
struttura chiamata Cultura della Visibilità, che è la cultura dei
Personaggi,
cioè dei Vip, e che nel nostro caso è rigorosamente alternativa,
certo,
ma sempre identica all’equivalente struttura del Sistema massmediatico. E
cioè
la nefasta separazione fra pochi onnipresenti famosi, e tanti seguaci.
Ne siamo
pervasi totalmente.
I nostri Personaggi e
gli eventi
che essi gestiscono (i Grillo, Travaglio, Guzzanti, Strada, Zanotelli,
Ciotti,
Moretti ecc., con le loro marce, manifestazioni, spettacoli di piazza,
film
ecc.) producono singolarmente cose (talvolta) egregie, ma
collettivamente
fomentano quella struttura compiendo un danno devastante, e che pochi
ancora
comprendono nella sua ampiezza e implicazioni. Quale danno? Essi di
fatto svuotano
l’Io dei loro seguaci impedendogli di divenire singole entità
autonome e
potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque
minando
la Società Civile Organizzata e la speranza che essa rappresenta. Ecco
come:
1) I
Personaggi,
ponendosi come tali, inevitabilmente ci trasmettono la sensazione di
sapere
sempre più di noi, di poter fare più di noi, di contare più di noi, di
aver
sempre più carisma di noi, più coraggio, più visibilità. E più sapere,
capacità, importanza, carisma, coraggio e visibilità noi gli attribuiamo
meno
ne attribuiamo a noi stessi. Il paragone inevitabile fra la nostra
(generalmente fragile) autostima e l’immagine di ‘grandezza’ dei
Personaggi,
fra il nostro limitato potere e quello invece di chi è famoso, è ciò che
finisce per annullarci. Tantissimi di noi infatti pensano “ma da
solo
cosa posso mai fare? cosa conto? chi mi ascolta?”, e in sol colpo ci
auto
annulliamo. Smettiamo così di pensare e di agire autonomamente e
corriamo ad
affidarci ai suddetti Personaggi, che prontamente ci forniscono un
pensare e
un agire preconfezionati, che noi fotocopiamo in un’adesione adorante e
acritica.
E questa è, insieme, una rovina per noi e la salvezza del Sistema, per
le
ragioni che esporrò a breve.
Riguardatevi la folla
del V-day
di Bologna e ragionate solamente su tutte quelle mani alzate e sulle
ovazioni.
Cosa trasmettevano se non una colossale attribuzione di potere a coloro
che
cavalcavano quel palco?
Abbiamo così ricreato
una verticalità
e nuove Caste. E’ tutto lì, la cosa peggiore è proprio questa. La
loro
imponenza, cultura, e visibilità rimpiccioliscono noi, che deleghiamo
loro
praticamente tutto.
E infatti in assenza
dei
personaggi, delle loro analisi e delle loro iniziative, la maggioranza
di noi
diviene inerte, anzi, scompare. Ecco perché le migliaia di noi che si
riversano
nelle piazze ogni anno sembrano regolarmente sparire nel nulla
all’indomani.
Ecco perché questa Società Civile non cambierà alcunché.
Beppe Grillo, come
tutti i
trascinatori, fa crescere (o piuttosto fanatizza?) alcuni suoi attivi
seguaci
ma contemporaneamente svuota centinaia di migliaia, ed ecco il fumo che
egli ci
getta negli occhi quando ci convince invece che tanto sta accadendo.
E non fatevi ingannare
dal fatto
che i nostri Personaggi denunciano cose spesso sacrosante, o che alcune
loro
iniziative sono anche benefiche. Questo vi oscura una visione più
obiettiva,
poiché siete assetati di qualcosa che finalmente spezzi il Sistema e vi
gettate
con entusiasmo sulla prima offerta disponibile che ‘suoni’ come giusta. Ma
il
giusto che costoro invocano e operano è ben poca cosa di fronte al
danno che
nell’insieme (e più o meno consapevolmente) essi causano attraverso
l’annullamento di così tanti. Esattamente come nel caso, a voi noto,
dell’ingannevole giustezza e natura benefica dei cosiddetti aiuti al
Terzo
Mondo: ineccepibili e sacrosanti all’apparenza, ma nella realtà essi
sono la
vera causa della rovina e della morte di milioni di derelitti nel mondo.
