mercoledì 18 luglio 2012

Le stelle

stelle
di Mauro Miccolis

Le Stelle sono bellissime, e il cielo stellato di notte è una cosa che non mi stancavo mai di guardare. Quando vivevo in Lombardia vivevo in campagna, ed uno dei vantaggi, era quello di avere un planetario tutto per me ogni notte; la poca illuminazione urbana, favoriva una visione perfetta di molte costellazioni (quelle visibili in provincia di Pavia). Anni fa fumavo, mi infastidiva il cattivo odore del fumo in casa, così uscivo fuori, in giardino…e la notte era bellissimo, fumare una sigaretta e guardare le stelle e magari sorseggiare un bicchiere di vino.

E quindi il nome Stella, tutto ciò che aveva a che fare con le stelle, mi ispirava un’istintiva simpatia, oggi non più, perché purtroppo un movimento politico si è appropriato di quest’immagine stupenda, e il movimento in questione non mi piace, e quindi oggi, ogni volta che sento parlare di qualcosa che ha che fare con le stelle ho una sensazione di fastidio. E’ successa la stessa cosa con Berlusconi con il suo primo partito : Forza Italia, oggi se sento pronunciare l’incitazione “Forza Italia“ ho dei conati di vomito. Bisognerebbe fare una legge che impedisca ai partiti di appropriarsi di queste immagini, che sono un patrimonio dell’umanità, perché finisce che alla fine le insozzano. Meglio un numero: Movimento 1, Movimento 2….Movimento 5; tanto i numeri sono antipatici a tutti, non si danneggia nessuno.

Questo movimento, che ha a che fare con le stelle, vorrebbe implementare la democrazia diretta :

La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare.
La democrazia diretta è stata la prima forma di un governo democratico, essendosi affermata nel V secolo a.C. ad Atene. Un successivo esempio notevole di democrazia diretta è stata la Comune di Parigi oltre ai soviet in Russia e Germania nel 1917 che si erano formati in seguito alle idee rivoluzionarie che serpeggiavano in Europa in quelli anni. La democrazia diretta venne anche utilizzata nelle assemblee decisionali del Sessantotto. Può essere considerata democrazia diretta la forma organizzativa che in Messico si è dato il ramo civile del movimento zapatista chiapaneco.
Fra i sostenitori della democrazia diretta vi sono sicuramente gli anarchici del ramo socialista, che rifiutano la democrazia rappresentativa.
La Svizzera è l’unico stato che applica la democrazia diretta a livello nazionale, cantonale e comunale. Il popolo può bloccare una legge o una modifica della costituzione deciso dal parlamento tramite referendum o può imporre un cambiamento legislativo o costituzionale tramite un’iniziativa popolare. In due cantoni svizzeri, il Canton Appenzello Interno e il Glarona, la votazione avviene in modo tradizionale tramite alzata di mano (Landsgemeinde); altrove il voto viene espresso al seggio o per corrispondenza.

In quasi tutte le democrazie moderne, comunque, esistono istituti di democrazia diretta, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti. Perché sono fortemente limitati? Ovviamente per lasciare poco potere d’azione al popolo, è un male?

Dopo aver osservato come il popolo italiano interagisce con la politica: il suo grado d’informazione, il livello culturale medio; mi sono reso conto che è un bene che gli  istituti di democrazia diretta siano fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti; è una cosa sacrosanta, e sapete perché? Perché il popolo è ignorante, la massa è ignorante, qui in Italia sicuramente. Una democrazia diretta, per funzionare bene richiede un’elevata civiltà e cultura, pluralismo nell’informazione, e specialmente nell’informazione televisiva, cose che in Italia sono praticamente assenti. Inorridisco all’idea di essere governato dal popolo Italiano, anche perché gli Italiani sono persone che non perdono mai un’occasione per esprimere una propria opinione, anche su argomenti di cui non capiscono assolutamente nulla; ed infatti non è un caso se abbiamo Oncologi a capo di un’ipotetica Agenzia Nucleare o politici che si arrogano il diritto di tacciare come ignoranti, stimati epidemiologi o premi Nobel. Tanto chi gli ascolta, è sensibile solo ai decibel, i contenuti del discorso, li comprendono in pochi.

Ha senso far discutere di economia, per i problemi di un paese come l’Italia, persone in grado di discutere di economia. Il contributo del bifolco, o del panettiere, specie se in numero sovrabbondante rispetto a chi avrebbe qualcosa di sensato da dire è solo rumore; e in mezzo a tutto questo rumore, le idee valide neanche si sentono. Per valutare se una soluzione è giusta, bisogna essere competenti. Le maggioranze non posseggono la verità, possono decidere i governi, ma non stabilire cosa è giusto fare, perché non hanno tutte le informazioni per decidere (anche se fossero disponibili, in Italia non le leggerebbe nessuno), perché nessuno è competente in tutto. Per questo motivo io credo che in Italia non si deve rinunciare ad una democrazia rappresentativa; sono d’accordo con chi dice che qui in Italia ha fallito. Ma non è fallita l’idea, sono le persone che hanno fallito, ed il modo con cui sono state scelte le persone che è fallimentare. Per far funzionare la democrazia Italiana, bisognerebbe prima di tutto educare il popolo italiano all’uso del diritto di voto; e poi magari riformare i partiti; circa le modifiche dei partiti ho scritto un post: In Politica gli ultimi sono davvero i Primi.

Mentre, per quanto riguarda la mia idea di democrazia e su come gli italiani dovrebbero scegliere i propri rappresentanti, posso dirvi che  è descritta in modo perfetto da un articolo scritto per l’espresso da Massimo Cacciari:” Ma in Italia c’è la democrazia?
Il ‘potere esercitato dal popolo  funziona solo se questo è capace di scegliere i migliori, non gli idioti populisti. Altrimenti si svuota, perde senso: diventa piaggeria verso gli elettori e compiacimento di una massa di infanti.
Vi invito a leggere l’articolo perché molto istruttivo. Buona lettura.