martedì 12 giugno 2012
Negli ultimi venti anni ha cambiato una decina di partiti, e ora sembra
arrivato il momento del Movimento 5 Stelle. Sul blog di Beppe Grillo
centinaia di commenti increduli degli attivisti accompagnano
l'intervento dell'ex-ministro, ex- deputato, ex-senatore,
ex-sottosegretario Willer Bordon all'interno della rubrica passaparola (http://www.beppegrillo.it/2012/06/passaparola_tre_1/) quella
che aveva ospitato per diverso tempo gli interventi di Marco Travaglio.
I più anziani se lo ricordano negli anni novanta quando imperversava il
suo faccione tra i commenti dei politici al TG e nelle trasmissioni
televisive-pollaio, quelle dove i politici si azzuffano in modo
teatrale, per fare spettacolo per il pubblico a casa.

Per ora, sul blog c'è questo lunghissimo intervento soporifero che
probabilmente in pochi hanno avuto la pazienza e lo stomaco di ascoltare
integralmente: la recita dei politici non è ultimamente molto
apprezzata.
I più ottimisti (ma al tempo stesso maligni) sperano che il tutto sia
finalizzato solo a fare un pò di pubblicità al suo libro attraverso
l'affiliazione che il blog di Beppe Grillo ha aperto su Amazon.it: ma è
piuttosto difficile pensare che il tutto si possa ridurre al ricavato
del 10% che il profilo BLOGDIBEPGRI di amazon.it associato al blog di
Beppe Grillo, potrà incassare dalle vendite generate attraverso il link
presente sul blog.
La speranza insomma è di non ritrovarsi questi politicanti di
professione, baby-pensionati a 50 anni con un vitalizio d'oro di 9000
euro al mese (avendo svolto più di 4 legislature), a inquinare le acque
del cambiamento.
I 10 PARTITI E LE 10 POLTRONE DI WILLER BORDON
Willer Bordon, eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel
1987 per il Partito Comunista Italiano, poi iscritto contemporaneamente
al Partito Radicale, poi esponente del Partito Democratico della
Sinistra, nato dalla trasformazione del PCI, nel 1993, con Ferdinando
Adornato, uscì dal PDS per aderire al nuovo partito politico di
centrosinistra Alleanza Democratica, di cui Bordon ne rimase a capo, per
poi farla confluire nel 1996 in Unione Democratica. Nel frattempo fu
sottosegretario ai Beni Culturali durante il governo Prodi I, Ministro
dei Lavori Pubblici durante il governo D'Alema II e Ministro
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio durante il Governo Amato II.
Bordon nel 1998 partecipò anche alla fondazione dell'Italia dei Valori
di Antonio Di Pietro, e nel 1999 de I Democratici. Confluì insieme a I
Democratici ne La Margherita: nel 2001 venne eletto al Senato ed è stato
capogruppo del suo partito per la XIV legislatura. Alle elezioni
politiche del 2006 è stato rieletto al Senato.
Nel settembre del 2007 lascia la Margherita e con il senatore Roberto
Manzione fonda una nuova Unione Democratica, in protesta contro il
Partito Democratico da loro considerato sommatoria di partiti. Due mesi
dopo il suo partito avvia una collaborazione stretta con i Liberal
Democratici di Lamberto Dini ed altri fuoriusciti della Margherita.