domenica 19 agosto 2012

L’antipolitica secondo Pomicino

PAOLO CIRINO POMICINO

Beppe Grillo ha una funzione democratica. [?] Tiene negli schemi milioni di incazzati. Extraparlamentari violentissimi, in potenza. [...] Più di Grillo mi preoccupa il palazzo, pieno di ricattabili. [...]
Paolo Cirino Pomicino ex ministro Dc, pregiudicato per tangenti e anche prescritto per la cattiva gestione dei fondi del terremoto dell’Irpinia.


[In pratica: qualcuno sta certamente ringraziando Grillo per il fatto che in questo momento "tiene negli schemi milioni di incazzati" preservando così l'integrità della "democrazia" attuale, cioè di quella serie di privilegi garantiti solo per alcuni, e non parliamo certo dei privilegi della casta politica, ma di quelli riservati a coloro che davvero determinano la politica economica e la vita sociale, e individuale, in Italia.

Gli attacchi alla casta politica, ancorchè giusti, rappresentano quindi nient'altro che una distrazione, una classica tecnica di mistificazione, per preservare gli autentici colpevoli delle disuguaglianze sociali da una improbabile, ma non impossibile, rivoluzione sociale e presa di coscienza generale. 
Mirano a restringere il quadro, e non ad ampliarlo e completarlo, e a sostituire un autentico cambiamento con una finta rivoluzione (e una finta democrazia diretta) che lasci invariate le basi della distribuzione del potere economico, e quindi politico. 
Mirano inoltre a distruggere la fiducia nella forma di rappresentanza partitica, in quanto i partiti, benchè corruttibili e facilmente ammansibili, possono comunque costituire, se raccoltisi intorno a determinate ideologie e in determinati casi, un possibile ostacolo agli interessi economici delle elites.

I partiti non devono essere visti come forma di rappresentanza e come possibili portatori di istanze e voce dei cittadini ma devono essere visti come irriformabili. Anche a questo servono gli attacchi alla casta.

Distruggendo i partiti, togliendo anticipatamente la possibilità di un'autentica presa di coscienza, cioè del presupposto di un vero cambiamento e di una reale rivoluzione sociale, e lasciando invariati gli attuali rapporti economici all'interno della società e l'attuale stratificazione sociale, si mira quindi a una dittatura diretta dei poteri economici, in quanto non più mediata da una democrazia di facciata costituita da parlamento ed elezioni.
Dittatura che verrà travestita da democrazia diretta tramite il web, che da arma dal basso diventerà un'arma dall'alto puntata verso il basso.

Questi attacchi alla cosiddetta casta inoltre, come si capisce dalla frase di Pomicino, non toccano per nulla (se non in apparenza, per fare dichiarazioni da autentici politicanti in cerca di visibilità) chi sta in parlamento unicamente per denaro. 
Per costoro, che hanno paura di eventuali "violenti", ci saranno sempre i cari Grillo e Casaleggio a raffreddare gli animi più esuberanti: post coloriti di inutili bla bla, proposte irrealizzabili, generiche o prive di connessione con la realtà e la possibilità di commentare sul blog di Grillo sfogando così la propria rabbia repressa.

Il blog di Grillo e il partito-azienda M5S si confermano quindi come armi di controllo sociale e psicologico.]

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“Anche io ho dato 50 euro a Beppe Grillo”

22/05/2012 - Paolo Cirino Pomicino entra nel gruppo di quelli che, dopo, avevano capito tutto prima

"Anche io ho dato 50 euro a Beppe Grillo"

Grillo? serve, serve moltissimo. Lui sta facendo una cosa giusta: manda nelle istituzioni i rappresentanti di un disagio. Senza Grillo quel disagio sarebbe stato il terreno di cultura di movimenti anarchici. Lui li porta nelle istituzioni democratiche”. Lo dice Cirino Pomicino (Udc) alla ‘Zanzara’ su Radio 24 .

IL CONTRIBUTO -Ho dato anch’io 50 euro di contributo a Grillo- spiega Pomicino- ci messaggiammo e gli dissi: ‘Fate le vostre battaglie e io vi do il mio contributo’, il risultato e’ che non mi mando’ a quel Paese”. 

Secondo l’esponente Udc Grillo pero’ “non fa niente di nuovo quando porta i giovani in politica. Li porto’ soprattutto la Dc, per esempio Goria e tanti altri- spiega- dunque non c’e’ nessuna novita’”. 

E sulla crisi del Pdl Pomicino conclude: “Il Pdl deve sciogliersi, non c’e’ altra strada. Non basta cambiare nome. Sciogliersi e confluire in un’altra cosa simile alla Dc. La novita’ e’ il ritorno al passato, altro che Terza Repubblica”. (Dire)


[Eh già..contro la Casta, ma 50 euro, anche se da "mani sporche" non si rifiutano mica.]

Tra i commenti:

elbarto scrive:

questo apre ulteriori crepe sull’affidabilita’ morale del grillismo. QUalunquisti allo stato puro e demagogici fino all’osso