Come notato da Caprone, Pizzarotti ha preso finalmente una decisione che sia una.
Finalmente! Ora sì che si cambia aria, è iniziata la rivoluzione, tremate piddini!
Non proprio. Perchè la decisione di Pizzarotti è… di mantenere l’IMU al massimo, come impartito dal Commissario Ciclosi.
“Embè?” risponderà una persona ragionevole, “Parma è al collasso, le tasse al massimo sono necessarie, se si vuole avere qualche speranza”.
E’ vero, ma Pizzarotti non lo era durante la campagna elettorale, e ha promesso di abbassare l’IMU. Gli elettori immagino si aspettassero che, nel mondo ideale creato dalla bacchetta magica dell’abissale inesperienza del sindaco, questo abbassamento sarebbe stato immediato.
E invece la situazione si può riassumere semplicemente con una dichiarazione dello stesso Pizzarotti, tratta da qui: “Per il 2012 contiamo di mantenere inalterate le aliquote Imu previste da Ciclosi – conclude Pizzarotti – so che avevamo promesso dell’altro sull’argomento, ma le promesse valgono per l’intero mandato, non si può pretendere che vengano trasformate in realtà già il primo mese”.
Trattative segrete sull’inceneritore, l’IMU che viene mantenuto al massimo, l’Irpef invariato… vuoi vedere che Pizzarotti e i suoi stanno finalmente capendo che i discorsi qualunquistici e deliranti di Grillo non sono delle buone linee guida per amministrare?
Vuoi vedere che si stanno finalmente accorgendo che la realtà è molto più complessa e dura di quanto si aspettassero?
Vuoi vedere che stanno capendo che le belle parole e i buoni intenti non riempiono le casse del comune?
Vuoi vedere che Pizzarotti si sta rendendo conto che cambiare schede video e amministrare un comune come Parma, sono due lavori su livelli totalmente differenti?
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti:
Finalmente! Ora sì che si cambia aria, è iniziata la rivoluzione, tremate piddini!
Non proprio. Perchè la decisione di Pizzarotti è… di mantenere l’IMU al massimo, come impartito dal Commissario Ciclosi.
“Embè?” risponderà una persona ragionevole, “Parma è al collasso, le tasse al massimo sono necessarie, se si vuole avere qualche speranza”.
E’ vero, ma Pizzarotti non lo era durante la campagna elettorale, e ha promesso di abbassare l’IMU. Gli elettori immagino si aspettassero che, nel mondo ideale creato dalla bacchetta magica dell’abissale inesperienza del sindaco, questo abbassamento sarebbe stato immediato.
E invece la situazione si può riassumere semplicemente con una dichiarazione dello stesso Pizzarotti, tratta da qui: “Per il 2012 contiamo di mantenere inalterate le aliquote Imu previste da Ciclosi – conclude Pizzarotti – so che avevamo promesso dell’altro sull’argomento, ma le promesse valgono per l’intero mandato, non si può pretendere che vengano trasformate in realtà già il primo mese”.
Trattative segrete sull’inceneritore, l’IMU che viene mantenuto al massimo, l’Irpef invariato… vuoi vedere che Pizzarotti e i suoi stanno finalmente capendo che i discorsi qualunquistici e deliranti di Grillo non sono delle buone linee guida per amministrare?
Vuoi vedere che si stanno finalmente accorgendo che la realtà è molto più complessa e dura di quanto si aspettassero?
Vuoi vedere che stanno capendo che le belle parole e i buoni intenti non riempiono le casse del comune?
Vuoi vedere che Pizzarotti si sta rendendo conto che cambiare schede video e amministrare un comune come Parma, sono due lavori su livelli totalmente differenti?
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti:
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Federico “Goldman Sachs” Pizzarotti
ci regala un’altra perla, segnalata dal nostro caprone Inoki.
Una società ereditata dall’amministrazione Vignali, tale Spip, è indebitata per ben 100 milioni di Euro. Più di un decimo del debito totale di Parma, insomma.
