lunedì 2 luglio 2012

La politica-fantasy della Casaleggio e di Grillo è un gioco strategico e di ruolo, stiamo vivendo il primo scenario

BOLOGNA - Oggi "La Stampa" è stato il quotidiano più pronto a centrare il vero nodo politico-strategico, dopo lo scontro fra Beppe Grillo e Pizzarotti, sindaco di Parma sulla nomina sgradita ai vertici del movimento 5 stelle del direttore generale del Comune emiliano.

Grillo, che sta sfidando il sistema dei partiti, verticisti e corrotti, è contraddittoriamente in mano ad un gruppo di manager che, attraverso la rete, ha creato un grande esperimento politico: e lo sta conducendo con delle cavie a cinque stelle.

Primo scenario del gioco: portare in parlamento dei deputati eletti solo attraverso la capacità di raccontare una rivoluzione attraverso la rete. Gli strumenti sono i social network e la fabbricazione di eventi virali. Contemporaneamente via alle piazze con Grillo in grado di trascinare e forgiare quelle parole d'ordine che si ritroveranno poi centinaia e centinaia di volte nei post artificiosamente introdotti nell'universo della Casaleggio associati, la main company che sostiene tutte queste operazioni.

Non è una rivoluzione dal basso, è una rivoluzione che convince cittadini, arruola e trascina soldati alla guerra, ma che è diretta dai padroni delle piattaforme. Il movimento di Grillo è quindi contraddittoriamente con la sua ispirazione, ammalato di verticismo, una malattia che lo ucciderà. O lo porterà verso approdi che sono simili agli esiti catastrofisti dei romanzi tipici dell'underground degli anni Ottanta.

I padroni del movimento 5 stelle sono attorno all'ormai famosissima Casaleggio associati: sono impenetrabili, insondabili. Con loro è impossibile realizzare un contraddittorio, sembrano gli ineffabili padroni della finanza mondiale.

I guru di Grillo sono ispirati da una idea orfica, salvifica e sapienzale della politica: un modello che riecheggia tutto in una letteratura vecchia di trent'anni. Questi guru sulla soglia dei sessant'anni vogliono trasformare la competizione democratica in un gioco di ruolo: la loro fantasy-politica ha una marcata risonanza messianica e apocalittica.

GianRoberto Casaleggio, l'architetto del movimento 5 stelle, ha raccontato e ha scandito anche nella sua previsione spettrale i momenti della fine della nostra civiltà e degli scontri fra impero del bene (provvisto della libertà di rete) contro l'impero del Male (Cina-Russia-Iran) che contrasterà la libertà di rete. Ci saranno - sostiene - sei miliardi di morti e si ricomincerà in un nuovo Eden.

Chi ha immaginato questa palingenesi non si è però limitato a visioni chiliastiche, è anche colui che, più pragmaticamente, blocca un sindaco eletto dai cittadini, come Pizzarotti a Parma, pretendendo di dettare ad un amministratore eletto dai cittadini, ogni mossa.

I guru del terzo livello del movimento cinque stelle sono certosini, impediscono ai post sgraditi di comparire sui blog, espellono cittadini a loro non graditi dal movimento stesso. I loro quadri (all'interno o fuori dalle istituzioni) dovranno attenersi alle scelte che questi novelli templari hanno immaginato (la ribellione di qualche militante o di qualche "quadro" del movimento è un sotto scenario previsto dal gioco). Ma alla fine i guru non potranno lasciare l'autonomia a nessuno dei personaggi creati dal loro gioco di ruolo, nemmeno quando questi avatar in carne e ossa saranno deputati o magari ministri.

A loro della democrazia non importa nulla, sono degli Stranamore del XXI secolo con strumenti sempre più raffinati di controllo sociale.
 
La resistenza a questa visione politica da parte di chi ha cuore una trasformazione dell'esistente promossa dai movimenti partecipati deve partire dall'informazione e deve cominciare subito.

Di questi uomini che stanno portando avanti una battaglia politica per una prometeica propensione al controllo e alla costruzione del mondo secondo un loro rigidissimo modello dobbiamo diffidare come fossero sanguinari dittatori del secolo passato. La natura e la matrice sono infatti le stesse, un'idea artificiale della realtà e dei rapporti umani da applicare alla vita in carne e ossa.

Credo che sia compito di tutti, proprio perchè si nascondono e cercano di non aprirsi alla conoscenza e all'informazione, attraverso la rete, ottenere più notizie possibili su di loro, sui loro rapporti economici, su chi li finanzia, su chi incontrano. Insomma facciamo le carte da gioco con le loro immagini, esattamente come accadde per Saddam.

Cerchiamo di raccogliere informazioni e mettiamole insieme. Per loro la rete è una costruzione di piattaforme per il controllo sociale, non per la libertà di pensiero, di informazione, di associazione.

Vi segnalo una riflessione del 2010 apparsa su Micromega, sarebbe bello collezionarle molte altre e più attuali (in rete c'è moltissimo materiale). Ma soprattutto sarebbe bello intercettare subito informazioni riguardo
http://temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati/?printpage=undefined

Saturday 26 may 2012


Fonte: WWW.BRUNOBARTOLOZZI.IT