martedì 24 luglio 2012

Beppe Grillo contro l’Unità

23/07/2012 - Il comico sul suo blog ricorda i cinque milioni di finanziamenti pubblici



Beppe Grillo contro l'Unità

[Toh..che strano!  Il cazzaro di Genova attacca nuovamente l'Unità! Il quotidiano del suo più grande nemico: il PD!
Grillo come sempre vede come fumo negli occhi qualunque cosa sembri solo lontanamente "di sinistra" (anche se ormai il PD è un partito di centro).]
“L’Unita’ e’ in crisi economica da anni. A rischio chiusura. Per questo Rigor Montis ha deliberato, nonostante la crisi che sta distruggendo le piccole e medie imprese, ben 5.267.860,38 di euro (per l’anno 2010) di finanziamenti a suo favore. Lo ha fatto per far ripartire l’occupazione. Sara’ abbastanza? O si dovra’ aumentare la seconda rata dell’Imu? L’opinione dell’Unita’ non ha prezzo. I contribuenti italiani ringraziano”. E’ l’attacco di Beppe Grillo ai quotidiani che ricevono i contributi pubblici e, in questo caso, se la prende con l’Unita in un post pubblicato sul suo blog dal titolo ‘L’Unita’ non ha prezzo’.


Fonte: Giornalettismo

Tra i commenti:

  Budde scrive:

Eccolo il fascistone che cerca di far chiudere i giornali.
Ovviamente i disoccupati che si creano facendo chiudere i giornali non contano; si possono sbattere in mezzo ad una strada essendo nemici politici.
Strana questa situazione: si contestano le regole immorali del mercato però quando fa comodo si diventa iperliberisti.
Naturalmente il pagliaccio di genova vuole il mercato selvaggio per i nemici politici , salvo poi contestare il governo perchè non fa niente per i disoccupati.
Non vuole i finanziamenti alla stampa ma nel suo programma spazzatura si leggono scemate del tipo “Favorire le produzioni locali , Sostenere le società no profit , Sussidio di disoccupazione garantito”. Cioè, in altre parole, soldi a pioggia per tutti.
Il cazzone di genova si dimostra per quello che è: un completo ignorante in materia di politica economica che ,non avendo le basi minime di conoscenza, spara cazzate qualunquiste senza contegno. Una volta vanno bene le regole del mercato ma vorrebbe aiuti pubblici alle aziende ; delle volte vorrebbe uscire dall’euro , altre volte no.

ziopino scrive:
I dipendenti di partiti, sindacati e giornali di partito sono già di fatto precari non protetti dallo statuto dei lavoratori, perché mai dovrebbero godere di maggiori protezioni degli altri precari? Anzi, piuttosto salviamo prima i precari che non hanno sguazzato come loro nei contributi pubblici.

CtrG scrive:
Certo, certo…facciamoci la guerra tra poveri!
Vergognati ziopino, bei concetti che porti avanti!
Togliere i finanziamenti all’editoria vuol dire avere giornali e media finanziati SOLO PRIVATAMENTE dai grandi gruppi di potere economico e quindi diffondere solo voci a loro favorevoli.
Non ci avevi pensato?
Ecco cosa hanno sempre voluto Grillo e Casaleggio fin dal V2 day.
contro i poteri forti? ma quando mai???
Sono sempre stati UOMINI DEI POTERI FORTI!

 ValerioxX scrive:
Non credo che voglia farli chiudere. Penso piuttosto che semplicemente voglia che campino che le vendite come per qualsiasi altro prodotto commerciale sul mercato. Perché devo pagare io l’informazione se oggigiorno posso averla gratis? Perché devo mantenere io i giornalisti de L’Unità e de Il Giornale?
Io toglierei i finanziamenti, tu, d’altro canto, saresti libero di fare le tue cospicue personali donazioni al Foglio, a Libero o a L’Unità. Dov’è il problema?
  • Budde scrive:
    Nella politica dei 2 pesi e delle 2 misure del cazzaro di genova. Mi sembrava evidente da quello che avevo scritto.
    Come mai bisogna elargire soldi pubblici a praticamente tutti i settori tranne che per l’editoria?
    Decidetevi grillini: volete una società iperliberista dove la vita delle aziende e dei cittadini è regolata dal mercato oppure una società socialdemocratica in cui lo stato aiuta e indirizza la produzione nazionale?

  • ValerioxX scrive:
    Budde, la politica di Grillo in materia economica, sinceramente non la conosco molto bene. Sul fatto che l’editoria non debba percepire soldi pubblici sono assolutamente d’accordo con lui (o lui con me…). Ripeto: se proprio ci tieni, mantienili con i tuoi soldi i giornali. La carta stampata è destinata a sparire. I mezzi di informazione si sono evoluti.

