domenica 15 luglio 2012

Grillo e i Gay



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Bene, anzi benissimo. Finalmente una forza politica che si impegna seriamente nel campo dei diritti civili. E allora finalmente Grillo ne ha detta una giusta, senza contraddirsi!

Senza contraddirsi? A quanto pare c’è chi sostiene che sì, si è contraddetto anche stavolta. Anche lo stesso Grillo, a dire il vero.

A quanto riporta Vladimir Luxuria, Grillo non è poi così favorevole “ai Gay”, o almeno ad alcune loro “sembianze” e manifestazioni.

Luxuria dichiara, ai microfoni del programma di RadioDue “Un Giorno da Pecora”: Di Grillo ricordo che quando si seppe della mia candidatura con Rifondazione Comunista – racconta – andai a vedere un suo spettacolo, durante il quale lui disse: Ma che fine faremo, ora che anche Rifondazione candida un travestito? Io ero lì e pensai: ecco, un altro omofobo pure qui”.


Vero? Falso? Possibile. In rete non si trova una registrazione che lo provi.

Ma molto più facile è dimostrare che Grillo si contraddice usando le dichiarazioni di Grillo stesso.

Grillo infatti dà del “busone” a Vendola, e non se ne pente affatto.

Cioè utilizza epiteti riferiti alla sua omosessualità per screditarlo. E poi all’intervistatore dice che è come un “mortacci sua” alla Romana, intanto che condisce la sua dichiarazione con i soliti slogan in stile “la sinistra è finita, io li smonto tutti”, per non dover rispondere adeguatamente.

E allora la domanda è: davvero Grillo è anti-omofobia? Davvero Grillo non ha pregiudizi? Davvero Grillo si rende conto di ciò che dice? Davvero Grillo non fa tutto questo per accaparrarsi i voti dei delusi?

Ma soprattutto, in ultima istanza, ci viene un’altra domanda: Grillo parla a nome di tutto il Movimento? Ma non era solo un megafono? Tutto ciò nel programma non c’è scritto, come può dire questo? Lo assume per scontato, sta dettando la linea, oppure l’opportunismo del fare una dichiarazione “a caldo” prevale sui tempi della democrazia?


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Luxuria: Non voterei Grillo, è omofobo

Fonte: gay.it


“Disse di me che Rifondazione candidava un travestito”, ricorda l’ex parlamentare ai microfoni di Radio2. E in provincia una candidata del Movimento 5 Stelle dice “no” al registro delle unioni civili.

Non è la prima volta che Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle dimostrano, per così dire, poca sensibilità nei confronti della comunità lgbt. Proprio oggi, Vladimir Luxuria, ospite del programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”, ha raccontato a Sabelli Fioretti e Lauro un episodio che certo non fa onore al comico genovese da qualche anno buttatosi in politica: Anzi, ne viene fuori proprio l’immagine di un Beppe Grillo omofobo. “Lei – le hanno chiesto – fu deputata con Rifondazione Comunista: oggi per chi voterebbe ora alle elezioni?”. “Voterei ancora per Nichi Vendola”, ha risposto l’ex co-conduttrice dell’ultima edizione de L’isola dei Famosi. “E Beppe Grillo, non le piace?”, incalzano i conduttori. “Di Grillo ricordo che quando si seppe della mia candidatura con Rifondazione Comunista – racconta – andai a vedere un suo spettacolo, durante il quale lui disse: Ma che fine faremo, ora che anche Rifondazione candida un travestito? Io ero lì e pensai: ecco, un altro omofobo pure qui”.

Vladimir Luxuria e
Clemente Mastella a
“un giorno da Pecora”






Sabelli Fioretti e Lauro insistono: “Quindi Beppe Grillo è omofobo?”. “Certo – conclude Luxuria – uno che accoglie la notizia che un partito candida una trans dicendo semplicemente che è un travestito, tanto friendly non è…“.

Ma non è solo il leader a far parlare di sé per le sue posizioni sui temi lgbt.

