controllare l’account Twitter di Grillo.
“Non è un procedimento scientifico” potrete dire, perchè non ha valore statistico. Si parla di 636.414 follower nel momento in cui scrivo, e una persona umana ne potrà controllare qualche migliaio, prima di collassare.
Guardando però i risultati dello studio di Calzolari, si dice che ben il 54% circa dei follower di Grillo sarebbe falso. Se è così, è per forza qualcosa che salta all’occhio anche a una normale persona, perchè ben 1 su 2 account dovrebbe essere falso.
Ed effettivamente, qualcosa che si può notare c’è. Che poi dia ragione a Calzolari oppure no, è un altro discorso.La prima cosa che salta all’occhio guardando l’elenco dei follower di Grillo è che nelle foto dei profili ci sono molte “uova”.
Non essendo esperto di Twitter, posso ipotizzare che quelle immagini siano quelle predefinite al momento della creazione del profilo.
Ebbene, sono veramente tante. Se clicchiamo su questi profili, vediamo che sono praticamente del tutto inattivi. Seguono qualcuno, alle volte sono seguiti da qualcuno, quasi mai hanno twittato.
Guardando rapidamente più pagine dell’elenco, si vede come questi “account-uovo” siano circa la metà del totale.
Da questa visione superficiale del problema potremmo già trarre alcune considerazioni.
Innanzitutto, non è possibile nemmeno per una persona umana scovare con certezza i profili falsi. Ogni volta infatti che guardate un profilo, rimarrete con il dubbio se questo profilo è un bot, oppure se è solo qualcuno che ha aperto un account Twitter, ha “followato” Grillo e qualcun altro, e poi ha deciso che Twitter non gli interessava, abbandonando così il social network senza cancellarsi.
E’ comprensibile quindi che l’algoritmo funzioni molto bene e possa trovare i profili twitter inattivi e sospetti, ma non si può avere la certezza che sia un bot oppure un umano.
D’altra parte però l’algoritmo ha funzionato bene, nei limiti delle sue possibilità, questo possiamo dirlo. Il numero di account poco attivi o apparentemente abbandonati è veramente alto.
Ma qui possiamo fare un piccolo ragionamento logico: se il profilo è “umano” e abbandonato, quante probabilità ci sono che l’umano in questione stia ancora seguendo Grillo tramite twitter? Ben poche.
La conclusione quindi che possiamo trarre è che, dei 600.000 follower di Grillo, sicuramente ci sarà una quota di spam-bot non indifferente, potrebbero esserci dei bot commerciali, molto probabilmente c’è una quota rilevante di account aperti da persone reali e poi abbandonati.
E'
possibile cioè che più account siano stati creati manualmente dalla
stessa persona fan di Grillo, e così via moltiplicato per più persone.
Siccome non c’è modo di replicare l’algoritmo di Calzolari, l’unico modo è andare di persona a “Non è un procedimento scientifico” potrete dire, perchè non ha valore statistico. Si parla di 636.414 follower nel momento in cui scrivo, e una persona umana ne potrà controllare qualche migliaio, prima di collassare.
Guardando però i risultati dello studio di Calzolari, si dice che ben il 54% circa dei follower di Grillo sarebbe falso. Se è così, è per forza qualcosa che salta all’occhio anche a una normale persona, perchè ben 1 su 2 account dovrebbe essere falso.
Ed effettivamente, qualcosa che si può notare c’è. Che poi dia ragione a Calzolari oppure no, è un altro discorso.La prima cosa che salta all’occhio guardando l’elenco dei follower di Grillo è che nelle foto dei profili ci sono molte “uova”.
Non essendo esperto di Twitter, posso ipotizzare che quelle immagini siano quelle predefinite al momento della creazione del profilo.
Ebbene, sono veramente tante. Se clicchiamo su questi profili, vediamo che sono praticamente del tutto inattivi. Seguono qualcuno, alle volte sono seguiti da qualcuno, quasi mai hanno twittato.
Guardando rapidamente più pagine dell’elenco, si vede come questi “account-uovo” siano circa la metà del totale.
Da questa visione superficiale del problema potremmo già trarre alcune considerazioni.
Innanzitutto, non è possibile nemmeno per una persona umana scovare con certezza i profili falsi. Ogni volta infatti che guardate un profilo, rimarrete con il dubbio se questo profilo è un bot, oppure se è solo qualcuno che ha aperto un account Twitter, ha “followato” Grillo e qualcun altro, e poi ha deciso che Twitter non gli interessava, abbandonando così il social network senza cancellarsi.
