settembre 1, 2012
«Io il mio media me lo scelgo», risponde Beppe Grillo
a un giornalista di Piazza Pulita che cercava di fargli qualche domanda
dopo il comizio a Brescia.
Legittimo negarsi, ci mancherebbe.
Ma
proviamo a immaginare diventi un esempio per tutti i personaggi pubblici
italiani, in particolare quelli che si trovino a gestire – in modo
diretto o indiretto – un significativo consenso elettorale.
Fai una
domanda a Berlusconi? Nessuna risposta, perché lui ha i suoi media.
Bersani? Niente da fare, anche lui ha i suoi media. Di Pietro, Vendola,
Casini? Peggio per voi che chiedete: «Io il mio media me lo scelgo»,
potrebbero rispondere con Grillo, «ho il mio blog, e quello che dovremo
dire lo scriveremo online». O sul nostro giornale o canale televisivo,
poco importa – e solo su quello.
Risultato? Decine, centinaia
di domande le cui risposte sarebbero sostituite da comunicati stampa –
sì, anche dei post su un blog possono svolgere la stessa funzione –
riportati acriticamente o criticati senza possibilità di replica.
E una
guerra permanente tra miei media e loro media, sempre
per interposta persona, sempre senza interpellare direttamente il
bersaglio.
In altre parole, la fine del confronto e del pluralismo, e di
conseguenza l’avvio di una spirale autoritaria.
Se questo è l’imperativo categorico
dell’«iperdemocrazia» di Grillo, se questa è la massima da elevare a
legge universale, c’è da tenersi stretta questa democrazia moribonda. In
cui a volte i giornali non fanno le domande che dovrebbero, deturpano
il pensiero degli intervistati, inventano notizie di sana pianta. E
certo, fanno anche battaglie per il padrone.
Ma quantomeno non
pretendono di eliminare il contraddittorio.
Né, di certo, di convincerci
che sia una conquista democratica.
C’è da sperare il comico non susciti
emulazioni: chissà che finirebbe per pensare di se stesso se dovesse
scoprirsi ispiratore – e fonte di legittimazione – della peggiore forma
di arroganza della tanto detestata ‘Casta’: non rispondere alle domande,
e cercare di convincerci sia colpa di chi le fa.
Fonte: Il Nichilista
Tra i commenti:
-
[...]
Il tutto si può riassumere in una frase che cito: ” Se vieni chiamato in conversazione da un imbecille, meglio non rispondere poiché, chi vi vedesse parlare dall’esterno, vedrebbe solo il dialogo tra due imbecilli”
[La verità è che se sei così imbecille come il tuo interlocutore è inevitabile che una persona dall'esterno vedrà solo due imbecilli.Evidentemente i grillini o Grillo che rifiutano il confronto sanno di apparire tanto imbecilli come gli altri appena provano a confrontarsi.]
Come al solito si dice sempre mezza verità. Grillo si lascia
intervistare da tutti i giornalisti che ritiene essere “neutrali” nei
suoi confronti. Questa intervista lo dimostra http://it.euronews.com/2012/07/26/beppe-grillo-uncensored/ forse bisognerebbe darci un occhio e poi parlare.
Saluti da un lettore che non conta un cazzo.
Saluti da un lettore che non conta un cazzo.
Quindi ci si fa intervistare solo da chi si ritiene
“neutrale”. Insomma, come se Silvietto si lasciasse intervistare solo da
Minzolini o da Fede.
C’è chi le chiama interviste, c’è chi li chiama comizi.

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[Ecco Grillo in conferenza gridare il solito "Italianiii!!!" per celebrare il ricordo di Mussolini (che vorrebbe tanto emulare evidentemente).
Ed eccolo sparare a inizio video la perla della giornata: Lui ha i suoi medium. E' con quelli che parla agli spiriti..]Intenzionato a non parlare con i giornalisti presenti ieri alla festa dei Cinque stelle di Brescia, Beppe Grillo taglia corto: “Non siete i miei media”, si limita a dire all’inviato di Piazzapulita Gaetano Pecoraro. Il giornalista del programma di Corrado Formigliobietta che selezionare i media ai quali rispondere non è propriamente un comportamento democratico. “Invece io il mio media me lo scelgo”, continua il leader delMovimento cinque stelle, “ho il mio blog e quello che dovremo dire lo scriveremo online”. E ribadisce: “Non voglio passare attraverso i vostri media”, secondo una strategia che non accenna a ripensamenti.
Grillo ha invece parlato alle persone, qualche centinaio, presenti alla festa bresciana. “Se andremo in Parlamento”, ha promesso, “ci batteremo perché l’Europa sia una scelta, espressa dalla gente con un referendum”. Grillo ha ricordato che a Parma la procura ha appena bloccato e sequestrato l’inceneritore: “Gli abbiamo rotto il giochino”. E poi ancora debito: “Lo hanno fatto dei criminali”, ha spiegato, “il presidente dell’Ecuador si rifiuta di pagarlo, ma il Sud America sta facendo quadrato intorno al paese, contro le pressioni del Fondo Monetario internazionale. Ma queste”, aggiunge, “sono cose che da noi non fanno notizia” .
[Si, certo.
Peccato che Grillo si scorda di dirci che l'Ecuador e tutti i paesi che lo appoggiano sono governati da presidenti e governi di sinistra e d'ispirazione neo-socialista (il cosidetto Marxismo del XXI secolo).
