posted by Redazione
on Lun, 23/07/2012 - 11:14

Questi sono i caratteri che distingueranno d’ora in poi il nostro simbolo di riferimento delle 5 Stelle nella città di Cento. Non siamo una lista civetta che
vuole approfittare del momento, come faranno in tanti o peggio,
ispirati da meri obiettivi di interesse personale per creare chissà
cosa.
Noi siamo cittadini ed attivisti del MoVimento 5 Stelle, diffidati quattro mesi fa da Beppe Grillo, all’uso del simbolo ed ancora oggi non ne conosciamo il motivo.
Ci siamo azzardati, attraverso un gesto simbolico, a
chiedere una spiegazione sull'espulsione di uno di noi, uno del
Movimento 5 Stelle (stimato da tanti attivisti e tanti eletti) con
conseguente allontanamento di tutto il suo gruppo di Ferrara. Il tutto è successo avvalendosi, come in una questione di mercato, della proprietà di un marchio esprimendo la volontà di gestire dei credo,
delle idee, delle persone ed un intero movimento semplicemente mediante
una società di strategie di rete e marketing con sede a Milano: la Casaleggio Associati.
Le nostre convinzioni di un volontariato civico-sociale sono però troppo radicate: rinnegare questa politica(?)- partitica
che ormai è alla frutta, fatta da persone che pensano solo ai propri
interessi che hanno portato il nostro paese alla più grande disparità
generazionale mai vista ed alla deriva economica.
Crediamo fermamente in una politica di democrazia partecipata come
quella in cui confidiamo noi, attivisti del MoVimento 5 Stelle
attraverso i suoi princìpi fondamentali, e non attraverso le parole di
un singolo personaggio e le strategie decisionali di una società
milanese.
Con la situazione impostaci ed ispirata alla filosofia maoista Colpirne uno per educarne cento ripreso poi dalle Brigate Rosse italiane, oramai non è più accettabile e plausibile presentarci come Ex MoVimento 5 Stelle di Cento.
Tutto questo di conseguenza, ci ha portato ad indossare un altro vestito: Cento in Movimento
Cento, perché è sul territorio che bisogna lavorare.
in Movimento, perchè siamo nel MoVimento e la vera politica si fa lavorando in piazza, senza delegare gli altri.
6 Stelle, perché la sesta stella è quella
della coerenza. La coerenza di non fermarci solo per un’imposizione
venuta dall’alto senza nessuna consultazione democratica e decisione
deliberata dalla “base”. La coerenza di fare politica senza nessuna mira
personale, come deve essere fatta da un qualsiasi appartenente al
Movimento 5 Stelle.
La coerenza dell’ UnoValeUno.
Cento in Movimento
Fonte: Cento in Movimento
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La Sesta Stella
posted by Redazione
on Dom, 29/07/2012 - 08:10

In questi giorni è stata fatta tanta fantapolitica sulla nascita di un Movimento 6 Stelle.
Alcuni affermerebbero che dietro questo c'è Valentino Tavolazzi. Magari
ha tante altre colpe, se bisogna proprio attribuirgliene qualcuna a
tutti costi, ma questa proprio no. Tavolazzi non c'entra niente con le nostre scelte del gruppo di Cento.
Persone veramente convinte di voler cambiare il nostro paese
dovrebbero informarsi e non fermarsi a dove tira il vento. Persone come
noi fermamente convinte dei principi del MoVimento 5 Stelle e per
assurdo diffidati per aver perseguito fino in fondo e senza secondi
fini, questi principi.
Sul nostro comportamento, infatti, basterebbe informarsi e chiedere a persone come Giovanni Favia e Andrea Defranceschi
o agli altri gruppi M5S a noi geograficamente vicini. Anche se
basterebbe solo del buon senso...se avessimo voluto fare un colpaccio e
ricercare una poltrona... sarebbe bastato stare zitti e adesso saremo
ancora sotto il simbolo 5 Stelle che ci hanno tolto e sul cavallo del 20%. Non abbiamo rifiutato noi il simbolo a 5 Stelle, ce lo hanno levato! Senza tanti scrupoli, con due righe in un post.
Noi abbiamo solo chiesto una spiegazione sulla diffida a Tavolazzi,
che non è stata solo una diffida a una persona. E' stata una diffida ad
un intero gruppo, quello di Ferrara. Non giustificabile con l'accusa di
un eventuale atteggiamento non consono del consigliere di Ferrara. Per
noi è stato un dovere come appartenenti a un movimento che predica il valore dell'Uno Vale Uno, che non ha Leader.
Un MoVimento fatto da cittadini semplici, che senza soldi, lotta contro
una casta dagli strapoteri enormi... pronta a schiacciarci in ogni
momento e senza nessuno scrupolo.
Noi di Cento siamo così e lo saremo ancora... come i
ragazzi diffidati di Ferrara ed è per questo che lavoriamo ancora con
gli altri gruppi. Non ce la siamo sentiti di non chiedere spiegazioni.
Per questa nostra coerenza, lealtà agli ideali del M5S ora siamo
senza simbolo a 5 Stelle. Ma non può esistere un VERO M5S, senza una
democrazia VERA, PARTECIPATA dal basso. Senza questa, prima o poi,
magari quando Grillo deciderà di spengere l'interruttore... e questo...
per ovvie ragioni... prima o poi succederà... il destino del Movimento è
quello che si trasformerà in un partito come gli altri. Sarebbe un annichilire molte speranze.
L'unico sistema immunitario valido e efficace è dato una politica
partecipata dal basso. Concreta. Vera. Reale. Rischiando, magari, di
perdere anche il simbolo come è successo a noi. Quali sono i valori che
una persona candidata o eletta in nome del popolo italiano è disposta a buttare al macero per i propri interessi ?
L’ antidoto è la partecipazione, (come dice una persona che stimo) il
non delegare ad altri, informarsi, capire cosa c’è dietro alle cose e
alle persone e questo può essere fatto, bisogna che succeda, non è più
tempo di aspettare che le cose e le persone ci vengano calate dall’alto
bisogna metterci la faccia, le idee e l’impegno per cambiare lo stato
delle cose.
La nostra sesta stella è solo per ricordare questo.
Alessandro Ciucci per Cento in Movimento
Fonte: Cento in movimento
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La nostra storia 2010-2012
Dal MoVimento 5 Stelle di Cento, al non-simbolo UnoValeUno, a Cento in Movimento
MOVIMENTO 5 STELLE CENTO - (marzo 2010 - marzo 2012)
Il Movimento 5 Stelle di Cento, si costituisce in gruppo attivo nella primavera del 2010 dapprima sotto forma di MeetUp di Cento
e dal 2011 come lista civica certificata da Beppe Grillo. Partecipa a
serate informative organizzate soprattutto fuori provincia, dalle quali
esce la convinzione del No alla dell’Autostrada Regionale Cispadana.
Nell’autunno 2010 contribuisce con i gruppi del M5S di Mirandola, Finale
Emilia e al gruppo spontaneo Alto Ferrarese alla raccolta firme che
verrà poi depositata presso il Parlamento Europeo. Durante la campagna
elettorale, è l’unico soggetto politico dichiaratamente e palesemente
contrario a quest’opera. Nel 2010 partecipa alla raccolta firme riguardo
i tre quesiti referendari sull'acqua pubblica e quello sul nucleare.
Nel maggio 2011 il MoVimento 5 Stelle di Cento partecipa quindi alle
Amministrative ottenendo il 5,8% di preferenze come lista elettorale
collocandosi come 4a lista su 24 presentate. Pur non ottenendo nessun
consigliere eletto, il risultato può ritenersi positivo e pieno di
soddisfazioni. Nell’autunno 2011 lancia la campagna di
sensibilizzazione “Io sono di turno”: due o più attivi del gruppo fanno
lo sciopero della fame in segno di protesta contro l’autostrada
Cispadana. Nel mese successivo, fa parte del Comitato Referendario
Centese (assieme alle sezioni locali di Legambiente, Italia Nostra ecc)
per la campagna referendaria e la partecipazione al voto. Alla fine del
2011 durante una serata ad Alberone di Cento, il gruppo si fa principale
promotore della formazione del Coordinamento cispadano No Autostrada,
comitato costituitosi il 14 gennaio 2012. Collabora e partecipa alla
raccolta firme Nun Te Regghe Più ed ai banchetti sul referendum
"Salviamo il Sant'Anna di Ferrara", organizzato da Progetto per Ferrara.
