Digli di smetterla che noi vogliamo la verità!
Federica Salsi del partito M5S è stata ospite in tv a Ballarò. Questo avvenimento ha scatenato l'anatema e la condanna del padrone del M5S.
Niente di strano, a pensarci bene ogni volta che un eletto del M5S va in Tv si scoprono degli altarini interessanti e che Grillo e Casaleggio, evidentemente, non vogliono si sappiano in giro altrimenti non potrebbero più sperare nella loro personale scalata al potere e nella presa dello Stato Italiano.
Grillo e Casaleggio vogliono nascondere delle scomode verità agli Italiani.
Cosa avrà mai scatenato tanta ira? Vediamo il seguente video:
Ed ecco che si scoprono gl'altarini: gli eletti del M5S hanno sempre tenuto tutti i soldi dei Fondi consiliari e dei loro stipendi, semplicemente non ne hanno utilizzata una gran parte.
Nessuno sconto sulle casse pubbliche, nessun taglio agli sprechi, per il comune cittadino il peso di queste spese non è affatto cambiato.
Dopodichè la Salsi ci dice che i soldi pubblici non spesi dati ai consiglieri vanno su dei conto correnti a loro nome e che tengono questi soldi a disposizione del M5S, vale a dire sono fondi di partito ma a nome dei singoli consiglieri perchè il partito non ha struttura.
Ma tutto questo non ricorda il finanziamento pubblico ai partiti? Cioè, tante belle parole sui rimborsi elettorali che sono finanziamenti pubblici occulti ai partiti e quindi sono stati coerentemente rifiutati, e poi il M5S si accorge che anche loro hanno bisogno di soldi pubblici per finanziare delle attività legate al partito (anche se poi i soldi li prendono dai singoli consiglieri)?
E poi aspettate un attimo...ma cosa succederebbe se un consigliere eletto con il M5S abbandonasse il partito o fosse espulso durante la sua attività di consigliere e con il conto corrente a suo nome? Non succederebbe che legalmente parlando quei soldi sarebbero unicamente i suoi soldi e di nessun altro?
Non sarà che è proprio per questo che Favia non è stato ancora espulso?
E in tutto ciò Crocetta, con grande incazzatura del Beppe, ha fatto anche la figura dell'onesto, del grillino e dell'anticasta molto più della Salsi.
Ah già, è partita pure la meritata presa per il culo da parte di Crozza....
...e nel corso della serata i grillini hanno trovato per le loro idee un patron d'eccezione.
In realtà certe apparizioni in tv uccidono solo le finzioni e il disegno autoritario e di profitti di Grillo e Casaleggio. Che ben venga questa morte.
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Digli di smettere.
Postato da il“Seduto in poltroncine a schiera, accomunato ai falsari della verità, agli imbonitori di partito, ai diffamatori di professione, devastato dagli applausi a comando di claque prezzolate. Soggetto, bersaglio consapevole ben pettinato alla bisogna che porge il lato migliore del proprio profilo alla morbosa attenzione di cameraman che ti inquadrano implacabili se annuisci quando enuncia le sue soluzioni un qualunquemente stronzo. Lì, in una gabbia di un circo, come su un trespolo, muto per ore, povera presenza rituale di cui si vuole solo lo scalpo, macellato come un agnello masochista, rispondi per i quattro minuti che ti sono concessi a domande preconfezionate poste da manichini al servizio dei partiti. Pretoriani dell’informazione il cui unico compito è perpetuare l’esistenza del Sistema attraverso l’ultimo strumento di mesmerismo mediatico rimastogli: la televisione. Lo share del programma aumenta, tutto merito tuo, trattato e esibito come un trofeo, come un alieno, una bestia rara e, contemporaneamente diminuisce il consenso per il Movimento a cui appartieni o dici di appartenere.”
Non vi ricorda qualcosa ?
“Attoniti, gli
attivisti, vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine
settimana volare nel vento, fluire in un secchio bucato, e pensano ai
mille video caricati sulla Rete, alle dirette streaming tenute in piedi a
forza di volontà per mancanza di connessione, conoscono sulla loro
pelle la difficoltà di spiegare a persone ormai deluse e incredule che
il MoVimento 5 Stelle è altro dai partiti, che non prende rimborsi
elettorali, che taglia gli stipendi degli eletti, che non partecipa alle
elezioni provinciali per coerenza, che vuole il rispetto dell’esito dei
referendum, eccetera, eccetera. A volte non ci resta che piangere.”
Chi va in TV avvelena anche te, digli di smettere.