Che tutti questi governi, ispirati dal suo anti-colonialismo e anti-imperialismo, guardano con rispetto e stima a Fidel Castro e a Cuba, e affondano le loro radici non solo in questa esperienza al di fuori del loro paese ma anche nelle lotte, armate e non, nelle morti di migliaia di desaparecidos e nell'opposizione alle dittature sponsorizzate USA a scopo di profitto per le loro grandi corporazioni che hanno dovuto subire dal dopoguerra in poi, passando per il ricordo della sfortunata presidenza di Allende fino ad arrivare alla guerriglia sandinista (marxista e socialista) in Nicaragua che trasformatasi in partito è ora al potere da anni (Nicaragua che è ora alleato dell'Ecuador) o all'attuale presidente della Bolivia (altro alleato dell'Ecuador nell'A.L.B.A.), Evo morales, che si dichiara marxista-leninista.
Grillo non ci dice che questi governi, seppure socialisti moderati, sono appoggiati da un ampio spettro di movimenti e partiti marxisti.
Che questa situazione si è andata formando negli ultimi 15 anni a partire dalla vittoria di Chavez, leader del Partito Socialista Unito del Venezuela, alla presidenza del suo paese.
Chavez che ha sempre promosso delle politiche socialiste avversate dalla destra del suo paese, come la destra (quella del meno tasse, meno spese dello stato, meno debito pubblico -solito pretesto-) si oppone a Correa in Ecuador.
Chavez che ha sempre promosso delle politiche socialiste avversate dalla destra del suo paese, come la destra (quella del meno tasse, meno spese dello stato, meno debito pubblico -solito pretesto-) si oppone a Correa in Ecuador.
Che tutto questo avviene nel solco di politiche neo-socialiste, di presenza dello stato nell'aiuto ai più indigenti, di aumento delle tasse ai più ricchi, di anti-colonialismo, di anti-razzismo, di nazionalizzazioni e statalizzazioni (per esempio il petrolio del Venezuela con Chavez diventato di proprietà dello stato).
Grillo invece di dire tutto questo, parla strumentalmente di Ecuador e Argentina, e neanche dice le cose esattamente come stanno (Ecuador e Argentina continuano a pagare a causa dei suoi governi precedenti ultra-capitalisti, e nessuno dà merci gratis. Collaborazione e opposizione si, ma mica è il mondo dei sogni!).
Insomma, caro Grillo, o la dici tutta, oppure la tua è la solita propaganda da cazzaro ammaliatore! (sempre diretta contro la sinistra in quanto adatta solo a fare confusione!)]
Insomma, caro Grillo, o la dici tutta, oppure la tua è la solita propaganda da cazzaro ammaliatore! (sempre diretta contro la sinistra in quanto adatta solo a fare confusione!)]
di Franz Baraggino
1 settembre 2012
Fonte: Fatto quotidiano
Grillo adotta esattamente la stessa linea di Berlusconi: “Non siete il mio media, quindi non vi parlo. Il mio media ce l’ho già, parlerò tramite quello”.
Niente contraddittorio, solo one-man show e comunicati.
Non ritengo necessario aggiungere altri commenti.
Magari linko solo un’analisi di Andrea Scanzi. Grande Vauro nel finale.
[Da l'articolo e video sul Fatto Quotidiano:
Gran finale con Vauro che si chiede: “E’ davvero un valore il fatto che un politico parli come parla la gente? Secondo me, no, è un disvalore. Gramsci invitava la gente a studiare”. E conclude: “Un politico parla meglio della gente, perchè un politico educa anche la gente parlando. Berlinguer non parlava mica come la gente”.
Studiate, caproni!
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti:
Fonte: Fatto quotidiano
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Non siete il mio media
Grillo adotta esattamente la stessa linea di Berlusconi: “Non siete il mio media, quindi non vi parlo. Il mio media ce l’ho già, parlerò tramite quello”.
Niente contraddittorio, solo one-man show e comunicati.
Non ritengo necessario aggiungere altri commenti.
Magari linko solo un’analisi di Andrea Scanzi. Grande Vauro nel finale.
[Da l'articolo e video sul Fatto Quotidiano:
Gran finale con Vauro che si chiede: “E’ davvero un valore il fatto che un politico parli come parla la gente? Secondo me, no, è un disvalore. Gramsci invitava la gente a studiare”. E conclude: “Un politico parla meglio della gente, perchè un politico educa anche la gente parlando. Berlinguer non parlava mica come la gente”.
Scanzi come al solito finisce per parlare bene del M5S ma dice cose importanti su Renzi: lo vede più come un perfetto leader giovane di destra ma non si sa come sta nel PD.
"Casualmente" in questo momento Renzi sta facendo il grillino all'interno del PD, e Scanzi prima di definirlo "giovane leader di destra" dice che Renzi lo vedrebbe bene come leader del PD, leader di cui Grillo avrebbe paura al contrario di Bersani.
Insomma alle elezioni sarebbe molto più efficace un Renzi di un Bersani (come se alle elezioni il metro di paragone e l'unico avversario fosse il M5S).
Qualcuno, come noi, non vede qualcosa di strano in tutto questo discorso?
Ricordiamoci chi è il "rottamatore Renzi", lo sfascista del PD, e i suoi incontri col cavaliere ad Arcore.
Promuovere Renzi all'interno del PD significa tarpare le ali preventivamente a qualunque politica di sinistra antipadronale e a favore del popolo.
E' proprio a questo scopo che Renzi riceve così tanta pubblicità e appoggio nonostante la sua pochezza e la sua mediocrità.
Vogliono una destra (Berlusconi), contro un'altra destra (Grillo), contro un'altra destra (Monti), contro un'altra destra (Renzi).
A chi gioverebbe mai una tale situazione?
Ai soliti ultra-ricchi invischiati in grandi operazioni industriali e finanziarie che del bene del 99% degli Italiani se ne sbattono altamente.]
Studiate, caproni!
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti:
[Già, tutta una scusa per non mettersi in ballo e apparire migliore campando unicamente sulle mancanze altrui. Senza fare nulla.
Più comodo di così!]