Con molti comuni nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative, sono molti i candidati a sindaco a cui le associazioni lgbt chiedono di prendere posizione sui registri delle unioni civili.

E’ successo anche ad Arese, in provincia di Milano. In un confronto tra tutti i candidati a sindaco sono state rivolte loro una serie di domande mirate a comprendere i diversi programmi. Alla domanda “E’ favorevole all’apertura del registro delle unioni di fatto?” hanno risposto “no” non solo, come era prevedibile, i candidati di destra e di centrodestra, ma anche Laura Antimiani, la candidata del Movimento 5 Stelle. Unico favorevole, il candidato del centrosinistra.

Ma sono solo gli ultimi episodi di questo tenore. In molti ricorderanno, infatti, che nel comizio di chiusura della scorsa tornata delle amministrative, dal palco di piazza Maggiore a Bologna, Beppe Grillo in persona si era rivolto a Nichi Vendola con un “At salut, buson!” che tradotto dal dialetto genovese significa “Ti saluto, culattone!”. L’uscita del comico scatenò, allora, non poche polemiche e reazioni da parte della comunità lgbt.

Fonte: Vladimir Luxuria

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16/07/2012

Il sesso degli angeli

TafanusConfesso che non capisco il motivo per cui la Bindi abbia aperto (o almeno non evitato che si aprisse) il confronto - all'interno del PD -  sulla regolamentazione delle unioni fra omosessuali. Non si sentiva l'esigenza, in questo momento di pre-campagna elettorale, di fornire armi ai dipietri, ai grilli, ai vendoli, e persino ai fascisti, di partire all'attacco del centro-sinistra possibile.

Nei fatti, la stragrande maggioranza degli elettori di centro-sinistra è pienamente d'accordo nel regolamentare le unioni di fatto sul piano civilistico. Chi non lo era, ha già cambiato aria da un pezzo (vedi la "radicale" Eugenia Roccella, o la Binetti De Ciliciis).

Il discorso di "matrimonio si/matrimonio no", dovrebbe restare confinato alle convinzioni religiose di ciascuno, una volta che sia regolamentato e protetto il discorso nei suoi effetti civilistici. Bene fanno i cattolici a non praticare il matrimonio religioso, male fanno a cercare di vietare agli omosessuali il matrimonio civile. E male fanno gli omosessuali a non voler vedere che - al di la del definizionismo - la regolamentazione ben fatta delle unioni di fatto, altro è, nei suoi effetti, che il matrimonio civile. Capisco però anche la loro voglia di abbattere l'ultima frontiera discriminatoria affrontando pure la battaglia "definizionista".
[...]

Che ci siano divisioni sull'argomento nel PD nasce dal fatto che il PD è la sommatoria di due anime: una sinistra moderata, e una parte progressista della ex DC.. Quello che invece non è naturale, è che certe laceranti (e inevitabili) divisioni siano oggetto di "pucciamento del biscotto" da parte di partiti e uomini profondamente di destra (vedi "noi-dell'Italia-dei-valori"), sempre pronti a cavalcare non importa cosa pur di strappare lo zerovirgola ad alleati già una volta traditi.

Ancor più ridicola e ripugnante la posizione di chi oggi attacca la Bindi e il "pdmenoelle" sull'argomento della regolazione per legge delle unioni fra omosessuali, schierandosi per il matrimonio, magari in chiesa, quando fino all'altro giorno gli omosessuali li chiamavano in privato "froci" o "culattoni", mentre nelle occasioni pubbliche si auto-limitavano al più politically correct "busoni". Qualcuno lo ha dimenticato? Allora mi affido a questo breve post di Marco Bracconi:

Il sesso del Grillo (di Marco Bracconi)

Era inevitabile, scontato, scritto nel codice genetico. Dai calembour che storpiano i nomi alla battuta sessista su Rosi Bindi il passo è stato breve. Un piccolo passo per l’uomo. Ma un grande passo per il Movimento a Cinque Stelle.

