mercoledì 18 luglio 2012

Per Parma tra Grillo, Casaleggio e Pizzarotti


 Parma, 26/05/2012

L’ex Assessore Luca Sommi si prodiga sollecitando l’invio di curricula ai "grilli"
Perché non si sottopone ad una audit professionale la revisione contabile di tutti i rapporti bancari del Comune di Parma?

Il grillino Federico Pizzarotti neo sindaco di Parma, senza Grillo, è bene rimarcarlo, a mio avviso, non sarebbe arrivato nemmeno in Consiglio Comunale. Certo hanno votato lui, ma come espressione del Grillo pensiero. Un’onda di protesta politica che ha percorso tutta la penisola. Ricorda molto il ’92 di Mani pulite, che portò, per volontà popolare, alla consacrazione di Bossi e Berlusconi.
Come si può chiedere al neo sindaco di affrancarsi dal suo lider maximo detentore del simbolo del Movimento e dalla Casaleggio che è parte integrante del Movimento? Grillo e la Casaleggio sono un insieme indissolubile. E Pizzarotti è parte del sistema non a sua insaputa.Solo una curiosità. Vorrei sapere come mai Grillo ha smesso di denunciare certe imprese multinazionali, come la Nestlè, la Barilla, per esempio… e la vicenda Telecom... qualche sospetto ce l’ho! 


Federico Pizzarotti (Polis 23/05/2012): “Abbiamo l’audit del debito e sono convinto ci daranno una grande mano”Ci rendiamo conto di cosa dice? Con tutto lo staff interno del Comune e le società di consulenza già pagate si chiede l’attendibilità e la congruità del debito da un gruppo di amici che per passione e responsabilità civica intendono esaminare documenti amministrativi?
Ma sa Pizzarotti che cosa è la vera audit? Visto che lavorava in banca, immagino di sì, e allora perché fa di queste dichiarazioni? Per ingraziarsi gli indignados e chi vuol mettere mano ai documenti? Come se non fossero bastati la Guardia di Finanza e la Procura?
A proposito Procuratore Laguardia, sa che perfino chi si presume abbia commesso reati minori ed è stato arrestato si meraviglia di come mai lei si sia fermato ai preliminari? C’è addirittura chi è stato arrestato, poi scarcerato, ed è ancora in attesa di essere interrogato… e si chiede perché Andrea Costa o Calestani, ma anche altri, siano a piede libero. Sembra, Procuratore, che Stefania Benecchi le abbia sollecitato un incontro dal 21 agosto 2011 rimasto ancora inevaso. Strategie di Procura solerte?

Federico Pizzarotti: (Polis 23/05/2012) “La prima cosa che farò è chiedere un prestito in banca”Ma non era ciò che avrebbe voluto fare Bernazzoli (un prestito ponte) e lei Pizzarotti, glielo ha contestato in più di una occasione? Fu addirittura denigrato da Grillo nel suo comizio in piazzale della Pace: “Pensate, hanno 600 milioni di debito e il candidato del PD che fa? Fa un altro debito, con le banche…” E la piazza che applaudiva. Strane coincidenze. In quanti custodiscono ciò che si dice in campagna elettorale!
Perché Pizzarotti non è stato proposto il ricalcolo di tutti gli estratti conto bancari del Comune e delle sue Partecipate?
Credo ne verrebbe fuori una bella riduzione del debito bancario. E dei derivati vogliamo dire il loro ammontare, da chi sono stati contratti, della loro regolarità, dei responsabili a cui addebitarli?
Perché non si sottopone ad una audit professionale la revisione contabile di tutti i rapporti bancari?
Lei Pizzarotti, che opera in banca sui sistemi informatici, sa bene cosa avviene e può immaginare le somme rilevanti che potrebbero risultare a favore del Comune di Parma.

Il Referendum sull'inceneritore mi sembra una uscita infelice. Il referendum è già stato fatto con la sua vittoria al ballottaggio vista la posizione del M5S in campagna elettorale. Sta a lei ora risolvere il problema economico, amministrativo/legale. Non può scaricare sui cittadini la responsabilità economica. Lei doveva avere già chiaro il percorso da seguire.

