“Non sono come Mussolini”
[Nota del blog: Davvero Grillo non è come Mussolini? Iniziasse a dimostrarlo non facendo più proclami, affermazioni e azioni che richiamano il fascismo, poi ne riparliamo.Attacco al movimento? No, solo un attacco a Beppe Grillo che questo attacco se lo merita tutto. ("Uno vale uno" giusto? Quindi i militanti del M5S e il MoVimento non sono la stessa cosa di Grillo).]
11/06/2012 - Beppe Grillo manda una lettera al Financial Times

“Sono stato paragonato a Benito Mussolini, un dittatore. Per me,
questo è un oltraggio”.
E’ questo uno dei passaggi piu’ duri della
lettera di Beppe Grillo pubblicata oggi dal Financial Times. Grillo ha
scritto al quotidiano finanziario, spiega, in risposta a un commento
pubblicato lo scorso 5 giugno. Un articolo, afferma il comico genovese,
che costituisce un “attacco deliberato al movimento democratico che io
rappresento”.
L’ARTICOLO – Il comico contesta l’articolo uscito qualche giorno fa sulla bibbia della City a firma
di Beppe Severgnini:
L’articolo è un deliberato attacco al movimento democratico che rappresento. Il Movimento Cinque Stelle non propone “soluzioni semplicistiche per problemi difficili”, ma un programma completo che è stato discusso su internet per mesi e pubblicato online su www.beppegrillo.it . Qualsiasi giornalista può leggerlo, anche Beppe Severgnini. Sono stato paragonato a Benito Mussolini, un dittatore. Per me, questo è un oltraggio.
E continua:
Il Movimento Cinque stelle è accusato di fare del “populismo 2.0″. E ‘esattamente il contrario. In Italia, i partiti politici hanno occupato ogni spazio nell’industria, nelle banche, nei media, ecc. Viviamo in una partitocrazia, non più in una democrazia. A differenza dei partiti politici, il Movimento Cinque Stelle ha rifiutato ogni finanziamento pubblico. E secondo i sondaggi potrebbe essere la seconda forza politica in Italia con il 20 per cento dei voti, dopo solo due anni e mezzo dalla sua discesa in campo. Ha l’obiettivo di realizzare una democrazia reale e di dare la possibilità ai cittadini di essere coinvolti in ogni decisione che riguarda la loro vita senza l’intermediazione dei partiti. Lo spirito del MoVimento 5 stelle si possono riassumere in due parole: trasparenza e partecipazione, entrambe possibili grazie alla diffusione di Internet. In futuro spero di leggere articoli più qualificati e con riferimenti nel vostro prestigioso giornale.
LEGGI ANCHE: Se
la Fiom va con Beppe Grillo
SEVERGNINI DIXIT – Il paragrafo “incriminato”
dell’articolo di Severgnini è questo:
Showmanship, empathy, one-way communication and tight control of your party: does this remind you of anyone? Silvio Berlusconi, of course, albeit minus the fruity women. Or Umberto Bossi but without the financial scandals that have tormented the Northern League. Italians “enjoy being dramatically governed”, wrote the American embassy to the state department in the 1920s. Back then, the showman was a darker, more dangerous figure: Benito Mussolini. But do we really have a weakness for larger-than-life bosses?
The answer is yes; and we are not alone. When times are tough, the way forward painful and traditional parties are offering no hope, democracies are tempted by easy solutions put forward by histrionic leaders. Obviously, tactics and tools have changed. In the beginning, it was a soapbox and a pitch in a town square; then radio and films; then TV; and now it is the internet. We could call it Populism 2.0.
Da dove vengono i voti di Beppe Grillo
Il mistero dell’attacco di Anonymous a Beppe Grillo
Quando la strage di Brindisi era colpa della mafia, dei poteri forti e dei servizi segreti
Fonte: Giornalettismo
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Grillo: deliberato attacco al movimento democratico che rappresento
Grillo al Ft: «Siamo il secondo partito in Italia
e voi mi
paragonate a Mussolini...»
Lettera al Financial Times del leader del Movimento 5 Stelle in risposta a un editoriale critico di Beppe Severgnini
L'on.
Mussolini: Grillo si sciacqui la bocca parlando di lui
La lettera di Beppe Grillo
«Sono stato paragonato a Benito Mussolini, un dittatore. Per me,
questo è un oltraggio». Beppe Grillo scrive una lettera al Financial
Times che il 5 giugno aveva pubblicato un editoriale di Beppe Severgnini molto critico sul Movimento 5
Stelle. E su suo fondatore accusato di «Populismo 2.0»:
un capo che domina completamente il suo partito e che ricorda non solo
Berlusconi, ma «lo showman più scuro, la figura più pericolosa: Benito
Mussolini».