E’ il passo che denuda i re e ne fa vedere l’altra faccia, in questo caso ben dissimulata nel fumus delle gag finto-comiche.

Perché il giochino di Beppe Grillo è tanto scoperto quanto intellettualmente truffaldino. Si permette di tutto in forza del suo non essere capo politico, ma esattamente come un capo politico espelle i dissidenti dal movimento. Si “copre” giocando a fare la Litizzetto, ma con lo scopo di mandare gente in Parlamento. Si trincera dietro la satira, ma per scavalcare le regole della convivenza e della politica.

A suo modo, in questi anni, ha fatto un piccolo capolavoro. Ha disegnato per sé una zona grigia – culturale e linguistica – perfettamente a metà strada tra cabaret e politica. E da quella trincea inattaccabile, perché sfuggente e ineffabile, spara bordate sulle persone e sul palazzo. 

In sostanza, un cinico e oliatissimo ingranaggio di deresponsabilizzazione. Da far muovere all’unisono con un costante esercizio di vittimismo.

Così il capo dei grillini  (e chi si arrabbia per la definizione la dovrà pur smettere, perché è Grillo che ha l’ultima parola su chiunque sia eletto per i Cinque Stelle) copre tutte le incongruenze, fa a fette le singole complessità, semplifica ogni passaggio a suo esclusivo beneficio.  

E poco importa se per difendere le nozze gay si sfodera un linguaggio sessista, che è evidente contraddizione in termini. La sola cosa che conta è che il pubblico acquisti il biglietto, o che l’elettore voti. E nel caso di Beppe Grillo da Genova, tra le due cose c’è ben poca differenza.

(P.S. Un appello ai lettori che dicono di non vedere dove sia il sessismo: per favore, non prendiamoci in giro).

Fonte: Tafanus

Tra i commenti di Tafanus:

Gianni ha detto...
La stragrande maggioranza degli elettori di centrosinistra sarà pienamente d'accordo sulla necessità di regolamentare le coppie di fatto, che siano etero od omosessuali, non ho la stessa certezza che nel PD ci sia la stessa maggioranza, tutti ammettono la necessità di una regolamentazione ma poi nei fatti l'argomento viene sempre, volutamente dico io, messo in secondo piano o dimenticato, ci sono ancora troppi democristiani. E poi, visto la tendenza, non bisogna far arrabbiare Casini.



Patty ha detto...
Coppie di fatto ? Unioni omosessuali ?

Giace ancora nel cassetto una legge per equiparare i figli naturali
a quelli delle coppie sposate (cosa che mi interessa parecchio).
I figli naturali non hanno parenti ... pensa un pò.
E chi più ne ha più ne metta.
Questo paese in fatto di diritti civili .... è da terzo mondo.  17/07/2012 a 09:59


Tra i commenti su Marco Bracconi:

[Gli influencer grillini e casaleggini prendono l'occasione al balzo per attaccare il loro nemico per eccellenza: il PD (mica le destre da sempre omofobe o un certo modo di pensare tradizionale e cattolico che da sempre influenza negativamente certi dibattiti in Italia).
Inutile dire che nessuno di loro parla male delle vecchie dichiarazioni omofobe di Grillo.]
 
Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 10:11
Guarda come saltano i grillini quando gli tocchi il ducetto…. tutto un fiorire di “e allora il PD?!” oppure di “è stato male interpretato” e “contestualizziamo” (cosa mi ricorda?!). Aggiungo solo che è curioso che chi solo l’anno scorso definiva Vendola “busone” con evidente disprezzo, ora si erga a paladino dei diritti civili. Quasi quasi domani cambierà idea anche sulla cittadinanza degli extracomunitari….tanto i suoi fanatici (o influencer in malafede) sembrano impermeabili a qualsiasi coerenza e logica. Se lo dice il Guru, a noi va bene!