Dario di Vico
(Corriere della Sera 22/05/2012) “Ma Parma con il peso del suo PIL, con l’immagine internazionale di cui gode, con la forza della sua Food Valley non merita forse una borghesia migliore?”Certo dottor di Vico, lei ha perfettamente ragione, ma aggiungerei anche una classe dirigente migliore. Pensi nel ’99 avrebbero potuto avere un progetto di città digitale elaborato con De Kerckhove e lo hanno boicottato, si è preferito il decorativismo ubaldiano. Oggi a distanza di 12 anni, la città digitale è piombata addosso, per volontà popolare, al grand commis cittadino, dalla Casaleggio, e se la devono bere!... (Parma, una città laboratorio!!) Casaleggio, che ha un modo diverso di intendere la rete rispetto al filosofo canadese erede di Mc Luhan.

Sembra che il nuovo Sindaco abbia intenzione di nominare una Giunta di tecnici. Non è in contrasto con quanto mosso nei confronti del governo Monti, delegittimato, per Grillo, in quanto non eletto dal popolo? E lui che fa a Parma con il suo sindaco neoeletto per interposta persona? Dà vita, pare, rimaniamo comunque in attesa, a una Giunta di tecnici.
Sempre sulla falsa riga dell’interposta persona, magari una serie di amici del mondo di Casaleggio che potrebbero fare gli Assessori on line. Meglio comunque degli inciuci locali con collegati a Ubaldi e Ghiretti.
E’ così che si porta avanti un progetto strategico di cui Parma potrebbe essere cavia, per il controllo del territorio e delle persone. Posso ben immaginare cosa passa per la testa del vostro guru dietro le quinte e come pensa di usare la rete.
Quel che succede oggi nel Comune di Parma, mi ricorda tanto la storia di Parmalat. Dopo il default il risanatore Bondi ha portato l’azienda di Collecchio nelle mani dei francesi di Lactalis. Quel che succederà al Comune? Vedremo nel tempo. Un governo di non parmigiani, nelle mani di un nuovo ordine di potere?... a cui da tempo Casaleggio sta partecipando. E a Parma oltre alla storia che porta con sé, vi sono molti gioielli appetibili economici, immobiliari, artistici.
Tutte le scoperte scientifiche e tecnologiche sono sorprendenti resta solo da vedere con che intelligenza si gestiscono. Portano sempre a un cambiamento del potere costituito. E non si deve dimenticare che Internet nasce da esigenze e per scopi militari sulla logica del controllo/comando.

Ora capisco che in una Giunta si possa avere qualche Assessore esterno, ma tutti? Proprio nessuno della lista eletta non è in grado di svolgere una specifica attività politica? Solo Consiglieri che approvano per alzata di mano? Modello nazisoviet? Mi sembra una dichiarazione a prescindere di incapacità politica dei propri eletti. E’ questa la fiducia, Pizzarotti, che nutre nei suoi amici di viaggio? Voglio sperare che così non sia. E nemmeno la disistima per chi li ha eletti. Credo che dentro al vostro gruppo vi sia chi ha dei numeri, cultura e determinazione per svolgere il Presidente del Consiglio, l’Assessore. Se per nove anni quegli incarichi sono stati affidati a Giovanni Paolo Bernini! Monteverdi assessore! Si può sperare di meglio…
Mi auguro che tra i vostri Consiglieri, vi sia chi abbia il coraggio e la voglia di assumere la carica di Assessore; insomma vi possa essere chi si responsabilizza in un settore specifico di governo della città in modo da valutarne la caratura politica. Certo vista la lista di 26 e di 20 consiglieri attribuiti, siete costretti ad attingere ad Assessori esterni. 

Ci si meraviglia però come mai in questi anni sul malgoverno del gangsterismo parmigiano siate stati così assenti nella denuncia. Mai visto un rigo firmato cinque stelle né su Spip, né su STT, né su Costa, Calestani, né sul Regio, né sui costi e sull’opera di Meli…
Eppure mi risulta eravate al corrente. Perché siete stati muti? Una strategia imposta da Grillo-Casaleggio? Zitti e poi si ramazza in un colpo solo con un copione da teatro studiato e messo in scena dall’istrionico comico imbonitore di coscienze a livello nazionale? Strategia ben riuscita, complimenti!