    • roscio scrive:
      ValerioxX, se la politica di Grillo in materia economica, sinceramente non la conosci molto bene, sarebbe bene che tu ti vada a nascondere. Come al solito i “talebani della rete” si riconoscono subito dal loro fare furbesco. Se c’è qualcosa a cui non riescono dare spiegazioni, fanno gli gnorri. Per ripresentarsi subito agguerriti e arroganti se hanno qualche frase fatta e imparata a memoria da inserire in qualche sito. Anche a casaccio, l’importante è screditare gli altri….
Geb scrive:
Grillo, come altri “liberi professionisti”, cerca di vendere al meglio il suo “prodotto” utilizzando tutte le possibilità che la società consumistica di oggi gli mette a disposizione.
Il finanziamento pubblico dei giornali(così come della RAI) risponde ad un preciso bisogno della società contemporanea:avere più voci, possibilmente indipendenti da ogni condizionamento, che informino i cittadini di ciò che avviene loro intorno.
Pensare che i giornali possano sopravvivere con la sola “decima” da parte dei lettori et abbonati, è pura demagogia utopista, come credere nella possibilità che una società iperliberista sia il fine ultimo del genere umano.
Per evitare che giornali e TV aprofittino della buona fede dei loro lettori/auditori diffondendo notizie false e/o tendenziose o distorcendole a vantaggio di uno o dell’altro, è sufficiente che i lettori/auditori si informino da fonti diversificate ed abbiano l’accortezza e la capacità critica di “capire” la/le notizie sapendo che, comunque vada, ci saranno sempre giornali/tv spazzatura, comici che si improvvisano premier e premier che si dilettano a fare i comici!!

Budde scrive:
Geb, bel post.
Non avrei saputo dirlo meglio.
Era proprio qui che volevo arrivare: i grillini, come i liberisti fondamentalisti, considerano l’informazione una “merce”. Il pluralismo informativo trattato come se fosse un telefonino che passa di moda.

Budde scrive:
ok , non si sa bene a quali settori dare aiuti pubblici , non si sa quanto tempo deve passare per dichiarare un “peso” il settore produttivo in questione , non si sa bene se dare gli aiuti sempre o in certi periodi.
L’unica certezza è che la stampa deve chiudere (soprattutto l’unità).
Lo dirò in maniera semplice perchè mi sembra che la gente o non capisce o fa finta di non capire. Detto in sintesi: perchè nella nazione degli sprechi pubblici inimmaginabili, dell’alitalia con la cassa integrazione per 7 anni, degli aiuti alla fiat trentennali, delle elargizioni di aiuti alle fabbrichette locali in crisi per le grandi distribuzioni, ci si incarognisce contro la stampa?
Perchè si fa montare la rabbia popolare nei confronti proprio di questo settore?
Io una mezza idea l’avrei, anche tenendo conto del retaggio culturale dell’italia.
Questo fatto, unito alla vulgata del taglio dei finanziamenti ai partiti, delinea un bel quadro classista. Le due cose sono collegate. E di molto. In pratica si vuole la completa devastazione di ogni spazio pubblico serio di discussione. Le redazioni dei giornali e le sedi dei partiti sostituite dalla solitudine della cameretta con la connessione veloce su internet; la disumanizzazione dei luoghi di discussione pubblica.
Bella merda di società.
Preferisco guadagnare un po’ meno ma avere ancora il manifesto, il giornale , l’unita’ , il corriere, le rispettive redazioni, le sedi dei partiti, che essere un po’ + ricco e rincoglionirmi in solitudine a mettere i “mi piace” su un blog di un buffone milionario.

CtrG scrive:
Ottimo Budde condivido tutto!
La Fiat con tutti gli aiuti che ha preso sarebbe dovuta essere interamente statale da decenni, altro che trasferire i posti di lavoro in Serbia! (anche a questo è servita la guerra in Jugoslavia)
E ora che questi fanatici del Grillo aprano gli occhi!
un milionario che si fa opinion leader per conto di una società di pubbliche relazioni – la Casaleggio – che ha contatti consolidati, e quindi clienti, in tutta la grande impreditoria e la grande finanza italiana e internazionale.
e questi dovrebbero fare gli interessi della gente comune??
Ma quando mai??? Questi fanno una vita diversa dalla gente comune! Questi sono di un’altra CLASSE SOCIALE (e cazzo! iniziamo a dire le cose come stanno!)
vivono in un altra Italia! in un altro pianeta!
E i grillini invece?? ancora vogliono vivere sulla luna a quanto pare…
Ma svegliaa!!!