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti:
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Grillo dopo Favia attacca la Salsi
"I talk show sono il vostro punto G"
Il capo politico del Movimento 5 Stelle critica il consigliere comunale di Bologna per la sua apparizione a Ballarò, ieri sera: "La tv vi dà l'orgasmo, l'atteso quarto d'ora di celebrità. Così si vanifica il lavoro degli attivisti, a volte non ci resta che piangere"

BOLOGNA - "Il talk show ti uccide, digli di smettere".
Non si è fatto attendere il duro attacco di Beppe Grillo contro i
"dissidenti" del Movimento 5 Stelle. Nel mirino è finita questa volta
Federica Salsi, consigliere comunale di Bologna, che ieri si è
"permessa" di accettare l'invito a Ballarò, la trasmissione di Giovanni
Floris su Rai 3. E il capo politico dei 5 Stelle utilizza persino un
paragone sessuale per criticare la scelta: "E' il punto G, quello che ti
dà l'orgasmo nei salotti dei talk show. L'atteso quarto d'ora di
celebrità di Andy Warhol. A casa gli amici, i parenti applaudono
commossi nel condividere l'emozione di un'effimera celebrità,
sorridenti, beati della tua giusta e finalmente raggiunta visibilità".
VIDEO E Crozza scherzava: "Se ti vede Casaleggio..."
LEGGI Quando la Salsi disse: "Nel M5S esiste un problema di democrazia"
Un attacco durissimo, rivolto a uno dei consiglieri che, poco tempo fa, ammise: "Il problema di democrazia interna nel Movimento esiste". Frase detta a seguito del video shock del consigliere regionale dell'Emilia-Romagna
VIDEO E Crozza scherzava: "Se ti vede Casaleggio..."
LEGGI Quando la Salsi disse: "Nel M5S esiste un problema di democrazia"
Un attacco durissimo, rivolto a uno dei consiglieri che, poco tempo fa, ammise: "Il problema di democrazia interna nel Movimento esiste". Frase detta a seguito del video shock del consigliere regionale dell'Emilia-Romagna
Giovanni Favia, che criticò le dinamiche dell'universo grillino. "Lì,
in una gabbia di un circo, come su un trespolo, muto per ore, povera
presenza rituale di cui si vuole solo lo scalpo, macellato come un
agnello masochista, rispondi per i quattro minuti che ti sono concessi a
domande preconfezionate poste da manichini al servizio dei partiti -
srive Grillo -. Pretoriani dell'informazione il cui unico compito è
perpetuare l'esistenza del sistema attraverso l'ultimo strumento di
mesmerismo mediatico rimastogli: la televisione".
A placare la furia di Grillo, non servono neppure i risultati dello share. Ieri Ballarò è andato bene, con una percentuale del 17.56% e 4.420.000 di spettatori. "Lo share del programma aumenta, tutto merito tuo, trattato e esibito come un trofeo, come un alieno, una bestia rara e, contemporaneamente diminuisce il consenso per il movimento a cui appartieni o dici di appartenere", dice.
Secondo il capo del partito, gli altri attivisti non apprezzano. "Attoniti, gli attivisti, vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine settimana volare nel vento, fluire in un secchio bucato, e pensano ai mille video caricati sulla rete, alle dirette streaming tenute in piedi a forza di volontà per mancanza di connessione, conoscono sulla loro pelle la difficoltà di spiegare a persone ormai deluse e incredule che il Movimento 5 Stelle è altro dai partiti, che non prende rimborsi elettorali, che taglia gli stipendi degli eletti, che non partecipa alle elezioni provinciali per coerenza, che vuole il rispetto dell'esito dei referendum. A volte non ci resta che piangere".
A placare la furia di Grillo, non servono neppure i risultati dello share. Ieri Ballarò è andato bene, con una percentuale del 17.56% e 4.420.000 di spettatori. "Lo share del programma aumenta, tutto merito tuo, trattato e esibito come un trofeo, come un alieno, una bestia rara e, contemporaneamente diminuisce il consenso per il movimento a cui appartieni o dici di appartenere", dice.
Secondo il capo del partito, gli altri attivisti non apprezzano. "Attoniti, gli attivisti, vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine settimana volare nel vento, fluire in un secchio bucato, e pensano ai mille video caricati sulla rete, alle dirette streaming tenute in piedi a forza di volontà per mancanza di connessione, conoscono sulla loro pelle la difficoltà di spiegare a persone ormai deluse e incredule che il Movimento 5 Stelle è altro dai partiti, che non prende rimborsi elettorali, che taglia gli stipendi degli eletti, che non partecipa alle elezioni provinciali per coerenza, che vuole il rispetto dell'esito dei referendum. A volte non ci resta che piangere".
