mercoledì 6 giugno 2012

Anche Beppe Grillo è solo un ballista populista

venerdì 12 agosto 2011

(interrompiamo questa breve vacanza per la vaccata del genio genovese sui fatti di Londra * )

Tratto da mazzetta


Il sito di Beppe Grillo ormai è una melma illeggibile.
Tra i comunicati con i quali detta la linea ai gruppi del Movimento 5 Stelle e le assurdità con le quali affronta i temi offerti dalla cronaca politica, sembra ormai di leggere una rivistucola del periodo fascista. Per rendersene conto si può leggere la lettera di un fan che risiede in Gran Bretagna sui recenti riot, una tirata contro i genitori dei giovani inglesi razziatori, intrisa di qualunquismo e banalità che sconfinano nella feroce ignoranza di qualsiasi cosa accada oltre l'uscio di casa.
 C'è il rimpianto per i bei tempi andati, che sembra il "tutta colpa del '68" che spesso echeggia dalle pagine de Il Giornale: "Il fatto è che quando noi eravamo ancora bambini ricevevamo un'educazione a scuola. Vietato alzarsi dai banchi senza permesso ecc... Se non c'era disciplina a casa dai genitori sicuramente la scuola provvedeva. Le leggi qui in UK erano diverse"

 Ma c'è anche la condanna per la ribellione di quelli che non sono abbastanza poveri per potersi lamentare secondo chi moraleggia:

 "Se cresci in questo mondo materialista ci sono dei poveri che si lamentano sempre perchè non hanno quello che hanno i "ricchi" barca, seconda casa ecc... Si parla di questa gente, i veri poveri sono coloro che stanno morendo di fame nel Corno d'Africa, quelli non hanno praticamente niente... Ecco l'analisi che è capace d'offrire il "nuovo che avanza", perfettamente allineata alle tirate contro i Rom di Grillo o alla retorica stupida e dannosa sui "nostri dipendenti" parlamentari, da padroncino che paga e pretende. E non va meglio con i commenti dei frequentatori del sito, irritati dall'insofferenza di poveri che vivono fin troppo bene perché c'è troppo welfare, e che rompono i coglioni invece di ringraziare:
 "Finalmente uno che ha capito come sono le cose in Inghilterra ...Vivo a Londra e i ''poveri'' ragazzi e i ''barboni'' di Londra che rompono il cazzo ogni 2 metri per avere 20 centesimi per comprarsi la birra. hanno una casa dal comune e pure dei soldi per mantenersi".
 "Se uno ha veramente fame spacca la vetrina di un'alimentare e fa sparire qualche forma di formaggio, un prosciutto, non materiale elettronico. Potere del welfare, con piu' la gente ci si abitua, con piu' vorrebbe sempre di piu'"

Poi ci sono quelli che:
"se fossi stato il titolare di un negozio e avessi visto spaccare la mia vetrina da un 17enne per rubare il televisore di ultima generazione (se fosse stato cibo era un altro discorso probabilmente avrei lasciato fare) avrei sparato un paio di colpi di doppietta." E siamo solo ai primissimi commenti, appena una quindicina ora che scrivo.
 La riflessione politica di Grillo non è mai stata particolarmente profonda, non che da lui si pretendano analisi meditate come quella ad esempio di un Bauman (Per i consumatori senza accesso al mercato, i veri poveri di oggi, il non poter acquistare è lo stigma odioso e doloroso di una vita incompiuta, la conferma della propria nullità e incapacità. Non semplicemente l'assenza di ogni piacere, bensì l'assenza della dignità umana, l'impossibilità di dare un senso alla propria vita e, da ultimo, la privazione stessa di umanità, autostima e rispetto per gli altri"), ma ormai viaggia sul terreno della plateale presa in giro populista dei suoi seguaci.

 E per rendersene conto bastano poche frasi tratte dal suo ultimo "comunicato politico".
Quando scrive: Ogni eletto risponderà al Programma del M5S e alla propria coscienza, non a organi direttivi di qualunque tipo e non potrà entrare in un gruppo parlamentare formato da altri partiti", scrive evidentemente una balla, visto che non si conosce nessun signor Programma che possa impedire ad alcun eletto di fare poi come gli pare, compreso il traslocare verso altri gruppi o partiti.

E lo stesso vale per: Ogni eletto percepirà un massimo di 3.000 euro di stipendio, il resto dovrà versarlo al Tesoro, e rinunciare a ogni benefit parlamentare, iniziando dal vitalizio pensionistico. Dovrà firmare l'accettazione a queste condizioni nero su bianco, prima delle elezioni".

 Impegni del genere non hanno un valore diverso dalle altre promesse elettorali degli altri partiti, visto che il M5S non avrà alcun modo di costringere gli eletti a rispettare gli impegni presi, se non esercitando una pressione morale che notoriamente lascia il tempo che trova.

Secondo la legge ogni parlamentare esercita la sua azione "senza vincolo di mandato", quindi gli impegni che Grillo chiede di sottoscrivere non hanno alcun valore legale, solo un valore morale. Il tutto è condito da frasi prive di senso quali: "Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato" o ancora: "Il M5S vuole far entrare degli uomini e delle donne alla Camera e al Senato che rispondano solo alla Nazione e al proprio mandato."
 Rispondono al Programma, alla Nazione (in maiuscolo nell'originale) o al Mandato? E il mandato, il programma e la nazione, cosa prevedono a parte la retorica sul "noi buoni e loro cattivi" e una paga ridotta? Quali sono le ricette del Movimento 5 Stelle per il Welfare, per l'economia, per la politica estera, per la gestione dell'ordine pubblico e della giustizia, per l'istruzione e la sanità, per la gestione dei flussi migratori? 

