martedì 29 marzo 2011
Ieri sera il tema era "Lampedusa e dintorni". Questo il passaggio chiave dello svolgimento:
Ora, che Beppe Grillo e il suo Movimento siano soliti servirsi dei medesimi argomenti e del medesimo linguaggio della Lega è cosa nota; per questo appare poco comprensibile il senso di quel "possibilmente con tutti i leghisti a seguito": visto il contesto, suona un po' come se nella Germania d'antan qualcuno avesse tuonato: "Fuori gli ebrei! Ma anche Goebbels!"."Io non sono affatto per il "politically correct" e secondo me questa gente va educatamente, ma con decisione rispedita a casa. Possibilmente con i nostri ministri e tutti i leghisti a seguito. Non hanno alcun motivo per venire da noi. Primo per la situazione che vive l'ITALIA a livello economico, secondo perché già abbiamo una densità di popolazione più alta della CINA, terzo perché NON SONO RIFUGIATI POLITICI né PROFUGHI di guerra. I tunisini vanno soccorsi, eventualmente curati e alla bisogna ospedalizzati, nutriti e rimandati a casa loro".
Forse che oltre la destra e la sinistra, nell'oramai affollatissima corsa a chi per primo ci farà ripiombare tutti nelle Medioevo, dalla concorrenza spietata ("le Regioni battano moneta") si sia già passati a quella sleale?
Scorrendo i commenti al post (presente il forum di Radio Padania? Ecco, la stessa cosa, ma senza la seccatura di dover creare account farlocchi per accedervi), il paradosso pare dapprima reiterarsi :
salvo subito risolversi:"L'incremento demografico è e sarà il più grande problema, l'invasione dell'Europa una conseguenza. E l'imbecillità dei leghisti una complicanza"
"La lega che inneggia al rimpatrio forzoso come se stesse all'opposizione... E' al governo e potrebbe attuarlo".Insomma, ciò che i grillini rimproverano ai leghisti è di non essere abbastanza stronzi.
Un accorato appello a Pippo: non fare idiozie.
Update: una replica di Civati.
Fonte: Daniele Sensi
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Fonte: Baruda
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Tragedia a Lampedusa… e il leghismo di Beppe Grillo
30 marzo 2011
11
morti.
C’è anche un bambino tra loro. Undici morti, sembrerebbe di
nazionalità nigeriana, ghanese ed eritrea, morti nell’attraversare il
Canale di Sicilia questa sera. Altri undici morti di cui nessuno saprà
mai il nome, seppelliti nel cimitero liquido che è il nostro amato mare.
Erano salpati dalle coste libiche ben cinque giorni fa. Il
rovesciamento del barcone sarebbe dovuto semplicemente all’esaurimento
del carburante: in balia delle onde si sarebbe rovesciato . Un
peschereccio egiziano li ha avvistati salvando 6 persone…ma erano
partiti in 17. Trasferiti poi su una nave militare italiana sono
arrivati a Lampedusa. Nessuno degli undici corpi è stato avvistato.
Leggo di questa notizia poco dopo esser capitata sul sito di Beppe
Grillo, dove avevo sempre fatto in modo di non entrare.
Questo è quello che mi sono trovata davanti, che nemmeno a radio
padania. Nulla poi, in confronto ai commenti dei suoi lettori: veramente
feccia che manco il link vi metterei ! ;-)
I tunisini entrano in
Italia, ma sognano la Francia. L’Italia non li respinge, la Francia sì.
Un tunisino che sfugga ai controlli (?) dopo lo sbarco per prima cosa
compra un biglietto ferroviario di sola andata per andare dai nostri
cugini. Ha due ottimi motivi, parla francese e in Francia c’è lavoro. In
Italia si parla italiano e non c’è lavoro. Nell’Europa di Schengen le
frontiere sono flessibili, ci sono quando servono, e a Mentone sono
stati triplicati i controlli. I tunisini sono respinti al mittente e si
accampano a Ventimiglia. Ma la Francia non era la terra
dell’accoglienza? Una domanda: se Ben Alì era un dittatore e ora c’è la
democrazia, allora da chi scappano i tunisini? Si discute di tendopoli
da piazzare un po’ in tutta Italia per ospitarli. Propongo di farle alle
frontiere della Francia. Una a Ventimiglia, una al Frejùs, una a
Courmayeur. Se loro schierano le forze armate francesi, noi schiereremo
gli extracomunitari.
beppegrillo
beppegrillo
Fonte: Baruda