Quando si dice le "coincidenze" della vita...
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Non è "Il Giornale" ...
Lunedì 24 settembre 2012
Pagina 12 del Fatto Quotidiano di ieri.
Fonte: Non leggerlo
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Antonio Ricci a Grillo: «Voglio fare il tuo ministro»
Di Francesco Cutillo
E
 poi quando la curiosità sulle veline (che diventano precarie: in carica
 fino a Natale, «poi si vedrà») si è esaurita, ecco la domanda che lui 
certamente si aspettava e che, la stampa – convocata una volta all’anno 
dal papà di Striscia – non vedeva l’ora di fargli. «Visto che lei ha 
inventato Grillo, cosa pensa, oggi, di lui?».
«Grillo è un grande 
provocatore, sta facendo quello che non era mai successo in Italia fino a
 questo momento. Ci piace seguire la sua avventura. 
Vedo però che su di 
lui si sono scatenati in tantissimi con una dietrologia riservata fino 
ad oggi ad altri personaggi. Tutto sta nel vedere cosa c’è dietro 
Grillo», sorride Antonio Ricci. Cosa? Suspense. Parte lo show: 
«Slowfood! Il grande vecchio è Carlin Petrini. Casaleggio è solo un 
prodotto di nicchia, un formaggio che Petrini ha imposto a Grillo per 
farsi un po’ di pubblicità». Risate.
Ma le “rivelazioni” di Ricci sono solo all’inizio. «C’è
 sotto anche la trama di Eataly e Farinetti, il quale sta utilizzando 
l’oro dei tedeschi. Sembra sia stato preso dai partigiani e diviso tra 
la curia e il padre di Farinetti. Tutto documentato. E ora arriverà 
nelle casse di Grillo che, quindi, non avrà bisogno di finanziamenti».
 Nello studio cala il silenzio. I giornalisti si guardano tra loro. 
Michelle Hunziker, seduta accanto a Ricci, lo osserva sbigottita. E lui:
 «Mi guardate perplessi. Quando ci sarà l’ottava guerra mondiale mi 
guarderete ancora così?». Voce dalla terza fila: «Cosa hai preso 
stamattina?». «Cosa ha preso la stampa italiana per non rendersi conto 
di questi fatti. Controllate». Frecciatina: «So che è una fatica».
È ora di pranzo quando comincia la
 conferenza stampa lunare, nonsense, di presentazione della nuova 
edizione del tg satirico di Mediaset, dal 24 settembre alle 20.40 su 
Canale5. Photocall per veline e conduttori. Poi, fuori 
fotografi e telecamere. Ammessi solo i taccuini. Entra Antonio Ricci. E 
l’antipolitica diventa la prima portata.
«Grillo mi ha 
offerto già un posto da ministro. Io ho chiesto il ministero delle pari 
opportunità. Perché? Penso di aver dormito più io con Grillo che altri 
con Berlusconi». Risate. «Queste sono le mie credenziali». Il 
suo curriculum, insomma. Ricorderete, correvano gli anni Ottanta. Un 
giovanissimo Antonio Ricci era l’autore di Fantastico prima e Te la do 
io l’America poi. Format che hanno fatto conoscere il comico genovese al
 grande pubblico. Tempi lontanissimi, quasi preistoria, rispetto ad 
oggi. E strade che si sono divise. Trent’anni dopo Grillo punta a fare 
il salto, dalla satira alla politica mentre Ricci è ancora lì, al suo 
posto, pronto a lanciare la 25esima edizione di Striscia la notizia. 
Dove «la politica ci sarà ma – ammette – anche il disinteresse non è 
male».
Sono le leggi della tv commerciale: l’auditel che detta la 
scaletta. «Non ha mercato. I politici oggi la gente non li vuole vedere.
 Berlusconi è stato una manna per tutti. I tecnici non sono appetibili».
 Ma il suo inviato Dario Ballantini, versatile imitatore, quest’anno, 
sarà Matteo Renzi. Lo aiuterete, in questo modo? «Non credo» risponde. «Anche
 se Cofferati aveva fatto un calcolo: grazie al “fufu” di D’Alema 
avevamo portato a Montecitorio ben dodici deputati in più». 
Ghigno beffardo. «L’effetto simpatia poi svanì con D’Alema stesso, 
perché la realtà è più forte di qualsiasi inganno televisivo». Ancora 
risate. Le ultime. Segue buffet, quello vero. E lui si dilegua dietro le
 quinte.
Da Pubblico del 22 settembre 2012
Fonte: Pubblico 
Commenti da Non leggerlo sulla pubblicità di Striscia la Notizia su il FQ:
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 Anonimo  ha detto... Anonimo  ha detto...
- In fondo striscia è una trasmissione di denuncia, mica ce scritto vota silvio!
- 
 Red5goahead  ha detto... Red5goahead  ha detto...
- dai ... questa cosa neanche un anno fa non sarebbe successa. Felice di non essere più abbonato. Non per questo si intende ...
 