La proposta dei cittadini è di lasciarla fallire, e auspicabilmente incriminare chi l’ha condotta in maniera tanto scriteriata.
Ma Pizzarotti va contro il volere dei cittadini, perchè vuole invece salvarla. Come mai questa decisione?
Udite udite,perchè “si abbasserebbe il rating del Comune”.
Cioè Pizzarotti, emblema del Grillismo italiano, della rivoluzione sociale, del ribaltare il tavolo delle trattative in faccia ai potenti… parla come un agente di Goldman Sachs, preoccupandosi del rating di solvibilità del Comune di Parma, un parametro puramente finanziario.
Ecco le sue parole: “Non vogliamo che Spip fallisca, perché così si abbasserebbe il rating del Comune di Parma. Avere un fallimento delle partecipate non è ammissibile. Allegri è un esperto con cui ci confrontiamo, ma a volte ha una visione troppo ristretta sui problemi, che invece vanno affrontati in modo generale”.
Pizzarotti ha quindi deciso, quindi tutti i Grilli compatti si accodano dietro di lui, giusto?
Per niente: Pizzarotti viene fortemente contestato dai suoi stessi collaboratori.
Ecco cosa ci dice l’articolo:
“La direzione seguita dal primo cittadino è quella avviata dal commissario Mario Ciclosi, che aveva appunto rivalutato un nuovo concordato. Ed è questo che l’Audit contesta a Pizzarotti. “È inaccettabile che si facciano scelte in continuità con il commissario, ci vuole una rottura con il passato” ribatte Cristina Quintavalla, anima del movimento nato ad aprile. E ancora punta il dito Pagliari: “Quella di Pizzarotti è una posizione debole, le partecipate sono espressione della vecchia amministrazione, non dovrebbero vivere un giorno di più”.
Auguri Pizzarotti, ne avrai bisogno.
Fonte: Movimento dei caproni
E’ ancora lui, il Pizzarotti parmigiano, che Una società ereditata dall’amministrazione Vignali, tale Spip, è indebitata per ben 100 milioni di Euro. Più di un decimo del debito totale di Parma, insomma.
La proposta dei cittadini è di lasciarla fallire, e auspicabilmente incriminare chi l’ha condotta in maniera tanto scriteriata.
Ma Pizzarotti va contro il volere dei cittadini, perchè vuole invece salvarla. Come mai questa decisione?
Udite udite,perchè “si abbasserebbe il rating del Comune”.
Cioè Pizzarotti, emblema del Grillismo italiano, della rivoluzione sociale, del ribaltare il tavolo delle trattative in faccia ai potenti… parla come un agente di Goldman Sachs, preoccupandosi del rating di solvibilità del Comune di Parma, un parametro puramente finanziario.
Ecco le sue parole: “Non vogliamo che Spip fallisca, perché così si abbasserebbe il rating del Comune di Parma. Avere un fallimento delle partecipate non è ammissibile. Allegri è un esperto con cui ci confrontiamo, ma a volte ha una visione troppo ristretta sui problemi, che invece vanno affrontati in modo generale”.
Pizzarotti ha quindi deciso, quindi tutti i Grilli compatti si accodano dietro di lui, giusto?
Per niente: Pizzarotti viene fortemente contestato dai suoi stessi collaboratori.
Ecco cosa ci dice l’articolo:
“La direzione seguita dal primo cittadino è quella avviata dal commissario Mario Ciclosi, che aveva appunto rivalutato un nuovo concordato. Ed è questo che l’Audit contesta a Pizzarotti. “È inaccettabile che si facciano scelte in continuità con il commissario, ci vuole una rottura con il passato” ribatte Cristina Quintavalla, anima del movimento nato ad aprile. E ancora punta il dito Pagliari: “Quella di Pizzarotti è una posizione debole, le partecipate sono espressione della vecchia amministrazione, non dovrebbero vivere un giorno di più”.
Auguri Pizzarotti, ne avrai bisogno.
Fonte: Movimento dei caproni
Tra i commenti: