lunedì 23 luglio 2012

Promessa non mantenuta: Mira, Imu ritoccata al 4,4 per mille

 Per la seconda casa si pagherà l’8,2. Polemiche per le due nomine in Consiglio

09 giugno 2012

MIRA. Arrivano le cifre del bilancio comunale approvato lo scorso 30 maggio e che sono state pubblicate sul sito del comune. Per quanto riguarda l’Imu, si pagheranno il 4,4 per mille, lo 0, 4 per mille in più del minimo per la prima casa . Per la seconda casa si pagherà l’8,2 per mille . Insomma nonostante il sindaco Alvise Maniero avesse detto in campagna elettorale che l’Imu sarebbe restata ai minimi e cioè al 4 per mille un aumento si è reso necessario per far quadrare i conti. [Per far quadrare i conti si poteva anche fare diversamente, andate alla nota in fondo.
Inoltre bisogna tenere presente che mettere l'IMU sulla prima casa al minimo significa metterla allo 0,2% (2 per mille)  come consentito dalle norme (vedi sempre sotto)].

Il comune insomma porterà a casa da queste tasse 2 milioni e 790 mila euro per le abitazioni e un altro milione e 951 mila euro per gli altri immobili .
Il bilancio dovrà essere approvato entro il 30 giugno pena il commissariamento dell’ente , e proprio in previsione di questo difficile passaggio il sindaco Alvise Maniero nel corso del primo consiglio comunale ha voluto spiegare che presidenza e vicepresidenza del parlamentino cittadino sarebbero rimaste alla maggioranza del Movimento 5 Stelle . Si tratta infatti di Serena Giuliato e Allen Biasiotto . La nomina dei due “ grillini” non è piaciuta per nulla alle minoranze.

«Si poteva fare di meglio», dice il consigliere del Pd Renato Marti, «almeno la vicepresidenza , che di fatto è una carica simbolica poteva essere data ad un esponente dell’opposizione . Quello che ho visto fra i banchi della maggioranza poi è tanto entusiasmo ma anche tanta ingenuità politica e amministrativa. Va detto che l’entusiasmo da solo non basta e c’è il rischio che l’inesperienza blocchi la macchina amministrativa del comune . Al sindaco Alvise Maniero si deve spiegare che tempo per imparare non ce n’è. Il suo compito è quello di governare». 

Anche da parte di Mattia Donadel di “Mira Fuori del Comune” un po’ di delusione per la mancata concessione della vicepresidenza alle opposizioni. Infine tutti d’accordo nel regalare il gettone di presenza alle popolazioni terremotate. (a.ab.)

Fonte: Nuova Venezia 

[Nota di ControGrillo: 

Da Wikipedia:

Aliquote IMU

Il decreto-legge che introduce l'imposta definisce delle aliquote base, modificabili dalle singole amministrazioni comunali con delibera del consiglio comunale. Le aliquote base sono:
  • 0,4% per l'abitazione principale, modificabile dello 0,2% in aumento o diminuzione; [...]
  • 0,76% per i restanti casi, modificabile da 0,46% a 1,06%.
L'aumento dello 0,04% è un aumento non indifferente, trattandosi ben del 20% dell'aumento massimo consentito (0,04% su 0,2%).

La giunta M5S ha deciso difatti di penalizzare di più chi ha solo la prima casa rispetto a chi ha anche la seconda. 
Infatti l'aliquota sulla seconda casa, che parte dallo 0,76% (7,6 per mille) è stata aumentata solo dello 0,06% (totale 0,82%, 8,2 per mille), mentre tutti sanno che l'imposta sulla seconda casa può arrivare fino al 1,06% (10,6 per mille). 
Questo avrebbe potuto alleviare l'aumento dell' IMU sulla prima casa  o anche escluderlo (anche perchè la differenza dei totali tra entrate da prima casa e entrate da altri immobili è solo 850mila euro circa, quindi si può ragionevolmente pensare che la gran parte di questa differenza si poteva benissimo spalmare sulla voce "altri immobili").

Come nelle più ricorrenti tradizioni di destra (ciò è ben rappresentato anche dalle azioni del governo Monti, si veda ad esempio l'aumento dell'IVA) si è deciso quindi di colpire tutti per preservare gli interessi dei più ricchi.

Ma a questo punto tanto vale farsi un calcolo (per ulteriore conferma).

Dobbiamo prima di tutto sapere i totali dei valori immobiliari delle prime case e degli altri immobili.
In questo ci possono aiutare delle proporzioni matematiche.
Lo schema da seguire è questo:




Totale valore immobili prima casa di Mira

2.790.000 : 0,44 = X : 100
dove X è il totale del valore di tutti gli immobili prima casa di Mira.
X =  (2790000 x 100) : 0,44  = 634.090.909

Totale valore altri  immobili di Mira

1.951.000 : 0,82 = X : 100
dove X è il totale del valore di tutti gli immobili non prima casa di Mira.
X = (1951000 x 100) : 0,82 = 237.926.829

Totale introiti da IMU su prima casa lasciando l'aliquota allo 0,4% di base

634.090.909 : 100 = X : 0,4
dove X è il totale degli introiti lasciando l'aliquota sulle prime case di Mira a 0,4%.


X = (634090909 x 0,4) : 100 = 2.536.363

Totale introiti da IMU su tutti gli immobili necessario al Comune di Mira per far quadrare i conti

2 milioni e 790 mila euro per le abitazioni e un altro milione e 951 mila euro per gli altri immobili .
2.790.000 + 1.951.000 = 4.741.000

Se lasciamo l'aliquota di prima casa allo 0,4% quanto dobbiamo ottenere dagli introiti derivanti da altri immobili per arrivare al totale di 4.741.000 ?

 4.741.000 - 2.536.363 = 2.204.637 (invece di 1.951.000)

Aliquota IMU da applicare agli immobili non prima casa di Mira per poter lasciare invariata l'aliquota sulle prime case

237.926.829 : 2.204.637 = 100 :
dove X è la percentuale d'aliquota richiesta per poter incassare 2.204.637 euro.
X =   (2204637 x 100) : 237926829  = 0,926% circa


Sarebbe quindi bastato aumentare la sola aliquota sulle seconde case e altri immobili fino allo 0,926 o 0,927% (come consentito dalla legge) per poter lasciare invariata l'aliquota IMU sulla prima casa.

La scelta di far pagare di più tutti gli abitanti di Mira è stata quindi una chiara e determinata scelta politica del Movimento 5 Stelle e non una scelta determinata dal (non-)fatto che altrimenti non sarebbero quadrati i conti.

Il Movimento 5 Stelle a Mira ha preferito rimangiarsi quanto promesso in campagna elettorale per tutelare una minoranza ritenuta più importante della maggioranza degli abitanti di Mira piuttosto che fare quanto descritto sopra.]