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 10:18
Ancora più patetico far finta di non vedere (cosa che sembra stiano facendo tutti i girillini che commentano questo post) lo squallore dell’uscita del Duce Barbuto su Rosi Bindi, l’ennesima offesa (ipocritamente velata, ma volta ad ottenere sorrisini e gomitatine compiacenti) legata alla sua scarsa avvenenza.

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 10:28
Senza tenere conto del campionario di “è solo una frase delle tante”, “io non voto Grillo, ma….” (come si dice in Veneto, “a par vera!”), “questo non è giornalismo, è gossip”, “per colpa dei suoi articoli, non leggerò più Repubblica (o l’Unità)”….sempre le stesse frasi tirate fuori ogni volta volta che qualcuno osa toccare Grillo. Dite a Casaleggio di aggiornare il repertorio!

Finalmente cominciano a comparire anche commenti critici. Chissà, magari alla fine il guru del web morirà di web…
Sul merito: il Pd ha votato un doc che prevede la regolamentazione giuridica delle unioni di fatto anche omosex. Può non essere abbastanza (io sono per matrimoni gay), ma affermare c’è stato un arretramento sui diritti è falso.
Grillo, fino a ieri, si era distinto per posizioni apertamente omofobe, più che sessiste: dal ‘ti saluto culattone’ a Vendola, al ‘che fine faremo ora che anche Rifondazione candida un travestito?’. Tutto il resto è sciacallaggio politico.
Detto questo, è sconcertante l’autolesionismo che a volte attraversa parti del Pd. Insomma, caro Brac, la zona (anzi, la prateria) grigia, in parte se l’è disegnata da solo, ma in parte se la trova lì già bella e pronta. Speriamo solo che da questo ennesimo episodio si tragga una lezione, una volta per tutte.

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 10:56
MIrko, il PD ha tanti difetti: però, è pacificamente per il riconoscimento giuridico delle unioni civili. Quindi definirlo “omofobo” mi sembra quantomeno esagerato (cosa che, ovviamente, Grillo non sarà per te, nonostante il “busone ” a Vendola o gli sfottò a RC per aver candidato un trans). E, ti supplico, scrivere “x” al posto di “per” andrà bene sul blog del Guru, ma qui fa accaponare la pelle.

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 11:12
Quanti ex lettori di Repubblica ed ex elettori del PD che passano il tempo sul sito di Repubblica commentando quello che fa il PD. Il cui il messaggio è, fondamentalmente, “non vi leggeremo più, se non comincerete anche voi a lucidare gli stivali a Grillo”. Sottolineando i concetti con le maiuscole, che fa molto post su facebook piuttosto che lettura di un quotidiano.

Mario Antonelli 16 luglio 2012 alle 11:17
Non capisco i giornalisti che danno risalto a qualsiasi baggianata di Grillo facendo il suo gioco (come con Berlusconi) e non capisco quelli che difendono qualsiasi baggianata di Grillo (come con Berlusconi).

Grillo è uno che definì Vendola un “buco senza ciambella”, oggi ammicca alla bruttezza della Bindi con una battuta da bagaglino (alla faccia del grande comico), da anni insulta, storpia i nomi dei suoi avversari politici, ecc.. ma se lo fai notare dicono che sei uno che guarda il dito e non la luna, in pratica per loro, con Grillo, bisogna fare una cosa che non è mai stata fatta per nessun politico, ovvero guardare solo i contenuti e ignorare completamente la forma, anche se la forma comprende insulti e bassezze di ogni tipo ed è studiata apposta per fare scalpore. Non gli viene in mente che sia colpa anche del dito e di dove sel’è infilato Grillo prima di indicare la luna. Senza contare che il primo a sparlare degli altri e a tacere sui fatti di casa propria è proprio Grillo, che non accenna a voler risolvere i problemi di democrazia interna del suo movimento e che ha un programma nazionale pieno di lacune notevoli (una su tutte il tema lavoro), per non parlare dei problemi di Parma, dove ancora Pizzarotti è in alto mare e già cominciano le proteste dei dipendenti del Regio. Ma Grillo preferisce parlare degli altri, si capisce, è più facile attaccare il PD, che certo offre diversi spunti. Anche la campagna elettorale incentrata sulle lacune degli altri anzichè sulle proprie proposte è roba già vista, è il vecchio che avanza.