Dingo ha detto...
@anonimo delle 10:32
Wil ha specificato che questo non è "il giornale" (mi rifiuto di scriverlo con le maiuscole). E' "il fatto quotidiano": nemmeno lui merita le maiuscole perché altro non è che la diretta concorrenza di "il g", solo dello schieramento opposto. Nessuno dei due kwotidiani corrisponde all'idea che mi sono fatto millenni fa del termine "stampa".
- 
 Metrodat  ha detto... Metrodat  ha detto...
- ieri l'ho fatto notare al ritorno da Vasto, e tutti mi dissero "ma perché son amici con Antonio Ricci"
 si vabbè, ma è canale 5!
 
- 
 Anonimo  ha detto... Anonimo  ha detto...
- massi'.. Antonio Ricci e' da sempre pappa e ciccia con PeppeGrillo, quindi c'e' poco da stupirsi.. 
 
- 
 Anonimo  ha detto... Anonimo  ha detto...
- Striscia una trasmissione di denuncia? E' solo una furbata per 
acchiappare audience sulle debolezze dell'essere umano, un pizzico di 
simpatia, due belle gnocche, qualche servizio sulle schifezze italiche 
senza mai approfondire ed ecco il giusto cocktail per rincoglionire il 
telespettatore medio. 
 
 Se Striscia è di denuncia Report cos'è un Tribunale di Cassazione?
 
 meo patacca
 
Tingle Tangle ha detto...
Bella filosofia: scrocca soldi anche ai tuoi nemici! Ineccepibile, proprio, se non fosse che il nemico gongola ("Ecco, avete bisogno dei miei soldi per avere ancora la possibilità di tirarmi mazzate").
Anonimo ha detto...
Sono inorridito nel vedere la pubblicità di Greggio e della Ridazzona: vabbè tutto ma ospitare la pubblicità di Striscia sul Fatto è come ospitare un'intervista pilotata a Berlusconi.
Sctriscia la Fetecchia è una delle espressioni top del Berlusconismo.
Anonimo ha detto...
Si la pubblicità va bene, ok, sono fatti di carne anche quelli del fatto quotidiano e magnano tutti i giorni pure loro.
Forse però vi dimenticate che durante la campagna pubblicitaria che precedette la sua uscita, i vari padellaro, travaglio, gomez e compagni avevano abbuffato le palle con la storia che sarebbe stato un giornale duro e puro, che si sarebbe retto solo sugli abbonamenti e sulle vendite nelle edicole.
Detto questo, mi pare volgarissimo mettere la pubblicità di una trasmissione del nano erotomane, arricchitosi nessuno sa bene come, sotto un articolo che concerne fatti di mafia.
Posso pure sbagliare, e probabilmente mi sbaglierò, ma a me pare una "location" discutibile.
- 
 Anonimo  ha detto... Anonimo  ha detto...
- Alcuni commenti precedenti sembrano dei deliri,ma che c' è stata una epidemia di trollismo di recente in questo blog?
 
 Quoto Meo Patacca:Striscia e le iene fanno intrattenimento,non denuncia.Magari ci sono anche denunce,ma sempre e solo contro i deboli,mai contro i poteri forti.
 
 Mi colpisce anche l' impaginazione:l' articolo triste in bianco e nero e la pubblicità con colori vivaci a contrasto.
 
 Comunque non c' è niente di male, anzi, se quelli di merdaset hanno comprato quello spazio pubblicitario voul dire che la gente li caga sempre meno,e questo è buon segno.
 
 Vanni.
 
- 
 Nuke The Whales  ha detto... Nuke The Whales  ha detto...
- Strisci non è un programma di satira , ma di dileggio , ovvero 
prende bonariamente in giro i potenti di turno per renderli più umani, 
di fatto legittimandoli.
 Se guardate bene vedrete che la sinistra è dileggiata un po di più , sono battutine fatte per sminuire, studiate a tavolino.
 Certo , Ricci è un grande , ma oltre ai dati di ascolto deve darsi da fare per compiacere il datore di lavoro.
 
Detto francamente....sta schifezza il fatto se la poteva pure risparmiare. Sarebbe stato più coerente.

