di Mauro Miccolis
Le Stelle sono bellissime, e il cielo stellato di notte è una cosa
che non mi stancavo mai di guardare. Quando vivevo in Lombardia vivevo
in campagna, ed uno dei vantaggi, era quello di avere un planetario
tutto per me ogni notte; la poca illuminazione urbana, favoriva una
visione perfetta di molte costellazioni (quelle visibili in provincia di
Pavia). Anni fa fumavo, mi infastidiva il cattivo odore del fumo in
casa, così uscivo fuori, in giardino…e la notte era bellissimo, fumare
una sigaretta e guardare le stelle e magari sorseggiare un bicchiere di
vino.
E quindi il nome Stella, tutto ciò che aveva a che fare con le
stelle, mi ispirava un’istintiva simpatia, oggi non più, perché
purtroppo un movimento politico si è appropriato di quest’immagine
stupenda, e il movimento in questione non mi piace, e quindi oggi, ogni
volta che sento parlare di qualcosa che ha che fare con le stelle ho una
sensazione di fastidio. E’ successa la stessa cosa con Berlusconi con
il suo primo partito : Forza Italia, oggi se sento pronunciare
l’incitazione “Forza Italia“ ho dei conati di vomito. Bisognerebbe fare
una legge che impedisca ai partiti di appropriarsi di queste immagini,
che sono un patrimonio dell’umanità, perché finisce che alla fine le
insozzano. Meglio un numero: Movimento 1, Movimento 2….Movimento 5;
tanto i numeri sono antipatici a tutti, non si danneggia nessuno.
Questo movimento, che ha a che fare con le stelle, vorrebbe implementare la democrazia diretta :
La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare.
La democrazia diretta è stata la prima forma di un governo democratico, essendosi affermata nel V secolo a.C. ad Atene. Un successivo esempio notevole di democrazia diretta è stata la Comune di Parigi oltre ai soviet in Russia e Germania nel 1917 che si erano formati in seguito alle idee rivoluzionarie che serpeggiavano in Europa in quelli anni. La democrazia diretta venne anche utilizzata nelle assemblee decisionali del Sessantotto. Può essere considerata democrazia diretta la forma organizzativa che in Messico si è dato il ramo civile del movimento zapatista chiapaneco.
Fra i sostenitori della democrazia diretta vi sono sicuramente gli anarchici del ramo socialista, che rifiutano la democrazia rappresentativa.
La Svizzera è l’unico stato che applica la democrazia diretta a
livello nazionale, cantonale e comunale. Il popolo può bloccare una
legge o una modifica della costituzione deciso dal parlamento tramite
referendum o può imporre un cambiamento legislativo o costituzionale
tramite un’iniziativa popolare. In due cantoni svizzeri, il Canton
Appenzello Interno e il Glarona, la votazione avviene in modo
tradizionale tramite alzata di mano (Landsgemeinde); altrove il voto
viene espresso al seggio o per corrispondenza.
In quasi tutte le democrazie moderne, comunque, esistono istituti di
democrazia diretta, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai
rispettivi governi o parlamenti. Perché sono fortemente limitati?
Ovviamente per lasciare poco potere d’azione al popolo, è un male?
Dopo aver osservato come il popolo italiano interagisce con la
politica: il suo grado d’informazione, il livello culturale medio; mi
sono reso conto che è un bene che gli istituti di democrazia diretta
siano fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti; è una
cosa sacrosanta, e sapete perché? Perché il popolo è ignorante, la massa
è ignorante, qui in Italia sicuramente. Una democrazia diretta, per
funzionare bene richiede un’elevata civiltà e cultura, pluralismo
nell’informazione, e specialmente nell’informazione televisiva, cose che
in Italia sono praticamente assenti. Inorridisco all’idea di essere
governato dal popolo Italiano, anche perché gli Italiani sono persone
che non perdono mai un’occasione per esprimere una propria opinione,
anche su argomenti di cui non capiscono assolutamente nulla; ed infatti
non è un caso se abbiamo Oncologi a capo di un’ipotetica Agenzia
Nucleare o politici che si arrogano il diritto di tacciare come
ignoranti, stimati epidemiologi o premi Nobel. Tanto chi gli ascolta, è
sensibile solo ai decibel, i contenuti del discorso, li comprendono in
pochi.
Ha senso far discutere di economia, per i problemi di un paese come
l’Italia, persone in grado di discutere di economia. Il contributo del
bifolco, o del panettiere, specie se in numero sovrabbondante rispetto a
chi avrebbe qualcosa di sensato da dire è solo rumore; e in mezzo a
tutto questo rumore, le idee valide neanche si sentono. Per valutare se
una soluzione è giusta, bisogna essere competenti. Le maggioranze non
posseggono la verità, possono decidere i governi, ma non stabilire cosa è
giusto fare, perché non hanno tutte le informazioni per decidere (anche
se fossero disponibili, in Italia non le leggerebbe nessuno), perché
nessuno è competente in tutto. Per questo motivo io credo che in Italia
non si deve rinunciare ad una democrazia rappresentativa; sono d’accordo
con chi dice che qui in Italia ha fallito. Ma non è fallita l’idea,
sono le persone che hanno fallito, ed il modo con cui sono state scelte
le persone che è fallimentare. Per far funzionare la democrazia
Italiana, bisognerebbe prima di tutto educare il popolo italiano all’uso
del diritto di voto; e poi magari riformare i partiti; circa le
modifiche dei partiti ho scritto un post: In Politica gli ultimi sono davvero i Primi.
Mentre, per quanto riguarda la mia idea di democrazia e su come gli
italiani dovrebbero scegliere i propri rappresentanti, posso dirvi che è
descritta in modo perfetto da un articolo scritto per l’espresso da
Massimo Cacciari:” Ma in Italia c’è la democrazia?“
Il ‘potere esercitato dal popolo funziona solo se questo è capace di scegliere i migliori, non gli idioti populisti. Altrimenti si svuota, perde senso: diventa piaggeria verso gli elettori e compiacimento di una massa di infanti.
Vi invito a leggere l’articolo perché molto istruttivo. Buona lettura.
Fonte: Mauro Miccolis