Sottoscrivo il pezzo parola per parola , virgola per virgola ! Costituisce la perfetta fotografia al tempo stesso della furberia e della insopportabilità di questo personaggio ! Che esattamente come ha fatto l’altro con le sue bugie e il suo avanspettacolo , vuol fornire l’ennesima prova di come si può prendere per i fondelli tanta gente di questo Paese!

Marco di cui il post delle 10:55,

la Sua totale mancanza di rispetto verso le Istituzioni è davvero nauseante. Lei Napolitano non sa nemmeno chi sia; Lei non ha i mezzi per farsene neanche a grandi linee un’idea. Trasuda ignoranza da ogni grafema. Gorgoglia confusamente e pedissequamente stralci dal grilloblog senza neanche averli capiti. Persone come Lei arrivano a far dubitare della ragionevolezza del suffragio universale. Le auguro di imbattersi in un libro, prima o poi, nella Sua vita.

E ora si vada a googlare “pedissequo”.
Ah, “né”, con l’accento acuto.

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 11:45
Mirko, il problema sono le pecore disperatamente bisognose di qualcuno che gli imponga il passo dell’oca- la versione 2.0 , nella fattispecie.

L’offerta politica di Grillo è quanto di peggio ci possa essere,sfrutta il declino etico-moral ideologico dei partiti tradizionali e pensa di sostituirsi ad essi lanciando contumelie a destra e a manca,il Presidente del PD Bindi,come qualunque altro politico,si può e si deve criticare quando lo merita,ma offendere la persona con improperi da bar dello sport denota la pochezza del guru di,purtroppo,Genova.Il personaggio Grillo ha posto dei problemi veri,ma non mi risultano soluzioni da lui proposte,mi spiace per quelle degnissime persone perbene che hanno abboccato allo stregone di turno,ma la politica a me sembra un’altra cosa.A Genova il comico-politico lo conosciamo bene: l’uomo è la quintessenza dell’opportunismo e del trasformismo, non a caso qui non ha quel seguito che in altre parti d’Italia può avere.Ma in Italia non ci stufiamo mai di “uomini soli al comando”? Eppure da uno stregone ne stiamo ancora uscendo adesso e cosa vogliamo fare:buttarci nelle braccia di un altro?

AMMAZZA QUANTI “GRILLINI” COMMENTANO SU QUESTO SITO E TUTTI, FEROCEMENTE, “ANTI-PD”!!!!!!!
COMPLIMENTI!!!!!
LA REALTA’ E’ CHE SIETE UNA MANICA DI QUALUNQUISTI…..SIETE COME E PEGGIO DI BOSSI E BERLUSCONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NON SO SE MI FATE PIU’ PENA CHE SCHIFO……..SE VOi sIETE IL “NUOVO” CHE AVANZA…….L’ITALIA E’ MESSA VERAMENTE MALE……….
SEMPRE W ENRICO BERLINGUER!!!!!!!!!!!!!!!!!
FABRIZIO PAOLETTI

No, non è una battuta, dicono tanti,e allora provate a dirlo in faccia a qualche donna.
Qui parlano ovviamente per difendere Grillo, che siccome di di battute siccome ne dice da anni tutte le volte che parla è preso come vangelo colato.
Si è perso il limite della decenza, lo stile è lo stesso di Bossi, del Berluska.
rutti, bestemmie, insulti sul fisico del prossimo, tutto va bene, tutto in betoniera, forse sono io che sono sbagliato: ho 39 anni e la V superiore, e cerco di impegnarmi nei rapporti col prossimo di essere una persona civile. innanzututto.