2) Tutti i
sopraccitati
Personaggi, dai comici ai preti ai giornalisti, hanno dato l’avvio in
Italia a
una forsennata industria della denuncia e dell’indignazione, ovvero la febbre della
denuncia dei
misfatti politici a mezzo stampa o editoria, con tanto di pubblici
inquisitori
che ne sfornano a ritmo incessante, nella incomprensibile convinzione
che
aggiungere la cinquecentesima denuncia alla quattrocentonovantanove in
un
martellamento ossessivo serva a cambiare l’Italia. Eppure, che la
politica
italiana fosse laida, ladra e corrotta, milioni di italiani lo sapevano
benissimo già prima che molti di questi industriali dell’indignazione
nascessero, e assai poco è cambiato. Allora, a che serve procedere
compulsivamente ad aggiungere denuncia e denuncia e indignazione a
indignazione? In realtà questo modo di agire serve a giustificare (oltre
agli
incassi degli autori) l’auto assoluzione di masse enormi di italiani,
noi italiani come sempre entusiasti di incolpare qualcun altro, e mai
noi
stessi e la nostra becera inerzia, per ciò che accade. E badate bene che
è
proprio questa auto assoluzione scodellataci dai nostri Personaggi che
ci annulla
ulteriormente, poiché ci impedisce di imbatterci nell’unica verità
in grado
di farci agire, e cioè che alla fine della strada la responsabilità
ultima per
tutto quello che accade di sporco e corrotto in questo Paese è nostra.
Direbbe Truman: The buck stops here.
La vera Casta in
Italia sono i milioni di bravi
cittadini che evadono più di 270 miliardi di euro all’anno, quelli che
fanno
politica una volta ogni cinque anni, quelli che ogni cinque anni
consegnano
masse di potere a pochi rappresentanti e poi si occupano solo dei fatti
propri
(come affidare a un bambino le chiavi del magazzino della Nutella e non
controllarlo più, e poi lamentarsi che il bimbo ha finito col papparsela
tutta). Ma anche quelli che, e parlo ora delle adoranti folle del V-day,
si
sentono 'belle anime' in lotta per Un Mondo Migliore perché si riversano
nelle
piazze ad applaudire l'istrione egomaniacale di turno, ma che chissà
perché non
compaiono mai nei luoghi del grigio vivere quotidiano a fare il lavoro
noioso,
paziente, un po' opaco dell'impegno civico, del controllo sui poteri,
della
partecipazione continua, del reclamo incessante di standard morali e
democratici, e della creazione di consenso fra la vera Casta.
E invece a braccetto con l’industria
della denuncia e
dell’indignazione ci auto assolviamo e ci ri-annulliamo.
Si doveva fare altro.
La struttura
orizzontale*.
Solo Fonti, non Star.
Dovevamo invece essere
aiutati a
crescere per divenire ciascuno singolarmente il Personaggio di se
stesso, il
Leader di se stesso, il Travaglio-Grillo-Ciotti-Zanotelli ecc. di se
stesso.
Dovevamo imparare a ‘scrivere’, ciascuno di noi a suo modo, il
‘libro’
della propria denuncia dei fatti e della propria analisi accurata
dei
fatti, dovevamo imparare a fare ogni giorno il nostro
personale Tg, ad
essere i presidenti del consiglio di noi stessi, i politici di noi
stessi, unici
e soli referenti di noi stessi, a credere solo nella propria verità,
senza
mai, mai e mai aderire acriticamente alla verità di alcuno, chiunque
esso/a
sia, qualunque sia la sua fama, provenienza, carisma o potere. Ciascuno
di noi
sul proprio palco, sotto i propri riflettori, in prima serata,
non importa quanto colti, quanto intelligenti, quanto connessi, poiché
l’unico
motore del nostro agire doveva essere la fede nell’insostituibile
importanza di ciascuno di noi.
Non dovevamo
permettere la
nascita di Star alternative perennemente citate, adorate, ospitate in
tv,
inseguite nelle piazze fin al delirio da stadio, e detentori del ‘cosa
si deve
fare’, se non addirittura dell’organizzazione del nostro futuro. Semmai
esse
dovevano invece fungere da semplici individui che si mettevano a nostra
disposizione unicamente come fonti. Semplici fonti, da
consultare
con sana distanza, da usare come si usa Google, ovvero pagine fra le
tante di
una enciclopedia che può esserci utile ma il cui ruolo doveva rimanere
più
modesto. A scintillare non dovevano essere i Grillo e i Travaglio,
doveva
essere ogni singola persona comune, per sé, in sé. Tutto ciò, in un
rapporto sempre
e solo orizzontale.