Non si sa, decidono gli iscritti e poi pare proprio di capire che ciascun eletto improvviserà secondo coscienza. L'importante è che prenda solo 3000 euro al mese e che non rubi, poi può fare quello che vuole, dovendo rispondere solo al programma, alla nazione e al mandato, che si cura solo di definire il suo stipendio. Non c'è analisi che vada oltre la banalità, non ci sono aspirazioni che non vadano oltre l'espressione di un disagio contro la "casta" e non ci sono proposte che vadano oltre un ecologismo a volte raffazzonato, i risparmi sugli sprechi più clamorosi e una diffusa voglia di pulizia, che spesso si traduce nel grido forcaiolo del "tutti in galera" senza elaborare oltre.

Se domani si alza uno a chiedere l'introduzione della pena di morte, a chiedere l'uscita dalla UE o l'espulsione di tutti gli extracomunitari per Grillo non è un problema, va dove tira l'aria. E che aria tiri dalle sue parti è abbastanza chiaro.
Il terzo articolo in home è una potente conferma di questa deriva. Racconta una visita al pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Genova e lo racconta abbondando con la fantasia e con espressioni da fascista fatto e vestito fin dall'incipit:
 "Genova. Una sera mia moglie si sente molto male. 
La carico in macchina e corro verso l'ospedale San Martino. Mi dicono di metterla in corridoio. E' pieno di extracomunitari feriti in forse in qualche rissa, trans, balordi, prostitute".
 Perché è noto che gli extracomunitari ce l'hanno scritto in fronte che sono extracomunitari, anche se magari hanno la cittadinanza europea. Non-persone che si feriscono solo partecipando a risse e che, se sono donne, sono tutte puttane. Lo scrivente con la sindrome del padrone bianco s'interroga retoricamente:
"Ma dove cazzo mi trovo? Sono in un ospedale pubblico pagato con le mie tasse o in un suk frequentato da ladri e zoccole?" Poi il colpo di genio, l'invenzione letteraria che si scatena: "L'infermiere dopo un po' ritorna con un lucchetto e una catena. "Sono per la borsa di sua moglie", spiega, "La assicuri al letto, altrimenti dopo un po' non la trova più". (I neretti sono originali, le sottolineature sono mie)

Come possa un ospedale dotarsi di catene e lucchetti da offrire ai pazienti in attesa, è un dettaglio che non turba chi ha pubblicato queste fantasie, così come non gli è venuto in mente che legare il manico di una borsa con una catena non serve a niente, ancora meno per fronteggiare orde di delinquenti tanto rotti ad ogni esperienza. Così come nessuno si è interrogato sulla plausibilità della conclusione, nella quale l'autore dice di aver guardato la moglie spaventata e poi: "L'ho presa in braccio e sono scappato. Con il primo taxi sono andato in un ospedale privato".
 Peccato che non esistano ospedali privati che offrano il Pronto Soccorso e peccato anche la successiva dichiarazione:"Ho fatto dei debiti per l'operazione che era urgente. Ora mia moglie sta bene", sia ugualmente incredibile, visto che prestazioni del genere sono comunque coperte dal Servizio Sanitario Nazionale, con le cliniche private operano in regime di convenzione. Una robaccia falsissima, talmente incoerente che si apre con il tizio che porta la moglie all'ospedale in macchina e si chiude con lui che andandosene la carica in taxi. Eppure se gli avessero rubato la macchina non c'è da dubitare che l'avrebbe ricordato, così come non avrebbe fatto confusione se avesse vissuto davvero un'esperienza del genere. Da quel che si capisce probabilmente in Pronto Soccorso non ci ha neppure messo piede.

Una cialtronata d'infimo livello che salta subito all'occhio e che lascia il dubbio che anche altre siano ugualmente patacche. Cialtronate che può pubblicare solo chi voglia pompare il genere di sentimenti che esprimono. Poco importa se l'abbia davvero inviata un lettore o se sia farina del sacco di Grillo o di Casaleggio, chi l'ha pubblicata ne porta la responsabilità. E non è una responsabilità da poco. Una responsabilità peraltro condivisa da attivisti e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, in particolare proprio dai tanti che non apprezzano certo posizioni del genere, ma che si astengono da qualsiasi critica, limitandosi ad affermare che il M5S sarebbe "indipendente" da Grillo & Casaleggio, quando è evidente fin dai "comunicati politici" che non è vero. Temono forse di rompere il giocattolo o forse temono il linciaggio al quale è stato sottoposto chi ha provato a criticare il capo e a contrastare questo genere di trovate. Non c'è nessuna differenza tra Beppe Grillo e i politici che critica, anche Grillo procede a colpi di balle per allocchi e populismo, anche Grillo quando è colto in errore tace e svicola, anche Grillo rifiuta il confronto e preferisce parlare da un pulpito solitario e protetto, anche Grillo campa alle spalle di chi gli ha concesso fiducia, anche Grillo è pronto a legittimare gli attacchi ai diversi e agli ultimi pur di ottenere consensi, anche Grillo ripercorre il sentiero già tracciato da fascisti, populisti e leghisti prima di lui.
 Niente di originale, niente di nuovo, niente di rivoluzionario, la solita vecchia sbobba riscaldata e servita su un piatto appena diverso, usando una piattaforma internet invece di televisioni e giornali. Un allineamento verso il basso a scimmiottare chi, prima di lui, ha fatto leva sul malcontento e sugli egoismi degli elettori per conseguire il successo politico.

Fonte: Nexus Co.