[Un grillino, sentite come conclude..] 
Ma poi stranamente il Bracconi la vera notizia sul blog di Grillo non la cita, i contributi all’editoria: http://www.techeconomy.it/2012/07/12/editoria-la-riforma-dei-finanziamenti-e-legge-online-advertising-nel-sic/ i 120 milioni di soldi pubblici all’editoria… soldi nostri per delegare la nostra intelligenza a chi? A Bracconi se medesimo? A Scalfari? Ormai mi sembra che si possano mettere sulla stessa risma del Giornale, stessa qualita’ dell’informazione…
Ma e’ ovvio che appena il giornaletto accenna ad accettare contributi generati dagli utenti fa una figura meschina: Fatevene una ragione a molti sostenitori del M5S di quello che dice Grillo non frega assolutamente nulla!
[Magari a qualcuno fregherà quando arriveranno le elezioni e saranno allora sicuri che NON vi voteranno mai].

Vabbe’, abbandono, troppo faticoso leggervi. Sarà un caso che quasi tutti i grillini sono sgrammaticati ai limiti del comprensibile? No, temo di no.
Però, caro Bracconi, mi offro per fare l’editing ai commenti, per facilitare la lettura. Ah, lo farei come una forma di beneficenza, o impegno civile, se Le suona meglio.

Antonio Lo Giudice 16 luglio 2012 alle 12:23
[...] Perchè i rimborsi elettorali sono uno strumento di democrazia che garantisce la possibilità di partecipazione anche a chi non ha mezzi. Un conto è pretendere la trasparenza assoluta, ma eliminarli è il primo passo verso la plutocrazia.
[...]Il PD è favorevole ad una legge sulle unioni civili. C’è una parte del partito che pretende anche il matrimonio omossessuale (della quale faccio parte) ed una contraria. Ma si tratta di uno step oltre..

Carmelo De Rosa 16 luglio 2012 alle 13:08
Aiuto… ho paura! leggendo i commenti che futuro ci aspetta. Un altro che ha rincoglionito gli italiani (Grillo) con frasi a effetto. Forse è proprio quel che ci meritiamo! p.s sono di sinistra e butterei tutta la classe dirigente del PD a mare

quante volte abbiamo sentito berlusconi fare una battuta greve (att.non una barzelletta)
e poi dire di essere stato frainteso?
e abbiamo sentito i suoi servi spaccare il capello in quattro e
cercare il significato letterale di ogni parola per alleggerirne il senso pur di difendere l’indifendibile?
esercizio di retorica piuttostoovvio,da azzeccagarbugli.
dopo 20 di ombrelli nel didietro ci aspettano 20 anni di grilli nello stesso posto… ^^

@Alessio : non c’entra nulla il finanziamento pubblico o privato.
Nulla!
Quella si è propaganda dell’MS5, ad uso e consumo degli “indignati” che ammazzerebbero chiunque, ma non rinuncerebbero mai a un loro singolo privilegio (solo quelli degli altri sono il male).
Ogni paese al mondo prevede finanziamenti pubblici.
In America stanno rivedendo il sistema dei finanziamenti PRIVATI perché le lobby hanno praticamente COMPRATO i partiti, o meglio, il congresso.
Il problema del finanziamento interamente privato è che chi ha più soldi, decide la politica.

Non vuol dire che Berlusconi può fare politica perché ha più soldi, ma che Berlusconi, volendo, può comprarsi MS5 (o la Lega, infatti lo ha fatto) e fargli fare ciò che vuole in forza della quantità di denaro praticamente illimitata che può fornirgli
(e non mi venga a dire che dipende dalle persone, anche nel paese di nascita dei miei il candidato sindaco ha vinto spendendo pochissimo, pur venendo da un partito “classico”, ne riparleremo alle politiche… e al mantenimento poi delle attività che la propaganda politica richiede).
Il problema, quindi, non è pubblico o privato, ma bensì la trasparenza.
Quando anche i grillini capiranno questa semplice verità, avremo fatto tutti un passo avanti.

oddio scusate non avevo letto i comment dei grillini.. E’ veramente il peggio sessista ma quali luoghi comuni

Fausto Massari 16 luglio 2012 alle 13:22
La cosa triste è che milioni di persone alfabetizzate si lascino incantare da uno stronzo di questa fatta.
E dopo vent’anni di sogni berlusconiani finiti in incubo pensino ancora che problemi di tragica gravità, che farebbero tremare i polsi ad un Cavour, possano essere risolti da un pagliaccio.
Io ho votatato il suo uomo a Parma nella speranza che vincesse, come di fatto ha vinto; ed ora spero che gli italiani vedano cosa sanno fare questi signori nella vita reale fuori dei blog.