Solo il percorso
sopraccitato avrebbe
garantito la nascita di un insieme di cittadini capaci di agire sempre,
indipendentemente da qualsiasi cosa, capaci
di combattere anche da soli, anche in assenza dei trascinatori,
per sé e con sé, dunque potenti, affidabili e durevoli, sani in
una dialettica
sociale sana. Gente in grado di analisi attente e indipendenti di ogni
evento,
alla ricerca della giusta soluzione, e che mai si farebbe trascinare dall’errore
fatale
dell’adesione acritica all’analisi di qualcun altro.
Questo avrebbe
fatto tremare
i palazzi, questo li avrebbe spazzati via, questo e solo questo avrebbe
cambiato la nostra Italia.
* ho preso in prestito il termine
‘orizzontale’ da uno scritto di Gherardo Colombo, che ringrazio. nda
Il gregge e il
precipizio.
Fra i nostri Vip
alternativi si
agitano alcuni personaggi meschinamente in malafede, ed è davanti agli
occhi di
tutti. Altri sono meno equivoci, ma tristemente incapaci di vedere una
verità
che vale la pena ripetere: non possono incitare le persone ad agire
mentre, per
i motivi sopraccitati, li svuotano della capacità di agire. Il V-day e i
suoi
Vip hanno offerto uno spettacolo indecente quando incitavano la
cittadinanza a
fare politica dopo averla per anni annullata fino all’intontimento. Ed
eccolo
l’intontimento risultante: sentiamo e accettiamo da costoro cose che
solo pochi
anni fa ci avrebbero fatto trasecolare e indignare, come
- le proposte di
omologazione
culturale degli immigrati che neppure Le Pen ha mai fatto;
- l’esaltazione del
criminale di
guerra Tony Blair come leader illuminato (sic) e della Fallaci come “unica
vera
giornalista italiana”;
- la schedatura del
DNA;
- l’assoluzione delle
condotte
disumane e dei crimini internazionali d’Israele perché “sappiamo di
cosa
sono capaci gli arabi”;
- l’inammissibile
retorica
sull’esistenza di un presunto ‘regime’ in Italia, che offende la memoria
dei
milioni che sono morti sotto le vere torture nelle vere carceri dei veri
regimi, e che espone la frode di certi nostri attuali ‘oppositori del
regime’
perennemente in prima serata Tv, o nei salotti letterari, o nelle piazze
o sui
maggiori quotidiani nazionali, quando non mi risulta che Steve Biko o
Santiago
Consalvi o ancor prima Gramsci o i fratelli Rosselli si siano mai
opposti in
quel modo ai rispettivi regimi;
- e poi guazzabugli
sgangherati
di concetti come democrazia e partecipazione, con, solo per citare un
esempio
recentissimo, sconsolanti assurdità come questa (profferta da una fra i
nostri
idoli in prima serata): “L’Italia non è una democrazia, lo dimostra
il fatto
che dopo ogni inchiesta di Report non accade mai nulla!”. E’
desolante che
questa opinion leader alternativa confonda una trasmissione Tv col
risultato di
un referendum. E’ a questo livello di competenza che affidiamo le nostre
convinzioni? E non si tratta di bazzecole; immaginate solo come avrebbe
ironizzato quella stessa opinion leader se Calderoli avesse detto “L’Italia
non
è una democrazia, lo dimostra il fatto che dopo ogni denuncia della
Padania
non accade mai nulla!”.
