mercoledì 11 luglio 2012

Grillo: Vi salvo dal fascismo, ma guai a chi va in tv

di Simone Olivelli
 
Antipolitica o spirito guida di una rivolta, prima di tutto etica, contro la Casta? Degno erede di Guglielmo Giannini, fondatore nel 1946 del Fronte dell’Uomo Qualunque, o semplice parafulmine e megafono per quel Movimento 5 Stelle che, dopo l’affermazione alle elezioni amministrative, promette di essere il nuovo capace di spazzare via il lezzo esalante dal Palazzo?

Nel clima attuale, rispondere a questo genere di domande parrebbe equivalere ad accettare di finire nella morsa costituita dalla dicotomia buoni-cattivi; senza possibilità terze su cui poter discutere. Pena, gli insulti.

E in un tale scenario – tocca dirlo – la figura di Beppe Grillo non sembrerebbe la più idonea per cercare di ristabilire le basi per una qualsivoglia forma di dialettica. A influenzare in maniera negativa l’agire del comico genovese è senz’altro anche la stimma dello showman, abituato a fare da unico mattatore davanti a platee di sicuri ammiratori disposti a comprare il biglietto dello spettacolo.

La politica, però, dovrebbe essere tutt’altra cosa, ma su questo punto il leader del Movimento 5 Stelle non si è ben capito quale posizione abbia: infatti, nonostante faccia continuamente riferimento all’orizzontalità della Rete – concetto peraltro discutibile, nel momento in cui si ragiona sulla natura sociale e tecnologica dei blog -, contrapposta alla verticalità degli altri media, tutti condizionati dagli interessi del Potere, Grillo non sembra immune da comportamenti in cui emerge una gestione della leadership con modalità non proprio liberali.

Di seguito, alcuni stralci tratti dal blog di Grillo e una dichiarazione dell’esponente del M5S Paolo Putti, candidato del movimento a Genova.

O Nikos o Beppe”

[...] Il M5S è la loro (degli altri leader politici, ndr) ultima speranza, l’unico salvagente per evitare conseguenze traumatiche quando verrà messa la parola fine alla Seconda Repubblica. [...]
Sono a un bivio. O il M5S e, più in generale, i movimenti dei cittadini, o la dittatura. Quest’ultima può presentarsi sotto varie forme, quella agghiacciante, nazista, di “Alba Dorata” di Nikos Michaloliakos in Grecia, del neo fascismo di Marine Le Pen o del partito ultra nazionalista ungherese Fidesz di Viktor Orban. [...]
In Italia il vuoto lasciato dai partiti, che sta spostando l’Europa verso un neofascismo, è stato riempito, per ora, da cittadini [...] Un movimento di popolo che ha deciso di tirarsi su le maniche e occuparsi della cosa pubblica. [...]
E’ un paradosso che l’Italia, la nazione che ha inventato il fascismo e lo ha esportato nel mondo, ne sia oggi, di fronte alla crisi, ancora immune e, anzi, sia un laboratorio di democrazia diretta con il MoVimento 5 Stelle. Il vento dell’ultradestra soffia in Europa sempre più forte. La partitocrazia che lo ha generato ne soffrirà pesanti conseguenze in mancanza di alternative democratiche. O Nikos o Beppe.
(beppegrillo.it)

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Lo stesso Grillo sulla partecipazione a Ballarò di Paolo Putti, candidato del M5S a Genova:

«Se il MoVimento 5 Stelle avesse scelto la televisione per affermarsi, oggi sarebbe allo zero qualcosa per cento. Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilità non solo ai presenti, ma all’intero MoVimento. [...] Più che spiegarlo e ribadirlo non posso fare. Comunque chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo».
(beppegrillo.it)

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Putti, intervistato da La Repubblica

- Putti tornerà in tv?
«Per carità. Beppe ha ragione: troppa fa male. Sono un ragazzino educato, se mi invitano vado. Vuol dire che adesso non andrò più».
(La Repubblica del 10\5\2012)

 maggio 10, 2012

Fonte: La Zero Repubblica

[Sullo stesso argomento (con altre performance del Putti):