venerdì 20 luglio 2012

Parma: un Ipsiota al comando e una giunta di Puffi al governo della città


(Parma, 27/06/2012)

La cultura affidata a una hostess di Torino
Un gruppo tecnogovernato da altri a cui interessano le politiche dell'autunno o del 2013.
 
Praticamente dei nessuno, incapaci di politiche di indirizzo amministrativo e comunque senza alcuna significativa esperienza. Dove è l'autorevolezza politica e la professionalità che legittimano il ruolo? Il progetto era forse diventare Sindaco, non farlo.

Si fanno passare per dei ragazzi, ma ragazzi non sono più. E non sono nemmeno così trasparenti come si vendono. Lo si vede e si capisce dalla comunicazione, che non è vera, ma patinata... e dietro c'è la malizia di chi vuole gestire il potere.

Un gruppo tecnogovernato da altri a cui interessano le politiche dell'autunno o del 2013.

“Su Parma da qui alle elezioni non deve succedere niente. State fermi. Fate il meno possibile. Avete tutte le attenuanti. Procrastinate ogni decisione importante, ogni scelta il più tardi possibile, seguite ciò che ha lasciato il Commissario Ciclosi. Fatevi ben volere”. 

Sembrano essere queste le regole di ingaggio impartite dal quartiere generale. Ogni decisione potrebbe generare dei malumori. Quindi diluire tutto il più possibile. A tirar le fila politiche con il quartier generale i fuori Giunta: il Consigliere Bosi e Cinzia Piastri la moglie del Sindaco, soprannominata "la sindachessa".
Infatti supini alle regole di ingaggio il primo Consiglio comunale si è svolto l'ultimo giorno possibile dopo le avvenute elezioni, praticamente senza Giunta.

Per la Giunta i tempi si allungano: è diventata una telenovela. Una volta eletto l'Assessore al Bilancio, un curatore fallimentare, Gino Capelli, riconosciuto integerrimo per i suoi trascorsi, in modo da rassicurare che la situazione economica è sotto controllo, il resto si consuma da sé. La relazione economica in risposta a quella di Ciclosi si avrà entro Settembre. Pensare che Bondi in Parmalat ci impiegò 15 giorni... per definire il valore del crack e il piano industriale. Così scrivevo poco tempo fa: "si arriverà a Luglio con qualche programmino, Agosto le ferie, qualcosina a Settembre, a Ottobre cadono le foglie, a Novembre i morti e quindi il bilancio preventivo 2013". E qui si inizieranno a rivelare con qualche mal di pancia.

La città ha una sua capacità economica (l'economia cresce come quella tedesca scrive il sole 24 ore), le entrate quindi sono assicurate. La criminalità è sotto controllo.

Della dirigenza comunale per ora non se ne parla. Gli incarichi alle partecipate sono fermi. Tutto tace. Altro che rivoluzione, questi han già fatto gli accordi sottobanco! Alla faccia della partecipazione e trasparenza. E questo si renderà ancor più palese con il probabile rinnovo a Meli. Il nodo Regio si deve scogliere velocemente...  
[Già fatto, Meli riconfermato! 
Correggiamo: c'è il pericolo che Meli possa essere riconfermato ad interim.
Ma si sta profilando un'altra soluzione: che venga sostituito da Carlo Fontana, che fu alla guida della Scala di Milano. 

La cosa da notare è che Fontana nel 2005, ai tempi della Scala, fu sostituito proprio da Meli.
Ora tutto si ripete ma a parti invertite.
Insomma la solita sostituzione del vecchio con il vecchio.

Si riconferma l'impressione che il sindaco sia un incompetente, capace di offrire alla cittadinanza solo qualcosa che altro non è che una pappa già pronta, decisa da altri per lui].

STU PASUBIO? Già rinviata a ottobre!

Bisogna poter dire: “Che potevano fare dei ragazzi alla prima esperienza amministrativa che si sono trovati un debito gigante sulle spalle 1.200.000.000 tra Comune e sue Partecipate certificato da Ciclosi?” Insomma della serie lasciateli lavorare in pace. Della dichiarata rivoluzione elettorale praticamente nulla. Si riconferma la regola: “bisogni che tutto cambi per non cambiar nulla”.

Guardate la Giunta:

-assessore alla cultura Maria Luisa Ferraris, una disoccupata di Torino, hostess alle olimpiadi invernali 2006 a Torino e qualche servizio in alcune biblioteche piemontesi, che ha studiato a Parma, tesi con la dottoressa Bianchino moglie di Carlo Arturo Quintavalle (CSAC), entrambi in buone relazioni con Gabbi Presidente Fondazione Cariparma... consenziente? Nessuna competenza musicale. Nessun precedente degno di nota; Parma non aveva una figura almeno di pari livello? Che ci sta a fare?... questa hostess a gestire le memorie dell'Antelami, del Bettoli... del Parmigianino, del Correggio... di Paganini, Verdi, Toscanini... Carmignani, Gaibazzi, Mattioli, Carboni,... Pezzani, Guareschi, Bertolucci, Colombi Guidotti, Bertoli... Bodoni... Che ne sa del nostro territorio dal Po all'Appennino? Delle nostre valli? dei nostri teatri.... Del Regio, della Toscanini... di Bergonzi, Pertusi, Bronzi... Marchesi, Conati... dell'Istituto degli Studi Verdiani...
D'altra parte chi protegge Meli al Regio? Chi gli ha concesso quel lauto stipendio di 336.000 euro anno più benefit desiderato da tutti i sovrintendenti d'Europa? Il problema non è Meli che li prende, ma il CDA che glieli ha dati. E sono forse gli stessi che hanno sponsorizzato la hostess Ferraris in Comune? La cultura d'altra parte per i “nostri” è solo un valore commerciale e turistico. Verdi è una icona finalizzata a un pacchetto per tour operators, indipendentemente da ciò che si produce.