- cadute di stile
terribili, come
l’augurio di morte al politico urlato dal palco e accolto dall’applauso
scrosciante (sic) del pubblico dei ‘giusti e nuovi cittadini’;
- tirate isteriche
all’insegna
del miglior imperialismo culturale in pieno stile Bush/Huntington
spacciate per
difesa dei diritti umani e della legalità in Afghanistan;
- intolleranza ed
esclusione
delle opinioni dissidenti espresse dall’interno da parte dei grandi
paladini
anti imperialisti come Lettera 22 o Peacereporter o il Manifesto, o
Diario, o
Liberazione o Radio Popolare, esattamente come accadrebbe su Libero, il
Foglio,
Matrix o a Porta a Porta;
- il noto programma
d’inchiesta “coraggioso”
che sopravvive e prospera 4 anni in prima serata Tv sotto il governo
Berlusconi, mentre il noto ‘oppositore del regime’ pontifica che “chi non ha
il
guinzaglio in televisione in questo momento non lavora e chi ci lavora
in un
modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha….”,
salvo poi rifiutarsi con spregio e arroganza di spiegare questa
contraddizione;
- il giornalista moralizzatore
che salta dalla RAI a Mediaset alla
RAI al parlamento europeo a suon di denaro pubblico e con mandato
popolare, per
poi dire grazie tante e piantarci in asso per riprendersi il suo
giocattolo
preferito alla faccia del nostro mandato e dei nostri soldi;
- il quotidiano ‘diverso’ e i
suoi fans che abbracciano l’eroe
Calipari perché ha salvato una di loro, ma che alla domanda “cosa
avreste
detto di questo ‘sbirro’ se fosse morto salvando Quattrocchi o Agliana?”
si
rifiutano sia di rispondere che di aprire una riflessione tremendamente
importante;
- i preti attivisti che
chiedono ai potenti del mondo il ripudio,
senza se né ma, dell’imperialismo, del capitale selvaggio,
dei
mercati di armi, delle mafie, in quanto irriformabili e osceni, ma che
non accennano
ad alcun ripudio senza se né ma del loro Vaticano, non
meno
irriformabile e osceno;
- gli insulti a raffica come
strumento dialettico del nuovo Guru,
in totale sintonia con le dialettiche ‘celoduriste’;
- il pressappochismo delle
denunce, le sparate nel mucchio, l’urlo
come garante di affidabilità di un’affermazione, che ha rimpiazzato del
tutto
l’analisi critica con cui dovremmo sezionare ciascuna affermazione prima
di
promuoverla a verità. E tanto, tristemente, altro.
E noi in deliquio per questa
roba, la chiamiamo rivoluzione,
democrazia, giustizia.
Ma proprio più nessuno si sta
rendendo conto che il V-day è stato
lo scioccante apogeo di questa disastrosa deriva? O che Beppe Grillo è
andato
fuori di testa, detto come va detto, che si sente e si pone come l’Unto
del
Signore che salverà l’Italia (vi ricorda qualcuno?). Quell’uomo
dilaga e
straripa e mescola e pasticcia e spara e si contraddice e impera e fa e
disfa,
e persino delira di un futuro a sua immagine per tutti, e ce lo sta
imponendo a
urli e insulti.
Noi persone civicamente
impegnate siamo finiti a berci tutto
questo senza neppure più vederlo. E il pericolo è che un affidamento
così
sciagurato a figure così ipertrofiche con tali metodi e con quella
struttura di
relazione verticale ci sta portando tutti insieme nel baratro, al
loro
seguito.
I sonni tranquilli del Potere.
Vi prego di riflettere.
Credete veramente che il Potere sia
così sciocco e impreparato da poter essere, non dico sconfitto, ma anche
solo
disturbato da questo sgangherato esercito alla deriva? Ma credete
veramente che
coloro che in soli 35 anni hanno saputo ribaltare due secoli e
mezzo di
Storia, coloro che hanno reso di nuovo plausibile l’inimmaginabile
nella
quotidiana vita di 800 milioni di cittadini occidentali, coloro che
muovono 1,5
trilioni di dollari di capitale al giorno, coloro che tengono ben salde
nelle
loro mani tutte le leve della nostra Esistenza Commerciale stiano
perdendo anche un singolo secondo di sonno per noi e per i nostri Guru?
Ma
avete un’idea di come lavorano questi? Dovete capire, proprio
visualizzare, il
potere di chi è riuscito in un attimo della Storia a compattare migliaia
di
destre economiche eterogenee sotto un’unica egida e sotto un pugno di
semplicissime ma ferree regole, per poi travolgere il pianeta
ribaltandolo da
cima a fondo. Il Potere è ed è stato coeso, annullando
ogni
individualismo fra i potenti, è ed è stato disciplinato
all’inverosimile, ossessivamente preciso in ogni analisi,
immensamente competente,
sempre silenzioso, al lavoro 24 ore su 24 senza mai un
respiro di
pausa, comunicatore raffinato, con a disposizione i cervelli
più
abili del pianeta e mezzi colossali. Aprite gli occhi. Secondo
voi
questa immensa macchina infernale può preoccuparsi dell’incedere di un
nugolo
di personaggi o istrioni più o meno credibili con al seguito una
minoranza di
adepti/fans/seguaci persi nell’ingenua buona fede quando non già del
tutto
disattivati dei loro stessi leader?
