martedì 26 giugno 2012

Davvero il marchio del "moVimento 5 Stelle" è dei militanti? Vediamo...

TafanusDavvero con questi innamorati persi del grillismo non si finisce mai di imparare... Però una cosa l'ho finalmente imparata, e mi sto rassegnando. 

Questi non pensano. Non leggono. Non si documentano. Adorano, ascoltano estasiati le scemenze di Sai Baba, carpiscono i suoni, gli odori e i sudori della parole, ma non collegano il cervello alle orecchie. 

A loro basta esserci, unirsi agli insulti, bere qualsiasi minchiata e qualsiasi banalità come fosse il Vangelo. Poi vanno a casa, felici e orgogliosi, convinti di aver partecipato ad una rivoluzione epocale, e di aver contribuito a fare la storia.

Si da il caso che fra i tanti viandanti che capitano in questa stazione di servizio chiamata "Tafanus", ieri sia arrivata una nuova amica (che chiamerò "Milega" (niente nomi e cognomi), che ha "una certa familiarità" col mondo degli uffici preposti alla registrazione e protezione di marchi e brevetti. E che, apprezzando - rara avis - il lavoro condotto dal sottoscritto contro il cazzarismo dilagante, abbia deciso di trasmettermi del materiale molto interessante...

Caro Tafanus,

sottoscrivo pienamente le tue analisi sul cazzaro Grillo, sulle sue sparate sempre più becere e sugli effetti pericolosi che tutto ció potrebbe provocare. E' aberrante oltretutto il rapporto di sudditanza che ha con quanti si impegnano nel suo movimento. Prima o poi i nodi verranno al pettine.

Ad esempio mi ha stupito come fosse buttato con nonchalance nello statuto l'articolo sulla proprietà del nome del movimento.  L'articolo 3 recita: CONTRASSEGNO - Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso.  (Statuto aggiornato al 10.12.2009)

Spinta dalla curiosità sono andata a verificare quale " contrassegno" avesse depositato Grillo: per farlo è sufficiente accedere alla banca dati on line dell' UIBM ( ufficio italiano brevetti e marchi). Ci si arriva dalla home home, seguendo le sezioni servizi all'utenza > dati nazionali > accedi al servizio ,e facendo una ricerca nel campo "titolare".

Ebbene, per farla breve risulta che un tale Giuseppe Grillo da Genova... [...]
Milega

Ma qui mi fermo col testo della email, perchè devo riprendere le varie "vulgate" sul cazzaro, e confrontarle con ciò che emerge dai documenti, che pubblico in copia... Preciso che le diverse vulgate sono tutte rigorosamente vere. Qualsiasi riferimento con la realtà è puramente non casuale. Tutto scritto, nero su bianco, su commenti al Tafanus (qui o su Facebook).

-1) IL MOVIMENTO NON E' DI GRILLO, MA DEI MILITANTI - Ora, a me hanno insegnato che qualsiasi logo che appartenga ad un Mo' Vi Mento, associazione, partito, è delle suddette entità collettive se da queste registrato. E' invece di proprietà di una persona fisica se questa persona fisica ha registrato il logo. Vedi il logo della DC che è di proprietà di tale Pizza, il logo Forza Italia che è di proprietà di tale Berlusconi, il logo PdL che è stato registrato da tali Berlusconi & Fini... e il logo "moVimento 5 Stelle - Beppe Grillo.it", che non è di proprietà dei "militanti", ma è di proprietà di Grillo Rag. Giuseppe, che può farne il cavolo che gli pare: usarlo, cambiarlo, venderlo, regalarlo, cancellarlo, o semplicemente buttarlo nel cesso. Tutte cose che i "militanti, proprietari del moVimento" si devono guardar bene dal fare.

E allora vediamola la documentazione della registrazione. Proviamo a capire se sia dei "militanti", o se sia proprietà privata. Prima la registrazione "comunitaria":

Comunitario1

In alto, evidenziato in blu, c'è il nome del marchio: MOVIMENTO BEPPEGRILLO.IT - In basso, il marchietto che tutti conosciamo. Nessuna possibilità di equivoco. Il nome del registrant è indicato solo in sigla. Ma intanto, andiamo a vedere un'altra cosina, in questa pagina, con la lente d'ingrandimento:
Comunitario2

...toh... apprendiamo che il marchio scadrà solo nel 2019. E che qualsiasi altra cosa registrerà o abbia registrato il cazzaro, potrà convivere, con parità di possibilità di scelta (anche col criterio dei giorni pari e dispari) col marchio intestato al ragioniere. Proprietà del movimento sticazzi... Ma... e se fosse registrato dal "MoVimento"??? Allora cerchiamo un altro documento, dal quale risulti in chiaro a chi appartiene il marchio:
Nuovo-marchio1