-assessore allo sport Giovanni Marani una invenzione, non c'è traccia di lui negli almanacchi sportivi;

-assessore alle attività produttive, commercio e turismo Cristiano Casa un rappresentante della lobby della piccola impresa;

-assessore all'Urbanistica e ai Lavori pubblici Michele Alinovi un architetto senza opere, né progetti rilevanti. Una seconda scelta dopo Bruni dimessosi nel giro di 24 ore;

-assessore all'ambiente e alla mobilità Gabriele Folli un dipendente di una società metalmeccanica che si è riciclato nel GCR (Gestione Corretta Rifiuti);

-assessore al welfare è ancora in attesa, lo stanno definendo fuori dai portici del Grano;

-vicesindaco con deleghe ai servizi educativi, alla scuola, ai rapporti con l'Università Nicoletta Lia Rosa Paci, traduttrice e socia di una piccola impresa di import export. Dal 2008 con i grillini, membro dell'associazione GCR (Gestione corretta rifiuti)  

Una Giunta per lo più composta da cerca lavoro con salario garantito: 2.200 euro netti al mese per fare l'Assessore, che non sarà molto, ma non si è né disoccupati, né precari... e in più un incarico di prestigio... e di ritorni successivi... vorrei vedere la loro dichiarazione dei redditi.... Presto la dovranno rivelare. Al di fuori di Capelli, gli altri erano a spasso... Di Casa, in famiglia, han preferito darlo in prestito per un po' al Comune e così forse per Folli. 

Questa giunta è uno schiaffo alla nostra cultura! Al nostro patrimonio. Alla nostra Università. Non ho bisogno di sapere se farà bene o male. Questa è una messa in ridicolo, a prescindere, della nostra identità. Magari fossero venuti come assessori quelli che Chance aveva subdolamente anticipato come in campagna elettorale... ridotti poi a suoi consulenti no profit.

Della Amministrazione precedente dimessa non hanno cambiato niente. Dopo la restaurazione Cancellieri/Ciclosi. Anche tutto lo staff della comunicazione (dai fasti dei 15 addetti di Vignali agli attuali 2 nell'ufficio stampa più il portavoce), con i dovuti sostituti è rimasto uguale. Pizzarotti: “Sull'organico e sulla dirigenza ci vorrà ancora molto tempo”. E uguale è l'impostazione basata sul culto della persona. Questa volta però con profilo basso... e casual. Da Bolero Vignali a Chance Pizzarotti. Cambiano le figurine: meno sofisticate, più alla mano. Con Chance, un Peter Sellers parmigiano in “Oltre il Giardino”, questa la vera invenzione. Insomma dal fotoromanzo alla fiction. E con questo Chance senza alcuna competenza, tecnogovernato, politicamente sotto controllo, in balia di chi gli assicura il ruolo, Parma è passata, per la generosità di una borghesia stupida e ignorante, sotto l'egida politica della Grillo/Casaleggio &C. Parma non aveva bisogno di Grillo, mentre Grillo ha bisogno di Parma per legittimarsi come forza politica nazionale.
Quasi, quasi viene la malinconia... della prima repubblica, di Andreotti, di La Malfa, di Berlinguer, di Cossiga, di Fanfani, di Spadolini, compreso Craxi!

Possibile che questa città così ricca, così piena di storia debba essere tecnodiretta dal Saibaba genovese con il suo guru del web? Due comici del XXI secolo. Questa è Parma, questa è l'Italia, cara Napoleoni. Come dice lei: “l'economia canaglia è un fenomeno ricorrente nella storia, spesso legato a grandi e improvvise trasformazioni della società... una sorta di entità autonoma, di strumento banditesco nelle mani di attori nuovi e spregiudicati... e oggi l'economia è diventata canaglia perché il mondo sta attraversando una fase di trasformazione profondissima, forse la più profonda di tutti i tempi”.
Con i Borbone il piccolo Regno delle due Sicilie era un luogo di ricchezza del Mediterraneo... Con i Savoia è divenuto una piaga europea. E anche Parma fu luogo di razzia dei Savoia.

Disonestà è anche ricoprire ruoli di cui si è consapevoli di non essere all'altezza... e prima o poi si finisce male... abbiamo già visto! La mancanza di competenze non possono essere surrogate dagli psicofarmaci... a cui è destinato chi non è consapevole del proprio limite o è preda della propria arroganza. Quando lo stato di incoscienza finisce è la tragedia. E qualcuno ne sarà responsabile, come di quella famiglia distrutta per una evitabile avventura fuoristrada. Purtroppo c'è chi gioca con la vita degli altri.

Chance Giardiniere: “La vita è uno stato mentale” (Parma, 27/06/2012)

Luigi Boschi 


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Pizzarotti la città ha bisogno d'acqua


Pizzarotti, avvisi John Cleese, alias Gabriele Folli, suo assessore all'ambiente, che i borghi puzzano, l'aria al Parco Ducale è irrespirabile per la polvere dei viali, il prato di piazzale della Pace è arso... Occorre semplicemente passare con l'acqua: bagnare i viali, disinfettare i borghi, innaffiare il prato.
Eppure del caldo si sapeva. Come mai non ha preso i dovuti provvedimenti preventivi?
Provi a girarla a piedi la città anziché in bicicletta...  (Parma, 19/06/2012)

Luigi Boschi

 Fonte: Luigi Boschi