E allora capite la mia
disperazione nel vedere che forze già così
fragili e sparute come le nostre vengono eviscerate e si fanno
eviscerare
dall’interno? Vi prego, fermatevi, fermiamoci tutti.
L’unica speranza.
Dobbiamo fermarci, fermare
tutta la nostra macchina di oppositori
civici, Movimenti inclusi, e guardarci dentro. Forse non siamo tanto
migliori o
differenti dal Sistema che vorremmo contrastare, dalle persone che tanto
detestiamo. Forse abbiamo replicato il loro sciagurato modello di
rapporti, e
per alcuni dei nostri leader alternativi vale la considerazione di
Brecht che “Il
nemico talvolta marcia alla vostra testa”.
Io ho suggerito una strada,
che è quella descritta
precedentemente, e cioè il percorso di crescita individuale in
consapevolezza e
in autostima di ciascuna persona in assenza di Guru e di Vip, e in
assoluta
orizzontalità critica. Ma con un’aggiunta: è ora di piantarla con questa
febbre
autoassolutoria nutrita dall’industria della denuncia per nutrire le sue
Star e
che paralizza noi. Lo sappiamo già alla nausea cosa non va, basta. E’
ora di
farsi carico, e prima di tutto
-
FARSI CARICO DEI PROPRI TALENTI, NON
IMPORTA SE MOLTI O POCHI, CON
PARI DIGNITA' RISPETTO A CHIUNQUE ALTRO
-
FARSI CARICO DELLE PROPRIE
RESPONSABILITA', SENZA SCARICARE LE
COLPE SOLO SUI POTENTI
-
E POI ACCETTARE CIASCUNO DI NOI DI
PAGARE OGNI PREZZO LUNGO LA
STRADA PER UN MONDO MIGLIORE
-
E INFINE CREARE CONSENSO FRA LA GENTE
SUI VALORI COMUNI E SU QUEI
PREZZI DA PAGARE
-
DIVENIRE IN ALTRE PAROLE CITTADINI
ADULTI CHE, SENZA GURU E SENZA
VIP, SAPPIANO PARTECIPARE IN ORIZZONTALE
Grazie per avermi letto.
Paolo Barnard
25/09/2007
Fonte: Paolo Barnard
Inizia un dibattito su Disinformazione.it, qui sotto la replica di Barnard:
Risposta
di Paolo Barnard
Caro Brunetti, sai che ti
voglio bene, lo scrivo qui e in
pubblico. Ma qui non stiamo parlando di affetti, parliamo di
polis, e
allora sarò diretto.
Ho appena scritto che abbiamo (anche involontariamente) replicato i meccanismi del Sistema che vorremmo contrastare, ed ecco che Paolo Brunetti fa il copia incolla di George W.
Bush e ci dice (oltre tutto in inglese) Which side are you on?, che è precisamente il copia incolla di "o con l'America o contro l'America" della Guerra al Terrorismo, ovvero il ricatto, la
stroncatura di ogni dibattito, di ogni chiamata al discernimento e alla pausa per riflettere, in favore del brutale "o stai con noi o contro di noi". Dittatoriale, violento, solennemente di
destra caro Paolo. Bell'inizio. Qui di seguito rispondo ai tuoi punti principali.
Ho appena scritto che abbiamo (anche involontariamente) replicato i meccanismi del Sistema che vorremmo contrastare, ed ecco che Paolo Brunetti fa il copia incolla di George W.
Bush e ci dice (oltre tutto in inglese) Which side are you on?, che è precisamente il copia incolla di "o con l'America o contro l'America" della Guerra al Terrorismo, ovvero il ricatto, la
stroncatura di ogni dibattito, di ogni chiamata al discernimento e alla pausa per riflettere, in favore del brutale "o stai con noi o contro di noi". Dittatoriale, violento, solennemente di
destra caro Paolo. Bell'inizio. Qui di seguito rispondo ai tuoi punti principali.