Bene, si legge (male, ma si legge) che il marchietto MoVimento, con le 5 stelle e senza il grillo, è stato registrato in marzo 2012, senza il nome beppegrillo. Ma allora perchè ha continuato ad usare quello col nome? E chi lo ha registrato? Questa volta niente sigle: è stato registrato non da un ipotetico MoVimento, o da altra persona giuridica, ma proprio dal Bepum: registrato da Grillo Giuseppe, Genova (GE), con domicilio presso lo studio dell'Ing. Raimondi, P.le Cadorna 15, Milano. Insomma, è suo di esso, non dei patetici militanti, che credono in buona fede di possedere qualcosa.
Ma una cosa che si legge male (e quindi vi trascrivo in chiaro), sono i codici di attività per i quali è registrato il marchio. Una raccolta di "campi di attività" del moVimento davvero singolare... Non per noi, ma per gli adoratores del grillo, ancora convinti che "Quello sia sceso in terra per il nostro bene" (...ricordate? L'Italia è il Paese che amo...)
Elenco Prodotti e Servizi
  • 35 - pubblicità; gestione di affari commerciali; amministrazione commerciale; lavori di ufficio; ricerche di mercato.
  • 41 - educazione; formazione , divertimento; attività sportive e culturali.
  • 45 - servizi resi in campo politico, civico e sociale.
Insomma, non si è fatto mancare niente... gli affari, il divertimento... in fondo in fondo, si è ricordato persino della politica. Che volete di più?
-2) GRILLO SI E' IMPEGNATO A TOGLIERE IL SUO NOME DAL SIMBOLO - Vero, ma non ha rispettato l'impegno. In primo luogo perchè il marchio che continua a comparire ovunque è quello col suo bel nome in bella evidenza. In secondo luogo perchè se fosse in buona fede non si sarebbe limitato a registrare un nuovo marchio del moVimento a 5 Stelle, ma avrebbe contestualmente cancellato la registrazione del marchio col suo nome, registrato nel 2009, che invece mantiene la sua porca validità fino al 2019. Inoltre avrebbe dovuto cedere la proprietà del/dei marchi, dal Rag. Grillo Giuseppe, al c.d. "moVimento", giuridicamente inesistente. Quindi i marchi sono due, entrambi di proprietà del Rag. Grillo, nessuno può metterci mano o bocca, e il Rag. si potrà riservare, di volta in volta, di usare il lato A o il lato B, e ai famosi "militanti, veri proprietari del moVimento", non resterà che prendere o lasciare. O no?

-3) GRILLO NON VUOLE FARE POLITICA NAZIONALE, ma conquistare qualche sindaco e qualche consigliere comunale - Ho appena ripubblicato un mio post del novembre 2007, dal titolo Lista civica Nazionale e Bollino Blu, che smentisce totalmente questa "vulgata". Una lista importante, fatta da nomi importanti, col Rag. Grillo a distribuire pagelle e bollini blu. Lista sconfessata dal creatore quando il suo ruolo di manovratore è stato smascherato, anche grazie a questo blogghino. Nomi importanti, dicevamo... Qualcuno legga o rilegga il post. Gli ignoranti (da ignorare) impareranno qualcosa; gli smemorati potranno ritrovare la memoria. Ma ecco alcuni dei nomi (più altisonanti di quello del Pizza Rotta) che si erano imbarcati nell'avventura (solo per citare quelli universalmente noti):

Elio Veltri, Oliviero Beha, Pancho Pardi, Dario Fo, Beppe Grillo, Lidia Ravera, Antonio Tabucchi, Marco Travaglio, Franco Barbato, Gianni Barbacetto... 

Serve altro? Questi bei nomi (ed altri ancora) uniti in una Lista Civica Nazionale col Bollino Blu, alla ricerca di un posto da consigliere comunale a Tremestieri Etnea, a 15 euri lordi a seduta? Andiamo, siamo seri...

-4) GRILLO E' SCESO IN CAMPO SOLO DA DUE ANNI, perchè dobbiamo pretendere che sia già radicato nel territorio? Alt. Grillo ha registrato il marchio nella sua veste attuale nel 2009, ma ha tirato fuori la minchiata presuntuosa del bollino blu nel 2007, sullo slancio del successo epocale del Vaffanculo-Day; con le ambizioni smisurate illustrate al punto precedente, supportato da TV a reti unificate (come adesso), e da fiumi d'inchiostro spesi dai Giornali Intelligenti. In questa operazione si è distinto su tutti "l'autorevole giornale di Via Solferino" (si dice così?) che all'apice dell'innamoramento, è riuscito a pubblicare qualcosa come 36 pezzi sulla Rivoluzione Prossima Ventura in un saolo giorno. Dopo un mese, la rivoluzione era già miseramente naufragata nell'oblio.

-5) LAST BUT NOT LEAST: "lasciamolo lavorarare, mettiamolo alla prova"... Eh no, signoramia, questa l'ho già sentita nel 1994. Remember la mitica vajassa di Ligonchio, tale Iva Zanicchi... L'abbiamo "lasciato lavorare", il tizio, e gli italiani, notoriamente lenti di comprendonio, ci hanno messo esattamente 18 anni per capire che era giunta l'ora di buttarlo nel cesso. Ma ormai aveva avuto il tempo di ridurci con le pezze al culo. Signoramia, e perchè "lasciar lavorare" il cazzaro di Genova, e non Panariello, o Massimo Boldi, o i "Tre Tre", o Epifanio? Un altro pregiudicato? un altro evasore fiscale? un altro che dice che la mafia è una onlus che non strangòla i cittadini? Prima o poi ci dirà anche che lo stalliere Vittorio Mangano nè un eroe?

No, grazie. Lo provi lei, nel suo paesello. Io preferisco l'usato sicuro.

Tafanus