E’ comprensibile quindi che l’algoritmo funzioni molto bene e possa trovare i profili twitter inattivi e sospetti, ma non si può avere la certezza che sia un bot oppure un umano.
D’altra parte però l’algoritmo ha funzionato bene, nei limiti delle sue possibilità, questo possiamo dirlo. Il numero di account poco attivi o apparentemente abbandonati è veramente alto.
Ma qui possiamo fare un piccolo ragionamento logico: se il profilo è “umano” e abbandonato, quante probabilità ci sono che l’umano in questione stia ancora seguendo Grillo tramite twitter? Ben poche.
La conclusione quindi che possiamo trarre è che, dei 600.000 follower di Grillo, sicuramente ci sarà una quota di spam-bot non indifferente, potrebbero esserci dei bot commerciali, molto probabilmente c’è una quota rilevante di account aperti da persone reali e poi abbandonati.
[Nota di ControGrillo: Infatti c'è anche questa possibilità: cioè che gli account siano stati creati da persone reali, fan di Grillo, e poi abbandonati appositamente.
Ossia, poniamo: sono un fan di Grillo, mi faccio un account attivo ufficiale che
utilizzo per twittare e seguire il grande capo, e nel frattempo m'invento un'altra decina-ventina-trentina di account la cui unica attività sarà quella di aggiungersi ai followers di Grillo e scrivere un commento entusiasta (o a sostegno di quanto appena scritto da me con il mio vero account) per poi sparire nell'oblio.
Tanto che importa! Me ne invento sempre di nuovi quando ho bisogno di alter-ego che mi facciano il verso quando inneggio al mio capo!
In questo modo aiuto ad aumentare la visibilità all'account del guru Beppe Grillo che acquisterà d'importanza all'interno della classifica di Twitter.
Non ci vuole molto a capire che questi sono i veri risultati del cosidetto "social networking": falsificazione e mistificazione della realtà a scopo di profitto e di guadagno di prestigio personale.
Presto la gente se ne renderà conto e questi strumenti non potranno che essere abbandonati].
Insomma, lo studio di Calzolari dev’essere integrato da informazioni e prove molto più consistenti, per poter dire che Grillo ha comprato profili falsi. D’altra parte è sufficiente per dire che c’è una quota di follower da eliminare dal computo, perchè inattivi o falsi.
Ma infatti lo stesso Calzolari nei risultati preliminari del suo studio afferma che “Non è possibile affermare con assoluta certezza se gli utenti con comportamento identificato da “BOT” siano generati artificialmente o al contrario corrispondano a utenti umani”.
E ancora Calzolari scrive esplicitamente nella sua analisi a brand Italiani e internazionali, quello che abbiamo ricavato qui in questo articolo: “Si può dedurre che gli utenti hanno comportamenti profondamente diversi, che evidenziano grandi quantità di utenti “inattivi” con comportamenti che, se si considera valido l’algoritmo e i pesi dei suoi parametri, possono essere ragionevolmente riconducibili a comportamenti non umani“
Insomma, da tutti questi elementi sembra che lo studio sia serio e intellettualmente corretto.
In tutto questo discorso quindi emerge che le reazioni di Grillo e dei Pasdaran a 5 Stelle sono assolutamente eccessive e infondate.
Potete fare da soli le vostre valutazioni e postarle nei commenti.
Fonte: Movimento dei caproni
Insomma, lo studio di Calzolari dev’essere integrato da informazioni e prove molto più consistenti, per poter dire che Grillo ha comprato profili falsi. D’altra parte è sufficiente per dire che c’è una quota di follower da eliminare dal computo, perchè inattivi o falsi.
Ma infatti lo stesso Calzolari nei risultati preliminari del suo studio afferma che “Non è possibile affermare con assoluta certezza se gli utenti con comportamento identificato da “BOT” siano generati artificialmente o al contrario corrispondano a utenti umani”.
E ancora Calzolari scrive esplicitamente nella sua analisi a brand Italiani e internazionali, quello che abbiamo ricavato qui in questo articolo: “Si può dedurre che gli utenti hanno comportamenti profondamente diversi, che evidenziano grandi quantità di utenti “inattivi” con comportamenti che, se si considera valido l’algoritmo e i pesi dei suoi parametri, possono essere ragionevolmente riconducibili a comportamenti non umani“
Insomma, da tutti questi elementi sembra che lo studio sia serio e intellettualmente corretto.
In tutto questo discorso quindi emerge che le reazioni di Grillo e dei Pasdaran a 5 Stelle sono assolutamente eccessive e infondate.
Potete fare da soli le vostre valutazioni e postarle nei commenti.
Fonte: Movimento dei caproni