venerdì 6 luglio 2012

Le preferenze per i Cinque Stelle (o per Grillo?)

martedì 8 maggio 2012


Su questo blog parlo spesso del Movimento 5 Stelle. Non che sia fissato, ma si tratta di una realtà molto interessante e sono curioso di scoprirla, benché il più delle volte mi vengano fuori post critici nei confronti del grillismo.


Oggi, guardando i dati della mia città, sono stato incuriosito da uno in particolare e mi è venuto voglia di capire se anche altrove fosse successo così.
Dunque, il dato è quello delle preferenze ai candidati consiglieri comunali delle varie liste.
La maggior parte dei votanti (diciamo: dal 50 al 70%) oltre a mettere la croce sul simbolo di partito esprime anche una preferenza.
Per il M5S non è così. A Pistoia solamente il 12.2% dei votanti M5S ha indicato anche un candidato consigliere, a Lucca il 15%, a Genova appena il 3.33%, ad Asti l’11.88%, a Cuneo il 24.3%, a Piacenza il 15.2%, a Parma il 13.9%, ad Alessandria il 10.5%, a Como il 18.7%. E potrei andare avanti con gli esempi, ma cambierebbe poco.
Che significa?
Da una parte, credo ci sia un aspetto positivo. Il M5S non ha fatto ricorso ai soliti vecchi tromboni della politica, ma ha puntato su gente nuova, poco o niente avvezza alle astuzie della campagna elettorale e che non ha investito soldi in volantini, brochure, santini e spot televisivi. Ai miei occhi è un merito non da poco.
Dall’altra parte, però, credo ci sia pure un aspetto meno positivo. I candidati del M5S – che in molte città manco esisteva fino a un mese fa – non erano conosciuti dai loro concittadini, né si sono fatti conoscere in campagna elettorale: hanno semplicemente sfruttato il traino Beppe Grillo e l’ondata anti-partiti di cui lui è il principale protagonista. Insomma, hanno vissuto di rendita. 

A parità di voti di lista, è molto più difficile entrare in consiglio comunale per uno dell’UdC o di SEL che non per uno del M5S: il che va a cozzare contro il principio che l’eletto deve essere uno a stretto contatto con i propri elettori. Poi, per carità, i grillini si dimostreranno i più bravi e preparati di tutti, ma certo non è molto rappresentativo entrare in consiglio (come successo nel mio Comune) con 52 preferenze a fronte di 43mila votanti: sarebbe interessante sapere cosa pensano in merito gli aedi del “radicamento sul territorio”.
Ed è curioso che un movimento che sta facendo del ripristino della preferenza nella legge elettorale una battaglia importante e apprezzabile sia così poco efficace ed efficiente quando le preferenze riguardano sé stesso. 
 
Possiamo metterla in questi termini: il M5S avrebbe potuto candidare cani e porci (veri cani e veri porci, non in senso metaforico) ottenendo esattamente lo stesso risultato. Il che non depone certo a favore degli altri partiti. Ma anche il M5S ha di che riflettere: o diventa adulto sganciandosi dalle strategie di marketing elettorale di Grillo e Casaleggio o è destinato a far la fine della lista Bonino e di altre formazioni che hanno cantato una sola stagione.

Tra i commenti:  

Fare campagna elettorale con 300€ e diventare sindaco è qualcosa di completamente sorprendente. Avete in mente quando durante le elezioni politiche ci sono manifesti elettorali dappertutto e in quantità assurda? Ecco, a me viene il mal di stomaco solo a pensarci


  1. infatti, ha dato un segno eticamente importante in un momento in cui i partiti tradizionali sperperano soldi in materiale elettorale che, perlopiù, trova la via del cassonetto della spazzatura (la destinazione adeguata...).
    però, occhio, perché può anche essere la conferma di un movimento che vive di rendita sulle trovate - non certo a costo zero e soprattutto non a ricavi zero - del blogger grillo.
    come sempre, le medaglie hanno due facce.

    sulle spese elettorali, però, vorrei raccontare un aneddoto che è successo nella mia città.
    quando è venuto grillo, il M5S ha preso il telefono e ha telefonato al PD per chiedere se il costo della pedana in piazza potevano dividerlo visto che il giorno prima sarebbe venuto bersani.
    ora, se da un lato è giusto far così (è buonsenso...), però fa anche riflettere questo atteggiamento, per cui schifi tanto i partiti tradizionali, non vuoi averci niente a che fare, però al momento in cui devi metter mano al portafogli, i partiti tradizionali tanto schifo non ti fanno più...

