3 settembre 2012
Giorno dopo giorno il confronto politico, ammesso che si possa parlare ancora di confronto, è via via scivolato sempre più nella melma dei volgari scambi di insulti e scorrettezze.
Giorno dopo giorno il confronto politico, ammesso che si possa parlare ancora di confronto, è via via scivolato sempre più nella melma dei volgari scambi di insulti e scorrettezze.
Qualunque
italiano, dotato di una normale educazione e desideroso di una civile
coesistenza, anche politica, può essersene reso conto da tempo.
Beppe
Grillo, invece, sembrerebbe accorgersene solo ora, forse perché a
qualcuno è saltata la mosca al naso ed ha incominciato a rendergli pan
per focaccia.
Così,
dal suo blog, ha deciso di lanciare un piagnucoloso grido d'allarme,
scagliandosi contro quei media che fomenterebbero l'odio contro di lui
ed il M5S.
Nella
concitazione dello scrivere Grillo ha perso anche il senso della misura
accusando l'informazione di istigazione a delinquere così come avvenne
negli anni di piombo.
Il grottesco è che l'ideatore dei "vaffanculo-day", colui che ha dato della "vecchia puttana" al premio Nobel Rita Levi Montalcini, il dispensatore di "zombi" a destra ed a manca, chi ha minacciato istituzioni e politici con "siete cadaveri ambulanti e vi seppelliremo vivi", oggi indossi i panni dell'innocenza e si lamenti del fatto che qualcuno reagisca.
Non si può neppure sghignazzare perché si tratta della più assurda barzelletta che il comico genovese potesse raccontare.
Sono
convinto, però, che non sia stata la paura per la sua incolumità
fisica, come vorrebbe far credere, ad averlo spinto a questa nuova
messinscena.
Credo che i motivi siano diversi e per comprenderli sia necessario cercarli tra le righe del suo sproloquio.
Innanzitutto, Grillo è costretto ad ammettere "obtorto collo"
che all'interno del M5S siano sempre più frequenti le incrinature, con
sollevazione di militanti e delegati che denunziano la mancanza di
democrazia partecipativa accompagnata da epurazioni.
Al punto che si è visto costretto a riconoscere che gli "epurati dal M5S" hanno presentato un esposto all'AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato)
contro il Movimento 5 Stelle e la Beppe Grillo.it; ovviamente il fatto,
incrinando il suo prestigio di guru, non può che averlo fatto
incazzare.
[Tra l'altro la cosa divertente è che Grillo sul suo blog si è messo a parlare di esposto all'Agcom, che è cosa diversa dall'AGCM]
[Tra l'altro la cosa divertente è che Grillo sul suo blog si è messo a parlare di esposto all'Agcom, che è cosa diversa dall'AGCM]
Inoltre,
Grillo si è reso conto che l'ingerenza diretta e muscolosa della
Casaleggio Associati, nella gestione del movimento, è sempre più sotto
gli occhi di tutti, al punto da costringerlo a riaffermare che il
simbolo del Movimento 5 Stelle è registrato a suo nome.
Il
comico genovese sa benissimo, però, che la titolarità del simbolo non
significa che a guidare il M5S di fatto non sia lui ma altri che
perseguono strategie politiche di ben altra importanza, delle quali lui
stesso non se ne rende conto.
[Forse invece sarebbe il caso di guardare un pò più in là e rendersi conto che tutti gli indizi portano a pensare che Grillo sia ben consapevole della gigantesca truffa costituita dal M5S, e che in questo è totalmente complice (o "cofondatore" se preferite) con la Casaleggio Associati]
[Forse invece sarebbe il caso di guardare un pò più in là e rendersi conto che tutti gli indizi portano a pensare che Grillo sia ben consapevole della gigantesca truffa costituita dal M5S, e che in questo è totalmente complice (o "cofondatore" se preferite) con la Casaleggio Associati]
Comunque,
quale opportunità migliore di un lamentoso grido d'allarme per
riaccendere l'attenzione su di sé, dopo che si era esaurito il clamore
dell'inopportuno sfogo di Bersani che lo aveva bollato come "fascista" insieme a Di Pietro ?
Fonte: De Ruina mundi
Fonte: De Ruina mundi