Brunetti:
Ebbene, in questi ultimi dieci anni Beppe Grillo è stata una delle poche persone che su questi contenuti ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di metterci la sua faccia, la sua persona, la sua straordinaria energia. Alla faccia dell'antipolitica! Grillo è uno dei pochissimi che in Italia HA FATTO E FA POLITICA
Ebbene, in questi ultimi dieci anni Beppe Grillo è stata una delle poche persone che su questi contenuti ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di metterci la sua faccia, la sua persona, la sua straordinaria energia. Alla faccia dell'antipolitica! Grillo è uno dei pochissimi che in Italia HA FATTO E FA POLITICA
Barnard:
Hai omesso un dettaglio: è vero che Grillo ci ha messo energia e faccia, ma ci ha messo anche di mezzo le sue tourné con biglietti non precisamente proletari e tutto l'indotto, fama, carriera artistica alle stelle e annessi. Non esattamente un Steve Biko, o un Don Milani.
Questo solo per dire che è meglio andarci piano prima di canonizzare 'l'eroe civico' Grillo: gli eroi civici sono un'altra cosa, caro Paolo. Poi Grillo ha grandi meriti, o meglio, li aveva. Oggi soffre della sindrome di Pannella, e come Pannella si sta facendo a pezzi da solo. Era un uomo utile, notevole persino, poi si è ammalato come Pannella di egomaniacalità e si sta devastando da solo.
Hai omesso un dettaglio: è vero che Grillo ci ha messo energia e faccia, ma ci ha messo anche di mezzo le sue tourné con biglietti non precisamente proletari e tutto l'indotto, fama, carriera artistica alle stelle e annessi. Non esattamente un Steve Biko, o un Don Milani.
Questo solo per dire che è meglio andarci piano prima di canonizzare 'l'eroe civico' Grillo: gli eroi civici sono un'altra cosa, caro Paolo. Poi Grillo ha grandi meriti, o meglio, li aveva. Oggi soffre della sindrome di Pannella, e come Pannella si sta facendo a pezzi da solo. Era un uomo utile, notevole persino, poi si è ammalato come Pannella di egomaniacalità e si sta devastando da solo.
Brunetti
Ma, soprattutto, bisogna riconoscere a Grillo di aver approfondito e studiato in questi anni quello che tanti ricercatori di buon senso, inascoltati, gli hanno presentato, bisogna riconoscergli di aver saputo comunicare (COSTRUENDOSI DA SOLO UNO SPAZIO DI INFORMAZIONE AL DI FUORI DEI GRANDI MEDIA!) con un linguaggio semplice, divertente e accessibile a chiunque questioni relative appunto a ENERGIA, ECONOMIA, SALUTE, LAVORO, MOBILITA' da sempre difficili a comprendersi; bisogna essergli grati per essere stato il detonatore ed il megafono di movimenti di opinione che c'erano ma che erano incapaci di esprimersi; bisogna riconoscergli di aver dato voce e visibilità a ricercatori che non sarebbero mai riusciti da soli a farsi conoscere dalla gran parte delle persone, come è successo per Beppe Scienza, Gianfranco Domenighetti, Maurizio Pallante, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, e tanti altri ancora.
Ma, soprattutto, bisogna riconoscere a Grillo di aver approfondito e studiato in questi anni quello che tanti ricercatori di buon senso, inascoltati, gli hanno presentato, bisogna riconoscergli di aver saputo comunicare (COSTRUENDOSI DA SOLO UNO SPAZIO DI INFORMAZIONE AL DI FUORI DEI GRANDI MEDIA!) con un linguaggio semplice, divertente e accessibile a chiunque questioni relative appunto a ENERGIA, ECONOMIA, SALUTE, LAVORO, MOBILITA' da sempre difficili a comprendersi; bisogna essergli grati per essere stato il detonatore ed il megafono di movimenti di opinione che c'erano ma che erano incapaci di esprimersi; bisogna riconoscergli di aver dato voce e visibilità a ricercatori che non sarebbero mai riusciti da soli a farsi conoscere dalla gran parte delle persone, come è successo per Beppe Scienza, Gianfranco Domenighetti, Maurizio Pallante, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, e tanti altri ancora.