EX 5 STELLE CENTO (Non-simbolo UnoValeUno) - (marzo 2012 - luglio 2012)
Agli inizi del mese di marzo 2012, il cons. com. di Ferrara
Valentino Tavolazzi (Progetto per Ferrara - M5S Ferrara) viene
estromesso assieme a tutto il gruppo PpF attraverso un post dal blog
Beppegrillo.it fornendo spiegazioni sommarie non riconducibili a
comportamenti difformi ai princìpi e filosofia del MoVimento. Il 17
marzo, dissentendo dall'azione unilaterale di Grillo, l'allora MoVimento
5 Stelle di Cento ritenne opportuno intervenire sulla vicenda chiedendo
ampie e documentate spiegazioni a Grillo attraverso una forma di
provocazione, un gesto simbolico ossia quello di sostituire
temporaneamente sulle note stampa e profili FB, il simbolo ufficiale del
MS con un non-simbolo UnoValeUno, uno dei principi fondamentali del M5S
che rappresenta l'applicazione della democrazia interna. Il giorno
seguente il gruppo centese viene a sua volta estromesso attraverso un
"ps" all'interno di un post pubblicato nel blog, senza una particolare
spiegazione e malinterpretando il nostro gesto, la nostra richiesta di
più ampie spiegazioni. Le diffide dei legali di Beppe Grillo verranno
trasmesse contemporaneamente ed anticipatamente via email a fine marzo
2012 sia a Valentino Tavolazzi (e Progetto per Ferrara) che al MoVimento
5 Stelle di Cento (indirizzata all'ex candidato sindaco Raffaele De
Sandro Salvati).
Links di approfondimento
Altri links
CENTO IN MOVIMENTO - (12 luglio 2012)
Dopo 4 mesi, con la situazione impostaci ed ispirata alla filosofia maoista Colpirne uno per educarne cento
ripreso poi dalle Brigate Rosse italiane, oramai non è più accettabile e
plausibile presentarci come “Ex MoVimento 5 Stelle di Cento”. Tutto
questo di conseguenza, ci ha portato ad indossare un altro “vestito”: Cento in Movimento.
- Cento, perché è sul territorio che bisogna lavorare.
- in Movimento, perchè siamo nel MoVimento e la vera politica si fa lavorando in piazza, senza delegare gli altri.
- 6 Stelle, perché la sesta stella è quella della coerenza. La coerenza di non fermarci solo per un’imposizione venuta dall’alto senza nessuna consultazione democratica e decisione deliberata dalla “base”. La coerenza di fare politica senza nessuna mira personale, come deve essere fatta da un qualsiasi appartenente al Movimento 5 Stelle.
La coerenza dell’ UnoValeUno.
***
CONCLUSIONI
"Noi abbiamo solo chiesto una spiegazione sulla diffida a
Tavolazzi, che non è stata solo una diffida a una persona. E' stata una
diffida ad un intero gruppo, quello di Ferrara. Non giustificabile con
l'accusa di un eventuale atteggiamento non consono del consigliere di
Ferrara. Per noi è stato un dovere come appartenenti a un Movimento che
predica il valore dell'Uno Vale Uno, che non ha Leader. Un Movimento
fatto da cittadini semplici, che senza soldi, lotta contro una casta
dagli strapoteri enormi...pronta a schiacciarci in ogni momento e senza
nessuno scrupolo. Noi di Cento siamo così e lo siamo ancora...come i
ragazzi diffidati di Ferrara ed è per questo che lavoriamo ancora con
gli altri gruppi. Non ce la siamo sentiti di non chiedere spiegazioni.
Per questa nostra coerenza, lealtà agli ideali del M5Stelle ora siamo
senza simbolo a 5 Stelle. Ma non può esistere un VERO M5Stelle, senza
una democrazia VERA, PARTECIPATA dal basso. Senza questa, prima o poi,
magari quando Grillo deciderà di spengere l'interruttore...e
questo...per ovvie ragioni...prima o poi succederà...il destino del
Movimento è quello che si trasformerà in un partito come gli altri.
L'unico sistema immunitario valido e efficace è dato una politica
partecipata dal basso. Quali sono i valori che una persona
candidata o eletta in nome del popolo italiano è disposta a buttare al
macero per i propri interessi? "L'antidoto è la partecipazione", come
dice una persona che stimo, il non delegare agli altri, informarsi,
capire cosa c'è dietro alle cose ed alle persone e questo può essere
fatto, bisogna che succeda, non è più tempo di aspettare che le cose e
le persone ci vengano calate dall'alto. Bisogna metterci la faccia, le
idee e l'impegno per cambiare lo stato delle cose. La nostra sesta stella è solo per ricordare questo."
(Alessandro Ciucci, attivista di Cento in Movimento)
Fonte: Cento in movimento