Stiamo ad assistere. La città ha scelto democraticamente di eleggere chi interpretava la protesta e la rottura piuttosto che la coesione con tutte le forze del territorio di fronte alle difficoltà locali e nazionali.
Personalmente avrei preferito la responsabilizzazione e il coinvolgimento di tutti, compresi i cosiddetti poteri forti, con una efficace opposizione. Quando le cose vanno male, sarebbe bene unire le forze piuttosto che operare fratture. Ma la pancia parmigiana ribolliva e dopo la grande bouffe è venuto fuori un botto… un grande peto collettivo a cui hanno partecipato anche gli stessi che han votato e alimentato precedentemente il disastro Ubaldi-Vignali.

Non entro nel merito dell’analisi sulla “non vittoria” del PD. Mi dilungherei troppo. Mi limito però a dire alcune cose:
-che vi è stato un vizio di origine (un original sin) irrisolto che si è protratto per tutta la campagna elettorale;
-che se il PD non vinceva al primo turno (l’avevo anche scritto) al ballottaggio il centrodestra si sarebbe tutto coalizzato su qualsiasi candidato vi fosse stato e per il centrosinistra sarebbe stato molto difficile vincere. In presenza di un trascinatore alla Grillo poi…;
-che i Partiti dovrebbero essere, oltre a laboratori di pensiero, dei grandi comitati elettorali, nella scelta dei candidati dovrebbero però svolgere una ricerca civica da head hunter sul territorio, non promuovere candidature sempre e solo tra loro iscritti. La gente vuole persone fresche, in cui identificarsi e non uomini/donne dell’apparato di cui sente un certo fastidio… e magari già in carica;
-che la strategia di comunicazione adottata ha fatto perdere ben quattro campagne elettorali. Ho seguito molti dibattiti, confronti, quando uscivo, aldilà dell’inceneritore, non mi era rimasto un concetto significativo chiaro di quello che avevano dibattuto;
-che Bernazzoli, nonostante non fosse amato in città, sarebbe stato un buon amministratore, ne sono convinto, così come penso avrebbe formato un buon team di lavoro che con esperienza avrebbe tolto dal disastro economico il Comune, trovato soluzioni a progetti incompiuti o da rifondare come il Regio. 

Ma una cosa buffa in cui mi sono imbattuto personalmente e che merita di essere riportata per la cronaca è sentire l’ex Assessore Luca Sommi sostenere i "grilli", perché Bernazzoli era espressione dei poteri forti. Proprio lui divenuto, senza essere eletto, con Vignali Assessore degli eventi (funzionali al suo curriculum) più che della cultura (e prima giornalista in Gazzetta e in TV Parma) grazie a quei poteri forti che lui dice di detestare.
Incredibile, vero Giorgio Orlandini? Sentire queste cose… parmigiane!! Come salire sul famoso carro dei vincitori…

Pensare che molti dei contenuti che sono venuti alla ribalta in queste elezioni sono stati da me ampiamente anticipati negli anni passati, sviluppati, ma ostacolati… anche da colui che dice ora di sostenerli… Proprio lui Sommi… E’ il ridicolo del mondo!
Non solo, ma in quella sede, Sommi sollecitava con insistenza ripetuta, io presente, a una persona, mio amico, di inviare il suo curriculum al nuovo sindaco. Di fronte a perplessità lo incalzava insistendo ripetutamente.
Perché Sommi non invii il tuo di curriculum?... che ritroviamo on line insieme ad altri, lo leggiamo attentamente, vista l'attuale mutata vicinanza culturale e la ricerca di un lavoro perduto. Non si sa mai ti diano, per interposta persona, Palazzo del Governatore da gestire? Magari sulla falsariga di un progetto già descritto da un altro…
E sulla mia perplessità circa la “Casaleggio-Grillo”, sempre l’ex Assessore Sommi che partecipò in Giunta Vignali per quattro anni al debito di 600 milioni: “Tu vedi sempre il lato negativo… “Ecco il banalizzatore del pensiero! Cervella fritte affettate in vaschetta. Quello che non ha mai visto oltre il proprio interesse. Sommi, ho forse sbagliato qualche previsione in questi anni? Mi sono spinto a dire cose contestabili? Confutabili dai documenti? Che non si sono verificate? Direi piuttosto che son stato fin troppo generoso e ottimista visti i vostri risultati. Perché tu, anche se in ultimo ti sei dimesso, hai fatto parte della banda del dream team! Una musica jazz familiare. Questa è la sintesi del tuo curriculum. 

