martedì 28 agosto 2012

I Caproni non sono i soli

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I caproni non sono i soli.

Non sono i soli ad avere seri dubbi sul Movimento 5 Stelle, non sono i soli a paragonare i metodi e i linguaggi dei grillini al fascismo, non sono i soli a dire che Grillo nominerà i parlamentari di persona.


E ha perfettamente ragione, lo abbiamo detto più volte: non c’è tempo per selezionare una classe dirigente dal nulla, e comunque il tutto passerà dalle mani del “fantomatico staff“.



C’è Bono, consigliere regionale in Piemonte, in diretta da un pascolo brullo da bravo caprone, che rassicura tutti “Sul programma va già benone quello che c’è – spiega ancora Bono, riportando quando comunicatogli dallo ‘staff’ – poi pian pianino verranno aggiunte delle cose”.

Capito? Tranquilli, “va già benone”, che fa eco a Grillo quando, nell’intervista con Travaglio in ginocchio, diceva che “abbiamo un programma niente male“. Suonano come due bimbi di terza elementare che hanno concordato una versione dei fatti per darsi un alibi a vicenda.

Che dire? Benone! “Pianin pianino” governeranno. Il fatto che l’Europa abbia bisogno di riforme immediatamente, e l’Italia cada a pezzi ora, non dopodomani, non è un problema, loro se la prendono con calma. Del resto abbiamo visto che velocista sia Pizzarotti, no?

Sull’economia, ovviamente, buio totale: “Mica possiamo pensare che un governo anche m5s decida da solo se fare una scelta così pesante come rimanere o uscire dall’euro?

Che è la risposta politica per dire “non abbiamo idea di che fare, siamo ignoranti in materia, non abbiamo nessun programma, faremo un referendum e o la va o la spacca“.

Il bravo Mello nota una cosa: “In realtà da alcuni settori dei 5Stelle era arrivata la richiesta di un “filtro” da far esercitare ai vari gruppi locali per scremare in assemblee fisiche, de visu, le varie candidature. Ma sembra che “lo staff” e Casaleggio siano del tutti contrari a questa ipotesi (è chiaro che in questa maniera i vari gruppi sui territori riceverebbero un potere che “il centro” non intende in nessun modo concedergli).”

Poi conclude con riferimenti a Tavolazzi, di cui abbiamo parlato ampiamente. Personalmente, ci avrei aggiunto anche un discorsetto sul Movimento 6 Stelle, con la stella “aggiuntiva” della coerenza.

 Fonte: Movimento dei caproni

Tra i commenti:

Antonio Inoki 6 hours ago
Il passaggio davvero eccezionale è questo, secondo me:
Secondo Bono, non saranno particolarmente stringenti le caratteristiche di un candidato a 5 Stelle: “Chiunque dei nostri attivisti – scrive il consigliere -, che sia in grado di comprendere un testo italiano di media-alta complessità (leggi, provvedimenti, regolamenti), che ha passato anni a leggere ed informarsi e ha voglia di impegnarsi h15 a 800 km da casa, è in grado di fare il deputato/senatore”.
Ma non ce l'avevano smenata per dei mesi coi curriculum? Me lo vedo bene un simil-Pizzarotti a discutere in sede Europea con Merkel e Wolfgang Schäuble. Estremamente comico se non fosse drammaticamente tragico tutto ciò: magari arriveremo a rimpiangere Tremonti o per lo meno l'imitazione che ne faceva Guzzanti!

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Democrazia diretta a 5 Stelle

Parlando di Movimento 5 Stelle si parla sempre di democrazia diretta, partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni, Meetup e altri strumenti che permettono al Movimento stesso di organizzarsi.


Ma come funzionano tutti questi strumenti? Ma soprattutto, funzionano? E’ vero che il Movimento è così esteso e la partecipazione a livello di militanza è così fervente?

Effettuiamo qualche ricerca su internet, e cerchiamo di capirlo.

Cominciamo dal punto più ovvio: il blog di Grillo. Questo è lo strumento centrale di direzione, e maggiore vetrina del Movimento. Qui vengono esposte le opinioni del leader e mostrati alcuni servizi ed opinioni rilevanti, come quella di Willy Bordon. C’è una limitata possibilità di discussione tramite commenti, ma lo strumento è particolarmente ostico e una vera discussione è praticamente impossibile, anche a causa della quantità di slogan e tifoserie. Ma del resto, se non qui, dove?

Da notare però è la sovrabbondanza di link, banner, pubblicità di ogni tipo. Le pubblicità rimandano soprattutto all’acquisto di DVD e libri dello stesso Grillo o eventuali simpatizzanti.

Del resto si sa che questo e-commerce è uno dei canali di finanziamento del blog e del cuore del Movimento, come testimonia l’iniziativa ADAGIO lanciata da Grillo qualche tempo fa, e fallita per sua stessa ammissione per carenza di adesione.

Passiamo allora al Forum del Movimento. Non è semplice trovare il banner che ci porta lì, lo trovate nell’angolo estremo in alto a destra della pagina, subito sotto il banner “Grillo is back”. Ovviamente il forum è all’interno del sito personale di Grillo. “Sarà una soluzione momentanea” direte voi. Sono tre anni che è lì, rispondo io. Ma vabè.