(31 ottobre 2012)
Fonte: Repubblica.it
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5 Stelle a Ballarò, Grillo attacca Federica Salsi: “La tv è il vostro punto G”
Il leader del Movimento interviene sul suo blog e redarguisce la consigliera comunale di Bologna presente al programma di Floris: "Il solito quarto d'ora di celebrità descritto da Warhol che dà l'orgasmo ai parenti che guardano da casa"

Il diktat era arrivato già mesi fa: “Chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo” aveva scritto sul suo blog a maggio, in piena campagna elettorale. Oggi, a 48 ore dal successo siciliano, Beppe Grillo
torna di nuovo a mettere in guardia i suoi sugli effetti della
televisione, con un post intitolato “Il talk show ti uccide, digli di
smettere”. Il blogger non fa nomi, ma nel mirino c’è Federica Salsi, consigliere comunale di Bologna, ieri sera ospite negli studi di Ballarò.
Un intervento, quello nella trasmissione di Rai3, che le costa il rimprovero del leader del Movimento 5 Stelle. Grillo inizia usando una metafora sessuale: “Il punto G - scrive sulla sua pagina – quello che ti dà l’orgasmo nei salotti dei talk show. L’atteso quarto d’ora di celebrità di Andy Warhol.
A casa gli amici, i parenti applaudono commossi nel condividere
l’emozione di un’effimera celebrità, sorridenti, beati della tua giusta e
finalmente raggiunta visibilità”. Poi i toni si fanno più duri:
“Seduto in poltroncine a schiera, accomunato ai falsari della verità,
agli imbonitori di partito, ai diffamatori di professione, devastato
dagli applausi a comando di claque prezzolate. Soggetto, bersaglio
consapevole ben pettinato alla bisogna che porge il lato migliore del
proprio profilo alla morbosa attenzione di cameraman che ti inquadrano
implacabili se annuisci quando enuncia le sue soluzioni un qualunquemente stronzo”.
L’ex comico continua paragonando gli ospiti televisivi
a degli animali intrappolati: “Lì, in una gabbia di un circo, come su
un trespolo, muto per ore, povera presenza rituale di cui si vuole solo
lo scalpo, macellato come un agnello masochista, rispondi per i quattro
minuti che ti sono concessi a domande preconfezionate poste da manichini
al servizio dei partiti. Pretoriani dell’informazione il cui unico
compito è perpetuare l’esistenza del sistema attraverso l’ultimo
strumento di mesmerismo mediatico rimastogli: la televisione”.
Secondo Grillo, presentarsi sul piccolo schermo, aspettando che il conduttore
ti dia la parola, è controproducente per un Movimento che ha sempre
fatto della rete il suo strumento principe. Perché la visibilità che
regala la tv delude i militanti. “Attoniti, gli attivisti,
vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine settimana
volare nel vento, fluire in un secchio bucato, e pensano ai mille video
caricati sulla rete, alle dirette streaming tenute in piedi a forza di
volontà per mancanza di connessione, conoscono sulla loro pelle la
difficoltà di spiegare a persone ormai deluse e incredule che il
movimento 5 stelle è altro dai partiti, che non prende rimborsi
elettorali, che taglia gli stipendi degli eletti, che non partecipa alle
elezioni provinciali per coerenza, che vuole il rispetto dell’esito dei
referendum, eccetera, eccetera. A volte- conclude Grillo- non ci resta
che piangere”.
Non è la prima volta che Grillo si scaglia contro
il piccolo schermo. Proprio lui, che conosce bene gli effetti della
televisione e che deve alla trasmissioni di Pippo Baudo
la sua notorietà, negli ultimi mesi ha più volte bacchettato i suoi,
invitandoli a disertare gli studi televisivi. Un consiglio che si
trasformerà in regola per eventuali deputati a 5 stelle.
Nel codice di comportamento per chi ambisce a entrare in Parlamento,
infatti, Grillo ha inserito anche il divieto di partecipazioni ai talk
show.
Per ora Federica Salsi tace. Consigliere al comune di Bologna,
è considerata un’attivista storica, presente ad assemblee, banchetti e
iniziative fin dalle origini del Movimento 5 stelle bolognese. Già
consigliere di quartiere al Navile, possibile candidata
sindaco per i 5 Stelle alla caduta del sindaco Delbono nell’inverno del
2010, il posto a Palazzo d’Accursio se lo guadagnò nel maggio del 2011
arrivando prima nella sua lista, grazie a quasi 800 preferenze. E se a
marzo, dopo l’espulsione del ferrarese Tavolazzi, si disse “senza se e
senza ma” con Grillo, a settembre, quando scoppiò il caso Favia, rimase a
fianco del consigliere emiliano, ammettendo l’esistenza di “un reale
problema di democrazia interna”.
Fonte: Fatto Quotidiano