Son fatto così devo dire quel che penso… anche se mi nuoce. Che senso avrebbe scrivere altrimenti… preferibile stare zitti, piuttosto che ratificare menzogne per rifiuti tossici?
La verità non si pone l’esercizio della convenienza… ma è divenuta un incomprensibile gioco d’azzardo. 

(Parma, 26/05/2012)

Luigi Boschi
Fonte: Luigi Boschi

--------------------------------------------------------

Chi? Pinocchio Pizzarotti


Ciclosi: "Un clima di degenerazione etica". Ma guarda un po' cosa scopre il nostro Commissario!! Sa, noi non l'avevamo capito! C'è voluto lei, che con il suo alto senso etico ha rivelato alla città la realtà dei fatti solo ad elezioni avvenute. Come mai? Quale il motivo? Era giusto tenere i parmigiani all'oscuro della realtà prodotta dalle precedenti amministrazioni Ubaldi-Vignali? Perché in precedenza si è asdoperato a divulgare solo dati economici parziali sull'indebitamento? Lei ha volutamente confuso la situazione amministrativa ai cittadini.
Ministro Cancellieri, vogliamo far pagare i danni causati dal suo Commissario? O anche lei è d'accordo con il suo operato? E' vero quanto si dice che per contenere i costi lei abbia usato un'auto blu con autista del Comune per trasportare una sua pianta ornamentale dall'ufficio di Parma a Roma?

Un Commissario che anziché dichiarare ciò che ha trovato si diletta con i bandi del Regio, quello del Palazzo del Governatore, a riscrivere lo Statuto del Regio che ha obbligato la Fondazione Cariparma ad uscirne, riorganizzare la pianta organica del Comune, eleggere nuovi Amministratori nelle Partecipate, ecc... Ma tace sul debito complessivo del Comune: 1.200.000.000 di euro! Più volte sollecitato. E questo sarebbe il suo senso etico Ciclosi? Per la verità avrebbe dovuto esporre anche le poste in attivo.
Così facendo, lei Ciclosi, ha falsato le elezioni a Sindaco del Comune. Perché se vi fosse stata la consapevolezza complessiva del debito, i candidati sarebbero stati obbligati a presentare un piano amministrativo credibile e reale non su basi di approssimazioni. L'elettorato avrebbe potuto esprimere un voto più consapevole. Peraltro il M5S non si adoperò mai per contestare l'operato della precedente amministrazione, nonostante la presenza in Regione e l'impegno politico. La protesta la si deve all'opposizione e all'impegno civico di cittadini. Lei aveva il dovere di farlo, Commissario, se non altro per l'alto ruolo istituzionale che ricopriva.

E Pizzarotti che fa ora? I Consiglieri 5 Stelle frequentano un corso di diritto Amministrativo, selezionano i possibili Assessori con incontri psicoterapeutici (dottoressa Laura Castaldini), analizzano curricula, contattano persone, divulgano nomi di candidati a loro insaputa (come la Donati), ricevono smentite (Montali)... di quelli della loro lista proprio non si fidano, pare. Non si direbbe, da quanto succede, che Pizzarotti avesse chiaro cosa avrebbe dovuto fare una volta eletto. Una dichiarazione di completa ignoranza sul tessuto sociale della città.
Certo che dai proclami di prima battuta: Napoleoni, Paoletti, Pallante, Salviato (vedi video) rimarranno forse consulenti (chi non ha consulenti amici poi con partner come Casaleggio/Grillo), ma non Assessori come aveva tentato di far credere Pizzarotti durante il ballottaggio. Suggerimento di Casaleggio? Il guru le sta organizzando, a sua insaputa, la strategia di lavoro? Anche lui ha bisogno di tempo... le ha promesso che per il 14 sarà pronto? Ma qui siamo di fronte a dei "nessuno" (volutamente così) eletti per interposte persone. E' la presa di Comuni da parte di un manipolo di persone che agiscono attraverso piattaforme digitali. In questo Parma è laboratorio.
Della partecipazione dei cittadini nella scelta degli Assessori... più nulla. Ed era plausibile. Passare da una democrazia rappresentativa a una tecnodemocrazia non è come un applicativo software... occorre maturare una cultura collettiva.
E' certo che per nominare un Assessore sembra occorrano molte credenziali e titoli, mentre per eleggere un Sindaco basta un diploma IPSIA (nemmeno con i raccomandati funziona così). Sembra quasi una selezione per il "Grande Fratello"... per entrare nella "Casa comunale".
Per ora c'è un primo nome: Gino Capelli, Assessore al bilancio, che non penso abbia inviato di sua sponte il curriculum per essere selezionato. Esperto curatore fallimentare. Che abbiano scambiato la Giunta per una possibile Camera di Consiglio fallimentare? Visto il debito prodotto dai gangster!