Ci troviamo davanti ad un sito apparentemente ordinato e ben funzionante. Buona grafica, giustamente semplice, bene in evidenza le ultime proposte e le ultime notizie dalle liste civiche.

Visto che siamo dei cittadini consapevoli e assetati di democrazia, entriamo subito nel Forum delle proposte. Qui però casca l’asino, o meglio il caprone.

Il Forum delle proposte è incredibilmente poco funzionale. La proposta del mese risulta essere “Forum poco funzionale,dove finiscono le proposte?” con 159 voti, al momento in cui scrivo. Ebbene sì, anche chi frequenta questo forum si è reso perfettamente conto che non funziona.

I problemi rilevati sono molteplici: le proposte sono poco leggibili perchè la formattazione non viene mantenuta, ci sono proposte “improponibili”, spam, ma soprattutto le proposte vengono rapidamente soppiantate da quelle più recenti.

Non c’è insomma moderazione nè alcun ordine. Le proposte possono moltiplicarsi nel tempo e sparire senza che nessuno le legga. Non c’è veramente nessun modo di ritrovare le proposte più vecchie di una settimana, a meno che queste non siano state tenute a galla da un buon numero di voti.

E infatti un’altra proposta molto votata, con 156 voti, è “Richiesta a Grillo!Nuovo portale!“. E questa volta uno che funzioni, aggiungerei.

Quindi a livello nazionale si può fare ben poco. Ci sono alcune proposte ragionevoli e votate, come potete controllare voi stessi collegandovi al forum, ma chissà quante buone proposte meritevoli e serie sono sparite. Inoltre nessuno sa se le proposte effettivamente finiscono nel programma del Movimento. Alcune sì, perchè le più votate di sempre, come “REFERENDUM DELIBERATIVI SENZA QUORUM” (scritto tutto maiuscolo, vabè) e “Open source: Nelle scuole e in tutti gli edifici pubblici” sono state discusse, più o meno, a livello nazionale. Ma per così tanti mesi di attività del forum, due proposte su chissà quante centinaia sono decisamente poche.

Lasciamo il Forum nazionale per trasferirci a livello locale. E qui l’esperienza è molto disomogenea. Lo strumento di base è il Meetup. Da anni i militanti “Grillini” si ritrovano e si coordinano tramite i Meetup. Questo strumento mette a disposizione forum per la discussione, possibilità di pianificare incontri e perfino foto e programmi.

Insomma in linea teorica è un ottimo strumento per la coordinazione, almeno a livello locale.

Nella pratica però non è così semplice, e i casi sono molteplici: alcuni Meetup sono sostanzialmente attivi (es. Bologna, Emilia Romagna) altri decisamente meno. In alcuni casi sono molto piccoli o abbandonati (es. Milano), prediligendo magari altre piattaforme.

Piattaforme che però spesso sono difficilmente raggiungibili o necessitano di particolari autenticazioni già solo per consultarle (sempre es. Milano).

Insomma eseguire un censimento completo è praticamente impossibile, ma la sensazione è che ci sia forte disorganizzazione e disomogeneità, e mancanza di coordinazione tra i vari gruppi. Si sente anche molto il bisogno di piattaforme di discussione migliori, che permettano di dibattere in maniera seria di argomenti non solo locali, ma anche di livello più elevato.

Il Movimento quindi ricorre alla forma di associazione più semplice e tradizionale: l’assemblea. I gruppi si ritrovano di persona e discutono. Ovviamente chi non è presente alla discussione non può dire la sua.

E’ un bisogno, quello della discussione ampia e via web, che evidentemente non viene appagato a sufficienza sia a livello locale che nazionale. E’ una grave carenza questa, che tradisce completamente i punti del Non-Statuto, tagliando di fatto i cittadini fuori dal dibattito, che dovrebbe essere il cuore politico del Movimento.

Viene quindi da chiedersi come sarà possibile ai cittadini il dibattito e la scelta del programma, oltre alla scelta dei candidati per il Parlamento.

Una parola va spesa anche per il programma. A parte la totale mancanza di dettagli tecnici su come si dovrebbero realizzare i punti, il programma del Movimento 5 Stelle non è mai stato pubblicamente dibattuto.

Il programma infatti è stato “calato dall’alto”, scritto evidentemente da Grillo stesso, e quindi anche da Casaleggio.

Tutti questi problemi fanno concludere, come del resto conferma lo stesso Grillo nella sua “intervista” a Travaglio, che il Movimento 5 Stelle non è affatto pronto per governare. Forse potrebbe essere pronto per prendere almeno parte ai lavori del Parlamento, ma allo stato attuale molto sarebbe lasciato alle capacità individuali dei candidati, più che a un impegno collettivo del Movimento.

Attendiamo sviluppi. In questi mesi vedremo se il Movimento 5 Stelle saprà rimediare alle proprie mancanze e diventare un soggetto politico credibile per un eventuale governo.

Alla prossima ruminata, caproni.


Tra i commenti:

Luca Tolu 2 months ago
Certo che non è pronto a governare. Ci vorrà tanto tempo a che i Grillini siano pronti a governare. Nel frattempo dovranno "studiare" sui libri di Grillo, sui suoi DVD, recitare l'ave Maria sul suo Blog, fino a che non ci sarà l'avvento del Messia Beppe.