Barnard:
Se Grillo si fosse limitato a questo, andrebbe ancora benino. Ma egli ha fatto assai di più e peggio. Grillo non dà voce a questi dissidenti della scienza e del sociale proponendoli come FONTI interessanti da consultare nella pluralità delle fonti e con il sacro DISTACCO CRITICO con cui l'individuo deve sempre accostarsi a qualsiasi fonte. No, Grillo ce li urla nel cervello come i profeti della verità scientifica, morale, politica, e su di essi raccoglie ovazioni isteriche, non consensi ragionati da parte di persone leader di se stesse. L'ho già scritto: Grillo fa cose talvolta egregie, ma il danno che infligge a migliaia di italiani è immensamente più grande.
E poi il mio scritto va ben oltre il signor Grillo, con tanti punti centrali alle sorti dei Movimenti, ma nessuno fra le centinaia di mail che ho ricevuto, e neppure tu, li ha colti. Tutti ossessivamente concentrati sulla Star Grillo, e questa è già in sé la prova del danno che
la Cultura
della Visibilità ha inflitto anche ai cosiddetti alternativi.
Se Grillo si fosse limitato a questo, andrebbe ancora benino. Ma egli ha fatto assai di più e peggio. Grillo non dà voce a questi dissidenti della scienza e del sociale proponendoli come FONTI interessanti da consultare nella pluralità delle fonti e con il sacro DISTACCO CRITICO con cui l'individuo deve sempre accostarsi a qualsiasi fonte. No, Grillo ce li urla nel cervello come i profeti della verità scientifica, morale, politica, e su di essi raccoglie ovazioni isteriche, non consensi ragionati da parte di persone leader di se stesse. L'ho già scritto: Grillo fa cose talvolta egregie, ma il danno che infligge a migliaia di italiani è immensamente più grande.
E poi il mio scritto va ben oltre il signor Grillo, con tanti punti centrali alle sorti dei Movimenti, ma nessuno fra le centinaia di mail che ho ricevuto, e neppure tu, li ha colti. Tutti ossessivamente concentrati sulla Star Grillo, e questa è già in sé la prova del danno che
Brunetti:
Ma quando sento i vari Mastella, Fini, D'Alema, Montezemolo con la loro corte arrogante, incapace, cialtrona e piena di privilegi che si spendono in questo linciaggio forsennato di Grillo mi viene in mente, a me che pur non sono un manicheo, la frase dei minatori inglesi, al tempo delle loro memorabili lotte: WICH SIDE ARE YOU ON ? DA CHE PARTE STAI ?
Barnard:
Bush ha detto precisamente, alla lettera, la stessa cosa: "Quando sento i vari... (pacifisti, critici dell'imperialismo, critici di Guantanamo, e persino i francesi nel 2003) io chiedo Which
side are you on?"
Ma quando sento i vari Mastella, Fini, D'Alema, Montezemolo con la loro corte arrogante, incapace, cialtrona e piena di privilegi che si spendono in questo linciaggio forsennato di Grillo mi viene in mente, a me che pur non sono un manicheo, la frase dei minatori inglesi, al tempo delle loro memorabili lotte: WICH SIDE ARE YOU ON ? DA CHE PARTE STAI ?
Bush ha detto precisamente, alla lettera, la stessa cosa: "Quando sento i vari... (pacifisti, critici dell'imperialismo, critici di Guantanamo, e persino i francesi nel 2003) io chiedo Which
side are you on?"
Brunetti:
IO STO CON GRILLO, senza alcuna esitazione, con la consapevolezza che queste scelte di coraggio possono farci rischiare la gogna prima o poi ma è pur vero che "se non ti batti per le tue idee o non valgono niente loro o non vali niente tu". Guardiamo ai contenuti portati avanti dai meet up di giovani cui Grillo presta faccia e voce, e guardiamo se vale la pena di battersi perché vengano realizzati. IO STO CON GRILLO e voi WICH SIDE ARE YOU ON ?
IO STO CON GRILLO, senza alcuna esitazione, con la consapevolezza che queste scelte di coraggio possono farci rischiare la gogna prima o poi ma è pur vero che "se non ti batti per le tue idee o non valgono niente loro o non vali niente tu". Guardiamo ai contenuti portati avanti dai meet up di giovani cui Grillo presta faccia e voce, e guardiamo se vale la pena di battersi perché vengano realizzati. IO STO CON GRILLO e voi WICH SIDE ARE YOU ON ?
Io sto con me e con la verità che io saprò produrre fidandomi di me, e con la speranza che milioni di persone sapranno un giorno fare la stessa cosa. Tutti pari e in orizzontale. E quello sarà il giorno di un Altro Mondo Possibile.