Sergio Pastena 16 luglio 2012 alle 13:27
Grillo non mi è mai piaciuto, ma un partito che si allea con l’Udc al centro mi piace ancora meno e certi problemi sui temi etici bisogna porseli: non nei toni di Grillo (che comunque è stato molto meno volgare del solito) ma bisogna farlo. Se Bersani pensa che questa sia la strada, la percorra lui da solo. Tra consegnare l’Italia in mano a Grillo o a dei bigotti centristi iper-conservatori non ci vedo molta differenza.

“Ma perchè si guarda a una battuta infelice di Grillo e non ci si domanda nulla sullo spettacolo dell’ipocrisia del pd che per paura di perdere voti non si pronuncia più su nulla?”
perché il PD rappresenta il 30% degli elettori italiani, da ex comunisti a cattolici praticanti, mentre MS5 non rappresenta nessuno e l’unica posizione è quelal di Grillo, nessuno ha chiesto agli eletti MS5 (che non esistono) cosa ne pensano…
facile così, non credi?
La poiszione del PD è abbastanza chiara, semmai è la posizione degli appartenenti al PD che è in contrasto.
Il segretario ha detto “Siamo il primo partito del Paese, che non è fatto delle beghe nostre”.
Il documento sulle unioni civili anche fra omosessuali è stato approvato, con qualche contrario, 38 per essere precisi.
Quindi?
Dove sta l’ipocrisia?
MS5 invece cosa ha approvato?
Vorrei saperlo perché non lo so, il dirigente per la città di Parma, l’hanno trovato poi?

Alessio, dal pretendere legittimamente una migliore gestione dei soldi destinati al finanziamento pubblico alla pericolosa proposta di abolirli del tutto ammetterai che ce ne passa. Poi tu continui a collegare il finanziamento pubblico alla campagna elettorale, ma ripeto, un partito non vive solamente in campagna elettorale. Ormai la parola “partito” ha per voi un’accezione negativa, e per certi versi lo capisco. Ma un partito è il prezioso strumento che la Costituzione mette a disposizione di tutti i cittadini per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. È una questione di scelte: distruggerli e sostituirli non si sa bene con cosa, oppure cercare di migliorarli. Io ho scelto la seconda, anche perché nessuno mi ha ancora prospettato un’alternativa diversa e percorribile. E perdonami, qui non tirarmi fuori la “proposta” di Grillo perché è ridicola. Il M5S non è un’altra proposta.

Per conto mio, tra grillo e berlusconi non ce differenza… tutti e due volgari e buffoni!
Ve li immaginate insieme al governo?
Dio ce ne scampi, di pagliacci in politica ce ne sono fin troppi

[E infatti l'attacco alla Bindi da parte di Grillo è del tutto uguale agli attacchi fatti negli anni da Berlusconi.
E pensare che non mancherebbero di certo gli argomenti politici da cui attaccare le posizioni sbagliate e conservatrici di Rosy Bindi.

Il PD ha reagito giustamente in tal senso. 
"Indecenti: le parole di Grillo sono il segno di un maschilismo e di una volgarità di cui pensavamo avesse dato miglior prova Berlusconi, ma evidentemente al peggio non c'è limite":  
 
Poi Ferrara, per quanto ci stia sui coglioni, ha dato forse la risposta migliore a Beppe Grillo. 




