giovedì 14 giugno 2012

La Napoleoni, la barzelletta di Grillo

13/06/2012

La Napoleoni, la 
barzelletta di Grillo


La giunta di Federico Pizzarotti non si vede ancora a Parma. Tra pochi giorni scadranno i termini tecnici per la convocazione del primo consiglio comunale della città emiliana, ed entro quella data il sindaco Pizzarotti dovrà aver indicato la squadra che lo affiancherà nei prossimi quattro anni.

Al fianco del sindaco del MoVimento 5 Stelle però ci sono già i consulenti, per fortuna gratuiti, che dovranno suggerire al primo cittadino parmigiano nuove idee e strategie per far ripartire una città distrutta dalla voracità dei politici che l’hanno  preceduto. Tra di loro c’é,  Loretta Napoleoni, che le voci danno perfino come possibile candidata del movimento grillino a sindaco di Roma nel 2013.

In questi giorni di nuova esposizione mediatica, la Napoleoni ha continuato a ripetere la sua favola sull’uscita “indolore” dal’euro, citando il già più volte smentito caso islandese. Se l’Italia potesse ricevere i fondi del Fmi ricevuti dall’isola nordica, avrebbe risolto una parte dei suoi problemi, ma i sogni purtroppo cozzano con le esigenze della realtà. Per ora la faccia che dà le idee alla rivoluzione grillina a Parma è quello di Loretta Napoleoni, e le sue bufale anti euro sono un elemento tossico per il panorama politico italiano. Se questo è il nuovo, il fallimento è quasi già assicurato.

Fonte: Giornalettismo

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Loretta Napoleoni e le sue balle sull’Islanda

Pubblicato il 12 giugno 2012
 
Cosa spinge Loretta Napoleoni, economista vicina al M5S a raccontare balle sull’Islanda?






    


Come può dire che l’Islanda è uscita dall’euro se non vi è mai entrata e se, al contrario, proprio oggi gli islandesi vorrebbero abbandonare la Corona*? Come può parlare di default pilotato se l’Islanda non ha mai fatto default e si è accollata l’intero debito sovrano?

Sarà una questione di convenienza politica che la spinge a piegare la realtà alle esigenze di partito o sarà che, come molti economisti, parla per sentito dire?
Non è dato saperlo, ma è facile osservare che la signora partendo da queste premesse continua a pontificare di default e uscita dall’euro e che c’è un buon numero di persone che pende dalle sue labbra, come se fosse un oracolo e non l’ennesimo economista che dà l’impressione di raccontare al suo pubblico di riferimento quel che vuole sentirsi dire, anche a costo di raccontar balle. Balle che piaciono tantissimo a qualcuno, ma che non per questo possono essere considerate meno che balle. Auguri a Parma e al M5S, affidati a una guida tanto illuminante e illuminata.

*Anche il pezzo al link perpetua la bufala scrivendo: “dopo il netto rifiuto dei cittadini del Paese nordico di ripagare i creditori e di ricevere un prestito dal Fondo monetario internazionale (Fmi)”. Peccato che l’Islanda abbia ricevuto e ripagato il prestito del FMI e rifiutato solo di onorare alcuni debiti con l’estero di una banca privata, poi nazionalizzata. La migliore dimostrazione che certe leggende metropolitane sono dure a morire.

Fonte: Mazzetta