Sul Post hanno pubblicato questo articolo, che immagino essere una sintesi del loro programma:

http://www.ilpost.it/2012/05/08/il-programma-del-movimento-5-stelle/





  1. sì, avevo letto.
    il problema però è che non è la sintesi, ma la versione integrale.
    dico problema perché, come scritto ripetutamente nei miei post, mancano un po' troppe cose sull'economia, sulla finanza pubblica, sulla politica estera, sull'immigrazione, sulle politiche culturali, sulla riforma della giustizia, sulla scuola...

    rmx
    come hai scritto, le mie critiche al M5S non sono pregiudizi, sono su punti ben specifici e motivati.
    il problema dei tromboni che quando arrivano nella stanza dei bottoni dimenticano proclami e programmi, in realtà una buona parte delle volte (diciamo almeno il 50% delle volte) è il problema della politica che è l'arte del possibile.
    ti faccio un esempio. nel programma nazionale di grillo c'è il punto che dice "no alle scatole cinesi in borsa". bello e condivisibile. metti il caso che il M5S arrivi al governo. credi che possa attuare questo punto? o credi che, alla prova dei fatti, dovrà un bel po' annacquare la propria posizione? ma mica per disonestà intellettuale, semplicemente per impossibilità tecnica. e a quel punto quale metro di giudizio darai? dirai che han fatto quel che hanno potuto o dirai che sono dei tromboni pure loro?
    spesso nel giudicare l'operato dei tromboni dei partiti tradizionali questo aspetto ce lo dimentichiamo.
    il programma di grillo è zeppo di punti irrealizzabili e di slogan che, di fronte a problemi veri, rischiano di rivelare la propria inutilità.

Beatrix_Kiddo 09 maggio 2012 18:05
Non sono andata a votare ..
e non mi piacciono le sparate di Grillo che adesso minaccia di epurare chi va in TV. Se piace .. e piace come è sempre piaciuto Berlu o Bossi, ma come si fa? Va bene partecipare, va bene tutto (anche perchè io mi volevo iscrivere al mov due anni fa) ma uno che ti dice tutto quello che devi dire o fare .. che la mafia in fondo non uccide ma va visto nel contesto però lo dice in un contesto mafioso apposta. E dice cose pro Lega nel contesto Lega .. bel furbacchione ma se non si sganciano da lui e non si sganciano perchè senza son nessuno .. finiamo con un nuovo Berlu meno puttane, meno soldi, uguale razzista, ambientalista de noantri ecc. Paura! 
peccato perchè le persone sono buone e brave. Il credito vedremo .. bisogna anche venire a patti con interessi per governare. E non si può stare connessi 24 ore al giorno con la webcam per capire cosa votare e come. La realtà è molto più complessa di così solo che non ha appeal dirlo .. molto meglio i politici a casa, la casta fa schifo, paghiamo meno tasse tutti. Dov'è che l'ho già sentita? 
Per es le piste ciclabili: ok facciamole ma costano, devono essere manutenute se non le vuoi in asfalto che consumano suolo, se le vuoi fare a livello sovracomunale allora devi avere un ente tipo provincia che le coordina ma tu sei per l'abolizione (le Regioni sono troppo in alto per quello, i comuni si fermano al confine come per i rifiuti, la gestione acque, i problemi ambientali...) mah mah facile dire ste cose, voglio proprio vedere. Se si conoscesse minimamente la complessità legislativa che c'è in Italia e che gente incompetente alla Bossi o Brunetta invece di semplificare ha peggiorato mille volte non si sparerebbero tante castronate
  1. come non dare ragione al tuo richiamo alla realtà?