]

@Dario Cannata

punto primo: quando mail il PD si è rifiutato di parlare di unioni omosessuali o addirittura di amore omosessuale?
QUANDO?
perché è importante provare quello che si dice, sennò si chiama metodo Boffo.

punto secondo: Dov era Grillo quando Prodi stava per approvare le unioni civili, prima che Mastella facesse cadere tutto?
Mastella, il quale, non dimentichiamolo, proprio perché seguiva le parole del vangelo da lei citate, che è espressione di quella chiesa cattolica che condanna l’omosessualità come colpa grave, era CONTRO anche alle unioni civili proposte dal governo Prodi! e lo disse pubblicamente in nome del vangelo!

glielo dico io dov era Grillo all’epoca, visto che ora che vi dice quello che volete sentirvi dire, gli avete ricostruito una verginità, come un popolo di fedeli ortodossi di fronte al loro Dio.
Ecco cosa diceva Grillo della candidatura di Luxuria “Ma che fine faremo, ora che anche Rifondazione candida un travestito?” o quando definì Vendola “buco senza ciambella” o quando a Bologna saluto i “buson”.
E ce ne sarebbero altre, come quando disse che l’HIV era provocato dai farmaci anti HIV e chiese di non incentivare l’uso del preservativo, secondo lui inutile. Devo continuare?

Quello che fa Grillo si chiama sciacallare, supportare ogni tema che dia consensi, se bisogna essere contro gli zingari, lui lo è, se poi bisogna fare marcia indietro, lui la fa, e stica di ciò che aveva detto prima, tanto qualcuno lo segue sempre, fedelmente, acriticamente e supinamente, perché è la porta verso il successo “essere eletti e non fare più nulla nella vita”.

Cosa hanno di diverso rispetto agli Stracquadanio?
Ci è molto chiaro questo gioco… e ci fa anche un po’ schifo, mi scusi se lo dico così francamente.
mi dica, dov era lei nel 2005? cosa aveva votato? come la pensava sui gay? da che parte era?


p.s.: trovo davvero tenero il distinguo che fanno i vari gruppi M5S sparsi per l’Italia che negano una primogenitura di Grillo nel loro operato, salvo poi prendere le parole di Grillo come espressione dell’intero movimento.

Grillo ha detto qualcosa sui gay e i loro matrimoni, possibile non ci sia dialettica interna a questo movimento, ma siano tutti indiscutibilmente d’accordo con lui?
cosa ne pensa ad esempio il gruppo di Salsomaggiore? sono TUTTI d’accordo con Grillo?

è sempre stata questa la loro posizione?
sono d’accordo anche quando chiama i gay culattoni?
se la risposta è sì, c’è qualcosa che non va… a mio avviso…


Dunque il problema sarebbe il PD, che, unico partito a farlo, discute al suo interno di diritti. Se uniformare tutti i diritti delle coppie sposate e CONVIVENTI INDIPENDENTEMENTE dal sesso dei partner come pensa una parte oppure se concedere ai gay conviventi di uniformarsi ai diritti delle coppie spostae come pensa l’altra.
Non lo sarebbe invece un politico come Grillo, che usa il paragone di tipo sessista verso Rosy Bindi “caro” al già presidente del Consiglio, non lo sarebbe la difesa che in entrambi i casi fanno i devoti (è solo una battuta infelice), non lo è mai stato neanche l’omofobo “At salut busa” con cui Grillo si è rivolto in piazza a Vendola.
Non lo è nemmeno il capo IDV che si oppone al governo Monti al grido “E’ come un matrimonio tra due maschi” e poi coerentemente presenta proposte di legge per il matrimonio omosessuale (solo femminili, dunque?).
No, forse il problema è la coerenza degli italiani.


Peggiore del sessismo è il paraculismo.
Per Grillo mesi fa l’istituzione delle coppie di fatto non era conveniente dal punto di vista economico per l’Italia, oggi lo è per lui, dal punto di vista politico.
Il Pd la smetta invece di proclamarsi sempre a favore dei deboli, quando poi si schiera puntualmente a favore dei forti.