ATTACCO AL MOVIMENTO - Nella sua
lettera, intitolata «Internet movement and democracy for Italy»,
Grillo ribatte alle critiche mosse da Severgnini. Secondo il leader si
tratta di «un deliberato attacco al movimento democratico che io
rappresento». E aggiunge «Il Movimento 5 Stelle è stato accusato di
Populismo 2.0. È esattamente l'opposto. In Italia, i partiti politici
hanno occupato ogni spazio nell'industria, nelle banche, nei media, ecc.
Non viviamo più in una democrazia, ma in una partitocrazia. Al
contrario degli altri partiti, noi abbiamo rifiutato ogni finanziamento
pubblico» .
LA SECONDA FORZA POLITICA IN ITALIA - Grillo
rivendica anche i successi del Movimento attualmente «accreditato al 20
per cento dei voti». Quindi «a soli due anni e mezzo dalla sua
costituzione» il Movimento 5 Stelle è «la seconda forza politica in
Italia».

I PUNTI CRITICI DI GRILLO - Nel
suo articolo Beppe Severgnini cercava di spiegare l'exploit elettorale
del comico Grillo alla platea anglosassone. Immancabili i paragoni con
la politica presente: «Spettacolo, empatia, la comunicazione
unidirezionale e lo stretto controllo del suo partito: non vi ricorda
qualcuno? Silvio Berlusconi, naturalmente senza il fattore donne. Oppure
Umberto Bossi, senza gli scandali finanziari che hanno tormentato la
Lega Nord» scrive Severgnini.
IL DUCE - Non mancano i paragoni
con un altro leader della nostra storia. «Agli italiani 'piace essere
governati con il pugno duro' ha scritto l'ambasciata americana al
Dipartimento di Stato nel 1920. Allora, lo showman era più scuro, la
figura più pericolosa: Benito Mussolini. Ma abbiamo davvero un debole
per i leader forti? La risposta è sì, e noi non siamo soli - scrive
Severgnini - Quando i tempi sono duri, le democrazie sono tentate da
facili soluzioni formulate dai leader istrionici. Ovviamente, le
tattiche e gli strumenti sono cambiati. In principio, era un palco e un
campo in una piazza, poi radio e film, poi tv, e ora è internet.
Potremmo chiamarlo populismo 2.0».
Carlotta De Leo
Carlotta De Leo
Caro Grillo,
ho letto la sua replica al «Financial Times». Lei ha scelto di ignorare tutta la parte a lei favorevole («Chiamatelo un commediante, un clown o uno showman, ma sarà la più succosa novità della politica italiana per un po'». «Monti non ha sottoposto se stesso agli elettori. Grillo sì»). Ma non ha risposto ad alcuna delle mie osservazioni: ha solo colto l'opportunità di promuovere il suo movimento davanti a un pubblico internazionale. Sono pronto a discutere delle questioni che sollevo: quando vuole, dove vuole. Possibilmente da soli, senza staff o consulenti alle spalle. Il fatto è che lei non discute. Solo comizi, post sul blog, un'intervista ogni tanto o una lettera a un giornale. Una comunicazione a senso unico. Ancora una volta, come Silvio Berlusconi. Dal quale, ovviamente, la differenziano molte cose (il programma e gli elettori, per cominciare). Ma vi unisce la teatralità, il fastidio per le critiche, l'indisponibilità ad affrontare apertamente i media - come un leader politico dovrebbe fare, sempre. (P.S. Spero le sia almeno piaciuto il riferimento a Jiminy Cricket, il Grillo parlante).
ho letto la sua replica al «Financial Times». Lei ha scelto di ignorare tutta la parte a lei favorevole («Chiamatelo un commediante, un clown o uno showman, ma sarà la più succosa novità della politica italiana per un po'». «Monti non ha sottoposto se stesso agli elettori. Grillo sì»). Ma non ha risposto ad alcuna delle mie osservazioni: ha solo colto l'opportunità di promuovere il suo movimento davanti a un pubblico internazionale. Sono pronto a discutere delle questioni che sollevo: quando vuole, dove vuole. Possibilmente da soli, senza staff o consulenti alle spalle. Il fatto è che lei non discute. Solo comizi, post sul blog, un'intervista ogni tanto o una lettera a un giornale. Una comunicazione a senso unico. Ancora una volta, come Silvio Berlusconi. Dal quale, ovviamente, la differenziano molte cose (il programma e gli elettori, per cominciare). Ma vi unisce la teatralità, il fastidio per le critiche, l'indisponibilità ad affrontare apertamente i media - come un leader politico dovrebbe fare, sempre. (P.S. Spero le sia almeno piaciuto il riferimento a Jiminy Cricket, il Grillo parlante).
11
giugno 2012
(modifica il 12 giugno 2012)
Fonte: Corriere della Sera