E' certo che già Pizzarotti, ancor prima di deliberare, dovrebbe chiedere scusa ai parmigiani, viste le promesse, poi smentite.

In attesa dell'avvento, il neoletto sindaco si concede a "CHI" di Signorini, "come la Canalis" dice Crozza (video). Insomma dopo i gangster arrivano i Puffi parmigiani con Pinocchio. Un modello da esportare... come il debito. Riuscirà ora il Procuratore, vista la presenza in Giunta del curatore fallimentare (unitamente ai resoconti di 2 anni della GDF), ad addebitare ai responsabili i reati per i danni economici prodotti? (Parma, 06/06/2012)

Luigi Boschi  
 

Risposta a Loretta Napoleoni

Dopo la pubblicazione del mio articolo ho notato l'intervista che Loretta Napoleoni (opinionista di "Venerdì" di Repubblica) ha rilasciato a Marco Severo su parma.repubblica.it, forse la consulente più facile da raggiungere vista la prossimità con la redazione. E bisognava forse replicare all'articolo del Corriere della Sera.
I danni degli economisti alla politica sono notevoli e abbiamo visto a cosa l'hanno ridotta in questi anni, a cosa hanno ridotto l'Europa.
Manager, consulenti, supertecnici Parma ne ha sempre avuti, e fa senz'altro piacere potersi confrontare con competenze non solo indigene, ma a volte li ha dovuti rispedire alle terre natie per danni causati. Abbiamo spesso esportato noi invece competenze e professionalità.
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più dall'autrice di "Economia canaglia".
Di ristrutturazione del debito ormai ne parliamo da tempo a Parma. Già fatto con STU Stazione.
Dei prodotti a Km zero vi sono diversi esempi già in pratica.
Sull'energia rinnovabile, mi aspettavo un progetto più pertinente visto il "lavoro giorno e notte"... limitarsi all'installazione di pannelli solari in cambio di pubblicità non penso faccia recuperare celermente il debito pubblico, pur essendo una soluzione ecologicamente condivisibile. Non so quanto sufficiente.
Mi sarei aspettato qualcosa di economico sull'incentivazione di progetti inerenti le nanotecnologie, le nanoscienze e lo sviluppo di un Parco tecnologico (vista la presenza dell'Università) in grado di far decollare nuovi generatori di ricchezza. Indicazioni e supporto a filiere economiche per le nuove generazioni. Anthony Giddens (Repubblica 06/06/2012): "la percezione del rischio globale che ci minaccia può generare massicce innovazioni, sia a livello tecnologico, sia a livello sociale, e su questo dobbiamo puntare". Se la politica e le Amministrazioni non saranno in grado di interpretare i tempi e le esigenze reali della gente (come hanno fatto a lungo) non svolgono il loro ruolo e producono pericolose tensioni sociali.
Che i ragazzi, come li chiama lei, del M5S siano motivati è il minimo che possano fare vista l'opportunità che gli è capitata.
L'ammontare del debito era di loro conoscenza, almeno fino a 600 milioni, poi che l'etica del Commissario Ciclosi, abbia portato a non dichiarare l'entità complessiva, questo è stato oggetto di critica anche in questo mio articolo.

La crisi dei partiti e della politica non si può confondere con il default amministrativo locale.
L'equazione "se riparte Parma, riparte l'Italia" non regge perché si fonda su fattori tra loro disomogenei e diseguali, quindi falsa! Rivedere un po' di "filosofia del linguaggio" dottoressa Napoleoni. LB

Fonte: Luigi Boschi