Tento di rispondere – senza alcuna
sistematicità – alle
critiche per il mio atteggiamento di disillusa sfiducia nei riguardi di
Grillo
e del suo Movimento. Anzitutto mi permetto di suggerire di leggere bene
quanto
ho già scritto in proposito. C’è chi osserva: “Il
grillismo è una roba, il movimento è un'altra”. Forse la percezione è
questa,
ma a mio parere il Movimento, almeno per ora, si regge sulla faccia di
Grillo e
sull’organizzazione del suo entourage. E anche se così non fosse, la
sostanza delle cose non cambierebbe.
Che cosa vuole Grillo è noto e ho
tentato di riassumerlo. Si
osserva – come fa l’amico Giorgio – che se Grillo non è la
soluzione, è necessario comunque un cambiamento, una scossa,
qualcosa che ci faccia uscire dall’immobilismo. Resto della mia idea, in
questo
paese non è sufficiente un cambio di guida politica né un mutamento di
alcuni
aspetti della “cosa pubblica”, anche se questi cambiamenti sono
senz’altro
urgenti e necessari. Al punto in cui siamo o si cambia radicalmente
tutto (e
non solo la “politica”) o restiamo a zero virgola.
Si tratta di operare un cambiamento sociale a tutto tondo che coinvolga i numerosi e diffusi
interessi presenti anche nell’ambito dei ceti sociali che reclamano “il
cambiamento”. Le riforme che un qualsiasi nuovo assetto parlamentare
potrà proporre,
non porterà cambiamenti radicali della nostra società. Si cercherà di
rendere il sistema politico più decente e presentabile, ma le leve del
potere
economico e delle decisioni non cambieranno di mano. I ministri passano,
i
direttori generali restano. E anche l'assetto classista di questa
società resta intangibile alle "riforme".
Inoltre non è sufficiente parlare di
cambiamento senza tener
conto del contesto internazionale che determina quotidianamente la
nostra
posizione nel gioco finanziario ed economico. Né basta dire: “usciamo
dall’euro”. La moneta unica è una gabbia ma essa non va confusa con la
prigione
nella quale, volenti o nolenti, ci troviamo rinchiusi.
Anche per quanto riguarda la
famigerata “crescita” – mi
fermo a un appunto – questa può ottenersi solo in due modi: con la spesa
pubblica e con le barriere doganali. Cose che non fanno parte della
realtà
possibile. Ritornerò su questi temi.
Fonte: Diciotto Brumaio